Per l’Occidente forza di civiltà
Un appello

Il testo dell’appello, presentato il 23 febbraio 2006 nella sede dell’Associazione Stampa Estera, a Roma, dal sen. Marcello Pera, presidente del Senato della Repubblica Italiana, per «riaffermare il valore della civiltà occidentale come fonte di princìpi universali e irrinunciabili», è trascritto dal sito www.perloccidente.it , dove compaiono, con i promotori, quanti hanno a esso aderito.

Le ragioni del nostro impegno

L’Occidente è in crisi.
Attaccato dall’esterno dal fondamentalismo e dal terrorismo islamico, non è capace di rispondere alla sfida. Minato dall’interno da una crisi morale e spirituale, non trova il coraggio per reagire. Ci sentiamo colpevoli del nostro benessere, proviamo vergogna delle nostre tradizioni, consideriamo il terrorismo come una reazione ai nostri errori. Il terrorismo, invece, è un’aggressione diretta alla nostra civiltà e all’umanità intera.
L’Europa è ferma.
Continua a perdere natalità, competitività, unità di azione sulla scena internazionale. Nasconde e nega la propria identità e così fallisce nel tentativo di darsi una Costituzione legittimata dai cittadini. Determina una frattura con gli Stati Uniti e fa dell’antiamericanismo una bandiera.
Le nostre tradizioni sono messe in discussione.
Il laicismo o il progressismo rinnegano i costumi millenari della nostra storia. Si sviliscono così i valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia. Si predica l’uguale valore di tutte le culture. Si lascia senza guida e senza regola l’integrazione degli immigrati.
Come ha detto Benedetto XVI, oggi l’Occidente non ama più se stesso”.
Per superare questa crisi abbiamo bisogno di più impegno e di più coraggio sui temi della nostra civiltà.

L’Occidente

Noi siamo impegnati a riaffermare il valore della civiltà occidentale come fonte di princìpi universali e irrinunciabili, contrastando, in nome di una comune tradizione storica e culturale, ogni tentativo di costruire un’Europa alternativa o contrapposta agli Stati Uniti.

L’Europa

Siamo impegnati a rifondare un nuovo europeismo che ritrovi nell’ispirazione dei padri fondatori dell’unità europea la sua vera identità e la forza di parlare al cuore dei suoi cittadini.

La sicurezza

Siamo impegnati a fronteggiare ovunque il terrorismo, considerandolo come un crimine contro l’umanità, a privarlo di ogni giustificazione o sostegno, a isolare tutte le organizzazioni che attentano alla vita dei civili, a contrastare ogni predicatore di odio. Siamo impegnati a fornire pieno sostegno ai soldati e alle forze dell’ordine che tutelano la nostra sicurezza, sul fronte interno così come all’estero.

L’integrazione

Siamo impegnati a promuovere l’integrazione degli immigrati in nome della condivisione dei valori e dei princìpi della nostra Costituzione, senza più accettare che il diritto delle comunità prevalga su quello degli individui che le compongono.

La vita

Siamo impegnati a sostenere il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale; a considerare il nascituro come “qualcuno”, titolare di diritti che devono essere bilanciati con altri, e mai come “qualcosa” facilmente sacrificabile per fini diversi.

La sussidiarietà

Siamo impegnati a sostenere il principio “tanta libertà quanta è possibile, tanto Stato quanto è necessario”. Con ciò si esalta il primato cristiano e liberale della persona e dei corpi intermedi della società civile e si concepisce il potere politico come un aiuto e uno strumento per la libera iniziativa di individui, famiglie, associazioni, compagnie, volontariato.

La famiglia

Siamo impegnati ad affermare il valore della famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio, da tenere protetta e distinta da qualsiasi altra forma di unione o legame.

La libertà

Siamo impegnati a diffondere la libertà e la democrazia quali valori universali validi ovunque, tanto in Occidente quanto in Oriente, a Nord come a Sud. Non è al prezzo della schiavitù di molti che possono vivere i privilegi di pochi.

La religione

Siamo impegnati a riconfermare la distinzione fra Stato e Chiesa, senza cedere al tentativo laicista di relegare la dimensione religiosa solamente nella sfera del privato.

L’educazione

Siamo impegnati a difendere e promuovere la libertà di educazione senza negare la funzione pubblica dell’istruzione. Intendiamo realizzare la piena equiparazione della scuola non statale con la scuola statale, applicando anche in questo campo il principio generale di sussidiarietà.

L’Italia

Siamo impegnati a rendere la nostra Patria ancora più autorevole. A esaltare i valori del conservatorismo liberale, affinché la crescita delle libertà pubbliche e individuali vada di pari passo con il mantenimento delle nostre tradizioni. Non può essere né libero né rispettato chi dimentica le proprie radici.

Marcello Pera Presidente del Senato Ferdinando Adornato, parlamentare (Fi);
Gianni Alemanno ministro Agricoltura;
Pietro Armani, parlamentare (An);
Paolo Armaroli, docente universitario;
Pupi Avati, regista;
Antonio Azzollini, parlamentare (Fi);
Cristiano Bausola, presidente Associazione Robin Hood-Sportello del cittadino (Torino);
Yassin Belkassem, vicepresidente della Confederazione delle Associazioni marocchine in Italia;
Isabella Bertolini, parlamentare (Fi);
Giampaolo Bettamio, parlamentare (Fi);
Laura Bianconi, parlamentare (Fi);
Sandro Bondi, parlamentare (Fi);
Alessandro Botto, consigliere di Stato;
Maria Burani Procaccini, parlamentare (Fi);
Alessio Butti, parlamentare (An);
Rocco Buttiglione, ministro Beni Culturali;
Davide Cantagalli, direttore editoriale Casa Editrice Cantagalli;
Pietro Cantagalli, presidente Casa Editrice Cantagalli;
Giovanni Cantoni, direttore Cristianità;
Cesare Cavalleri, direttore Studi Cattolici ed Edizioni Ares;
Giuliano Cazzola, presidente del Collegio sindacale dell’Inps;
Roberto Centaro, parlamentare (Fi);
Giancarlo Cesana, docente universitario;
Aldo Ciappi, Associazione Radici e Libertà;
Mario Cicala, consigliere della Corte di Cassazione;
Luigi Compagna, parlamentare (Udc);
Sergio Corbello, direttore generale Fondazione Magna Carta;
Raimondo Cubeddu, docente universitario;
Bruno Dallapiccola, presidente Scienza & Vita;
Giovanni De Cesare, consigliere di Stato;
Roberto de Mattei, direttore Radici Cristiane;
Alberto Di Giovanni, presidente Gioventù Ardente Mariana (Torino);
Afifi Dessouki, Consigliere comunale di Forza Italia, San Mauro Torinese;
Antonio D’Ettoris, presidente Fondazione D’Ettoris e direttore Corriere del Sud;
Francesco D’Onofrio, parlamentare (Udc);
Giacomo Elias, docente universitario;
Renzo Foa, condirettore Liberal;
Gregorio Fontana, parlamentare (Fi);
Roberto Formigoni, governatore Regione Lombardia;
Marcello Foschini, rettore della LUISS;
Vincenzo Fragalà, parlamentare (An);
Tommaso E. Frosini, docente universitario;
Maurizio Gasparri, parlamentare (An);
Pierino Gelmini, fondatore e presidente della Comunità Incontro;
Oscar Giannino, giornalista;
Carlo Giovanardi, ministro Rapporti con Parlamento;
Massimo Introvigne, direttore del Cesnur (Center for Studies on New Religions);
Giorgio Israel, docente universitario;
Rachida Kharraz, presidente dell’Associazione italo-marocchina Cuore di Bimbo;
Vincenzo Lippolis, docente universitario;