Eutanasia e accanimento terapeutico «LASCIARE» E «FARE» MORIRE In Italia si può staccare la spina ?La legge consente di staccare la spinain caso di morte cerebrale verificata: è la procedura che consente di espiantare organi per i trapianti. Il codice deontologico dei medici autorizza a interrompere le cure in caso di accanimento terapeutico. L'eutanasia è vietata. Si tratta di eutanasia attiva se si mette fine alla vita di un malato terminale con un'azione volontaria diretta come un farmaco letale. Si tratta di eutanasia passiva se si sospende la somministrazione di un farmaco curativo o di una terapia vitale. Non si possono considerare farmaci o terapie vitali supporti esterni naturali come l'alimentazione . Don
Verzé : «Sono contro l'eutanasia,
ovvero il "fare" morire un paziente, magari per interrompere
le sue sofferenze. Così come sono contro l'accanimento terapeutico
ovvero il moltiplicarsi di cure e atti medici, a volte anche invasivi,
che prolungano artificialmente la vita. Ritengo sia più giusto
che quando si è tentato tutto, ma proprio tutto, i medici si
arrendano, "lascino" che la vita faccia il suo corso, che
il malato torni fra le braccia del Padre, questo è un atto di
amore e di responsabilità». Paola Binetti neuropsichiatra infantile, già presidente del comitato Scienza&Vita, è docente e direttore del Campus biomedico di Roma e numeraria dell'Opus Dei, cattolicissima senatrice della Margherita commenta senza imbarazzi: «I principi vanno enunciati
con grande chiarezza: no all' eutanasia.
Ma
chi, se non lui stesso, può dire che cosa
vide don Verzé in quel momento?». «Non posso confrontarmi
con la sua intervista senza tenere conto che quest'uomo ha desiderato
per tutta la vita e creato un ospedale e un centro ricerca all'avanguardia
in Europa, ed è stato tra i primi a istituire una cattedra di
bioetica. Non è un via libera a staccare la spina. E allora, primo:
escludo fosse eutanasia attiva». |