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Anche quando
l'uomo e la donna sono divenuti papà e mamma |
Lettera a Famiglia Cristiana-18/2007 «Perché si parla sempre dei padri
di famiglia che vanno con le prostitute pur essendo sposati? Perché non
ci si interroga come si comportano certe mogli coi loro mariti? Risponde il Direttore don Antonio Sciortino Tutto dipende da come si concepisce la sessualità. Nonostante
i tentativi della Chiesa di far passare una nuova concezione, continua
a dominare la vecchia idea che la sessualità si identifichi con
la genitalità (= uso degli organi genitali). Se è solo
genitalità allora
non si vede altra finalità che la procreazione o il piacere. Ma allora non
si capisce perché la Chiesa nel documento conciliare Gaudium
et Spes dica che: La sessualità prima ancora di procreare serve a creare comunione di vita e a togliere la creatura umana dalla sua insufficienza, mettendola in grado di raggiungere quella completezza che è indispensabile per vivere in modo umano. Tutti igesti che nascono dalla maschilità e dalla femminilità servono anzitutto a creare vita nell'uomo e nella donna, facendo "di due una carne sola", premessa indispensabile perché l'uomo e la donna possano essere procreatori di vita. La
procreazione suppone l'unione, non solo nel momento del concepimento,
ma per tutto il tempo che il figlio esiste. Non c'è procreazione
umana ed educazione senza questa unione dei genitori. Per questo la Gaudium et spes afferma che l'assenza di intimità mette in pericolo non solo la vita dei coniugi, ma pure quella dei figli: «allora corrono pericolo anche l'educazione dei figli e il coraggio di accettarne altri». Sappiamo che esistono situazioni in cui un coniuge si nega all'altro,
dicendo che sono capricci o richieste che non hanno senso; e spesso coprono
questo rifiuto con motivazioni spirituali. Dimenticano che Dio si serve
anche delle cose materiali per giungere allo spirito, e delle cose umili
per produrre effetti grandiosi. Il gesto dell'intimità è una
piccola cosa, ma porta in sé la capacità di creare la coppia
e di porre nell'esistenza l'essere che è fatto a immagine di Dio.
Perciò l'uomo e la donna devono considerarlo un dono di Dio e
servirsene nella loro vita non solo per procreare, ma per creare la coppia
e per continuare a mantenerla viva nel tempo. È un talento di
cui si dovrà rendere conto a Dio. |
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