Filippine- attentati ai
cristiani
"Il Mattino", Venerdì 18 Ottobre 2002
Due bombe fatte esplodere a mezz'ora di distanza
l'una dall'altra hanno seminato morte e distruzione in una affollata
zona commerciale di Zamboanga, capoluogo a maggioranza cristiana di
Mindanao, isola musulmana nelle Filippine meridionali. I morti sono
almeno sei, i feriti oltre 140, alcuni in gravi condizioni. Fra le
vittime non ci sono stranieri. I sospetti si sono subito concentrati
sulla guerriglia separatista islamica del gruppo integralista Abu
Sayyaf, che da anni lotta a colpi di bombe, agguati, rapimenti per
instaurare uno stato islamico governato dalla sharia; ma, dopo la
strage di Bali, non viene esclusa la responsabilità della Jemaah Islamiah,
il misterioso gruppo indonesiano che sarebbe legato a Al Qaida, adesso
al centro dei sospetti per l'attentato alla discoteca di Kuta Beach
(oltre 180 morti). La prima bomba è esplosa verso mezzogiorno nel
reparto ortofrutticolo al piano terreno del supermercato Shop-o-Rama,
a quell'ora gremito di acquirenti. La seconda bomba è esplosa alcuni
minuti dopo, in un supermercato vicino. Due poliziotti, tre donne,
un bambino sono stati uccisi sul colpo. Un cadavere era stato decapitato
dall'esplosione. Almeno 20 dei feriti sono in gravi condizioni, alcuni
con mutilazioni. Subito dopo le esplosioni nella zona, disseminata
di detriti e di corpi, si è scatenato il panico. Altri sette ordigni
sono stati trovati e neutralizzati dagli artificieri. «Le esplosioni
erano evidentemente coordinate, prendono di mira posti affollati,
gremiti di civili», ha detto il nuovo comandante della regione militare
meridionale, insediatosi solo poche ore prima. La polizia ha annunciato
che sta interrogando 16 persone, fra cui due cittadini turchi e un
malaysiano. Organi di informazione locali sostengono che sono stati
fermati anche quattro pachistani. «Tutti i gruppi che costituiscono
una minaccia sono sospettati per questi attentati, inclusa la Jemaah
Islamiah... e altri», ha detto in una conferenza stampa a Manila il
tenente colonnello Danilo Servando, vice portavoce delle forze armate.
La Jemaah Islamiah è il gruppo misterioso che avrebbe la sua base
in Indonesia e che secondo le autorità di Singapore e della Malaysia
è legato alla rete Al Qaida di Osama bin Laden. Mindanao è l'epicentro
della rivolta separatista islamica condotta con attacchi armati, attentati
dinamitardi e rapimenti di cittadini filippini e stranieri in particolare
dal gruppo Abu Sayyaf, che per gli Stati Uniti è legato a Al Qaida.