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Incontro con i musulmani. Il Vaticano: «Clima nuovo»
Cattolici e musulmani, parte il forum del dialogo

Incontro con i musulmani.

«La giornata è andata molto bene. Abbiamo deciso gli orientamenti di base per l' incontro di dialogo che si farà prossimamente e del quale abbiamo fissato la data, che non le posso dire perché la pubblicheremo domani»: così il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Consiglio per il dialogo interreligioso, ha commentato con il «Corriere della Sera» l' incontro presso il suo ufficio di una delegazione vaticana e una musulmana riunite per dare seguito alla «lettera aperta» che 138 saggi musulmani di 43 Paesi diversi avevano inviato al Papa e agli altri capi delle Chiese cristiane l' ottobre scorso.

«Finalmente - ha detto il cardinale - si respira un clima nuovo in questi contatti e si vede che si può fare qualcosa insieme». I firmatari della lettera - che nel frattempo sono diventati 216 - invitavano i leader cristiani alla collaborazione per la «pace nel mondo».

Il Papa già in ottobre fece conoscere il suo «gradimento» e subito furono avviati contatti sbocciati nell' appuntamento di questi giorni che ha un carattere «tecnico e procedurale» essendo finalizzato a preparare un simposio pubblico che si farà a Roma nella tarda primavera e che prevederà un incontro con il papa.

Tra gli ospiti islamici del Vaticano c' è Aref Ali Nayed portavoce dei firmatari della lettera, Sergio Yahya Pallavicini della Coreis (Comunità religiosa islamica italiana), Ibrahim Kalin della Seta Foundation di Ankara, il giordano Sohail Nakhooda direttore di «Islamica Magazine».

Accattoli Luigi
Corriere della Sera (5 marzo 2008) -Pagina 21

A novembre i teologi delle due fedi ricevuti dal Papa

La creazione di una struttura permanente di contatto tra Islam moderato e Santa Sede, la convocazione di un primo «seminario» per teologi delle due parti il prossimo novembre che sboccherà in un incontro con il papa: sono i frutti dei «colloqui» che una delegazione vaticana e una musulmana hanno avuto ieri e l' altro ieri a Roma per dare seguito alla lettera dei 138 saggi musulmani inviata l' ottobre scorso al papa e ai capi delle altre chiese cristiane. Si tratta del migliore risultato ottenuto dalle due diplomazie dopo l' incidente di Ratisbona.

Le decisioni raggiunte nell' incontro sono state annunciate con un comunicato congiunto e sono state illustrate dagli ospiti musulmani in una conferenza stampa. «Allo scopo di sviluppare il dialogo tra cattolici e musulmani - dice il comunicato - i partecipanti hanno deciso di costituire il "Forum cattolico-musulmano" e di organizzare il primo seminario del Forum a Roma dal 4 al 6 novembre 2008. Parteciperanno ventiquattro leader religiosi e intellettuali di ciascuna parte».

«Il tema del seminario - continua il comunicato - sarà
"Amore di Dio, amore del prossimo"
.
I sottotemi saranno
"Fondamenti teologici e spirituali"
e
"Dignità umana e rispetto reciproco".
Il seminario si concluderà con una sessione pubblica e i partecipanti saranno ricevuti in udienza da Sua Santità il papa Benedetto XVI».

Il comunicato è firmato per la delegazione vaticana dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Consiglio per il dialogo interreligioso e per la delegazione musulmana dallo Sheikh e professore Abdal Hakim Murad del «Muslim Academic Trust» (Gran Bretagna). Gli altri quattro musulmani che sono stati ospiti del Vaticano in questi colloqui sono Aref Ali Nayed direttore del «Centro reale islamico di studi strategici» di Amman (Giordania), indicato anche come «portavoce» dei 138 firmatari della famosa lettera; Ibrahim Kalin della «Seta Foundation» di Ankara (Turchia), l' imam italiano Yahya Pallavicini vice-presidente della Co.re.is (Comunità religiosa islamica), Sohail Nakhooda direttore di «Islamica Magazine» di Amman (Giordania).

Le due delegazioni hanno anche deciso che i «seminari» del Forum si terranno a ritmo biennale, una volta a Roma e la successiva in un paese musulmano.
«Una iniziativa per sanare le ferite in un mondo devastato da guerre, terrorismo e carestie»: così il giordano Aref Ali Nahed ha definito - in conferenza stampa - il «Forum» appena costituito. Il discorso tenuto a Regensburg da Benedetto XVI il 12 settembre del 2006 è stato - per Nahed - «un grande errore» ma «facciamo tutti degli errori e se hai una grande statura fai grandi errori»; ma «in seguito» la Santa Sede ha compiuto «molte mosse positive» che permettono di andare «oltre le polemiche».

Infine la delegazione musulmana ricevuta in questi giorni in Vaticano formula una «sentita preghiera» per il rilascio del vescovo caldeo di Mosul (Iraq), Paulos Faraj Rahho - rapito da guerriglieri islamisti - e di «ogni prigioniero vittima della guerra, della politica e della crudeltà in Iraq e in Palestina».

Accattoli Luigi
Corriere della Sera (6 marzo 2008) -Pagina 014/015

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