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Se uccidere i cristiani non fa scandalo |
Particelle elementari Ma quante pretese, e che tormento con questa storia dei cristiani perseguitati nel mondo, delle suore arse vive dai fondamentalisti indù, con la Chiesa che implora addirittura un intervento dell' Onu perché metta un freno a quegli sporadici episodi di discriminazione religiosa che esageratamente i cattolici definiscono «cristianofobia». Ma davvero, con tutti i guai che infestano il Pianeta, dovremmo preoccuparci dei villaggi cristiani in India rasi al suolo, degli orfanotrofi incendiati, dei bambini inseguiti fin dentro la giungla da branchi di fanatici armati di coltelli? Dovremmo dare credito ai rapporti sulla Chiesa oppressa nel mondo dettagliatamente illustrati sul Giornale da Gian Micalessin e Rolla Scolari? Come se davvero potessero smuovere la coscienza mondiale i vescovi cinesi spariti per non aver accettato la sottomissione del silenzio patteggiata con il regime, i 300 mila cristiani inghiottiti nel nulla nella Corea del Nord, i sacerdoti sterminati e le suore eliminate, le decine e decine di missionari (cattolici e protestanti) massacrati negli agguati che insanguinano il Sud delle Filippine, gli attentati in Indonesia contro le comunità cristiane colpevoli soltanto di aver esibito un crocefisso. In Arabia Saudita i cristiani non possono costruire chiese, se vengono trovati in possesso di una croce rischiano la morte, sono sottoposti all' attenzione asfissiante di un corpo speciale di aguzzini, la polizia religiosa, e accusati (e sommariamente condannati) per un niente se solo si azzardano a fare «proselitismo». Dovranno forse turbare la quiete religiosa del mondo con simili inezie? Battista Pierluigi |
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