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Uteri in affitto : I piazzisti dell'utero rinunciano al «tour» italiano.

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«Mario è felice di annunciare che sta tornando in Italia!», scriveva solo pochi giorni fa su Facebook Extraordinary Conceptions, l’azienda californiana che «aiuta coppie e individui» ad affittare uteri e comprare bambini. fonte: avvenire.it Lucia Bellaspiga 5 giugno 2016

​Ma l’altra sera, dopo gli articoli di denuncia usciti su Avvenire e Corriere della Sera e le conseguenti interrogazioni parlamentari presentate da alcuni deputati, Mario «suo malgrado» ha dovuto cancellare il tour con cui stava bellamente reclutando clienti per il business dell’utero in affitto, pratica vietata dalla legge italiana, e ne ha dato triste annuncio via mail «per la sicurezza di tutti».

Dunque per Mario Caballero, amministratore delegato della Extraordinary Conceptions, niente business ieri e oggi a Milano, dove avrebbe incontrato con modalità clandestine i futuri clienti e «sfatato i miti sullo sfruttamento di queste meravigliose donne» (questo prometteva su Facebook), accalappiando nuove coppie eterosessuali o gay, o «individui» single.

«Cosa intende fare ora il governo?», aveva subito reagito Paola Binetti, deputata di Ap. «Per essere coerente, dovrà rispondere alla mia interrogazione e far rispettare la legge 40, anziché lasciare che la piaga dell’utero in affitto si diffonda».

Intanto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, riconosceva «la flagranza di reato» e sul business di Caballero metteva al lavoro i Nas, annunciando l’apertura di un’indagine della Procura.

«Il Parlamento italiano – ha ricordato il ministro – si è già espresso in modo chiaro dicendo no alla stepchild adoption », evidente scappatoia per legittimare la maternità surrogata.

«Indignazione e sconcerto» ha espresso anche la parlamentare del Pd Fabrizia Giuliani: «In ballo ci sono i diritti umani. Occorre lavorare per impedire che le norme vengano aggirate e ignorate, anche a costo di nuovi inasprimenti».

La legge 40, dunque, un tempo vituperata, appare sempre più trasversalmente l’unico vero baluardo, da rafforzare, contro una pratica disumana. Da quando, ormai da anni, Avvenire porta avanti questa battaglia, il fronte del no si è allargato e oggi non sono più solo i cattolici a chiedere che la pratica diventi reato universale, ma forte si eleva anche la voce delle femministe e di parte del mondo omosessuale.

E da ieri un 'merito' lo ha persino Extraordinary Conceptions, che se non altro ha svegliato e impressionato anche le coscienze più sopite. 'Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità, è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di euro', recita chiaro e tondo la legge 40 del 2004, eppure i piazzisti di uteri e neonati finora avevano agito indisturbati, certi dell’impunità e dell’italica ignavia (anche lo scorso anno avevamo denunciato lo stesso tour in Italia, eppure nessuna autorità aveva mai pensato di far rispettare la legge...).

Legge che d’altra parte continua ad essere aggirata alla luce del sole, persino da personaggi pubblici come il senatore Sergio Lo Giudice (Pd) o Nichi Vendola (e relativi compagni), tornati dall’estero con tanto di neonato comprato. «Il nuovo tour italiano dell’agenzia americana è solo l’ennesimo esempio, altri casi analoghi sono già stati segnalati anche alle procure ma senza risultati.

« Abbiamo reati documentati, che cosa aspettano i magistrati ad attivarsi?», si chiede tra gli altri Eugenia Roccella di Idea. Difficile trovare una risposta, dato che la legge è chiara e le pene previste pure. Da parte sua Nichi Vendola, chiamato in causa dallo stesso Mario Caballero come esempio rasserenante di impunità tutta italiana, fa soltanto sapere attraverso l’ufficio stampa di Sel che avvierà azioni legali contro chiunque assocerà il suo nome a tale azienda...

Sulla vicenda, è intervenuto anche l'onorevole Gian Luigi Gigli, del gruppo parlamentare "Democrazia Solidale-Centro Democratico" e presidente del Movimento per la Vita Italiano, criticando duramente l'iniziativa.

"Ricordiamo al direttore e fondatore di Extraordinary Conceptions, Mario Caballero, che in Italia è reato non solo la realizzazione, ma anche la sola pubblicizzazione della maternità surrogata. Stando a quanto riportato dalla stampa, la fattispecie penale sarebbe proprio legata a quest'ultimo aspetto", ha detto senza mezzi termini Gigli, che ha concluso: "Ci auguriamo che la magistratura intervenga. In ogni caso, invece di pensare a sfruttare il corpo delle donne, consigliamo al signor Caballero di sfruttare più utilmente il proprio tempo, visto che ormai è giunto a Roma".

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