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Bosnia: la culla del radicalismo jihadista.

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Il criminale di guerra Slobodan Praljak si è suicidato nel tribunale internazionale dell'Aia dopo essere stato giudicato colpevole . La sua carcerazione e morte riporta tutti alla violenta deflagrazione della Yugoslavia negli anni '90 , dove è nato il moderno movimento jihadista source :Francesca Marin, 15/11/2017 ilregno.it

La guerra di Bosnia ha visto gli USA ed i suoi i alleati fare talmente tanti errori da permettere che fossero uccisi migliaia di musulmani delegittimando l'intervento degli Occidentali e permettendo il consolidamento dei nascenti movimenti jihadisti che in seguito hanno portato la jihad armata nei paesi occidentali e in tutto il mondo.

Cosa è successo?

La guerra si è svolta in Croatia e Bosnia tra Serbi, Croati e Bosniaci . Nonostante il coinvolgimento delle forze NATO sotto il comando del Presidente Bill Clinton le potenze occidentali non sono riuscite ad evitare la pulizia etnica . Serbi e Croati hanno espulso i musulmani Bosniaci che vivevano nelle enclaves Serbe e Croate in Bosnia.

Praljak, uno dei 5 leaders Croati , è stato incarcerato per aver partecipato alla pulizia etnica ed al genocidio dei musulmani Bosniaci avvenuto negli anni '90 . E' però più conosciuto il genocidio operato dalle forze Serbe sotto il comando del Generale Ratko Mladic , forze che hanno sterminato 8,000 Bosniaci , uomini e bambini , con un massacro durato 4 giorni nella città di Srebrenica, il peggior massacro avvenuto in Europa dallo sterminio degli ebrei , l' Olocausto.

Quali conseguenze?

Dopo 25 anni quel conflitto ha ancora un impatto sui Musulmani di tutto il mondo . Oltre ad aver radicalizzato una intera generazione rimane una ferita ancora aperta per molti di loro. Qualsiasi tentativo volto a spiegare come sia possibile che il radicalismo islamico sia diventato così potente deve guardare con obiettività a quella guerra.

Tre sono le ragioni per cui la guerra di Bosnia ha lasciato conseguenze ancora attive.

1-Ha dimostrato l'incapacità delle istituzioni internazionali di prevenire crimini di guerra.

Sono stimati in 100,000 i morti di quella guerra , per lo più musulmani Bosniaci . Vennero uccisi nelle Safe Zones ( Zone in Sicurezza) presidiate dalle Nazioni Unite mentre una no fly zone ( zona interdetta a voli aerei) veniva garantita dalle forze USA.

Recentemente sono venute alla luce prove che gli USA ed i suoi alleati europei sapevano chi i militari serbi volevano occupare Srebrenica e che avevano pianificato di far scomparire tutti i musulmani bosniaci.

Ma decisero di non fare nulla perchè ritenevano le safe zones presidiate dai caschi blu dell'ONU fossero “indifendibili” e che valeva la pena sacrificarle per ottenere la pace.

Il capo dei caschi blu ONU aveva persino chiesto rinforzi per le forze di pace olandesi che presidiavano Srebrenica. Richiesta respinta dagli USA.

Questi terribili eventi hanno significato per milioni di persone nel mondo che l'Occidente non è affidabile come "poliziotto mondiale" che difende coloro che vengono a trovarsi sotto minaccia mortale.

2.La guerra di Bosnia ha radicalizzato una generazione.

Il terrorismo naturalmente è una scelta: tutte le rivendicazioni del mondo non giustificano l'uccisione di persone innocenti ; il terrorismo non è mai una risposta ragionevole.

E' successo però che le immagini della guerra di Bosnia sono state usate dai radicals - a partire da quegli anni - come parte integrante delle loro strategie di reclutamento . Venivano trasmesse dai media in tutto il mondo musulmano suscitando odio in milioni di persone.

L'islamico britannico Maajid Nawaz divenuto antiradicale ricorda nel suo libro Radical come le immagini della guerra civile di Bosnia venissero mostrate durante le riunioni religiose con il proposito di radicalizzare i giovani, pilotandoli ideologicamente .

3.Ha creato l'inizio del movimento jihadista internazionale.

Oltre ad un impatto ideologico la guerra di Bosnia ha fornito un vasto materiale di propaganda per una intera generazione di reclutatori jihadisti , la stessa guerra ha visto il movimento jihadista creare reti terroristiche e costruire istituzioni stabili.

Aimen Dean , un volontario saudita che ha combattuto in Bosnia nel 1994 poi divenuto una spia inglese contro Al Qaeda ha dichiarato alla BBC :

“C'è una guerra tra l'Occidente e l' Islam”La Bosnia ne ha fornito la narrazione , essa è la culla del movimento jihadista moderno.”

Aimen Dean si era unito ad un gruppo chiamato Battaglione Mujahadeen che chiamava alla guerra i musulmani perchè andassero in Bosnia a combattere contro Slobodan Milosovic. Questo battaglione ha eseguito innumerevoli attacchi contro i cattolici di Croazia che avevano ucciso musulmani. Verso la fine della guerra questo battaglione aveva reclutato 1500 persone.

Le reti militari jihadiste create durante la guerra di Bosnia si sono poi espanse diventando sempre più sofisticate come dimostrano i loro interventi nei teatri di guerra successivi. Ma bisogna comprendere che tutto ha radici in Bosnia dove hanno imparato moltissimo sull'organizzazione militare.

Moltissimi sono i combattenti partiti dalla Bosnia per l'Iraq e la Siria per combattere con l'ISIS. Reti Jihadiste Bosniache hanno combattuto anche in Cecenia contro i russi ed anche in Afganistan.



Due degli attentatori delle Torri Gemelle erano veterani del Battaglione Mujahadeen così come l'assassino del giornalista americano Daniel Pearl.

Il fallimento dell'occidente in Bosnia ha minato definitivamente la credibilità della leadership USA ed ha fornito proiettili a coloro che diffondono la narrazione di " una guerra dell'Occidente all'Islam" .

Se si vuole vincere il radicalismo islamico è necessario ripercorre il passato e fare i conti con tutti i gravi errori commessi dall'occidente.




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