Corso di Religione

Sommario Rassegna Stampa





La concezione dominante della realtà e il DDL Zan.



home



commenta




powered by FreeFind

Oltre gli schieramenti e le polemiche sul ddl Zan, torna in primo piano la necessità di una riflessione sull’identità che talvolta non corrisponde alle caratteristiche biologiche della persona

source : https://www.corriere.it/opinioni/21_luglio_02/transgender-natura-concezione-realta-a699e40c-db56-11eb-a708-517ad1a2ece3.shtml- di Sebastiano Maffettone | 02 luglio 2021 © RIPRODUZIONE RISERVATA


Le recenti polemiche su ddl Zan si possono leggere, in maniera banale, come l’ultima occorrenza del conflitto tra progressisti (a favore) e reazionari (contro). Ma, se guardiamo più a fondo, sono parte visibile di un più sotterraneo ritorno della natura nell’ambito della nostra concezione della realtà. Il ritorno in questione riguarda la metafisica profonda entro cui concepiamo le nostre idee sul mondo e noi stessi.

Metafisica è parola complicata, che riguarda l’arredo del mondo e l’essere in quanto tale. Ma la tesi che fa derivare tutto ciò da un ritorno della natura si capisce benissimo se pensiamo al termine
transgender . Questo termine dipende da una specifica visione dell’identità di genere. Visione quest’ultima basata su alcuni assunti di base.

A-Il primo e fondamentale consiste nella tesi secondo cui ogni persona possiede un’identità di genere interna. Questa identità però talvolta non corrisponde alle caratteristiche biologiche della persona (l'identità esterna- n.d.r.). Dalla congiunzione di queste due tesi prende forma l’idea di transgender.

A questo apparato descrittivo si aggiungono due principi normativi in senso etico-politico.

B-Per il primo, l’identità interna deve prevalere su quella esterna. E per il secondo, esiste un obbligo morale a proteggere chi si venga a trovare in situazioni del genere. 

Una visione come questa è oramai dominante nell’intellighenzia del mondo Occidentale a cominciare dall’Accademia, dove tutto sommato è nata è cresciuta in contatto con gruppi LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender). Questi gruppi poi sono sempre più riconosciuti e diversificati. Facebook prevede addirittura 28 etichette per identificare i transgender.

Coerentemente con la visione di sfondo che abbiamo tratteggiato - transgender non equivale a transexual, dove con transexual si intende chi abbia fatto o intenda fare modifiche sulle proprie caratteristiche biologiche.
Transgender è chi si percepisce diverso dal sesso del suo corpo ma non vuole cambiare sesso.
Transessuale
è un transgender che ha fatto modifiche al sesso biologico o vuole cambiare sesso. N.D.R.
Anzi, a dire il vero, il transgender non deve fare proprio niente — neppure cambiare abiti o pettinatura — per essere incluso nella categoria (dal punto di vista legale invece la sua identità deve essere «manifesta», perché altrimenti sarebbe impossibile ogni sanzione).
Sentirsi transgender è un fatto percettivo noto solo al soggetto : l' identità percepita non è verificabile fisicamente come per il transessuale. Dal punto di vista legale l'identità transgender, se non è manifesta e verificabile, non esiste. Sanzionare qualcuno che danneggia un transgender non manifesto sarebbe dunque impossibile. N.D.R.( per definirsi transgender ) È sufficiente quella che si chiama identità percepita, sarebbe a dire all’incirca come uno senta internamente la propria appartenenza di genere. Ciò dimostra in maniera chiara che essere transgender è un fatto culturale, contrapposto qui a naturale.

Ma perché tutto ciò dovrebbe provocare una reazione naturalistica ?
.. e come incide ciò sulla metafisica influente del nostro tempo?


La risposta alla prima domanda non è univoca. Potete essere un fan dell’equità nello sport, per esempio, e ritenere che non sia giusto che un ex maschio trans particolarmente nerboruto vinca la medaglia d’oro nella competizione femminile di sollevamento pesi alle Olimpiadi . Oppure, si può condividere una versione del mondo al cui interno sussista una corrispondenza biunivoca tra divinità e natura.
Ci sarebbero, nell’ambito di questa versione, caratteristiche naturali di provenienza divina cui non si può rinunciare. Con conseguenze rilevanti per il matrimonio, la famiglia e così via.

O ancora possiamo essere convinti che la tutela richiesta per i transgender dal ddl Zan — e già esistente in molti paesi dell’Europa Occidentale — violi principi di libertà di espressione.

In tutti questi casi, il fatto che una persona si percepisca diversa da quello che é per natura, non conterebbe. Conta invece l’insieme delle caratteristiche naturali di cui siamo dotati. È la struttura profonda dell’essere — cioè, come natura ci ha fatti — che deve decidere sulla nostra identità. Qui la questione transgender interseca la metafisica tradizionalmente intesa.

Perché da Kant in poi, in una concezione della realtà che possiamo chiamare idealistica, si pensa che "come il mondo è" dipenda dalla scienza e dalla cultura più in generale.

Sarà perché il ruolo talvolta egemonico della scienza — dalla genetica alla Intelligenza Artificiale — ci ha spaventati, ma di recente c’è un rigurgito di metafisica anti-idealistica. Che si ispira, secondo i casi, alla mistica, alla magia, a ontologie remote che comunque prevedono un accesso al reale ( "come il mondo è") indipendente dalla scienza e dalla cultura.

Tutto ciò, a mio avviso, non giustifica un atteggiamento polemico nei confronti di posizioni come quella che sottintende il decreto Zan.

Ma ..

.. sfida il nostro modo abituale di pensare, cosa di per sé mai sbagliata
. . E ci aiuta a comprendere le ragioni di molti tra quanti non apprezzano il decreto stesso..

Sebastiano Maffettone



Sommario



home



DISCLAIMER. Si ricorda - ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n. 62 - che questo sito non ha scopi di lucro, è di sola lettura e non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare" : gli aggiornamenti sono effettuati senza scadenze predeterminate. Non può essere in alcun modo ritenuto un periodico ai sensi delle leggi vigenti né una "pubblicazione"  strictu sensu. Alcuni testi e immagini sono reperiti dalla rete : preghiamo gli autori di comunicarci eventuali inesattezze nella citazione delle fonti o irregolarità nel loro  uso.Il contenuto del sito è sotto licenza Creative Commons Attribution 2.5 eccetto dove altrimenti dichiarato.