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Crescere in una famiglia eterosessuale conta ?


di Michael Cook | 9 February 2015 - http://www.mercatornet.com

Essere cresciuti da un padre ed una madre conta !

Una ricerca recente ha lanciato una bomba nel tema incendiario dei bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso. Sul British Journal of Education, Society & Behavioural Science , il sociologo americano Paul Sullins (Dipartimento di Sociologia, Università Cattolica d'America, USA) scrive che "i problemi emotivi in questi bambini sono due volte più frequenti che non in quelli con genitori di sesso opposto. "

Per i critici sarà impossibile ignorare questa ricerca, in quanto si basa su più dati rispetto a qualsiasi studio precedente . Lo studio Sullins prende in considerazione 512 ragazzi con genitori dello stesso sesso, tratti dal National Health Interview Survey degli Stati Uniti e li confronta con i figli di genitori biologici dello stesso campione rispetto a dodici livelli di problemi emotivi e di sviluppo. I problemi emotivi includono il comportamento scorretto, la preoccupazione ,la depressione, i rapporti difficili con i coetanei e l' incapacità di concentrarsi.

Dopo aver esaminato i numeri, Sullins ha scoperto che i genitori di sesso opposto forniscono un ambiente migliore per i loro figli. "La paternità biologica -sostiene - segna in modo unico e potente la differenza tra la performance dei ragazzi con modalità genitorale del sesso opposto e quelli delle famiglie homo".

RICERCHE PRECEDENTI

Fino a poco tempo fa la maggior parte degli studi sulla genitorialità omosessuale erano basati su campioni molto piccoli. In una revisione di 49 di queste indagini nel 2010, un esperto ha rilevato che la dimensione media del campione era di solo 39 bambini.

Solo quattro di questi studi erano stati fatti su campioni prelevati in modo casuale; gli altri erano stati fatti in collegamento con i gruppi di gay e lesbiche. Nel 2012, una ambiziosa ricerca condotta da Mark Regnerus dell' Università del Texas, ha individuato tra 2.988 casi solo 39 giovani adulti che avevano vissuto con un partner dello stesso sesso per più di tre anni.

Per i ricercatori prelevare campioni casuali è un rompicapo. Il numero di bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso è così piccolo -costituiscono lo 0,005 per cento delle famiglie americane che hanno dei figli- che trovare un campione casuale è come trovare un ago in un pagliaio. Pertanto, il numero di 512 bambini dello studio Sullins , pur essendo relativamente piccolo, fa sì che la ricerca fornisca un contributo significativo.

Sullins esamina quali fattori possono spiegare la differenza di benessere emotivo tra i bambini cresciuti da coppie etero e quelli cresciuti da coppie homo . Secondo la sua analisi non ci sono altri fattori determinanti oltra alla differenza tra le coppie di genitori.

I sostenitori della paternità omoparentale attribuiscono il minor benessere emotivo alla stigmatizzazione sociale . Questi ragazzi -dicono- vengono emarginati perseguitati e scherniti. Se i loro coetanei fossero meno omofobi, le cose sarebbero diverse.

Ma Sullins si trova a dover scartare questa ipotesi. In un articolo pubblicato nel 2014 sul British Journal of Medicine and medical research, sulla base degli stessi dati, Sullins afferma di aver scoperto che i bambini di coppie dello stesso sesso sono a maggior rischio di iperattività o Attention Deficit Disorder (DHDA). E avendo un DHDA la probabilità di soffrire la stigmatizzazione è 7 volte quella di coloro che non hanno DHDA . Questo perchè le loro capacità di gestire le relazioni interpersonali non sono adeguate.

In altre parole i ragazzi di famiglie homo sono perseguitati più spesso non solo perché sono stati cresciuti da gay o lesbiche ma anche perché non hanno sviluppato adeguate competenze interpersonali. Il bullismo è un male, ma è importante sapere se i bambini sono vittima di bullismo perché sono diversi o perché i loro genitori sono diversi.

DOMANDE DA FARSI

Quali sono le implicazioni dello studio Sullins? Non tutti i ragazzi di famiglie homo sono emotivamente danneggiati. Sullins è molto chiaro su questo. "La maggior parte dei ragazzi -nella maggior parte delle famiglie- raggiungono un livello di funzionamento psicosociale che non è caratterizzata da gravi problemi emotivi." Tuttavia la maggior parte di quelli senza problemi proviene da matrimoni integri di genitori biologici.

Il suggerimento di Sullins è che vengano eseguite ulteriori ricerche approfondite per rispondere alle domande ancora in sospeso. Cosa dicono gli studi sulle ragazze orfani di padre o sui ragazzi senza madre? La genitorialità omosessuale influenza i bambini diversamente dagli adolescenti ? L'influenza è la stessa per i bambini adottati, quelli concepiti tramite inseminazione artificiale o i nati con la maternità surrogata? Sono domande ovvie, chi sarà così coraggioso da affrontarle?

Paul Sullins deve essere un tipo coraggioso : professore presso la Catholic University of America è prete sposato con tre figli (precedentemente era ministro episcopaliano).

Riferimenti:

-  The “no difference” theory is dead
Emotional Problems among Children with Same-sex Parents: Difference by Definition
-  How different are the adult children of parents who have same-sex relationships? Findings from the New Family     Structures Study

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