Corso di Religione



Materia e Spirito
Che cosè la "realtà" ? Concordismo e dialogo
         


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Il concordismo Le scienze sperimentano un limite conoscitivo assoluto, un vuoto di conoscenza: "che cosa c'è sotto la materia-energia? che cosa la fa esistere?" Alcuni scienziati affermano che "per poterlo percepire e conoscere dovremmo diventare sciamani!"

Le religioni d'altra parte sperimentano un altro limite conoscitivo assoluto, un vuoto di rivelazione: "qual è la natura dell'universo ? "

Esiste una unità tra mondo sensibile che è oggetto di studio da parte delle scienze sperimentali e mondo sovrasensibile di cui parlano le Rivelazioni, oggetto di studio delle scienze religiose?

Scienze e religioni possono , insieme, fornirci una conoscenza globale cioè fisico-spirituale della Realtà?

Queste domande ripropongono un tema caro al 19° secolo, il tema del concordismo . Concordismo è una teologia che afferma che essendo la Verità Una ed una soltanto, la rivelazione e la scienza, ambedue dono divino agli uomini, non possono essere mai in disaccordo dunque bisogna sempre farle concordare tra loro. Da questa proposizione è nato un sistema interpretativo della Bibbia che tende a farla concordare ad ogni costo con i risultati delle scienze.
Le scienze sperimentali studiano i fenomeni osservabili a partire dai dati delle osservazioni cercando di scoprirne i nessi predicibili , il rapporto tra condizioni ed effetti mentre le scienze religiose studiano le relazioni tra Uomo, Dio e l'Universo a partire dai dati delle Rivelazioni .

Si tratta di due attività diverse per obiettivi, metodologie, rappresentazioni e linguaggi.

Le scienze religiose , analogamente a quelle umanistiche (scienze storiche, pedagogiche, linguistiche, etc) sono tali in quanto procedono secondo metodi propri di ricerca (metodo dell'analogia, della correlazione, etc.) ma esplicitamente definiti e identificabili.

Le conoscenze ottenute con le scienze galileiane e con le scienze religiose provengono da percorsi, metodi, linguaggi, rappresentazioni diverse, ma spesso (e soprattutto oggi) si intersecano si provocano sempre di più.

Nel momento in cui le scienze si avvicinano all'origine dell'universo e della materia ecco che trovano sempre più intelligenza nascosta e si chiedono : qual è il senso di tutto cio'?  La domanda rimbalza alle scienze religiose.

Imbattutisi nella complessità della natura che osservano e dalla quale non possono separarsi gli scienziati vengono posti dal loro stesso lavoro di fronte alle grandi domande filosofiche, le domande fondamentali della vita.

Quando lo scienziato si rende conto che osservando la natura osserva anche se stesso e che non puo' separarsi da essa per diventare un osservatore indipendente, la natura stessa lo porta a chiedersi : chi sei tu? da dove vieni? cosa cerchi? E a la domanda rimbalza alle scienze religiose.

Da questa nuova sfida che la natura pone alle scienze nascono oggi molteplici tentativi, da parte di scienziati di far concordare le conoscenze scientifiche galileiane con quelle scientifiche di tipo religioso.
Questi tentativi non sono da rigettare ma vanno esaminati con prudenza .

Ci sono testi per i quali le leggi scientifiche rivelano la " mente " di Dio, altri per i quali la scienza offre una visione unitaria tra uomo e natura, considerata sacra, altri ancora che in cui le teorie scientifiche vengono integrate nelle teologie dlle religioni.

La gnosi moderna
Ci sono poi alcuni redattori (piu' o meno improvvisati ) che operano sintesi tra queste diverse tipologie diffondenfo un concordismo moderno di tipo gnostico.

Secondo alcuni intellettuali solo un nuovo olismo  che ricomponga in un tutto unico l'infintamente grande e l'infinitamente piccolo, il passato ed il presente, il cielo e la terra, la materia e lo spirito, puo' ridare senso alla realtà della esistenza universale.

Il ritornello : l'uomo che conosce in modo olistico , conosce in modo completo, "divino".

Questo desiderio di conoscere in modo contestualmente sensibile e sovrasensibile, la materia e lo spirito, il presente ed il passato , l'alto e il basso,lo spazio e il tempo, etc. cioè la gnosi , ritorna continuamente nella storia. 

La gnosi moderna diffusa nell' esoterismo , nei movimenti e culti religiosi contemporanei, il concordismo religioso come quello del New Age , tende ad inglobare le tesi di questi scienziati-teologi moderni.

E' assolutamente legittimo cercare una forma di unità nelle conoscenze, e dunque anche fra quelle scientifiche e quelle religiose: l' unità del sapere ; ma ogni tesi va esaminata con discernimento e prudenza.

Posizioni che interpretano le Rivelazioni a partire dalle scoperte scientifiche o che interpretano i dati delle scienze a partire dalle Rivelazioni sono posizioni di cui diffidare in quanto sono la riproposizione del concordismo , ma non sono da rigettare in toto per gli sviluppi cui possono portare .

Molto saggiamente il Papa Giovanni Paolo II scrive:

«La realtà è una e la verità è una e possiamo affermare che c'è un appello intrinseco all'unità della conoscenza sia che derivi dalla scienza sperimentale o dalla teologia»..

«La verità è che'la Chiesa e la comunità scientifica verranno a contatto inevitabilmente; le loro opzioni non comportano isolamento ... La scienza può purificare la religione (dall"errore e dalla superstizione; la religione può purificare la scienza dall'idolatria e dai falsi assoluti. Ciascuna può aiutare l'altra ad entrare in un mondo più ampio, un mondo in cui possono prosperare entrambe.
[ ... ] Abbiamo ambedue bisogno di essere quello che dobbiamo essere, quello che siamo stati chiamati ad essere»

(Lettera al direttore della Specola Vaticana 1/6/1988) .

Appare necessario prendere coscienza del fatto che bisogna rispettare i diversi campi che costituiscono scienza e teologia ma anche del fatto che esse non sono e non devono rimanere estranee.

Quando la conoscenza scientifica e quella religiosa interagiscono nella mente di una stessa persona non è detto che debbano per forza sfociare nel concordismo: si tratta di trovare un terreno comune sul quale scienza e fede possano costruire una nuova conoscenza fondante sia per le scienze che per la fede.

Lasciamole dunque interagire e manteniamo in opera questo nuovo cantiere della conoscenza.

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