Corso di Religione

LA RIVELAZIONE



SACRO E JEROFANIA
SEGNI MIRACOLI E PRODIGI
Pag.  1
1   2   3   4   5   6   7   8  

         


powered by FreeFind



Come gli uomini hanno "pensato" gli dèi ? Nonostante le scienze religiose abbiano fatto passi enormi negli ultimi decenni la mentalità comune in fatto di religioni rivela un approccio ingenuo al fenomeno . Julien Ries

Le scoperte scientifiche nell'ambito del fenomeno religioso a partire dalla paleoantropologia e dall'antropologia del sacro ( Mircea Eliade , G. Dumezil , Jiulien Ries , per citare alcuni tra i più noti del secolo scorso) ancora non sono entrati nella formazione culturale delle scuole dell'occidente.

Questi ed altri studi fondamentali ci dicono che "nel mondo ci sono tanti popoli , culture diverse, diverse mentalità, diversi modi di interpretare e vivere la vita, e molte diversità si spiegano con la diversità degli ambienti di vita , delle abitudini, degli usi e costumi, delle tradizioni , ma tutto questo non spiega la diversità di credenze ed espressioni religiose. " ( J. Ries - antropologo, università di Lovanio)

Il sacro Gli uomini antichi hanno "pensato" gli dèi , inventadoli, oppure li hanno " visti" ?    Domanda legittima : per rispondere bisogna partire dai DATI.
Sono attestati nelle diverse culture dei FATTI straordinari nei quali si sono rivelate "presenze e potenze sovrumane" : queste presenze sono comunemente chiamate divinità o dèi e le potenze che essi manifestano vengono identificate con la categoria del " sacro".

Di questi FATTI alcuni uomini sono stati testimoni ed altri anche partecipi di questi FATTI .
I dati che si trovano nelle culture antiche inducono a ritenere che alcuni uomini o donne, già nelle diverse comunità arcaiche abbiano incontrato l'ulteriore, l'invisibile, l'inafferabile ma potente ed affascinante , ciò che in occidente viene identificato come "il SACRO ".

Gli studi di paleoantropologia dispongono di una documentazione abbastanza ricca sul simbolismo del SACRO che riguarda gli ultimi 100mila anni : questi documenti ci comunicano il vissuto dell'incontro dell'uomo con il sacro.
Ciappo delle conche - graffiti

Nella storia , dall’emergere dell’uomo fino all’inizio del Paleolitico, in ogni tappa evolutiva, le testimonianze dell'incontro con il SACRO ci raccontano della religiosità umana:
- sepolture
- iscrizioni rupestri
- varie attività di simbolizzazione,
- etc.

Nelle caverne gli antichi avevano le loro "scuole" in cui insegnavano l'arte della caccia- i glifi che hanno lasciato rimandano alla attività della caccia- ma facevano anche altre attività : vi si trovano infatti anche simboli di oggetti della natura e glifi che non sono riconducibili ad oggetti osservabili nella natura come cerchi, croci, spirali, etc .

Tutti i ricercatori sono concordi nel ritenere che si tratta di simboli riconducibili all'attività dello spirito umano : esprimono qualcosa che non appartiene alla esperienza sensoriale ma alla esperienza interiore , a quella "sensibilità al mistero" che oggi chiamiamo senso religioso o "anima".

.

La rivelazione del sacroGli uomini non hanno "pensato" gli dèi ma li hanno   "identificati" in alcuni FATTI in cui si è manifestato il SACRO: le  jerofanie  ( // manifestazioni del sacro).

Potenze invisibili, inafferabili" avevano agito in quegli eventi.

Le persone  che si sono trovate ad essere intermediari tra gli "dèi" e gli uomini  hanno acquisito una coscienza  "non-ordinaria" - la jerofanìa -  ed hanno comunicato il loro " vissuto"    attraverso Parole  disvelandone i " significati " e gli " autori  " .

I FATTI ( la jerofanìa) insieme con le PAROLE degli intermediari costituiscono propriamente , la "  Rivelazione " (del SACRO).

Sulla base di questi FATTI oggi comunemente chiamati " miracoli e prodigi " , e delle Parole degli intermediari e dei testimoni ( la rivelazione) tutti i popoli hanno creato simboli, riti, culti e dottrine , cioè RELIGIONI,
Le RIVELAZIONI , FATTI e PAROLE che fondano le religioniL'insieme indissolubile di :
- jerofanìa ,
- intermediari ,
- significati disvelati
,
costituisce la  RIVELAZIONE del SACRO.
Segni : miracoli, prodigi e malefici Tutte le culture conoscono spiriti o dèi con una distinzione tra spiriti buoni e spiriti cattivi. Quelli definiti buoni fanno FATTI favorevoli agli uomini, quelli cattivi fanno FATTI contrari al bene degli uomini.
Gli dèi-spiriti si RIVELANO ( storicamente) facendo FATTI che si possono "vedere" e testimoniare.

Questi FATTI sono a volte benefici altre volte malefici .
.Sulla base delle testimonianze della preistoria e della storia  , l' antropologia del sacro ci dice che  nella percezione religiosa dei popoli,

- in "Cielo" , cioè in una dimensione diversa da quella umana che è terrestre,  abitano gli dèi buoni che da sempre si manifestano agli uomini.

- "in Terra" abitano gli uomini. Essi hanno un bisogno costitutivo di salvezza dal male e dalla morte e si sentono orientati interiormente al Sacro da un sensore inconscio chiamato anima .

- "nel Sottoterra"   ( è una dimensione spirituale, ma a volte è proprio il sottosuolo) abitano gli dèi o spiriti cattivi, gli spiriti ostili agli uomini

Cielo,Terra e Sottoterra sono tre dimensioni distinte ma comunicanti perchè collegate dall' Asse del Mondo o Albero Cosmico lungo il quale puo' spostarsi  consapevolmente l' INTERMEDIARIO . Gli spiriti sono considerati "buoni" se per gli uomini compiono prodigi miracolosi  , " cattivi" se compiono prodigi maléfici. I prodigi, di per sè non indicano immediatamente se sono riconducibili a spiriti buoni o cattivi. Ci sono chiare testimonianze -ad esempio- nella Bibbia ebraica:

Es 4,2 Il Signore gli disse (a Mosè): «Che hai in mano?». Rispose: «Un bastone». 3 Riprese: «Gettalo a terra!». Lo gettò a terra e il bastone diventò un serpente, davanti al quale Mosè si mise a fuggire. 4 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano e prendilo per la coda!». Stese la mano, lo prese e diventò di nuovo un bastone nella sua mano. 5 «Questo perché credano che ti è apparso il Signore, il Dio dei loro padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe».

Es 7,10 Mosè e Aronne vennero dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il bastone davanti al faraone e davanti ai suoi servi ed esso divenne un serpente.

Questo è un prodigio compiuto dal sacro di Dio.

Es 7,11 Allora il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell'Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. 12 Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni divennero serpenti.

Questo è lo stesso prodigio compiuto dal sacro di spiriti diversi da Dio .

Es 7,11 Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni.


Significato : il Sacro di Dio è più potente del sacro degli spiriti del faraone.
Secondo il Mondo Antico gli dèi fanno miracoli e prodigi Dice S.Paolo: 1Co8,4 noi sappiamo che non esiste alcun idolo al mondo [ idolo : una statua o un simulacro cui si attribuisce il potere degli dèi, il sacro ]
e che non c'è che un Dio solo. 5 E in realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo sia sulla terra, e difatti ci sono molti dèi e // molti signori, ci sono molti spiriti che si rivelano nella storia come i "potenti del sacro". 6 per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; non c'è testimonianza che si sia rivelato uno spirito il cui sacro sia potente come quello del Dio di Gesù cioè tanto potente da rivelarsi signore//creatore di tutto.

Dicono i profeti di Dio :

 Ger 32,20 Tu hai operato segni e miracoli nella terra d'Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini, e ti sei fatto un nome come appare oggi. Ger 32,21 Tu hai fatto uscire dall'Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio steso e incutendo grande spavento. Dn 6,28 Egli salva e libera, fa prodigi e miracoli in cielo e in terra..

Segni, miracoli, prodigi, opere sono termini utilizzati liberamente nei testi profetici dell'AT . E' il linguaggio religioso.

I " segni" di Gesù
Nei Vangeli a Gesù non sono mai attribuiti miracoli e prodigi ma opere // segni.

Mt 11,2 Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle
opere del Cristo
Mt 11,19 È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: «Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori». Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta
per le opere che essa compie».
ἔργα=opere
Gv 11,47 Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni.  σημεῖα (semeia) =segni

Giov 11- Lazzaro, amico di Gesù era morto e sepolto da 4 giorni : puzzava....Gesù fece aprire il sepolcro e ...43 gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». ...17 Intanto la gente che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli rendeva testimonianza.

La salvezza dalla morte che nei vangeli non è un miracolo o un prodigio ( linguaggio religioso) ma un'opera di Gesù che è segno della sua condizione divina ( linguaggio evangelico , linguaggio della fede cristiana).

Secondo Gesù sono altri a fare miracoli

Mc 9,39 Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo [δύναμιν] nel mio nome e subito possa parlare male di me:

e soprattutto i falsi profeti

Mt 24,24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli
( letterlamente : prodigi) 
così da ingannare, se possibile, anche gli eletti.

σημεῖα ( semeia) =segni
ἔργα ( erga) =opere
τέρατα ( terata) =prodigi
δυνάμεῖα ( dynameia)= miracoli 


Segni, miracoli, prodigi, opere sono termini utilizzati liberamente dai testi apostolici : torna il linguaggio religioso.   Essi utilizzano espressioni che contengono le parole miracoli, segni e prodigi riferiti sia a Gesù che ai suoi discepoli inviati ( apostoli) ;

At 5,12 Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone;

distinguono però - utilizzando il liguaggio delle religioni- questi , di Gesù e degli apostoli come veri (benefici) mentre quelli dei falsi profeti come menzogneri ( malefici) .

2Ts 2,9 La venuta dell'empio avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di miracoli e segni e prodigi menzogneri
At 2,22 Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni , che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene
1Cor 12,10 a uno il potere dei miracoli ; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue.
1Cor 12,28 Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli , quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue.
2Cor 12,12 Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo , in una pazienza a tutta prova, con >segni, prodigi e miracoli
Eb 2,4 mentre Dio ne dava testimonianza con   segni e prodigi e miracoli d'ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà.
Il linguaggio religioso --Gesù cammina sul lago

il prodigio è un evento straordinario che va oltre le leggi che regolano la natura   ma non cambia la condizione umana .




-- Gesù rianima Lazzaro


Il miracolo cambia la condizione umana perchè salva l'uomo dal male ( nelle sue diverse manifestazioni , malattia, calamità, morte, etc) o , di più ancòra, come nel cristianesimo - cambia il suo stesso essere . Mentre i prodigi sono attribuibili a spiriti che rivelano un potere ( il sacro) sia benefico che malefico per l'uomo, i miracoli sono attribuibili solo a spiriti che operano per il bene per l'uomo. S. Tommaso d'Aquino nella sua Summa Teologica ,  definisce il miracolo come "fatto che si verifica fuori dall'ordine della natura", e precisamente "al di là dell'ordine di tutta la natura creata" [ compresa quella invisibile o angelica] :

"una tale cosa può compierla soltanto Dio, perché tutto quello che opera un angelo, o qualunque altra creatura, con la propria virtù, rientra nell'ordine della natura creata, e quindi non è miracolo" (I, q. i 10, a. 4).

"Se il miracolo - egli dice - si prende in senso stretto, allora né i demoni possono fare miracoli né alcun'altra creatura, ma Dio solo: perché il miracolo in senso stretto trascende l'ordine di tutta la natura creata, il quale abbraccia la virtù di tutte le creature.

Tuttavia vengono denominati miracoli, in senso lato, anche quei fenomeni che trascendono soltanto le forze e le conoscenze dell'uomo. E in questo senso i demoni possono compiere miracoli, cioè opere tali da fare stupire gli uomini perché superiori alle loro forze e alle loro conoscenze. Dei resto anche chi compie un'impresa superiore alle capacità di un altro, induce costui ad ammirarla, dando l'impressione di compiere un miracolo".

"Ora, riguardo alle opere demoniache che a noi sembrano miracoli, è da notare che, sebbene non posseggano la natura del vero miracolo, sono nondimeno fatti reali. Così, per virtù dei demoni, i maghi del Faraone produssero veri serpenti e vere rane. E 'quando - ci dice S. Agostino - cadde fuoco dal cielo e distrusse i servi di Giobbe insieme con i greggi e gli armenti; e un turbine, abbattendo la casa, uccise i suoi figliuoli, queste opere compiute da Satana furono fatti reali, e non mere apparenze (De G. Dei, lib. XX, c. 19) ', (I, q. 114, a. 4).
"

La dottrina viene ulteriormente completata nel rispondere alla seconda difficoltà, tratta da un'opera spuria di S. Agostino (Liber XXI Sententiarum), in cui si dice che " già i maghi potevano operare miracoli, e quindi molto di più gli angeli buoni e i cattivi."

S. Tommaso risponde:

"Come si è detto , miracoli veri e propri sono i fatti che trascendono l'ordine di tutta la natura creata. Ma perché noi non conosciamo tutte le forze della natura, ne segue che un fatto compiutosi fuori dell'ordine della natura da noi conosciuta, per mezzo di una virtù creata, si dica miracolo, non in senso assoluto, ma relativamente a noi. Perciò, quando i demoni compiono delle opere con le loro forze naturali, queste opere non sono miracoli in senso assoluto, ma soltanto relativamente a noi. Tali dunque sono i miracoli che i maghi compiono per mezzo dei demoni" (ad 2)."

Nel linguaggio religioso ( che non è quello dei vangeli) :

- Dio e Gesù, con il loro Sacro, cioè lo Spirito Santo, operano SEGNI ( dello Spirito).
- Angeli e demoni -per virtù propria - solo prodigi e malefici .
- Angeli, e santi -per virtù di Dio- possono compiere miracoli. Ma solo per virtù di Dio.

top




SACRO E JEROFANIA
SEGNI MIRACOLI E PRODIGI
Pag.  1
1   2   3   4   5   6   7   8  

home

DISCLAIMER. Si ricorda - ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n. 62 - che questo sito non ha scopi di lucro, è di sola lettura e non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare" : gli aggiornamenti sono effettuati senza scadenze predeterminate. Non può essere in alcun modo ritenuto un periodico ai sensi delle leggi vigenti né una "pubblicazione"  strictu sensu. Alcuni testi e immagini sono reperiti dalla rete : preghiamo gli autori di comunicarci eventuali inesattezze nella citazione delle fonti o irregolarità nel loro  uso.Il contenuto del sito è sotto licenza Creative Commons Attribution 2.5 eccetto dove altrimenti dichiarato.