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Libri consigliati
Maggio 2008


AUTORE: Bastaire H. e J.
Per un’ecologia cristiana
COLLANA: I Pellicani
PAGINE: pp. 80
ILLUSTRAZIONI: N° No
FORMATO: cm. 14x21
PREZZO: euro 11,00
ISBN: 978-88-7180-736-2
www.lindau.it         tel. +39 011 517 53 24
l
Servizio Clienti:
Andrea Allolio, andrea@lindau.it
tel. 011-5175324-
dal lunedì al venerdì, ore 10-12 / 15-18

IL LIBRO

I crescenti problemi che affliggono l’ambiente, conseguenza di un atteggiamento arrogante ed egoista da parte dell’uomo, impongono a tutti un serio ragionamento sul futuro del pianeta. I cristiani sono chiamati a meditare sull’argomento più degli altri. Il rispetto per la creazione insito nella Bibbia, la glorificazione della natura che pervade l’intera tradizione cristiana, le preoccupazioni ecologiche espresse a più riprese da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI, dovrebbero spingere i credenti a schierarsi in prima fila nell’impegno per un mondo nel quale l’uomo sia il gestore umile e responsabile delle grandi ricchezze che gli sono state affidate.
Questo libro rappresenta un documentato e appassionato appello in favore di un’ecologia cristiana, fondato su una triplice riflessione: scritturale, storica e teologica.

L'AUTORE

HÉLÈNE e JEAN BASTAIRE hanno lavorato a lungo all’elaborazione di una mistica cristiana dell’ecologia. Per le Éditions du Cerf hanno pubblicato Le Chant des créatures (1996), Chiens du Seigneur (2001), Le Dieu mendiant (2003). Di Jean Bastaire sono usciti in Italia: Péguy e la cultura del popolo (1987), Eros redento (1991), Péguy, il non cristiano (1994), Pregare a Chartres con Péguy (1996), Innocenza a primavera (1998).

 

 


AUTORE: De Hennezel M.
Morire a occhi aperti
COLLANA: I Pellicani
PAGINE: pp. 144
ILLUSTRAZIONI: N° No
FORMATO: cm. 14x21
PREZZO: euro 13,00
ISBN: 978-88-7180-596-2

RECENSIONI
«Taranto Sera», 27 novembre 2006
«L’incipit del saggio è di taglio lirico narrativo, ma la trama è filosofica. L’eutanasia secondo l’autrice è oggetto di un clamoroso equivoco perché si assume la parte – la morte – per il tutto, l’uomo. Il punto di vista da cui muove Marie de Hennezel è la valorizzazione della dignità. Laddove dignità significa libertà-capacità-potere di trasformare il dolore in esperienza per sé e per gli altri.»

«La vita cattolica», 25 novembre 2006
«Marie de Hennezel […] sviluppa una riflessione profonda sulla morte e sul morire, che è un formidabile messaggio di speranza, compassione e amore. […] Intenso, commovente, mai banale o lacrimevole, con molti spunti per una riflessione etica e sociale attenta e completa.»

R. Ciuferri, «Orientamenti pedagogici», agosto 2007
«Quello dell’eutanasia è un tema attualissimo e scottante […] necessita continuamente di "approfonditori" che ne parlino […]. Marie de Hennezel […] lo fa con uno stile chiaro, scorrevole e leggero. […] Quello di Marie de Hennezel è un punto di vista legittimo e per qualcuno anche discutibile, ma senza dubbio è un punto di vista forte e ispirato dal credo della vita e nell’amore per essa. Avere una posizione netta non è facile, ma facile risulta leggere questo libro. Quindi, fatelo!»

IL LIBRO

Siamo in tanti a domandarci come moriremo. Temiamo, giustamente, di terminare la nostra vita in uno stato di disfacimento inaccettabile, relegati in un letto, incontinenti, dementi. Abbiamo paura di diventare un peso per le nostre famiglie e per la società. Se siamo stati testimoni di certe situazioni penose, tendiamo a domandarci cosa sarà di noi e ci prefiguriamo gli scenari più drammatici. Come morire? Come mantenere la nostra dignità fino alla fine? L’eutanasia è il solo modo per morire dignitosamente? Decidere di morire è un atto di coraggio? Significa prendere in mano il nostro destino? In realtà raramente ci si accorge dell’inferno che si fa vivere ai propri cari programmando la propria morte. Un sinistro conto alla rovescia, che terrorizza, che paralizza la vita e le relazioni. Una tristezza infinita.
C’è un’altra risposta possibile a questo desiderio di essere protagonisti di una morte dignitosa. Avere il coraggio di vivere lo svolgimento degli eventi, anche quando si perde la propria autonomia. Affidare il proprio corpo infermo nelle mani di chi ci ama, vivere questo scambio difficilmente esprimibile in cui la vulnerabilità richiama la tenerezza dei gesti, in cui la fiducia reciproca genera un sentimento di dignità incomparabile.
Se c’è libertà nell’anticipare la propria morte, nello sceglierne l’ora, se c’è
nel rifiutare il proprio decadimento, ci sono una libertà e una dignità ancora più forti e ancora più belle nell’accettazione a occhi aperti della realtà. Si può così trarre un grande insegnamento, non dalla morte ma dalla vita. Gli ultimi momenti della persona amata possono essere l’occasione per spingersi insieme il più lontano possibile, in un’intimità e in una profondità in certi casi mai raggiunte prima. Si crede di conoscere tutto dell’altro, ed ecco che in questi ultimi momenti emergono tesori di umanità. Nonostante le piaghe della malattia o della vecchiaia, l’essere umano ha ancora qualcosa da trasmettere.

L'AUTORE

Marie de Hennezel è un’autrice celebre per le sue riflessioni sulla morte, tratte dalle esperienze di accompagnamento ai morenti. Tra i libri pubblicati in Italia ricordiamo La morte amica; La dolce morte e Il passaggio luminoso.

 

 


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