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Libri consigliati
Novembre 2009

SANNA IGNAZIO
Dignità umana e dibattito bioetico
STUDIUM edizioni, 2009, pp.254,cm.15,5x21
ISBN 9788838240850 , euro 22.00.
http://www.campedel.eu/collane/1932.htm

 

Ignazio Sanna (1942), arcivescovo di Oristano, dottore in filosofia, teologia e diritto canonico, è stato Pro-Rettore dell’Università Lateranense e docente ordinario di Antropologia teologica presso la Facoltà di Teologia della medesima Università. È autore di numerosi saggi su riviste specializzate e di numerose voci in dizionari ed enciclopedie teologiche.

Nell'orizzonte della questione antropologica, il volume si confronta con il fenomeno della rivoluzione biotecnologica, che sta modificando i modi del pensare e dell'agire e, quindi, del vivere. Di fronte a questo fenomeno il cristiano non può non porsi la domanda su fin dove la ricerca scientifica che sfocia in una nuova cultura sia autorizzata a violare i confini della natura umana, ignorando il principio fondamentale per il quale se tutto è permesso all'uso della scienza per l'uomo, non tutto è permesso all'uso dell'uomo per la scienza. La sfida della rivoluzione biotecnologica, infatti, è la componente naturale della medesima. Tale rapporto oggi è diventato molto problematico, perché la stessa natura umana è stata 'culturalizzata', nel senso che viene 'ripensata', rivoluzionata, trasformata. Gli interventi sono raccolti attorno a tre plessi: la dignità della persona, il suo fondamento e il dibattito bioetico da esso suscitato; i problemi specifici legati al fine vita; infine la fondazione della legge naturale.

Indice:
- Presentazione, I. Sanna
- Il fondamento filosofico della dignità umana, P. Gilbert s.j.
- Il fondamento teologico della dignità umana, S. Majorano
- La dignità e le tradizioni religiose, G. Filorano
- La dignità nel dibattito bioetico, M. L. Di Pietro, D. Moltisanti
- La Chiesa e la difesa della dignità umana, I. Sanna
- Dignità e indegnità dell'uomo: il tempo della malattia, A. Pessina
- Quale equilibrio tra medico e paziente?, S. Leone
- Consenso informato ed autonomia di decisione, F. Pala
- La difficile distinzione tra accanimento terapeutico ed eutanasia, L. Lorenzetti
- Tra l'accanimento terapeutico e l'atto eutanasico omissivo. Aspetto antropologico-etico della proporzionalità delle cure nella terapia intensiva, E. Kowalski
- La legge morale naturale e la 'giustizia' delle leggi. Prospetto storico, G. Angelini
- Sul fondamento metafisico della legge morale naturale, A. Molinaro
- La fondazione teologica della legge naturale morale, T. Kennedy
- La persona umana e la legge morale naturale. Problematica bioetica, F. Compagnoni

http://www.progettoculturale.it


Thomas E. Woods, Jr. 
Come la Chiesa Cattolica ha costruito la civiltà occidentale
Casa Editrice:  Edizioni Cantagalli
Anno:  2007
N.Pagine:  272
Formato:  15.5x24

IL LIBRO

L'autore in questo volume ci ricorda che la civiltà occidentale deve alla Chiesa Cattolica molto più di quanto la società percepisca. La sua avvincente narrazione coinvolge ambiti diversi: dalla scienza alle opere di carità, dalla filosofia alla politica, dal diritto canonico all'economia, per raccontare quello che ogni europeo ha da sempre sotto gli occhi, quelle radici cristiane di cui si è persa la memoria a causa di un processo di secolarizzazione ancora in atto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

AUTORE: Meotti G. 
Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri d’Israele .
COLLANA: I Draghi
PAGINE: pp. 360
ILLUSTRAZIONI: N° 42 b/n
FORMATO: cm. 14x21
PREZZO: euro 24,00
ISBN: 978-88-7180-827-7

IL LIBRO

Quasi ogni giorno in Israele ci sono cerimonie funebri per le vittime del terrorismo. Persone uccise per il solo fatto di essere ebree. In banca, nei centri commerciali, in pizzeria. Sul pullman, davanti a un cinema, per strada. Da sole e in gruppo. Giovani e vecchi. Uomini e donne. Tutti condannati dalla furia del fondamentalismo islamico, bersagli di un odio quotidianamente alimentato da decenni. Questo lento e inesorabile stillicidio di morti – migliaia e migliaia – è il risultato di una guerra che ha avuto inizio nel 1972, alle Olimpiadi di Monaco, quando undici atleti della delegazione israeliana vennero trucidati da un commando di guerriglieri dell’organizzazione palestinese Settembre Nero. Da allora ogni cittadino di Israele sa che può morire in qualsiasi istante.
Giulio Meotti racconta le storie dei «caduti in battaglia» di questa guerra condotta a fari spenti dal terrorismo islamico, abilmente dissimulata tra i fatti di cronaca della «questione palestinese», dietro la quale si cela la vera causa di una simile strage: l’antisemitismo. Complice la distrazione dei media occidentali, queste storie ci appaiono sinistramente inedite, come se le leggessimo per la prima volta. Come se neanche fossero vere. Eppure nelle parole e nel dolore dei sopravvissuti – mogli, mariti, figli, padri, madri, nonni, sorelle, fratelli, amici, commilitoni, compagni di studi, conoscenti – ogni particolare suona autentico, definitivo, indimenticabile.
Parecchie di queste storie si intrecciano con quelle tristemente note della Shoah: chi muore oggi negli attentati è spesso figlio o nipote di un sopravvissuto ai campi di sterminio e diventa così parte di una sola, tragica, incomprensibile sequela.
L’ebraismo insegna che l’hazkarah, l’atto del ricordare, è l’unico modo per chi sopravvive di provare l’ingiustizia sofferta da ogni innocente e di opporsi al destino che molti vorrebbero riservare agli ebrei, anche in Israele: l’esilio, la fuga, il martirio. Leggere queste pagine è quindi già un atto di resistenza alla barbarie.

L'AUTORE

Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003.


 

 

AUTORE: Bat Ye'or 
Verso il califfato universale. Come l'Europa è diventata complice dell'espansionismo musulmano
COLLANA: I Draghi
PAGINE: pp. 224
ILLUSTRAZIONI: N° No
FORMATO: cm. 14x21
PREZZO: euro 18,00
ISBN: 978-88-7180-810-9

IL LIBRO

Tre anni dopo il successo di Eurabia, Bat Ye’or torna a occuparsi della resa dell’Europa all’islam sotto l’abile regia dell’Organizzazione della Conferenza Islamica, che riunisce 57 paesi e più di un miliardo di persone.
Lungi dal pianificare conquiste di tipo militare (almeno nelle forme tradizionali), la strategia dell’OCI è sottile e insinuante. Controlla la politica del Vecchio Continente con la minaccia del terrorismo e l’arma dell’immigrazione (insieme a quella, connessa, della demografia). Lo ricatta economicamente grazie al petrolio. Lo inibisce culturalmente facendo leva sulla mancanza di un’identità condivisa e sfruttando i sensi di colpa di élite ostaggio del «politically correct». Lo insidia sul piano religioso, incoraggiando il proselitismo e le conversioni, mentre la predicazione (e anche la semplice pratica) cristiana resta un tabù in molti paesi musulmani.
Ma soprattutto l’OCI si muove innanzitutto sul piano legislativo e giuridico per veder sancito in tutto il mondo il principio in forza del quale i musulmani sono soggetti solo alla legge islamica, la shari’a, ovunque risiedano. Questo principio è uno dei cardini della dhimmitudine e ha trovato la sua prima applicazione europea nel 2007, in Gran Bretagna, quando la shari’a è stata ufficialmente riconosciuta come fonte di diritto – in materia di divorzio, eredità e violenze interne alla famiglia. L’Europa sta diventando parte della ummah, la «comunità dei fedeli»? Ci toccherà in futuro, nei nostri stessi paesi, la condizione di cittadini di seconda classe?
I segnali in questa direzione si moltiplicano. Europa/Eurabia ha abiurato la propria storia e i propri valori attraverso alcune scelte fondamentali: il ripudio delle radici cristiane, ignorate dalla Costituzione dell’Unione; l’apertura della scuola pubblica all’insegnamento del Corano; la ridefinizione della storica partnership con gli Stati Uniti; l’abbandono di Israele e la scelta di campo pregiudiziale a favore dei palestinesi di Hamas; la negazione dell’origine ebraica del cristianesimo al fine di avvicinarlo all’islam, in una falsa prospettiva di dialogo euro-arabo.
Basterà un amalgama di paure e interessi nazionali che ha fatto della laicità una bandiera a salvarci dal «Califfato universale»?

L'AUTORE

Bat Ye’or, nata in Egitto e di nazionalità britannica, si è dedicata allo studio dello status delle comunità etnico-religiose nei paesi islamici, a cui ha dato un nome, «dhimmitudine», definendone i principali aspetti politici, economici, culturali. Autrice del fondamentale Eurabia. Come l’Europa è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita (Lindau), Bat Ye’or ha scritto vari altri saggi sul rapporto tra l’islam e la cristianità, tra cui ricordiamo Les Chrétientés d’Orient entre jihad et dhimmitude, di prossima pubblicazione presso la nostra casa editrice.


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