Corso di Religione

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IL BUDDISMO
Dottrine I
         


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La ruota dell' esistenza Il buddhismo (buddha-śāsana) è originato dagli insegnamenti di Siddhārtha Gautama (VI, V sec. a.C.) e si compendia nelle dottrine fondate sulle Quattro nobili verità (Catvāri-ārya-satyāni). Lungo i secoli queste dottrine -nelle diverse e innumerevoli scuole- hanno formato un corpus mastodontico di cui è impossibile dar conto in questo piccolo corso.

Anche nel buddismo , nato come comunità di monaci , sono cresciute diverse religioni . L' insegnamento del Buddha doveva poter raggiungere tutti, anche gli analfabeti e per questo- secondo i racconti- lo stesso Buddha ha elaborato una rappresentazione pittorica mediante la quale è possibile avvicinarsi ai suoi insegnamenti nella forma della meditazione. Si tratta della bhavacakra , o " Ruota della esistenza" che il Buddha stesso raccomandava ai suoi monaci di disegnare.



Il Bhavacakra o Ruota del divenire // Ruota della Vita è una forma di mandala o tanka utilizzato principalmente nel buddismo tibetano.

Può essere letto come il diagramma dei sei diversi tipi di esistenza in cui si può ri-nascere durante le fasi intermedie del samsara. Sono i 6 diversi ambiti dell'esistenza vissuta in base al proprio bagaglio karmico

Oppure può essere letto come la descrizione di situazioni o stati di coscienza che tutti passano ripetutamente nel corso di una giornata.

Yama"...Yama il Signore della Morte stringe la ruota dell' esistenza tra i suoi denti ed artigli, come simbolo del suo potere di definire i limiti di ogni esistenza.

Presiede al ciclo delle rinascite e regna sui vari purgatori e inferni del Regno degli Inferi in quanto è Giudice degli esseri.

Rappresenta l'ignoranza che viene dalla avidità e dall' "individualità" che fa girare la ruota della sofferenza


Il peccatoNel centro della ruota ci sono le tre cause che sono alla radice del problema della sofferenza ( ciò che il buddismo vuole far cessare)

- la stupidità, ( moha ) o ignoranza ( avidya ) opposto di     saggezza,
- la lussuria o cupidigia( raga ), opposto di generosità
- e l'ira o odio ( dvesha ) opposto di gentilezza, amore

Sono "i tre veleni" dell'esistenza perchè generano il "desiderio- attaccamento", la "passione per" ( tanha ), quindi un karma che "si attacca alla ruota", quindi sofferenza ( dukka).

I tre veleni sono gli inquinanti della mente, le propensioni ( tendenze, inclinazioni naturali) in base alle quali gli individui agiscono creando le condizioni per l’insorgere del dolore (dukkha), che affliggono l’individuo e lo imprigionano nel samsara.

Il modo attraverso il quale queste propensioni agiscono è spiegato con il processo dell’"originazione dipendente" che è impiegato come strumento di meditazione per osservare l’origine della sofferenza.

L' originazione dipendenteLe azioni compiute sotto l’effetto dell’ignoranza in un’esistenza passata innescano il meccanismo retributivo ( karma) che conduce alla formazione di una nuova esistenza attaverso una configurazione dei cinque aggregati (forma, coscienza, sensazione, percezione, formazione).

L’individuo così costituito riceve pertanto una sorta di “imprinting” karmico che condiziona la sua nuova esistenza. La sensazione che prova, viziate dalla memoria delle precedenti esperienze, possono generare la brama di rinnovare ciò che è piacevole e x sfuggire ciò che è sgradevole.

Da qui l’attaccamento (o viceversa l’avversione) per le cose, per le idee, per le persone e per l’esistenza stessa che vengono scambiati per realtà permanenti, solidi punti d’appoggio su cui ancorarsi e che, invece, generano sofferenza proprio per la loro natura effimera
. L’insorgere della brama è considerato il punto debole della catena, su quale è possibile agire per modificare il proprio destino.

La brama, controllata dalla disciplina ( sila ) e riconosciuta come abitudine dannosa attraverso la meditazione ( che porta alla conoscenza) , viene eliminata dalla conoscenza stessa del vero modo di essere delle cose (vidya).

Il Buddismo insegna che se si riesce a dominare queste tre cose ( che chiamano " peccati" anche si il Buddha non ha mai usato la parola " peccato" ) allora l'esistenza cesserà e si sperimenterà il Nirvana .

Questi peccati non possono essere eliminati in una sola esistenza nè in diverse esistenze per cui non c'è scampo, non si può sperare di sfuggire da Yama. E' necessario uscire dal ciclo delle esistenze seguendo l'Ottuplice sentiero de l Buddha.


La meditazione Il bordo esterno della ruota è diviso in dodici sezioni, le 12 cause ed effetti interdipendenti


Ingrandisci l'immagine

1. ri-nascita nella condizione di ignoranza della realtà,
2. aggregazione della predisposizione mentale alla azione volitiva o condizionata,
3. aggregazione della coscienza,
4. aggregazione di riconoscimento delle forme e del nome delle cose ,
5. sei organi sensoriali (occhio, orecchio , naso, lingua, corpo e mente),
6. il contatto della coscienza con gli altri 4 aggregati
7. aggregazione della sensazione,
8. il sorgere del desiderio-sete,
9. l'attaccamento passionale che sostiene il desiderio ( upadana )
10. il divenire di nascita e rinascita ovvero dell' esistenza,
11. la nascita//entrata nella Ruota della esistenza ( jati )
12. decadimento e morte. ( Jarā-maraṇa ) ( nel buddsimo cinese )

Le cose esistono fintanto che esistono le loro cause.Ciò che incatena lindividuo alla esistenza , alle rinascite , è il desiderio : i desideri della mente servono l' IO, che in verità si rivela una casa vuota, una illusione . Colmando i desideri dell' IO l'individuo vive nella illusione, crea karma, rinascita, esistenza, sofferenza.
Rinunciare ai desideri, la cui consapevolezza rende infelici non meno della loro realizzazione , lasciarli esitinguere, è rinunciare a una inutile sofferenza.La dottrina della derivazione condizionata (1) una cosa non è `una cosa in sé ', ma dipende per la sua esistenza da altre cose
(2) le cose vengono in essere per una causalità naturale, non per caso però nè per volontà di un essere supremo.


Secondo il Buddha, non c'è un "sé" metafisico, un'anima o essenza permanente delle cose. Compreso ciò ci si libera dalla brama per la vita e dal terrore della morte e da tutte le emozioni e le azioni negative che ne conseguono.

In base a questa dottina il Buddha dà almeno tre esempi di originazione dipendente, uno che descrive le origini dell' esperienza individuale della sofferenza, un altro che spiega le origini della sofferenza all'interno del contesto sociale e un terzo che descrive il processo che porta alla trascendenza della sofferenza e il raggiungimento della libertà.

L' originazione dell' esperienza individuale della sofferenza

1-la condizione di ignoranza condiziona ( causa ) le    predisposizioni mentali,
2-i costrutti mentali condizionano la coscienza,
3- la coscienza condiziona il nome e la forma delle cose
4- il nome e la forma delle cose condizionano i sensi,
5- i sensi condizionano il contatto
6- il contatto condiziona le sensazioni
7- le sensazioni condizionano le passioni
8- le passioni condizionano l'attaccamento
9-l'attaccamento condiziona il divenire,
10- l'esistere/divenire condiziona la nascita-rinascita, la malattia, la vecchiaia e la morte (D.II, 55 e seguenti).


L'originazione della sofferenza nel contesto sociale

1-il conflitto è causato da ciò che piace,
2- il gradito è causato dal desiderio,
3- il desiderio è causato dalla sensazione piacevole o     spiacevole,
4- il piacevole e spiacevole è causato dal contatto,
5- il contatto è causato da nome e forma delle      cose(Sn.862-871).

Il processo che porta alla liberazione

1- la sofferenza condiziona la fede
2- la fede condiziona la contentezza
3- la contentezza condiziona la gioia
4- la gioia condiziona la tranquillità
5- la tranquillità condiziona la felicità
6- la felicità condiziona la concentrazione
7-
la concentrazione condiziona il disincanto
8- il disincanto condiziona il distacco
9- il distacco condiziona la libertà
10-la libertà condiziona la distruzione dei tre veleni

(S.II,30)

Una cosa non è `una cosa in sé ', ma dipende per la sua esistenza da altre cose . Le cose esistono fintanto che esistono le loro cause....

Etica, meditazione e saggezza sono la Via buddista.



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