Corso di Religione


CRISTIANESIMO
STORIA
I primi 15 secoli

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Le prime comunità I primi tre secoli della storia cristiana sono segnati da numerose persecuzioni che, però, non sono riuscite a fermare la diffusione dell'annuncio. Nel IV secolo i cristiani a Roma erano parecchie decine di migliaia; nell'Africa settentrionale esistevano molte comunità vivaci e bene organizzate; nelle Gallie erano famose le comunità di Lione e, più a nord, quelle di Bonn, Colonia, Treviri. Cristiani si trovavano anche al di là dei confini dell'impero romano, per esempio in Armenia e, probabilmente, fin nell'India meridionale.

L'imperatore Costantino aveva riconosciuto ai cristiani (nel 313) il diritto di praticare liberamente la loro religione.Questo facilitava molto l'annuncio del vangelo, ma col passare del tempo presentava un grosso rischio: man mano che i cristiani diventavano numerosi, alcuni si convertivano non per convinzione, ma per convenienza o addirittura per interessi politici. Questo ha causato gravi danni al cristianesimo che non deve legarsi a interessi terreni, perché " il regno di Dio non è di questo mondo ".

«Tutte le domande riguardanti l'ascesa del cristianesimo si riducono in definitiva ad una sola : come è successo? . Come ha fatto un movimento  messianico oscuro e marginale nell'Impero romano soppiantare il paganesimo classico e diventare la fede dominante della civiltà occidentale? »
[ Rodney Stark , Ascesa e affermazione del cristianesimo -Lindau-2008]

Molti storici e sociologi si sono misurati con questo interrogativo con risultati diversi. Sulla base degli studi effettuati su reperti archeologici e su fonti storiche R.Stark ha elaborato una proiezione per i primi 4 secoli :

Le proiezioni assumono come dato più probabile una popolazione di circa 60 milioni di persone nell'Impero del IV secolo. Stark ha scoperto che la tendenza corrisponde al tasso di aumento dei nuovi movimenti religiosi contemporanei ( 40% di aumento a decennio) .

Come già Luca nel testo canonico degli Atti degli Apostoli , anche lo scrittore cristiano Eusebio racconta che " lo Spirito Santo diede ai primi missionari cristiani tale potere che sin dal primo udirli sterminate folle accettavano spontaneamente nelle loro anime la fede nel Creatore dell'universo" [Storia Ecclesiastica Vol I, libro III,37,3] . Le proiezioni di Stark dimostrerebbero che la diffusione del cristianesimo può essere spiegata anche senza ricorrere al miracolo.

Incontri e scontri:  I Barbari L'impero romano cominciava ormai a sgretolarsi sotto i colpi sempre più duri e continui delle popolazioni provenienti dal nord (i così detti «barbari»). Fra loro, i primi ad accettare in massa il cristianesimo furono i Franchi, anche se non si può certo dire che tutti, fin dal principio, avessero capito bene il messaggio di Gesù: capitava spesso che per costringere i più restii a farsi battezzare, le autorità ricorressero alla forza!

Anche i popoli dell'Irlanda e dell'Inghilterra si avvicinarono presto al cristianesimo. Nell'anno 401 il giovane britannico Patrizio sbarcava' sulle coste dell'Irlanda, schiavo dei pirati. In pochi anni sarebbe diventato l'apostolo dell'isola che si sarebbe distinta per secoli e fino ad oggi per i suoi fiorenti monasteri e per il suo spirito missionario. Due secoli dopo, infatti, vaste regioni dell'Europa continentale furono percorse dai monaci irlandesi che predicavano una rinascita del cristianesimo e diffondevano l'ideale monastico.

In,Inghilterra il principale predicatore dei messaggio di Gesù è stato il romano Agostino, inviato insieme ad altri monaci da papa Gregorio Magno, nel 596, ad evangelizzare quella regione. Anche gli inglesi sono stati grandi missionari e, sempre inviati dai papi, hanno diffuso il vangelo nelle regioni germaniche. Uno di loto, Vinfrido Bonifacio, è stato chiamato l'apostolo della Germania".

L'Islam Ma a partire dal VII secolo, il cristianesimo non si trova più solo a diffondere una religione che predica un unico Dio: Muhammad, il fondatore dell'islamismo, muore infatti nel 632 e in pochi anni i suoi successori diffondono il suo messaggio in tutta l'Arabia e lungo le coste del Mediterraneo.

L'islam esercita una forte attrattiva sui pagani politeisti. Inoltre, la sua diffusione è facilitata da una serie di spettacolari vittorie militari degli Arabi, che incutono timore a tutti i più potenti regni europei. Il cristianesimo segna così un passo indietro: molte comunità cristiane dell'Africa settentrionale vengono sottomesse e scompaiono, nell'Asia Minore le lotte si succedono e parecchi cristiani passano all'Islam.

Così, mentre l'impero d'Oriente languisce e passa sotto la dominazione straniera, a stento gli eserciti dei Franchi fermano l'avanzata araba sui Pirenei. Per lungo tempo anche la Spagna e la Sicilia rimarranno in mano ai musulmani.

Questi fatti contribuiscono a creare un'inimicizia profonda e duratura fra i cristiani e i musulmani e anche i seguaci di Gesù spesso dimenticano che l'annuncio cristiano va portato con la forza dell'amore e della verità e non con la guerra.

Europa settentrionale e orientale Ma se in Africa e in Oriente ci sono queste gravi difficoltà, i missionari non mancano in altre zone. Particolarmente interessante è l'attività di due fratelli, Cirillo e Metodio (IX secolo), che evangelizzano vaste zone dell'Europa orientale. Papa Giovanni Paolo H, nel 1985, ha dedicato loro una sua lettera "enciclica" (cioè diretta a tutti i cristiani del mondo) in cui sottolinea la grande importanza che hanno avuto nella storia cristiana, e anche culturale e politica dell'Europa intera.

La loro caratteristica è quella di presentarsi con una buona conoscenza della lingua slava e di preparare una liturgia adattaalle popolazioni locali, con la traduzione dei testi. Un secolo dopo, il popolo degli Ungari, proveniente dalle pianure russe degli Urali, si riversa nelle regioni della Moravia e della Pannonia, devastando città e campagne; ma anche per loro c'è l'attività di un missionario, il monaco greco Ieroteo che, con l'aiuto di altri tedeschi, slavi e boemi, evangelizza la popolazione vincitrice.

In Polonia, verso l'anno 1000, viene eretta la prima diocesi cattolica. Sempre nel secolo decimo iniziano a volgersi al cristianesimo anche le regioni dell'estremo nord europeo, ma fra molti contrasti la Danimarca, dopo un'apparente conversione, caccia (nel 994) i vescovi cattolici e ritorna al paganesimo; in Norvegia il re cattolico Fl&acon trova difficoltà insormontabili nell'evangelizzazione dei contadini del suo paese. Uno dei suoi successori, Olaf Trygvason avrà più successo e riuscirà a inviare missionari norvegesi anche in Islanda e in Groenlandia.

Asia e Americhe I secoli seguenti vedono un lento progresso del cristianesimo nell'Europa settentrionale e orientale, anche se sorgono sempre maggio ri difficoltà nei rapporti con i musulmani, tanto che i cristiani decidono di indire delle "crociate" (spedizioni militari che raccoglievano uomini in tutte le nazioni cattoliche), ma con poca fortuna.
Il 1200 si caratterizza per alcune coraggiose spedizioni missionarie in Asia.

Un francescano italiano, Giovanni da Pian del Carpine, si reca nelle terre dei potenti e temuti Mongoli per portare una lettera di pace del papa e ottiene libertà di culto per i cristiani.  Dopo altre spedizioni di francescani e domenicani in varie regioni asiatiche, papa Nicolò IV ne organizza una, affidandola a Giovanni da Montecorvino, che si spinge fino alle estreme regioni della Cina e della Mongolia. Un altro francescano, Odorico da Pordenone, lo aiuterà a Pechino e svolgerà ben 33 anni di peregrinazioni missionarie in Asia.

f Celebrazione Eucaristica  a Chiang May Thailandia

Giungiamo così alla fine del XIV secolo. L'Europa è ormai quasi totalmente cristiana, mentre sono scarsi i progressi in Africa, e'in Asia le comunità fondate dai grandi missionari francescani trovano sempre più difficile sopravvivere. Il secolo seguente vede la cristianizzazione delle isole Canarie; i navigatori portoghesi si spingono lungo le coste dell'Africa occidentale, incontrando popolazioni nuove e in gran parte sconosciute.

Li seguono vari cappellani francescani e nel 1491 il re del Congo, di nome Nzinga, riceve il battesimo. L'anno seguente Cristoforo Colombo sbarca in America; dopo di lui la traversata dell'Atlantico diventa sempre più sicura e facile. Le prime regioni americane a passare alla religione portata dagli Europei sono le isole Antille.




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