Corso di Religione

         


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Gesù parla in modo enigmatico: le parabole.-- Gesù lascia la casa dell'infanzia a Nazareth e inizia la sua vita pubblica  ponendo a Cafarnao, sulle rive del Lago di Tiberiade, la sua  dimora provvisoria.

I primi discepoli sono tutti giovani pescatori e  seguono con entusiasmo questo loro coetaneo di Nazareth, che promette di farli diventare pescatori di uomini.

Lì Gesù inizia la sua predicazione e attività . I suoi discorsi straordinari faranno si' che  ben presto  Gesù venga chiamato rabbino ( maestro della Bibbia e della Tradizione Giudaica) pur  senza aver frequentato, stando alle testimonianze evangeliche, una  scuola rabbinica .
Gesù predicava al popolo di Israele ma parlava con un linguaggio analogico , per molti quasi incomprensibile: il linguaggio delle parabole. La parabola è un modo semplice di insegnare contenuti complicati e difficili: si tratta di un metodo molto usato nell'antico Medio Oriente e in Israele dai rabbini. 
Con immagini semplici, tratte dalla vita di tutti i giorni, Gesù parla dei Regno dei Cieli, e in modo particolare tratta  della comunità dei suoi discepoli, dei credenti in Lui come Figlio di Dio, comunità che vive già nella storia la Vita che supera la morte. LA PARABOLA DEL SEMINATORE  Mt 13 1 Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. 3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti". Chi annuncia il Vangelo (Gesù, gli Apostoli, la Chiesa) è simile ad un seminatore che sparge nel terreno il SEME ( dello Spirito, la VITA)  .

Il seme può finire su terreni diversi: sassosi, poco fertili, minacciati dalle spine: gli uomini possono essere più o meno disposti ad accogliere le Parole di Gesù ( lo Spirito) e a Vivere la VITA che infondono.

 18Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l'accoglie subito con gioia, 21ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. 22Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. 23Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno". A seconda dell'accoglienza nella FEDE che il SEME della Parola riceve , ESSO dà una diversa quantità di FRUTTO : perchè il FRUTTO sia pieno ( cioè l' uomo rinasca dallo Spirito come UOMO immortale, un Figlio d'UOMO simile a Gesù e giunga al COMPIMENTO del suo NUOVO ESSERE ) è necessario che l'ascolto porti alla comprensione cioè alla conoscenza del Mistero, quindi alla adesione di FEDE , alla sequela di Gesù, alla evangelizzazione del mondo. 
Marco 4, 13 E disse loro: "Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?
La profezia di IsaiaMat 13,1 Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare.2 Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.3 Egli parlò loro di molte cose in parabole. ...e disse: 9 Chi ha orecchi intenda» ! Per capire le parabole di Gesù bisogna "avere gli orecchi attenti " come dice la scrittura : Sir 5,28 Una mente saggia medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio. Le parabole (gr. enigma) erano un genere letterario conosciuto dal popolo ebraico (ebr. mashal) ma le parabole di Gesù parlavano dell'ignoto .C'era chi dopo aver ascoltato Gesù se ne andava indifferente o deluso o entusiasta.

C'era anche chi intuiva attraverso la predicazione pur enigmatica  di Gesù che si trovava di fronte ad una persona speciale e lasciava tutto per seguirlo.

A chi diventava suo discepolo, Gesù, la sera, spiegava il significato delle parabole. Sono gli stessi discepoli a chiedergli conto di questo suo comportamento.
Mt 13,10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro ( le folle ) in parabole?». 11 Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
Al popolo ebraico non è dato di conoscere i misteri di Dio: perche?
Mt 13,13 Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. Gesù parla in modo parabolico, enigmatico, perchè doveva compiersi una profezia :
Mt 13,14 E così si adempie per loro la profezia di Isaia ( Is 6,9-10) che dice: "Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. 15 Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, così che IO io li risani." // Mc 4,12 affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
//Lc 8,10 ...affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.
// Gv 12,40 ( DIO) Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e li guarisca! // At 28,27 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca!
A coloro che
-----> hanno chiuso gli orecchi a Dio

-----> le parole di Gesù chiudono gli orecchi!
Così che " non avendo orecchi attenti " non possono intendere i misteri divini che Egli rivela.
Così non aderiscono a Lui e Dio non può salvarli.
Mt 13,16 Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. 17 In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono! Gesù spiega che si compiva una profezia-sentenza di Dio , una punizione per tutti coloro che nel popolo non attendevano piu' la salvezza secondo le promesse-profezie trasmesse dalla Bibbia ebraica e non si  erano preparati ad accoglierla.
12Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.Per comprendere l'insegnamento di Gesù non basta ascoltare la sua parola ma è necessario lasciare ogni altro interesse, religione compresa, per diventare suoi intimi, suoi discepoli e seguirlo nella sua missione. Mt 13,12Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.Questa sentenza segue la parabola del seminatore :  a colui che ha dato frutto   verrà dato  ancora di più di conoscenza dei Misteri di DIO ,  ma colui che non ha dato frutto diventa sempre più incapace di comprendere , fino a perdere anche quel poco di conoscenza che possiede.

Il discepolato e la sequela di Gesù sono indispensabili per far fruttificare il SEME di VITA, lo Spirito che si riceve  : essere cristiani significa perseverare nella FEDE nelle Parole di Gesù, quindi nella conoscenza del Vangelo del Regno , farsi suoi discepoli e seguirLO nell'opera storica di evangelizzazione del mondo.

Il cristianesimo è una comunità di FEDE, i cristianesimi sono comunità di religione.
Le parabole proprie di Marco

  1. Mc 2,21--IL VESTITO RATTOPPATO               //MT 9,16               //LC 5,36
  2. MC 2,22-IL VINO NUOVO                               //MT 9,17               //LC 5,37-39
  3. MC 4,3-9-IL SEMINATORE                             //MT 13,3-9            //LC 8,5-8
  4. MC 4,30-32 -IL GRANELLO DI SENAPE          //MT 13,31-32        //LC 13,18-19
  5. MC 12,1-11-I VIGNAIOLI                                 //MT 21,33-44        //LC  20,9-18
  6. MC13,28-29-IL FICO CHE ANNUNCIA L'ESTATE   . //MT24,32-33     //LC 21,29-31
  7. MC4,26-29-IL SEME CHE GERMINA DA SOLO             
  8. MC 13,34-36-IL PORTINAIO

Le parabole della fonte Q

  1. IN CAMMINO VERSO IL GIUDICE             MT5,25-26              LC 12,58-59
  2. LE DUE CASE                                             MT 7,24-27             LC 6,47-49
  3. I BAMBINI SEDUTI IN PIAZZA                  MT11,16-19             LC 7,31-35
  4. IL RITORNO DELLO SPIRITO IMPURO      MT 12,43-45           LC 11,24-26
  5. IL LIEVITO                                                  MT 13,33                LC 13,20-21
  6. LA PECORELLA SMARRITA                       MT18,12-14             LC 15,4-7
  7. L'INVITO A NOZZE                                    MT 22,2-14             LC 14,26-24
  8. IL LADRO DI NOTTE                                 MT24-43-44            LC12,39-40
  9. IL SERVO FEDELE AMMINISTRATORE     MT24,45-51             LC12,42-46
  10. I TALENTI                                                   MT25,14-30            LC19,12-27

Le parabole proprie di Matteo

  1. MT 13,24-30  -IL NEMICO SEMINA LA ZIZZANIA                           
  2. MT 13,44 -IL TESORO NASCOSTO
  3. MT 13,45-46 -LA PERAL
  4. MT 13,47-50 -LA MADRE E I FRATELLI
  5. MT 18,23-35 -IL SERVITORE CRUDELE
  6. MT 21,28-32 -I FIGLI DEL VIGNAIOLO
  7. MT 25,1-13 -LE 10 GIOVANETTE
  8. MT 20,1-16 -IL SALARIO UGUALE

Le parabole proprie di luca

  1. LC 7,41-43 -I DUE DEBITORI
  2. LC 10,30-37 -IL SAMARITANO
  3. LC 11,5-8  -L'AMICO IMPORTUNO
  4. LC 12,16-21 -IL RICCO E I SUOI GRANAI
  5. LC 12,36-38 -I SERVITORI VIGILANTI
  6. LC13,24-30 -LA PORTA CHIUSA
  7. LC 14,8-11 -IL PRIMO POSTO A TAVOLA
  8. LC14,28-30 LA COSTRUZIONE DELLA TORRE
  9. LC14,31-32 -IL RE PARTE PER LA GUERRA
  10. LC 15,8-10 -LA DRACMA PERDUTA
  11. LC 15,11-32 -IL FIGLIOL PRODIGO
  12. LC16,1-8 -L'AMMINISTRATORE ASTUTO
  13. LC16,19-31 -LAZZARO ED EPULONE
  14. LC 17,7-10 -IL SERVO INUTILE
  15. LC 18,2-8 -IL GIUDICE E LA VEDOVA
  16. LC18,10-14 -IL FARISEO E IL PUBBLICANO
LA PARABOLA DELLA ZIZZANIA  Ieri come oggi, molti si chiedono perché Dio permetta ai malvagi di vivere e prosperare, continuando a fare il male e ad opprimere i deboli e i giusti. Gesù porta l'esempio dell'erba cattiva simile al grano, il loietto, che sovente cresce mescolata al grano buono.

L'agricoltore non cerca di eliminare subito la zizzania, perché rischierebbe di distruggere anche il buon grano.

Al tempo dei raccolto si separeranno i frutti buoni da quelli cattivi: allora la zizzania sarà scelta dal buon grano. Così farà Dio alla fine dei tempi, separando i malvagi dai giusti.

LA PARABOLA DEL CHICCO DI SENAPE Dal più piccolo dei semi, nasce come per miracolo un albero, riparo per molti uccelli. Così la comunità dei credenti in Gesù e nel suo Vangelo è all'inizio piccola, ma diventerà rapidamente grande e capace di portare buoni frutti per tutti gli uomini.
LA PARABOLA DEL LIEVITO La forza della Parola di Dio, dei Vangelo di Gesù è straordinaria, simile a quella dei poco lievito che riesce a far fermentare tutta la pasta.
LA PARABOLA DEI TESORI il Regno dei Cieli e l'annuncio del Vangelo sono realtà misteriose, nascoste, ma preziosissime: Gesù afferma che essi sono più importanti di ogni altra cosa per gli uomini, perché portano con sé l'annuncio della salvezza autentica, l'unica vera grande ricchezza.
LA PARABOLA DELLA PESCA Gesù aveva promesso ai Dodici di farli pescatori di uomini, cioè di inviarli a lavorare per la salvezza/compimento di tutta l'umanità.

Alla fine dell'era della eavngelizzazione Dio avrà raccolto gli uomini come il pescatore raccoglie i pesci nella rete: e come per la zizzania e il buon grano, i pesci buoni saranno separati dai pesci cattivi.

Si tratta di un giudizio universale .  

Matteo insiste molto nel suo Vangelo sulla promessa di un grande premio per i giusti e di una terribile condanna per chi avrà rifiutato la verità, la giustizia e l'amore.

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