Corso di Religione


CRISTIANESIMO
STORIA
Le Riforme

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Riforma Protestante e Riforma Cattolica La Chiesa all'inizio del Cinquecento era attraversata da numerosi movimenti e gruppi, composti da laici e da una parte del clero, che volevano una riforma. Fra questi vi era il movimento culturale dell'umanesimo cristiano, il cui maggiore esponente era Erasmo da Rotterdam. Egli riteneva che occorresse ritornare allo stile di vita povero e alla religiosità autentica dei primi cristiani. Esempio di questo clima spirituale cattolico fu il movimento dei Fratelli della vita comune.

La teologia di Martin Lutero (insegnante di esegesi biblica e monaco agostiniano) era fondata su una visione pessimistica dell'uomo e affermava che la salvezza non può essere il prodotto delle sue opere buone. Solo Dio può salvare l'uomo perdonando i suoi peccati.

L'uomo però deve avere fede in Dio e seguire gli insegnamenti della Bibbia. (principi di sola fede e sola scrittura).Indignato per la scandalosa vendita delle indulgenze (ad opera del domenicano Giovanni Tetzel), Lutero affisse sulla chiesa del castello di Wittenberg un documento composto da 95 tesi. In esso si colpivano certo gli abusi legati alla predicazione delle indulgenze, ma si facevano anche gravi affermazioni contro la figura del pontefice, sul valore e sul numero dei sacramenti delineando, in questo modo, una nuova e personale visione della dottrina cristiana. Le tesi vennero così condannate dal papa Leone X.

Lutero fu scomunicato e bandito da Carlo V da tutto il territorio imperiale. Alcuni principi tedeschi si schierarono a suo favore e rifiutarono di applicare il decreto dell'imperatore. A causa di questo rifiuto, furono chiamati protestanti (Dieta di Spira, 1529).

Le idee della Riforma si diffusero rapidamente in Germania, prima di tutto perché
1) Lutero aveva aperto una discussione sulla questione delle indulgenze e sulla riforma della Chiesa, dicendo con chiarezza quello che tutti pensavano. La seconda ragione del successo della Riforma fu che le idee di Lutero permettevano ad ogni cristiano di
2) avere un rapporto diretto con Dio. Una terza ragione fu il fatto che la rivolta dei protestanti contro la Chiesa di Roma diede voce a una più ampia serie di
3) richieste di libertà: libertà politica dei principi tedeschi dal dominio imperiale, libertà economica dei contadini dai vincoli imposti dalle servitù feudali.

Un originale sviluppo delle dottrine di Lutero si deve a Giovanni Calvino, che elaborò la teoria della predestinazione. Dio sceglie liberamente quelli che devono essere salvati. Coloro che Dio ha predestinato, gli eletti, si distinguono per la loro moralità, cioè per la capacità di lottare contro il peccato e vivere come uomini giusti. Calvino istituì una comunità religiosa riformata nella città di Ginevra. Per costruire una comunità di santi diede vita ad un organismo, il concistoro, che sottoponeva la comunità ad un controllo severissimo.

Nel 1555 fu conclusa la Pace di Augusta tra Carlo V e i protestanti: fu concessa la libertà religiosa ai principi luterani, ma non ai loro sudditi che ebbero l'obbligo di abbracciare la fede del loro sovrano (in caso contrario dovevano emigrare).Le idee della Riforma si diffusero anche in Francia, in Inghilterra e nei Paesi Bassi, mentre Spagna e Italia rimasero estranee all'influenza protestante.

Dopo gli avvenimenti delta Riforma, l'esigenza di un rinnovamento della Chiesa cattolica sembrò a tutti improrogabile. Il popolo cristiano iniziò autonomamente a cambiare la propria vita rendendola più vicina all'ideale del Vangelo. Nacquero nuove congregazioni e movimenti e anche i vecchi ordini religiosi iniziarono un rinnovamento.

Con la nomina del papa Paolo III l'idea della riforma conquistò anche il vertice della Chiesa. Convocato da Paolo III già nel 1537, il concilio per riformare la Chiesa cattolica si aprì finalmente a Trento nel 1545 e si concluse nel 1563. L'assemblea ebbe una vita molto difficile, perché fu influenzata dalle guerre europee e dalla lotta contro i protestanti. Anche una parte del clero cattolico, che temeva di perdere i suoi privilegi economici, ostacolò l'iniziativa del concilio.

Gli obiettivi che il concilio si propose di raggiungere furono due:
1) definire con chiarezza i princìpi della fede cattolica e
2) riformare la Chiesa, eliminando corruzione e abusi.

Fu riaffermata l'idea che l'uomo ha la libertà di accettare la grazia che Dio manda per salvarlo e di collaborare con Lui (l'uomo è capace di dire sì alla grazia) e il valore dei sacramenti. Furono istituite scuole di formazione per i preti, i seminari, e fu redatto un libretto, il catechismo, che conteneva una semplice esposizione dei fondamenti della fede cristiana cattolica.

Fu stabilito l'obbligo di residenza dei vescovi nella loro diocesi e di visitare più volte le parrocchie. Fu vietato di cumulo delle cariche ecclesiastiche.
Negli stessi anni fu promossa la nascita di nuovi ordini religiosi che si dedicarono alla predicazione, alle missioni, all'istruzione e educazione dei giovani.

Ecco i nomi di alcuni nuovi ordini: cappuccini, camilliani, fatebenefratelli, gesuiti, barnabiti, scolopi, somaschi, oratoriani. Vanno ricordati, in particolare, personalità come: Ignazio di Loyola, Carlo Borromeo e Filippo Neri. Tutto ciò viene comunemente chiamato col nome di Riforma Cattolica.

Negli anni successivi i Protestanti approfondirono l'importanza del conoscere e studiare la Bibbia (la prima traduzione in tedesco, del 1522, fu proprio di Lutero!), mentre i Cattolici si dedicarono al rinnovamento del clero e dei fedeli mediante una seria formazione.Per impedire la diffusione delle idee protestanti rinacquero gli organi di controllo: la Congregazione del Sant'Uffizio (1542) con la riorganizzazione del Tribunale dell'Inquisizione e l' Indice dei libri proibiti (1559).

Tra i momenti più cupi dello scontro tra cattolici e protestanti ricordiamo la Strage della notte di San Bartolomeo (23/08/1572) dove a Parigi, su ordine del re, furono uccisi circa 3000 protestanti. Tutto ciò viene comunemente chiamato col nome di Controriforma Cattolica.




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