Corso di Religione

         


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IL MAGISTERO CATTOLICOIl Catechismo Universale della Chiesa Cattolica (CUCC)
 602 San Pietro può, di conseguenza, formulare così la fede apostolica nel disegno divino della salvezza: “Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia. Egli fu predestinato, già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi” ( 1Pt 1,18-20 ). I peccati degli uomini, conseguenti al peccato originale, sono sanzionati dalla morte [Cf Rm 5,12; 1Cor 15,56 ]. Inviando il suo proprio Figlio nella condizione di servo, [Cf Fil 2,7 ] quella di una umanità decaduta e votata alla morte a causa del peccato, [Cf Rm 8,3 ] “colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio” ( 2Cor 5,21 ). 603 Gesù non ha conosciuto la riprovazione come se egli stesso avesse peccato [Cf Gv 8,46 ]. Ma nell'amore redentore che sempre lo univa al Padre, [Cf Gv 8,29 ] egli ci ha assunto nella nostra separazione da Dio a causa del peccato al punto da poter dire a nome nostro sulla croce: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?” ( Mc 15,34; 603 Sal 22,2 ). Avendolo reso così solidale con noi peccatori, “Dio non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi” ( Rm 8,32 ) affinché noi fossimo “riconciliati con lui per mezzo della morte del Figlio suo” ( Rm 5,10 ).
604 Nel consegnare suo Figlio per i nostri peccati, Dio manifesta che il suo disegno su di noi è un disegno di amore benevolo che precede ogni merito da parte nostra. “In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati” ( 1Gv 4,10 ) [Cf 1Gv 4,19 ]. “Dio dimostra il suo amore verso di noi, perché mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” ( Rm 5,8 ). 605 Questo amore è senza esclusioni; Gesù l'ha richiamato a conclusione della parabola della pecorella smarrita: “Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli” ( Mt 18,14 ). Egli afferma di “dare la sua vita in riscatto per molti ” ( Mt 20,28 ); quest'ultimo termine non è restrittivo: oppone l'insieme dell'umanità all'unica persona del Redentore che si consegna per salvarla [Cf Rm 5,18-19 ]. La Chiesa, seguendo gli Apostoli, [Cf 2Cor 5,15; 1Gv 2,2 ] insegna che Cristo è morto per tutti senza eccezioni: “Non vi è, non vi è stato, non vi sarà alcun uomo per il quale Cristo non abbia sofferto” [Concilio di Quierzy (853): Denz. -Schönm.,624].

III. Cristo ha offerto se stesso al Padre per i nostri peccati

 606 Il Figlio di Dio “disceso dal cielo non per fare” la sua “volontà ma quella di colui che” l'ha “mandato” ( Gv 6,38 ), “entrando nel mondo dice: . . Ecco, io vengo. . . per fare, o Dio, la tua volontà. . . Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del Corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre” ( Eb 10,5-10 ). Dal primo istante della sua Incarnazione, il Figlio abbraccia nella sua missione redentrice il disegno divino di salvezza: “Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera” ( Gv 4,34 ). Il sacrificio di Gesù “per i peccati di tutto il mondo” ( 1Gv 2,2 ) è l'espressione della sua comunione d'amore con il Padre: “Il Padre mi ama perché io offro la mia vita” ( Gv 10,17 ). “Bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato” ( Gv 14,31 ).

 607 Questo desiderio di abbracciare il disegno di amore redentore del Padre suo anima tutta la vita di Gesù [Cf Lc 12,50; Lc 22,15; Mt 16,21-23 ] perché la sua Passione redentrice è la ragion d'essere della sua Incarnazione: “Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora!” ( Gv 12,27 ). “Non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?” ( Gv 18,11 ). E ancora sulla croce, prima che tutto sia compiuto, [Cf Gv 19,30 ] egli dice: “Ho sete” ( Gv 19,28 ).

 608 Dopo aver accettato di dargli il battesimo tra i peccatori, [Cf Lc 3,21; Mt 3,14-15 ] Giovanni Battista ha visto e mostrato in Gesù “l'Agnello di Dio.. . che toglie il peccato del mondo” ( Gv 1,29 ) [Cf Gv 1,36 ]. Egli manifesta così che Gesù è insieme il Servo sofferente che si lascia condurre in silenzio al macello [Cf Is 53,7; 608 Ger 11,19 ] e porta il peccato delle moltitudini [Cf Is 53,12 ] e l'agnello pasquale simbolo della redenzione di Israele al tempo della prima Pasqua [Cf Es 12,3-14; e anche Gv 19,36; 1Cor 5,7 ]. Tutta la vita di Cristo esprime la sua missione: “servire e dare la propria vita in riscatto per molti”( Mc 10,45 )

 609 Accogliendo nel suo cuore umano l'amore del Padre per gli uomini, Gesù “li amò sino alla fine” ( Gv 13,1 ) “perché nessuno ha un amore più grande di questo: dare la propria vita per i propri amici” ( Gv 15,13 ). Così nella sofferenza e nella morte, la sua umanità è diventata lo strumento libero e perfetto del suo amore divino che vuole la salvezza degli uomini [ Cf Eb 2,10; Eb 2,17-18; Eb 4,15; Eb 5,7-9 ]. Infatti, egli ha liberamente accettato la sua passione e la sua morte per amore del Padre suo e degli uomini che il Padre vuole salvare: “Nessuno mi toglie la vita, ma la offro da me stesso” ( Gv 10,18 ). Di qui la sovrana libertà del Figlio di Dio quando va liberamente verso la morte [Cf Gv 18,4-6; 609 Mt 26,53 ].

 610 La libera offerta che Gesù fa di se stesso ha la sua più alta espressione nella Cena consumata con i Dodici Apostoli [Cf Mt 26,20 ] nella “notte in cui veniva tradito” ( 1Cor 11,23 ). La vigilia della sua passione, Gesù, quand'era ancora libero, ha fatto di quest'ultima Cena con i suoi Apostoli il memoriale della volontaria offerta di sé al Padre [Cf 1Cor 5,7 ] per la salvezza degli uomini: “Questo è il mio Corpo che è dato per voi” ( Lc 22,19 ). “Questo è il mio Sangue dell'Alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati” ( Mt 26,28 ).

 611 L'Eucaristia che egli istituisce in questo momento sarà il “memoriale” [Cf 1Cor 11,25 ] del suo sacrificio. Gesù nella sua offerta include gli Apostoli e chiede loro di perpetuarla [Cf Lc 22,19 ]. Con ciò, Gesù istituisce i suoi Apostoli sacerdoti della Nuova Alleanza: “Per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità” ( Gv 17,19 ) [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm. , 1752; 1764].

 612 Il calice della Nuova Alleanza, che Gesù ha anticipato alla Cena offrendo se stesso, [Cf Lc 22,20 ] in seguito egli lo accoglie dalle mani del Padre nell'agonia al Getsemani [Cf Mt 26,42 ] facendosi “obbediente fino alla morte” ( Fil 2,8 ) [Cf Eb 5,7-8 ]. Gesù prega: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice!” ( Mt 26,39 ). Egli esprime così l'orrore che la morte rappresenta per la sua natura umana. Questa, infatti, come la nostra, è destinata alla vita eterna; in più, a differenza della nostra, è perfettamente esente dal peccato [Cf Eb 4,15 ] che causa la morte; [Cf Rm 5,12 ] ma soprattutto è assunta dalla Persona divina dell' “Autore della vita” ( At 3,15 ), del “Vivente” ( Ap 1,17 ) [Cf Gv 1,4; Gv 5,26 ]. Accettando nella sua volontà umana che sia fatta la volontà del Padre, [Cf Mt 26,42 ] Gesù accetta la sua morte in quanto redentrice, per “portare i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce” ( 1Pt 2,24 ).

 613 La morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini [Cf 1Cor 5,7; Gv 8,34-36 ] per mezzo dell'“Agnello che toglie il peccato del mondo” ( Gv 1,29 ) [Cf 1Pt 1,19 ] e il sacrificio della Nuova Alleanza [Cf 1Cor 11,25 ] che di nuovo mette l'uomo in comunione con Dio [Cf Es 24,8 ] riconciliandolo con lui mediante il sangue “versato per molti in remissione dei peccati” ( Mt 26,28 ) [Cf Lv 16,15-16 ].

 614 Questo sacrificio di Cristo è unico: compie e supera tutti i sacrifici [Cf Eb 10,10 ]. Esso è innanzitutto un dono dello stesso Dio Padre che consegna il Figlio suo per riconciliare noi con lui [Cf 1Gv 4,10 ]. Nel medesimo tempo è offerta del Figlio di Dio fatto uomo che, liberamente e per amore, [Cf Gv 15,13 ] offre la propria vita [Cf Gv 10,17-18 ] al Padre suo nello Spirito Santo [Cf Eb 9,14 ] per riparare la nostra disobbedienza.

 615 “Come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti” ( Rm 5,19 ). Con la sua obbedienza fino alla morte, Gesù ha compiuto la sostituzione del Servo sofferente che offre “se stesso in espiazione ”, mentre porta “il peccato di molti”, e li giustifica addossandosi “la loro iniquità” [Cf Is 53,10-12 ]. Gesù ha riparato per i nostri errori e dato soddisfazione al Padre per i nostri peccati [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1529].

Sulla croce, Gesù consuma il suo sacrificio
 616 E' l'amore “sino alla fine” ( Gv 13,1 ) che conferisce valore di redenzione e di riparazione, di espiazione e di soddisfazione al sacrificio di Cristo. Egli ci ha tutti conosciuti e amati nell'offerta della sua vita [Cf Gal 2,20; Ef 5,2; Ef 5,25 ]. “L'amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti” ( 2Cor 5,14 ). Nessun uomo, fosse pure il più santo, era in grado di prendere su di sé i peccati di tutti gli uomini e di offrirsi in sacrificio per tutti. L'esistenza in Cristo della Persona divina del Figlio, che supera e nel medesimo tempo abbraccia tutte le persone umane e lo costituisce Capo di tutta l'umanità, rende possibile il suo sacrificio redentore per tutti .

 617 “Sua sanctissima passione in ligno crucis nobis justificationem meruit - La sua santissima passione sul legno della croce ci meritò la giustificazione” insegna il Concilio di Trento [Denz. -Schönm., 1529] sottolineando il carattere unico del sacrificio di Cristo come “causa di salvezza eterna” ( Eb 5,9 ). E la Chiesa venera la croce cantando: “O crux, ave, spes unica - Ave, o croce, unica speranza” [Inno “Vexilla Regis”].

La partecipazione dei cristiani al sacrificio di Cristo 618 La croce è l'unico sacrificio di Cristo, che è il solo “mediatore tra Dio e gli uomini” ( 1Tm 2,5 ). Ma, poiché nella sua Persona divina incarnata, “si è unito in certo modo ad ogni uomo”, [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 22] egli offre “a tutti la possibilità di venire in contatto, nel modo che Dio conosce, con il mistero pasquale” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 22]. Egli chiama i suoi discepoli a prendere la loro croce e a seguirlo, [Cf Mt 16,24 ] poiché patì per noi, lasciandoci un esempio, perché ne seguiamo le orme [Cf 1Pt 2,21 ]. Infatti egli vuole associare al suo sacrificio redentore quelli stessi che ne sono i primi beneficiari [Cf Mc 10,39; Gv 21,18-19; Col 1,24 ]. Ciò si compie in maniera eminente per sua Madre, associata più intimamente di qualsiasi altro al mistero della sua sofferenza redentrice [Cf Lc 2,35 ]Al di fuori della croce non vi è altra scala per salire al cielo [Santa Rosa da Lima; cf P. Hansen, Vita mirabilis, Louvain 1668].
LA MORTE/RESURREZIONE Il purgatorio1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo. 1031 La Chiesa chiama Purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al Purgatorio soprattutto nei Concilii di Firenze [Cf Denz. -Schönm., 1304] e di Trento [Cf ibid. , 1820; 1580]. La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, [Cf ad esempio, 1Cor 3,15; 1031 1Pt 1,7 ] parla di un fuoco purificatore:1Co 3,15 ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco. 1PT 1,7 perché il valore della vostra fede, molto più preziosa dell'oro, che, pur destinato a perire, tuttavia si prova col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore nella manifestazione di Gesù Cristo  Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del Giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro ( Mt 12,31 ). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro [San Gregorio Magno, Dialoghi, 4, 39]. 1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: “Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato” ( 2Mac 12,45 ) Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, [Cf Concilio di Lione II: Denz. -Schönm., 856] affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti: Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, [Cf Gb 1,5 ] perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere [San Giovanni Crisostomo, Homiliae in primam ad Corinthios, 41, 5: PG 61, 594-595].La risurrezione
1001- Tutti risorgeranno definitivamente «nell’ultimo giorno» (Gv 6, 39-40.44.54; 11, 24); «alla fine del mondo» . Infatti, la risurrezione dei morti è intimamente associata alla Parusia di Cristo: Perché i Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo (1 Ts4, 16). 1002 Se è vero che Cristo ci risusciterà «nell’ultimo giorno», è anche vero che, per un certo aspetto, siamo già risuscitati con Cristo. Infatti, grazie allo Spirito Santo, la vita cristiana, fin d’ora su questa terra, è una partecipazione alla morte e alla Risurrezione di Cristo:Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel Battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti... Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove sì trova Cristo assiso alla destra di Dio (Col2, 12; 3, 1). 1003 I credenti, uniti a Cristo mediante il Battesimo, partecipano già realmente alla vita celeste di Cristo risorto, ma questa vita rimane «nascosta con Cristo in Dio» (Col 3, 31. «Con lui, [Dio] ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli in Cristo Gesù» (Ef2, 61). Nutriti del suo Corpo nell’Eucaristia, partecipiamo già al Corpo di Cristo. Quando risusciteremo nell’ultimo giorno saremo anche noi «manifestati con lui nella gloria» (Col3, 4).

1004 Nell’attesa di quel giorno, il corpo e l’anima del credente già partecipano alla dignità di essere «in Cristo» ; di qui l’esigenza di rispetto verso il proprio corpo, ma anche verso quello degli altri, particolarmente quando soffre:Il corpo è peri Signore e il Signore è per il corpo. Dio poi che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo?... Non appartenete a voi stessi... Glorificate dunque Dio nel vostro corpo (1 Cor 6,13-15.19-20).  Giov 21,25 Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
Lu 20,37 Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.38 Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui».
998 Chi risusciterà? Tutti gli uomini che sono morti: (Gv 5, 29)«quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna»,
999 Come? Cristo è risorto con il suo proprio corpo: «Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!» (Lc24, 39); ma egli non è  ritornato ad una  vita terrena.
Allo stesso modo, in Lui, «tutti risorgeranno coi corpi di cui ora sono rivestiti, ma questo corpo sarà trasfigurato in «corpo spirituale»


1Co 15,44 si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale. (1 Cor 15, 44 ):Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?». Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore, e quello che semini non e il corpo che nascerà, ma un semplice chicco... Si semina corruttibile e risurge incorruttibile. . . E necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibiità e questo corpo mortale si vesta di immortalità (1 Cor 15, 33-37.42.5 3)Lu 20,34 Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;35 ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;36 e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio

1000 Il «come» supera le possibilità della nostra immaginazione e del nostro intelletto; è accessibile solo nella fede. Ma la nostra partecipazione all’Eucaristia ci fa già pregustare la trasfigurazione del nostro corpo per opera di Cristo:Come il pane che è frutto della terra, dopo che è stata invocata  sudi esso la benedizione divina, non è più pane comune, ma Eucaristia, composta di due realtà, una terrena, l’altra celeste, così i nostri corpi che ricevono l’Eucaristia non sono più corruttibili, dal momento che portano in sé il Germe della risurrezione .1001 Quando?  Mat 27,52 Gesù..spirò..e i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono.

1007 La morte è il termine della vita terrena. Le nostre vite sono misurate dal tempo, nel corso del quale noi cambiamo, invecchiamo e, come per tutti gli esseri viventi della terra, la morte appare come la fine normale della vita. Questo aspetto della morte comporta un’urgenza per le nostre vite: infatti il far memoria della nostra mortalità serve anche a ricordarci che abbiamo soltanto un tempo limitato per realizzare la nostra esistenza . Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza.., prima che ritorni la polvere alla terra, com’era prima, e lo spirito torni a Dio che lo ha dato (Qo 12,1.7).

1008 La morte è conseguenza del peccato. Interprete autentico delle affermazioni della Sacra Scrittura e della Tradizione, il Magistero della Chiesa insegna che la morte è entrata nel mondo a causa del peccato dell’uomo Sebbene l’uomo possedesse una natura mortale, Dio lo destinava a non morire. La morte fu dunque contraria ai disegni di Dio Creatore ed essa entrò nel mondo come conseguenza del peccato. «La morte corporale, dalla quale l’uomo sarebbe stato esentato se non avesse peccato» è pertanto «l’ultimo nemico» dell’uomo a dover essere vinto.

1009 Ma La morte è trasformata da Cristo. Anche Gesù, il Figlio di Dio, ha subito la morte, propria della condizione umana. Ma, malgrado la sua angoscia di fronte ad essa, egli la assunse in un atto di totale e libera sottomissione alla volontà del Padre suo. L’obbedienza di Gesù ha trasformato la maledizione della morte in benedizione.

1010 Grazie a Cristo, la morte cristiana ha un significato positivo. “Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno” ( Fil 1,21 ). “Certa è questa parola: se moriamo con lui, vivremo anche con lui” ( 2Tm 2,11 ). Qui sta la novità essenziale della morte cristiana: mediante il Battesimo, il cristiano è già sacramentalmente “morto con Cristo”, per vivere di una vita nuova; e se noi moriamo nella grazia di Cristo, la morte fisica consuma questo “morire con Cristo” e compie così la nostra incorporazione a lui nel suo atto redentore. Per me è meglio morire per (eis”) Gesù Cristo, che essere re fino ai confini della terra. Io cerco colui che morì per noi; io voglio colui che per noi risuscitò. Il momento in cui sarò partorito è imminente. . . Lasciate che io raggiunga la pura luce; giunto là, sarò veramente un uomo [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Romanos, 6, 1-2]. 

1011 Nella morte, Dio chiama a sé l'uomo. Per questo il cristiano può provare nei riguardi della morte un desiderio simile a quello di san Paolo: “il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo” ( Fil 1,23 ); e può trasformare la sua propria morte in un atto di obbedienza e di amore verso il Padre, sull'esempio di Cristo [Cf Lc 23,46 ]. Il mio amore è crocifisso; . . . un'acqua viva mormora dentro di me e mi dice: “Vieni al Padre!” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Romanos, 7, 2]. Voglio vedere Dio, ma per vederlo bisogna morire [Santa Teresa di Gesù, Libro della mia vita, 1]. Non muoio, entro nella vita [Santa Teresa di Gesù Bambino, Novissima verba].

1012 La visione cristiana della morte [Cf 1Ts 4,13-14 ] è espressa in modo impareggiabile nella liturgia della Chiesa:Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un'abitazione eterna nel cielo [Messale Romano, Prefazio dei defunti, I]. 

1013 La morte è la fine del pellegrinaggio terreno dell'uomo, è la fine del tempo della grazia e della misericordia che Dio gli offre per realizzare la sua vita terrena secondo il disegno divino e per decidere il suo destino ultimo. Quando è “finito l'unico corso della nostra vita terrena”, [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 48] noi non ritorneremo più a vivere altre vite terrene. “E' stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta” ( Eb 9,27 ). Non c'è “reincarnazione” dopo la morte.

1014 La Chiesa ci incoraggia a prepararci all'ora della nostra morte (Dalla morte improvvisa, liberaci, Signore”: antica Litania dei santi), a chiedere alla Madre di Dio di intercedere per noi “nell'ora della nostra morte” (Ave Maria) e ad affidarci a san Giuseppe, patrono della buona morte: In ogni azione, in ogni pensiero, dovresti comportarti come se tu dovessi morire oggi stesso; se avrai la coscienza retta, non avrai molta paura di morire. Sarebbe meglio star lontano dal peccato che fuggire la morte. Se oggi non sei preparato a morire, come lo sarai domani? [Imitazione di Cristo, 1, 23, 1] Laudato si, mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullo omo vivente po' scampare. Guai a quelli che morranno ne le peccata mortali!; beati quelli che trovarà ne le tue sanctissime voluntati, ca la morte seconda no li farrà male [San Francesco d'Assisi, Cantico delle creature].

1020 Per il cristiano, che unisce la propria morte a quella di Gesù, la morte è come un andare verso di lui ed entrare nella vita eterna. Quando la Chiesa ha pronunciato, per l'ultima volta, le parole di perdono dell'assoluzione di Cristo sul cristiano morente, l'ha segnato, per l'ultima volta, con una unzione fortificante e gli ha dato Cristo nel viatico come nutrimento per il viaggio, a lui si rivolge con queste dolci e rassicuranti parole: Parti, anima cristiana, da questo mondo, nel nome di Dio Padre onnipotente che ti ha creato, nel nome di Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che è morto per te sulla croce, nel nome dello Spirito Santo, che ti è stato dato in dono; la tua dimora sia oggi nella pace della santa Gerusalemme, con la Vergine Maria, Madre di Dio, con san Giuseppe, con tutti gli angeli e i santi. . . Tu possa tornare al tuo Creatore, che ti ha formato dalla polvere della terra. Quando lascerai questa vita, ti venga incontro la Vergine Maria con gli angeli e i santi. . . Mite e festoso ti appaia il volto di Cristo e possa tu contemplarlo per tutti i secoli in eterno [Rituale romano, Rito delle esequie, Raccomandazione dell'anima].I. Il giudizio particolare

1021 La morte pone fine alla vita dell'uomo come tempo aperto all'accoglienza o al rifiuto della grazia divina apparsa in Cristo [Cf 2Tm 1,9-10 ]. Il Nuovo Testamento parla del giudizio principalmente nella prospettiva dell'incontro finale con Cristo alla sua seconda venuta, ma afferma anche, a più riprese, l'immediata retribuzione che, dopo la morte, sarà data a ciascuno in rapporto alle sue opere e alla sua fede. La parabola del povero Lazzaro [Cf Lc 16,22 ] e la parola detta da Cristo in croce al buon ladrone [Cf Lc 23,43 ] così come altri testi del Nuovo Testamento [Cf 2Cor 5,8; Fil 1,23; Eb 9,27; Eb 12,23 ] parlano di una sorte ultima dell'anima [Cf Mt 16,26 ] che può essere diversa per le une e per le altre. 

1022 Ogni uomo fin dal momento della sua morte riceve nella sua anima immortale la retribuzione eterna, in un giudizio particolare che mette la sua vita in rapporto a Cristo, per cui o passerà attraverso una purificazione, [Cf Concilio di Lione II: Denz.-Schönm., 857-858; Concilio di Firenze II: ibid., 1304-1306; Concilio di Trento: ibid., 1820] o entrerà immediatamente nella beatitudine del cielo, [Cf Benedetto XII, Cost. Benedictus Deus: Denz.-Schönm., 1000-1001; Giovanni XXII, Bolla Ne super his: ibid., 990] oppure si dannerà immediatamente per sempre [Cf Benedetto XII, Cost. Benedictus Deus: Denz.-Schönm., 1002]. Alla sera della vita, saremo giudicati sull'amore [Cf San Giovanni della Croce, Parole di luce e di amore, 1, 57]. 

1023 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio e che sono perfettamente purificati, vivono per sempre con Cristo. Sono per sempre simili a Dio, perché lo vedono “così come egli è” ( 1Gv 3,2 ), faccia a faccia: [Cf 1Cor 13,12; Ap 22,4 ]1005 Per risuscitare con Cristo, bisogna morire con Cristo, bisogna «andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore» (2 Cor5, 8). In questo «essere sciolto» (Fil 1, 23) che è la morte, l’anima viene separata dal corpo. Essa sarà riunita al suo  corpo il giorno della risurrezione dei morti.
Il mistero della croce Perchè Gesù è morto ? 

La Chiesa da subito ha cercato di riflettere sull'evento della Passione e morte di Gesù, cercandone i significati. La risposta potrebbe sembrare banale ma non lo è: Gesù era veramente un uomo e come tutti gli uomini era mortale. La sua passione è stata una sofferenza reale, cosi' come la sua morte. La causa della morte fu la crocifissione e secondo la medicina contemporanea questa gli ha provocato il tetano .

Mat 27,50 Mar 15,37 Lu 23,46 . Detto questo spirò.
Giov 19,30 E, chinato il capo, spirò.


Perchè è stato crocifisso? 
Fu accusato di essere un falso profeta
Lu 7,33 È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio.34 È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.

Fu accusato di possessione diabolica
Giov 10,20 Molti di essi dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo state ad ascoltare? 21 Altri invece dicevano: «Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi dei ciechi?».

Fu accusato di essere un falso messia : violava il sabato simbolo di tutta la Legge Mosaica
Giov 5,18 Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

Fu temuto come capo popolo
Gv11, 47-Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest`uomo compie molti segni. 48Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione».

Il Potere religioso era esercitato dal Tempio di Gerusalemme. Le folle che seguivano Gesù potevano preoccupare il potere dei Romani e farli reagire in modo repressivo e violento.

Se avessero distrutto il   Tempio, simbolo della religione, i capi religiosi avrebbero perso il loro potere . Pensavano che la religione di Jhwh fosse sostenuta dal Tempio, dalle Istituzioni piu’ che dalla potenza di Jhwh stesso.

Fu ritenuto eretico
Gv 11, 49Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell`anno, disse loro: «Voi non capite nulla 50e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera».53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.

Il Sommo sacerdote pensa alla eresia cui avrebbe condotto tutto il popolo il falso profeta Gesù e richiama il Consiglio dei Capi alla Legge Mosaica ,la quale  prevedeva la condanna a morte.

Dt 13,2 Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio 3 e il segno e il prodigio annunciato succeda ed egli ti dica: Seguiamo dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro un culto,4 tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima.5 Seguirete il Signore vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, obbedirete alla sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli.6 Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto l'apostasia dal Signore, dal vostro Dio.

Ciò conveniva a tutti : eliminando Gesù il popolo sarebbe tornato sotto la loro guida e sotto il loro dominio. La Legge Mosaica e i loro interessi sarebbe stati tutti rispettati.

Fu un problema trovare un reato
Mar 14,1 Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo.

Ufficialmente fu accusato di bestemmia dal massimo tribunale religioso ebraico : 
Lu 22,66 Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero:67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete;68 se vi interrogo, non mi risponderete.69 Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio».70 Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono»71 Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

Mat 26,63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio».64 «Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo». 65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!».


Fu accusato di sommossa antiromana e di essersi autoproclamato Re
Lc-23,1 Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato 2 e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re».3 Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».4 Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo».5 Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui». 6 Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo 7 e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.

Davanti ad Erode 
8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.10 C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza.11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.

Davanti a tutto il popolo
13 Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo,14 disse: «Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate;15 e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte.16 Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò».

Giudicato innocente sia da Pilato che da Erode il popolo giudeo lo volle comunque morto
17 ...18 Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!».19 Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio. 20 Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù.21 Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!».22 Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò».23 Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano.24 Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita.25 Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà. Mat 27,37 Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: «Questi è Gesù, il re dei Giudei»

Perche’ Gesu’ non si e’ difeso?
Giov 18,36 Rispose Gesù: «Il mio regno ( la mia regalità) non è di questo mondo ( di questo ordinamento del mondo , quello fatto dal potere) ; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno ( la mia regalità) non è di qui ( non è di questo tipo) »

Gesù è messia (re) ma non è re come quelli che conosce Pilato. La regalità di Gesù non si esercita con il potere secondo le diverse tipologie della storia. Gesù è il messia atteso da Isarele ma non secondo le aspettative giudaiche. La regalità di Gesù non necessita di una legittimazione, è di ordine sovrumano.

Gv 8,23 E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù;
voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.


La violenza del potere di quaggiù si esprime con l'oppressione, lo sfruttamento , comunica ingiustizia violenza e morte. La nonviolenza del Re Gesù è l'ordinamento " di lassù" cioè di Dio , trova in Dio la sua legittimazione .La nonviolenza di Gesù si esprime come Carità che comunica la Vita che supera la morte.

La sua nonviolenza lo porterà a farsi crocifiggere ingiustamente ma questa sarà  la sua vittoria e la salvezza del mondo : Dio porterà  a termine la sua missione, GESU' risorgerà e donerà  la sua Vita al mondo. Non aveva nessun bisogno di difendersi.

Era destino,volontà divina che Gesù morisse in croce?
crocifissiIl piano di Dio per instaurare il suo Regno prevedeva che il Verbo si facesse uomo nascendo nel popolo ebraico, dunque sotto la legge mosaica e la tradizione giudaica :

Atti 2,23 Quest'uomo, secondo le decisioni e il piano prestabilito da Dio, è stato messo nelle vostre mani.

Gesù muore per la volontà degli uomini.

.....e voi, con la complicità di uomini malvagi, lo avete ucciso inchiodandolo a una croce.

Gesù era venuto non per morire, ma per dare la VITA IMMORTALE a tutti, la vita definitiva , eterna !Gv10,10 -io sono venuto perché abbianola VITA
[ il termine usato è ZOE' che significa la VITA dell'eterno ]
e l`abbiano in abbondanza.

Durante l'ultima cena Gesù consegna la sua vita a Giuda come supremo atto di amicizia che vuole comunicare VITA;



Gv 13,21 Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». 22I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. 23Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. 25Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». 26Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27Allora, dopo il boccone , un satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto».

Gv 13,30Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. 31Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. 32Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.

Gesù sapeva che i giudei l'avrebbero giustiziato, che avrebbe dovuto  soffrire, ma non ha   lasciato la sua missione fino all’ultimo : portare a compimento la creazione che Egli ricapitolava in se stesso come Uomo compiuto e definitivo .

Dio non era intervenuto per evitargli la croce , perchè ?
Lc 23,35 Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». 36 Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: 37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38 C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.

Durante la sua vita, attraverso miracoli ha salvato gli altri dal male e dalla morte e non può salvare se stesso? dicono i nemici. Gesù era un impostore? Per i giudei la croce ne era la prova : se fosse stato quello che lasciava intendere che fosse Dio sarebbe intervenuto a salvarlo.

La morte di Gesù però non poteva essere intesa come una punizione divina , infatti Gesù è risorto dalla morte in una condizione in cui il male e la morte non possono più nulla contro di Lui.     

 Perchè Gesù accetta una morte violenta e ingiusta?
Mat 3,13 In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. 14 Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».15 Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora,poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì.16 Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. 17 Ed ecco una voce dal cielo che disse: « Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto ».

Dio consacra il Figlio come messia cioè gli dà la missione e la Sua forza per compierla nel momento in cui  lo presenta nell'immersione-morte  che voleva essere simbolo della morte al peccato e rinascita del popolo di Dio ad una vita splendente di giustizia.

Gesù sapeva che avrebbe subito il martirio.  

Con l'immersione battesimale Gesu' accetta la sua morte per fede nella missione del Padre : portare a compimento la creazione come Uomo definitivo .

Mt 20, 17 Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: 18 «Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte 19 e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso;

Gesù annuncia se stesso e la sua missione attraverso le scritture : Gesù è il " servo di Jhwh " di cui parla  il profeta Isaia, dunque sarà perseguitato, colpito e morirà; ma il terzo giorno risusciterà».

Era proprio necessario il sacrificio di GESU' ?

Dicono i padri :

2Co 5,21 Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.
Ro 4,25 il quale è stato messo a morte per i nostri peccati
ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione
.
1Co 15,3 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto:
che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
,
Ga 1,4 che ha dato se stesso per i nostri peccati,

// per strapparci da questo mondo perverso,

secondo la volontà di Dio e Padre nostro,

1P 2,24 Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce
,
perché
, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia;
1G 2,2 Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati;
non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.

1G 4,10 In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio,
ma è lui che ha amato noi
// e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Giov 1,29 Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesú venire verso di lui disse:
«Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!


in nostro favore:

-perchè ci portasse il perdono totale e noi potessimo entrare nella piena comunione di Vita con Dio.
-perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia, che è la Vita che supera la morte la Vita nello Spiritoche risorge nel Regno di Dio definitivo.

Il sacrificio espiatorio di Gesù.

Al tempo di GESU' presso i giudei era diffusa l’idea che il peccato potesse essere espiato ( lavato) affinchè il peccatore potesse essere perdonato da Dio cioè riammesso nel suo popolo, nel libro dei salvati.

Nella comunità di Qmran l’espiazione era opera dello spirito divino che operava nell’assemblea

1QS 3,6-9: «E’ per mezzo dello Spirito dell’Assemblea della Verità di Dio che sono espiate tutte le azioni dell’uomo, tutte le sue colpe, cosicché egli possa contemplare la Luce della Vita. Per mezzo dello Spirito Santo della Comunità (fondata) sulla Sua Verità egli è purificato da tutte le sue colpe. Il suo peccato è espiato in spirito di rettitudine e di umiltà; con l’umiltà del suo animo di fronte ai comandamenti di Dio è purificato il suo corpo, quando è asperso di acqua lustrale ed è santificato con l’acqua della contrizione».

I farisei predicavano una espiazione per mezzo delle opere buone

Sir 3:29 L'acqua spegne un fuoco acceso, l'elemosina espia i peccati.Da 4:24 Perciò, re, accetta il mio consiglio: sconta i tuoi peccati con l'elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità».

che ritroviamo nel linguaggio delle scritture cristiane :

Mt 6:3 Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,4 perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
1Pt 4,8 Soprattutto conservate tra voi una carità fervente, perché la carità copre una moltitudine di peccati.

Nel giudaismo del tempio si celebrava una festa di espiazione dei peccati di tutto il popolo (yom kippurim). Lv 16; 23,27-32 e Nm 29,7-11.

Il principio dell’espiazione era il sangue : nel sangue si credeva risiedesse la vita ( se il sangue esce dal corpo, con esso esce la vita, infatti la persona muore ).

Poiché il peccato rompe l'alleanza, il peccatore deve essere eliminato dal popolo di Dio, merita cioè la morte.

La legge di riferimento è quella espressa come " occhio per occhio. dente per dente ... vita per vita ": l’offerta di una vita placa la divinità che rinuncia così a richiedere la vita del peccatore.

Lev 17,11: «La vita (nefesh) degli esseri viventi (habbasar, “della carne”) è nel sangue; Io l’ho dato a voi per fare l’espiazione sopra l’altare per le vostre vite; perché il sangue espia per mezzo della vita (bannefesh) ».

Questa concezione del sacrificio espiatorio si ritrova il Paolo che scrive per giudei diventati cristiani:

Eb 6, 21 ..Dio ha detto: Il Signore ha giurato e non si pentirà: tu sei sacerdote per sempre. 22 Per questo, Gesù è diventato garante di un'alleanza migliore. 23 Inoltre, quelli ( ebrei ) sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo; 24 egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. 25 Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli ( risorto e.. ) sempre vivo per intercedere a loro favore.

26 Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; 27 egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ( di espiazione ) prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso.


Mt 26,28 perchè questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati.
Mc 14,24 E disse loro: à«Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti.
Lc 22,20 E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: à«Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voià».

Lu 22,19 Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzಠe lo diede loro dicendo: à«Questo è il mio corpo che è dato per voi;
fate questo in memoria di meà».
Gv 6,54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterಠnell'ultimo giorno.
Gv 6,55 Perchè la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda


Il sangue di Gesù in cui è la Vita ( zoe) divina è sangue di innocente (=giusto ) e // puro .

Questa era la teologia di chi annunciava Gesù agli ebrei:

Rm 3,25 Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati, 26 nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù.
1 Giov 2,1 se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. 2 Egli è
vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
1 Gv4,10 In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

In Israele e nella diaspora ai tempi di Gesù si conosceva l'offerta di sacrifici di espiazione (=purificazione) anche per i defunti , pensando alla loro resurrezione nel gran giorno della instaurazione del Regno di Dio, la cosa era considerata molto buona e nobile, religiosamente parlando, molto utile al defunto.

Si pensava a qualcosa di simile ad una dimensione di espiazione (purgatorio) cui erano soggetti coloro che erano morti da giusti, ed erano in attesa della resurrezione.

Si offrivano sacrifici di espiazione per implorare a Dio il perdono totale dei loro peccati, la loro piena giustificazione , cio' che li rendeva degli e ben disposti al Regno di Dio.

2Macc 12,43 Poi fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dramme d'argento, le inviò a Gerusalemmeperché fosse offerto un sacrificio espiatorio, agendo così in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della risurrezione.

Il Sacrificio che sigilla la Nuova Alleanza nel suo Sangue.

Gesù dà alla sua morte il significato di sacrificio di espiazione per il peccato ( la rottura dell'alleanza con Dio ) e di sacrifcio di alleanza , una nuova alleanza in cui c'è la promessa della remissione totale del peccato del mondo. Offre se stesso, la sua Vita, come sigillo della Nuova Alleanza.

L'Antica Alleanza

Es 24, 4 Mosè scrisse tutte le parole del Signore, poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele. 5 Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. 6 Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare. 7 Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto il Signore ha ordinato, noi lo faremo e lo eseguiremo!». 8 Allora Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell'alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!» ... essi videro Dio e tuttavia mangiarono e bevvero.

La Nuova Alleanza

Mc 14, 22 Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezz ò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24 E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.»

Gesù stabilisce il rito del Nuovo Patto come un Memoriale perenne di alleanza nel suo sangue affinchè tutti-non solo i 12 presenti  ma anche le future generazioni-possano entrarvi.

Il sacrificio di Gesù è unico ed eterno, cioè permanente : La Nuova alleanza viene continuamente rinnovata.

1Gv5,4 Tutto ciò che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede. 5 E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? 6 Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: 8 lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi.

Eb 9,18 neanche la prima alleanza fu inaugurata senza sangue. 19 Infatti dopo che tutti i comandamenti furono promulgati a tutto il popolo da Mosè, secondo la legge, questi, preso il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issòpo, ne asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20 dicendo: Questo è il sangue dell'alleanza che Dio ha stabilito per voi. 21 Alla stessa maniera asperse con il sangue anche la Tenda e tutti gli arredi del culto.
22 Secondo la legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue e senza spargimento di sangue non esiste perdono.


Il sangue di Gesù ha sancito la Nuova  alleanza e , continuamente offerto a Dio, ottiene continuamente il perdono.Gesù stesso stabilisce questa efficacia perenne del suo sangue per mezzo del rito memoriale:

1Co 11,25 «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue;
fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoriale di me».


Attraverso il memoriale della Pasqua di Gesu', la Messa Cristiana, Dio continuamente perdona e riconcilia a sè il suo popolo nel sangue del Figlio a lui offerto e dona la Vita che supera la morte nella comunione.

Il sacrificio di redenzione
Gesù è l'agnello di Dio e ciò viene compreso nelle comunità cristiane in relazione alla Pasqua ebraica.

Il sangue di Gesù, come il sangue dell'agnello pasquale , salva i giusti dal Passaggio di Dio ( =pasqua ) e punisce gli empi (= il faraone)

E la profezia del Battista riportata da Giovanni diceva:

Giov 1,29 Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse:
«Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
Lu 22,7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. [l'agnello] Giov 1,36 e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!».

Al tramonto, il sacrificio dell'agnello pasquale veniva offerto al Tempio.

2Cr 35 ,11 Immolarono gli agnelli pasquali: i sacerdoti spargevano il sangue, mentre i leviti scuoiavano. 12 Misero da parte l'olocausto da distribuire ai figli del popolo, secondo le divisioni dei vari casati, perché lo presentassero al Signore, come sta scritto nel libro di Mosè. Lo stesso fecero per i buoi. 13 Secondo l'usanza arrostirono l'agnello pasquale sul fuoco; le parti consacrate le cossero in pentole, in caldaie e tegami e le distribuirono sollecitamente a tutto il popolo.

Eso 12,6 al quattordici di questo mese , ... tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo [ l'agnello pasquale] immolerà al tramonto.

questo era cibo che dava forza per l'esodo Il sacrificio di Gesù sulla croce, voluto da tutto il popolo , non solo dai capi (= da tutta l'assemblea del popolo), si compie alle 3 del pomeriggio del giorno prima della Pasqua: avviene proprio quando il popolo offre a Dio il sacrificio dell'agnello pasquale nel Tempio.

Mt 27, 24 Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!». 25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli».

così sarà .

Lc23,27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. 28 Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.

Perchè dovevano piangere su se stesse e sui propri discendenti?

Erano i giorni prima della Pasqua ( Pasqua=Pesak=Passaggio di Jhwh per salvare i suoi e punire i nemici).

Dio stava per "passare" e quando Dio passa egli salva il suo popolo e stermina i nemici.

Gesù non teme la Pasqua ma questo per lui comporta passione e morte per crocefissione! Perche? Lui, il Giusto per eccellenza viene trattato da malfattore, perche?

Mat 26,1 Gesù disse ai suoi discepoli: 2 «Voi sapete che fra due giorni è Pasqua
e che il Figlio dell'uomo
sarà consegnato per essere crocifisso».
3 Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, 4 e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire
.
Mar 3,6 E i farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui come farlo morire.

Quella Pasqua finita con la morte poteva essere intesa da tutti come una condanna divina per Gesu' .

Gesù fu condannato, insultato, schernito, beffato, picchiato, crocefisso, spirò ! Dio è " passato" ed ha punito Gesù?


Gesù porta veramente su di sè il peccato del mondo e lo inchioda alla croce.

La lettura giudaica : GESU' paga  la rottura dell'alleanza compiuta dal popolo, così chiude l'antica alleanza e riporta il popolo nella nuova alleanza promessa da Dio con Geremia ed Ezechiele.

Col 2,13 Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, 14 annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; 15 avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo.

Il sacrificio di espiazione totale e permanente dei peccati del popolo.
Eb 9,26  Egli, una volta sola, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. ...28... offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti.
Eb 10,5 Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Eb 10,9 soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Con ciò stesso egli abolisce il primo sacrificio per stabilirne uno nuovo. Eb 10,12 avendo offerto un solo sacrificio per i peccati una volta per sempre si è assiso alla destra di Dio


Gv11,50 considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera». 51Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione [a favore di essa] 52e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

Caifa annunciò profeticamente, ma senza rendersene conto, commenta l’evangelista , il valore che Dio avrebbe dato alla ingiusta morte di Gesù: con la morte di Gesù non solo gli ebrei ma tutta l’umanità sarebbe tornata nella giusta relazione-alleanza con Dio .

La morte di Gesù opera a favore della restaurazione della giusta relazione degli uomini con Dio, togliendo di mezzo il peccato del mondo che la impedisce.

Che cosa guadagnano gli uomini dalla morte di Gesù?

Nelle culture antiche la speranza di felicità era legata alla vita terrena : i padri di Israele si accontentavano di morire sazi di giorni, cioè molto vecchi.

Giob 14,1 L'uomo, nato di donna,[è] breve di giorni e sazio di inquietudine..
Gen 25,8 Abramo spirò e morì in felice canizie, vecchio e sazio di giorni, e si riunì ai suoi antenati.
Gen 35,29 Poi Isacco spirò, morì e si riunì al suo parentado, vecchio e sazio di giorni. Lo seppellirono i suoi figli Esaù e Giacobbe.

1Cr 23,1 Davide, ormai vecchio e sazio di giorni, nominò re su Israele suo figlio Salomone.
Giob 42,17 Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni.


Dopo la morte secondo la teologia giudaica l'anima si riuniva agli antenati nel Regno dei Morti : lo Sheol per gli Ebrei [l'Ade, Gli Inferi, lo Yama, etc. nelle altre culture]. Tutte le religioni conoscono questa dimensione di vita post mortem come una situazione definitiva, senza ulteriori sviluppi, senza uscita.

Is 26,14 I morti non vivranno più, le ombre non risorgeranno; poiché tu li hai puniti e distrutti, hai fatto svanire ogni loro ricordo.

Ai tempi di Gesù c'erano differenze tra le varie culture, ma il morire sazio di giorni era una aspettativa universale.

Solo l'Ebraismo testimonia una speranza di resurrezione , nel giorno di Jhwh, il giorno della instaurazione definitiva del suo regno, per godere della vita rinnovata, in Palestina, vita insieme a Dio per sempre.

Is 26,19 Ma di nuovo vivranno i tuoi morti, risorgeranno i loro cadaveri. Si sveglieranno ed esulteranno quelli che giacciono nella polvere, perché la tua rugiada è rugiada luminosa, la terra darà alla luce le ombre.
Da 12,2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l'infamia eterna.
2Macc 7,14 Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È bello morire a causa degli uomini, per attendere da Dio l'adempimento delle speranze di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te [empio] la risurrezione non sarà per la vita ».
2Macc 12,43 Poi fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dramme d'argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio [per i defunti] , agendo così in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della risurrezione.


Ai tempi di Gesù non tutti i gruppi religiosi avevano questa speranza: Sadducei e Farisei disputavano spesso sulla questione.

Lu 20,27 Gli si avvicinarono poi alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione .
At 23,8 I sadducei infatti affermano che non c'è risurrezione, né angeli, né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose.
At 23,6 Paolo sapeva che nel sinedrio una parte era di sadducei e una parte di farisei; disse a gran voce: «Fratelli, io sono un fariseo, figlio di farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».
Mat 22,23 In quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali affermano che non c'è risurrezione, e lo interrogarono.


Gesù annuncia loro la resurrezione che non è la rianimazione dei cadaveri.

Mat 22,31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio:32 Io sono il Dio di Abramo e il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Ora, non è Dio dei morti, ma dei vivi [= coloro che Vivono della VITA ]».33 Udendo ciò, la folla era sbalordita per la sua dottrina .

Luca vede il compimento della promessa:

At 2,29 Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e la sua tomba è ancora oggi fra noi.30 Poiché però era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente,31 previde la risurrezione di Cristo e ne parlò:questi non fu abbandonato negli inferi,né la sua carne vide corruzione.32 Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.

At 24,15 nutrendo in Dio la speranza... che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.
Ro 6,5 Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione.


La vita umana disvela il suo senso : oggi sarai con me in paradiso.

Fili 3,10 io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte,11 con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
PARADISO
(paradeisos)
di origine orientale sostantivo maschile
1) fra i persiani un grande recinto, parco, ombroso e ben annaffiato, in cui animali selvatici erano tenuti per la caccia; era circondato da muri e fornito con torri per i cacciatori
2) un giardino, luogo di divertimento
2a) boschetto, parco
3) la parte di Ades (Sheol) che gli ebrei pensavano di essere la dimora delle anime pie fino alla risurrezione: ma alcuni lo consideravano come un paradiso celeste
4) le regioni superiori dei cieli. Secondo i padri della chiesa primitiva, il paradiso in cui i nostri primi antenati abitavano prima della caduta esisteva ancora, né sulla terra né nei cieli, ma sopra ed oltre il mondo.
5) cielo

Quello che succede al momento della morte-resurrezione di Gesù rivela a Luca che il ladrone risorge subito, con la morte , in Paradiso!

Lc 23, 39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: à«Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!à». 40L'altro invece lo rimproverava dicendo: à«Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perchè riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di maleà». 42E disse: à«GESU', ricà²rdati di me quando entrerai nel tuo regnoà». 43Gli rispose: à«In verità  io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoà».

Giov 11,25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;
At 4,2 essi insegnavano al popolo e annunziavano in Gesù la risurrezione dai morti.

At 4,33 Con grande forza gli apostoli rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia.
At 10,41 noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
At 17,18 Anche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui [ Paolo] e alcuni dicevano: «Che cosa vorrà mai insegnare questo ciarlatano?». E altri: «Sembra essere un annunziatore di divinità straniere»; poiché annunziava Gesù e la risurrezione.
1Cor 25, 21 Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; 22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. 23 Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta , quelli che sono di Cristo; 24 poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza.



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