La Mecca e Medina.
" ..Questa città, che portava ancora il vecchio nome di Jathrib, giace in una pianura irrigua del Hig'as settentrionale, presso alle montagne che dividono il Neg'd dalla Tihàma.
Al pari delle altre antiche sedi di civiltà nelle oasi a nord-ovest dell'Arabia, Medina era composta di case dentro un recinto, con attorno campi coltivati. I principali abitanti di questa oasi erano gli Aus e i Chàsràg', più tardi compresi sotto l'onorifico nome musulmano di Ansar, cioè «aiutatori» (del profeta) ; e che si consideravano come appartenenti alle tribù del mezzogiorno.
Si dice che prima della loro immigrazione là città fosse in potere degli Ebrei, la cui potenza economica però era stata spezzata, pare, dalla spedizione di Abràhà, governatore abissino dell'Arabia meridionale; da allora gli Ebrei vivevano sparsi sotto gli Aus e i Chàsràg', prima loro clienti. Solo la tribù dei Kàinuka conservò il suo quartiere chiuso, ma non senza aver perduto il possesso delle terre: rimasto solo alle due tribù dei Nadir e dei Koràisà, domiciliati fra gli Aus, coi quali solo da poco avevano stretto rapporti politici sulla base di una perfetta eguaglianza.
Gli Arabi di Jathrib da tempo si erano trasformati in buona parte in contadini, con coltivazione soprattutto di datteri, senza però abbandonare del tutto le abitudini della libera vita di nomadi. E proprio per questo non riconoscevano nessuna autorità; ma, da quando avevano cominciato a fare più spesso a fare vita sedentaria, non potevano più, come prima, schivare i conflitti sempre rinnovantisi.
Ne venivano lotte interne continue, finchè scoppiò una guerra fratricida fra le tribù degli Aus e dei Chasrag', cui partecipò tutta la città. Gli Aus ebbero la peggio. Una parte di essi aveva accondisceso a una pace vergognosa e in seguito alla cessione dei terreni si era ridotta pressochè al grado di cliente; l'altra parte, troppo altera per accettare simili patti, aveva preferito essere esiliata dal proprio territorio.
Ma alleatisi con le tribù giudaiche dei Nadir e dei Koraisa gli Aus eran venuti alla riscossa, e in una battaglia decisiva presso Buath eran riusciti, dopo lunga lotta, a strappare la vittoria ai Chasrag'. Però non si era venuti ad una pace onorevole; durava la guerra di tutti contro tutti, e la mancanza di sicurezza era tale che nessuno poteva più occuparsi dei propri affari senza rischio della vita.
Questo stato di cose doveva apparire alle due tribù tanto più insopportabile, in quanto esse non avevano ancor perduta la coscienza della loro affinità. Ma nessuno fra loro era tanto autorevole, da poter sedare la contesa; l'arbitro indispensabile poteva venire solo di fuori. E così la contesa fratricida spianò la via al profeta. .."
( fonte . http://www.storiologia.it/ )
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