Corso di Religione

MEDITAZIONE QUOTIDIANA

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La gioia di essere accompagnati e perdonati source :https://blogdipadrelivio.it/

Caro amico, soffermati a considerare la situazione esistenziale nella quale la grazia ti ha condotto grazie alla tua corrispondenza. Prima, pur essendo un frequentatore del mondo eri solo. Ora una presenza misteriosa ti accompagna e ti indica un traguardo di luce. Il momento chiave della tua vita è stato quello in cui ha sentito bussare alla porta del cuore e hai lasciato entrare Gesù. Non è stato un incontro come tanti altri, ma quello decisivo della vita.
Colui al quale hai aperto il cuore vi ha preso stabile dimora e, se tu lo vorrai, potrai stringere con lui un’amicizia eterna. Ora comprendi la radicale diversità che vi è fra il non credente e il credente. Chi crede ha trovato l’amato del suo cuore, la chiave che apre il mistero della vita. Chi non crede è solo e senza speranza. La sua situazione esistenziale è quella di un condannato a morte che, nella solitudine della sua cella, attende l’esecuzione.
Sulla via della salvezza cammini con Gesù e con tutti quelli che credono in lui. Dove sei diretto? Che cosa ti attende? Ti rispondo dicendo che sei uscito da Dio e a lui ritorni. Non ti è possibile però fare questo cammino da solo. Dio si è messo al tuo fianco e cammina con te. Gesù è salito sulla barchetta della tua vita e ti guida verso il golfo di luce dell’eternità.

La fede lo rende presente nel tuo cuore, ma i tuoi occhi non lo vedono. Credi al suo amore e talvolta ne fai l’esperienza, ma non ti mancano momenti di oscurità e di smarrimento. Desideri amarlo come merita, ma il tuo amore è ancora molto imperfetto. Vorresti stringere con lui un’amicizia al riparo delle bufere della vita, ma spesso vacilli quando infuria la tentazione e senti il peso della croce.
L’amicizia con Gesù, caro amico, è la vera forza che ti sorregge nel cammino ed è la motivazione che rimette in moto dopo quando ti mancano le forze. Guardando avanti, che cosa pensi di trovare? Hai mai immaginato in che cosa consiste il traguardo verso il quale sei diretto? In altre parole, ora che sei sulla via di Dio, ti sei domandato che cosa ti accadrà dopo la morte? E’ su questo punto che diventa evidente la diversità di sguardo fra chi crede e chi non crede.
Quando eri nelle tenebre pensavi alla morte come al dissolvimento di te stesso, quasi fossi un qualsiasi animale fatto di materia. Ora davanti a te si profila la luce dell’eternità. Vorrei che fissassi lo sguardo su questa luce, che è lo sbocco finale della tua vita. E’ una luce che ha un volto e un nome. E’ quello del Signore risorto, il tuo salvatore e redentore, il tuo compagno di viaggio, l’amico intimo del tuo cuore.

La morte, che tanto spaventa l’uomo di tutti i tempi, è l’abbraccio con Gesù, il Figlio eterno del Padre, che si è incarnato per elevare tutti gli uomini alla dignità di figli di Dio. Per chi ha incontrato Gesù e cammina con lui nell’oscurità della fede, il momento della morte è quello in cui vedi Gesù così come egli è, nello splendore della sua gloria divina.
La vita umana, caro amico, ha uno sbocco di gloria e di gioia senza fine. Non si tratta di un desiderio del cuore inquieto, che non si arrenderebbe di fronte alla durezza della realtà. Non si tratta di una speranza senza fondamento, ma di una certezza che si fonda sulla vittoria di Gesù sul male e sulla morte. Si tratta di quel Gesù che è vivo in te e al quale sei unito come il tralcio alla vite.

Già ora sei unito a lui nella fede e sei in cammino verso la rivelazione finale, quando parteciperai i con lui e con tutti i santi alla comunione di eterno amore di Dio Santissima Trinità. Nel tuo cammino di conversione stai sperimentando la potenza della grazia che cambia la vita.

Pensa a quello che eri e a quello che sei. Pieno di stupore ti chiedi come ti sia potuto capitare un cambiamento così radicale. Quasi non credi a ciò che ti sta accadendo e ti pare di sognare. Che sia tutto un’illusione, come sentenziano quelli che credono soltanto in ciò che toccano?

Tu sei sempre la medesima persona, non c’è dubbio. Ma la tua condizione esistenziale non è più quella di prima. Porti ancora molte debolezze e condizionamenti del passato. Non hai ancora fugato le tue paure e le tue incertezze. Tuttavia sei consapevole che un evento inaspettato ha sconvolto la tua vita. Hai incontrato Dio e tu non sei più quello di prima.

Sei in grado di misurare la distanza infinita fra un’esistenza senza Dio e un’esistenza con Dio. Tutto cambia radicalmente. E’ un’illusione? Lo pensa chi non ha fatto questa sconvolgente esperienza. Ma chi ne è stato il protagonista sa che non c’è nulla di più reale. Prima eri nelle tenebre, ora sei nella luce. Prima eri nell’angoscia, ora sei nella pace. Prima eri soggetto a una insopportabile schiavitù, ora ti senti una persona libera. Prima eri infelice e senza speranza.
Ora sei felice, anche se devi combattere. Prima eri solo e disperato. Ora sei amico intimo del tuo Creatore. Il cambiamento di vita che l’Onnipotente opera con la conversione di una persona è il più stupefacente dei miracoli. Ed è anche il più quotidiano, quello che tutti possono costatare e sperimentare personalmente.

Ora che ti sei confessato, sperimenti nel tuo cuore una leggerezza sconosciuta, che quasi ti fa volare. Ma soprattutto senti salire dal profondo una gioia ineffabile, che colma gli occhi di lacrime. Incominci a renderti conto che Dio ti ha perdonato e che non c’è più il peso del male che ti atterriva davanti a lui. Hai avuto l’umiltà e il coraggio di affidare alla divina Misericordia il bagaglio pesante del peccato che ti premeva sulla spalle ed ora ti senti libero come mai lo eri stato.

Fai fatica a realizzare che tutto sia avvenuto nel più semplice dei modi. Pensavi che fosse così difficile uscire dalla palude del male e a dare inizio una vita nuova. Ti immaginavi chissà quali ostacoli da superare e quali prezzi da dover pagare. Speravi e temevi nel medesimo tempo.

Certo, hai dovuto fare la fatica del cuore e in certi momenti ti sembrava di sudare sangue. Ma poi è bastato il gesto di aprire la porta, fare entrare l’ospite misterioso, inginocchiarsi alla sua presenza, chiedere il suo perdono. Ora hai capito la cosa più importante: Il segreto della felicità è di chiedere umilmente perdono. Ti ricordi lo sguardo di Gesù a Pietro, nel momento in cui lo aveva rinnegato tre volte ? E’ bastato che l’apostolo scoppiasse in lacrime, perché tutto gli fosse perdonato. Ora anche tu sei immerso in questo mare pacifico del perdono e ti interroghi sul perché di una grazia così grande. Stai facendo l’esperienza della gratuità dell’amore di Dio e il tuo cuore è colmo di stupore.

Ti eri allontanato dal tuo Creatore, lo avevi disprezzato e infine ignorato. Ma il peso del male e l’inquietudine repressa ti opprimevano. Ora invece ti sei riconciliato. Hai sperimentato l’abbraccio del Padre, l’amicizia del Figlio, il bacio dello Spirito. L’Onnipotente, senza chiederti nulla se non l’apertura del cuore, ha cancellato tutti i tuoi debiti e ti ha accolto di nuovo fra i suoi amici. Ti ha ridato tutto ciò che avevi perso, senza nulla toglierti. C’è una gioia più grande del perdono di Dio? Che cosa ci potrebbe rallegrare di più del fatto di essere riammessi nella sua casa e nella sua famiglia? Ti chiedi se ciò sia vero e come sia potuto avvenire un miracolo così grande. Eppure è tutto vero, perché tu sei diverso. Sei una persona ancora fragile, ma contenta come mai lo eri stata.

Il sole dell’amore di Dio ti illumina e ti riscalda. Il perdono del Padre ti ha tolto dalle spalle una macina da mulino che ti schiacciava. Ora però devi compiere un passo non meno importante. Come Dio ti ha perdonato, anche tu devi perdonare te stesso. Non è facile, se non sei umile. Il perdono divino va accolto con gratitudine e fatto proprio. Deve diventare carne della tua carne e sangue del tuo sangue. Non dire mai: “Non posso perdonarmi”, quando Gesù ti ha già assolto. Sappi che anche i nostri peccati più gravi sono sempre inferiori alla sua infinita misericordia.

Il nemico usa il tuo orgoglio per irrigidirti contro te stesso. In questo modo blocca la porta del tuo cuore e ti impedisce di gustare la grazia del perdono. “Tutti hanno traviato, tutti sono corrotti, nessuno fa il bene, neppure uno” (Sal 52, 4) sentenzia, non senza sgomento, il salmista. Tu pensi di essere diverso? Per ogni uomo vale quanto afferma l’apostolo Paolo: “ Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia” ( Rm 5,20).

Accetta dunque di perdonarti così radicalmente e totalmente come Dio ti ha perdonato per mezzo della Croce di Gesù Cristo. Quando il perdono di Dio sovrabbonda nel tuo cuore, allora non ti sarà difficile perdonare agli altri. Quando eri nelle tenebre dividevi gli uomini in amici e in nemici. In realtà eri pronto a morderti con tutti, perché questa è la legge della carne, che cerca se stessa a scapito degli altri. Se qualcuno ti aveva fatto del male, lo avevi inserito nelle tue liste di proscrizione, pronto a far scattare la legge dell’occhio per occhio. In una concezione della vita senza Dio, dove l’uomo è lupo all’uomo, o si sbrana o si è sbranati.

E’ il dinamismo della vita infernale, che satana cerca di instaurare sulla terra. Ora ne sei uscito e hai scoperto, forse per la prima volta, il sentimento della compassione per i tuoi simili. Hai sperimentato quanto Dio sia stato misericordioso con te. Il tuo cuore di pietra si è spezzato e ora guardi agli altri con occhi nuovi.

Vedi la loro miseria e la loro infelicità, che erano fino a poco tempo fa anche le tue. Senti quanto sono vere le parole del Padre nostro: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
Caro amico, gusta fino in fondo l’immensa grazia di esserti riconciliato con Dio, con te stesso e col tuo prossimo. Guarda a colui che dall’alto della Croce l’ha effusa sul tuo cuore. Ora ti sei anche riconciliato con la vita, che fra i denti maledicevi, perché Gesù te ne ha fatto scoprire la bellezza e la grandezza.

Vostro Padre Livio

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