Piccolo Corso Biblico

STORIA DELLA SALVEZZA

LE 12 TRIBU' . I MESSIA I GIUDICI - LA MONARCHIA
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La sedentarizzazione Nel corso del XIII secolo a. C., ha luogo la grande migrazione dei Popoli del Mare chiamati Filistei che travolgono, provenendo dalla Grecia continentale e da Creta, il grande impero degli Hittiti e gli imperi Mesopotamici. Solo l'Egitto, con il faraone Mer-ne-ptah , riesce a fermarli, ma rinunciando al controllo della Siria e di Canaan . Ritornano autonomi  i re di Canaan e le città governate da principi  . Si costituiscono anche cinque regni fondati dai Popoli del Ma

Gruppi di tribù nomadi di Ha'piru cominciano a stabilirsi in modo definitivo nella Terra di Canaan. Lentamente questi gruppi di nomadi si fanno sedentari, occupando per lo più terre lasciate libere dai Cananei.  Gli studiosi riconoscono un gruppo proveniente da nord e uno proveniente da sud e da est.

Quello proveniente da nord riconosce in Abramo il proprio capostipite e ha come Dio dei popolo, il Dio di Abramo . Quello proveniente da sud ha come capostipiti Giacobbe, Giuseppe e Mosè; riconosce in Dio il liberatore dalla schiavitù dell'Egitto, e Colui che si è legato al popolo con l'alleanza .

I rapporti con i Cananei sono ora di conflitto, ora (più di frequente) di pacifica convivenza, consolidata da numerosi matrimoni misti. Si costituisce così, a poco a poco, il popolo d'Israele, che si organizza stabilmente in varie tribù . Ogni tribù, formata da clan e famiglie patriarcali, riconosce un antenato comune (un Patriarca), abita un proprio territorio più o meno definito, è governata da un Consiglio di anziani, e si stringe in alleanza con altre tribù. Si costituisce così la Lega delle tribù, fissata nel numero simbolico di dodici. La Lega ha carattere religioso e politico e ha il proprio centro in uno dei luoghi ove è posto il santuario di tutto il popolo. Il santuario è costituito dall'Arca accolta nella Tenda dell'Alleanza posta a Sichem
Israele, nelle sue varie tribù, riconosce di adorare lo stesso Dio, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Giuseppe, di Mosè. Le tribù si riconoscono anche in una Legge comune che viene attribuita a Mosè e a Dio stesso.Il memoriale annuale dell' alleanza del Sinai Giosuè porta la Tenda del Convegno a Sichem . Lì con tutto il popolo rinnova solennemente l’alleanza. Questo memoriale si ripeteva ogni anno.


Liturgia della Parola divina: il memoriale.

Gios 24,1 Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele in Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli scribi del popolo, che si presentarono davanti a Dio.
2 Giosuè disse a tutto il popolo: «Dice il Signore, Dio d'Israele: I vostri padri, come Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi oltre il fiume e servirono altri dèi.
3 Io presi il padre vostro Abramo da oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco.4 Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esaù e assegnai ad Esaù il possesso delle montagne di Seir; Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.5 Poi mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con i prodigi che feci in mezzo ad esso; dopo vi feci uscire.6 Feci dunque uscire dall'Egitto i vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mare Rosso.7 Quelli gridarono al Signore ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi spinsi sopra loro il mare, che li sommerse; i vostri occhi videro ciò che io avevo fatto agli Egiziani. Dimoraste lungo tempo nel deserto. 8 Io vi condussi poi nel paese degli Amorrei, che abitavano oltre il Giordano; essi combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere; voi prendeste possesso del loro paese e io li distrussi dinanzi a voi.9 Poi sorse Balak, figlio di Zippor, re di Moab, per muover guerra a Israele; mandò a chiamare Balaam, figlio di Beor, perché vi maledicesse;10 ma io non volli ascoltare Balaam; egli dovette benedirvi e vi liberai dalle mani di Balak.11 Passaste il Giordano e arrivaste a Gerico. Gli abitanti di Gerico, gli Amorrei, i Perizziti, i Cananei, gli Hittiti, i Gergesei, gli Evei e i Gebusei combatterono contro di voi e io li misi in vostro potere.12 Mandai avanti a voi i calabroni, che li scacciarono dinanzi a voi, com'era avvenuto dei due re amorrei: ma ciò non avvenne per la vostra spada, né per il vostro arco.13 Vi diedi una terra, che voi non avevate lavorata, e abitate in città, che voi non avete costruite, e mangiate i frutti delle vigne e degli oliveti, che non avete piantati.
La monarchia Caratteri della monarchia israelita Bibbia Piemme
Se guardiamo al quadro generale della storia di Israele, la monarchia si presenta come un fenomeno secondario: essa è durata meno di un secolo , come monarchia unita (Saul-Davide-Salomone)Il regno del Nord ha resistito circa due secoli (fino al 721 a.C.) e quello del Sud un altro secolo e mezzo, fino al 586 a.C. Un solo testo, nell'insieme delle leggi contenute nel Pentateuco, si riferisce al re: si tratta di Dt 17,14-20 che, significativamente, prescrive non i doveri dei sudditi nei confronti del re, ma quelli del re nei confronti dei suoi sudditi.

Il potere dei re di Giuda e di Israele è poca cosa in confronto alle altre monarchie del tempo. Uno studio accurato dei testi biblici relativi alla monarchia ci rivela poi con chiarezza l'esistenza di forti tendenze polemiche, che possiamo senz'altro definire antimonarchiche.

Da un punto di vista esteriore i caratteri della monarchia israelita non differiscono molto da quelli delle altre monarchie mediorientali, delle quali Israele accoglie, almeno in parte, l'ideologia. La monarchia ha dunque un carattere sacrale; il re è scelto da Dio e ne è il consacrato, l'Unto (in ebraico il Messia).

Testi come 2 Sam 7,14 e Sal 2,7 parlano del re come «figlio adottivo» di Dio, anche se mai si arriva a una deificazione della regalità come ad esempio avviene per i faraoni. Il re è il «servo» di Dio (Sal 18,1; 36,1 ecc.) di cui compie la volontà, il tramite tra Dio e popolo/garante del diritto e della giustizia (cfr. Sal 72 e 101).

Quando il movimento profetico criticherà con forza la monarchia, la critica non sarà mai rivolta all'istituzione in quanto tale, ma in quanto essa si è distaccata da questo ideale religioso. Così anche la storia della successione al trono di Davide, pur mettendo in luce i difetti e i peccati del re, non mette mai in questione l'esistenza stessa della monarchia.

Come spiegare allora la presenza di testi antimonarchici come Gdc 8,22-23; 1 Sam 8,7; 10,17-19; 12,20 ecc.? Molti di questi testi, appartenenti alla cosiddetta "storia deuteronomista" sono stati composti o riletti dopo il crollo del regno del Nord; altri ancora dopo l'esilio babilonese, cioè dopo il crollo definitivo della monarchia, che, vista a posteriori, si è rivelata un fallimento.

StoricitàUna ricostruzione «a posteriori»  [Ebraismo-a cura di G. Filoramo-Bari1999]
"ll periodo monarchico e i due successivi corrispondono a reali momenti storici nella vicenda d'Israele, e trovano qualche conferma, per alcune delle vicende narrate dai libri sacri, in fonti diverse dalla Bibbia, che però non forniscono dati per l'età che va da Saul a Salomone. ... Nei libri di Samuele la monarchia è addirittura presentata come istituzione estranea alla tradizione di Israele, e in un certo senso incompatibile con la corretta teocrazia yahwista rappresentata da Samuele, che è insieme figura «profetica» e l'ultimo dei capi carismatici eletti nel popolo per brevi periodi dal volere divino, detti Giudici .

Essa è istituita da Samuele stesso, con il consenso di una divinità riluttante e minacciosa, solo perché il popolo insiste nel volere «un re come ne hanno gli altri popoli».

A questa impostazione antimonarchica sfuggono solo i Salmi e i libri sapienziali della Bibbia; ma non a caso le figure monarchiche «positive», che la tradizione lega a quelle parti del canone palestinese, sono Davide e Salomone, gli antichi re delle origini, fondatori di un Israele unito e potente, saggi e fedeli alla divinità anche se non privi di colpe secondo i racconti dei libri dei Re.

Davide, in particolare, è figura positiva: legato alla divinità da un «patto» che ripete gli schemi dei patti patriarcali e mosaico, egli diviene in vari testi del canone il simbolo dell'unità e della potenza, e si appresta così a essere fulcro di un messianismo regale che sfocerà in alcuni filoni del messianismo giudaico e cristiano. ""I messiaMessia è una parola ebraica che significa"unto del Signore" L'unzione del capo con l'olio significava l' impregnamento di Sacro , dunque di forza soprannaturale. Unto significa dunque consacrato , reso sacro per lo Spirito di Jhwh, il suo Sacro.
La parola ebraica Mashiah , unto, in greco è tradotta con Cristos che il latino diventa Cristus e in italiano diventa Messia o anche Cristo. L'Unzione era praticata ritualmente per i sacerdoti mentre i profeti ricevevano l'unzione direttamente dal Signore, quando erano "chiamati" all'azione profetica. La loro unzione era "carismatica"( dono particolare e personale di Dio). In seguito, quando Israele diventerà una Monarchia, anche i Re saranno Unti del Signore.

Profeti sacerdoti e Re in Israele erano quindi gli "unti del Signore", i messia, impregnati della sua forza per compiere la loro funzione particolare nell'ambito della alleanza.
I giudici In caso di grave pericolo (guerra, calamità naturale, o altro) le tribù riconoscono un capo comune, cui viene dato il nome di Giudice, con funzioni militari e di governo straordinario. li giudice deve cioè portare il popolo fuori dal pericolo, e non annulla il potere e l'autorità dei Consigli degli anziani, dei capifamiglia e della Lega delle dodici tribù.  Il giudice può avere potere anche solo su una città, su di un gruppo di tribù, e solo molto di rado estende la sua autorità su tutto Israele. Dio suscita in Israele numerosi giudici, per salvare il popolo da gravi pericoli.
I giudici compiono imprese straordinarie, sono costantemente assistiti da Dio, ed hanno per il popolo funzione di salvatori. Sono dei veri e propri Messia, cioè persone unte da Dio. per portare la salvezza a tutto il popolo. Fra i giudici la tradizione ricorda Gedeone, il fortissimo Sansone (che combatte contro i Filistei) e una donna di straordinarie capacità, Deborah. Si compivano le antiche promesse divine .

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