Piccolo Corso Biblico

STORIA DELLA SALVEZZA

Il Primo tempio.


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La presenza di Dio in mezzo al suo popolo

---Nel deserto gli Israeliti trasportavano un tempio smontabile che comprendeva un Santuario ( luogo dove si rende presente la Divinità , il Sacro, o il Santo in questo caso ) .

E' la Dimora - Mishkan -La Tenda del Convegno .

Eso 26,33 Collocherai il velo sotto le fibbie e là, nell'interno oltre il velo, introdurrai l'arca della Testimonianza. Il velo sarà per voi la separazione tra il Santo e il Santo dei santi.

Nella Dimora c'era l'Arca dell'Alleanza o Arca della Testimonianza.

arca

L'Arca della Testimonianza, che misurava 113 cm di lunghezza, 68 cm di larghezza, e 68 cm di altezza, era fatta di legno di acacia e rivestita d'oro puro.

Dentro quest'Arca, c'erano due tavolette di pietra incisa con i dieci comandamenti e una pentola dorata con la manna, e successivamente, vi fu aggiunta la verga di Aronne.

Il coperchio, che era posto sull'Arca, era fatto soltanto d'oro puro. E su entrambe le estremità, erano posti dei cherubini per allungare le ali in alto, a coprire la chiusura dell'Arca - cioè, il coperchio - e i cherubini rivolti verso il coperchio.

Quattro anelli d'oro erano posti su ogni angolo dell'Arca. Due anelli d'oro erano fusi per ogni lato, ed erano poste delle stanghe attraverso gli anelli in modo che l'Arca potesse essere trasportata. Queste stanghe erano fatte in legno di acacia e rivestite d'oro.
Eso 25,22 Io ti darò convegno appunto in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull'arca della Testimonianza, ti darò i miei ordini riguardo agli Israeliti. Dio fece sì che gli Israeliti portassero l'Arca della Testimonianza insieme al coperchio mettendo stanghe attraverso l'Arca.

Il Giorno dell'Espiazione, il decimo giorno del settimo mese, l'Alto Sacerdote Aronne imponeva le mani su di un'offerta sacrificale per passarle tutti i peccati dell'anno del popolo d'Israele.

Poi le tagliava la gola per trarne il sangue, e quindi prendeva questo sangue dentro il velo e lo aspergeva sul coperchio (Levitico 16:11-16). Attraverso il sangue che veniva asperso in questo modo, Dio incontrava gli Israeliti e dava loro la benedizione della remissione dei peccati. La nube luminosa
Le 16,2 Il Signore disse a Mosè: «Parla ad Aronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualunque tempo nel santuario, oltre il velo, davanti al coperchio che è sull'arca; altrimenti potrebbe morire, quando io apparirò nella nuvola sul coperchio.

L' Arca dell'alleanza era il trono di Jhwh in terra. Su di essa , in mezzo ai due Cherubini si manifestava la nube luminosa , la Gloria di Dio.Sir 24,1 La sapienza loda se stessa, si vanta in mezzo al suo popolo. 2 Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca, si glorifica davanti alla sua potenza: 3 «Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e ho ricoperto come nube la terra. 4 Ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi ...»
Giob 37,15 Sai tu come Dio le diriga e come la sua nube produca il lampo?  
Giob 37,16 Conosci tu come la nube si libri in aria, i prodigi di colui che tutto sa?  
Sal 104,39 Distese una nube per proteggerli e un fuoco per illuminarli di notte.    
Giob 26,9 Copre la vista del suo trono stendendovi sopra la sua nube.

NUBE- `anan
Eso 13,21 Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte.  
Eso 13,22 Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.  
Eso 14,19 L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro.Eso 14,20 Venne così a trovarsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. Eso 14,24 Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta.  

Sap 19,7 Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento, terra asciutta apparire dove prima c'era acqua, una strada libera aprirsi nel Mar Rosso e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti;  
Eso 16,10 Ora mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco la Gloria del Signore apparve nella nube.


Gloria  - Kabod
Eso 19,9 Il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano sempre anche a te». Mosè riferì al Signore le parole del popolo. De 5,22 Queste parole pronunciò il Signore, parlando a tutta la vostra assemblea, sul monte, dal fuoco, dalla nube e dall'oscurità, con voce poderosa, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e me le diede.  
Eso 19,16 Appunto al terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni, lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di tromba: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore.  
Eso 20,21 Il popolo si tenne dunque lontano, mentre Mosè avanzò verso la nube oscura, nella quale era Dio.  
Eso 24,15 Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte.  
Eso 24,16 La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il Signore chiamò Mosè dalla nube.  
Eso 24,18 Mosè entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte. Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.  


Nu 9,15 Nel giorno in cui la Dimora fu eretta, la nube coprì la Dimora, ossia la tenda della testimonianza; alla sera essa aveva sulla Dimora l'aspetto di un fuoco che durava fino alla mattina.

Eso 40,38 Perché la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.


Nu 9,16 Così avveniva sempre: la nube copriva la Dimora e di notte aveva l'aspetto del fuoco.

Eso 40,34 Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora.
Eso 40,35 Mosè non potè entrare nella tenda del convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora.


De 31,15 Il Signore apparve nella tenda in una colonna di nube e la colonna di nube stette all'ingresso della tenda.
Eso 33,9 Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè.
Eso 33,10 Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda.Eso 34,5 Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Nu 17,7 Come la comunità si radunava contro Mosè e contro Aronne, gli Israeliti si volsero verso la tenda del convegno; ed ecco la nube la ricoprì e apparve la gloria del Signore.


Nu 11,16 Il Signore disse a Mosè: «Radunami settanta uomini tra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come loro scribi; conducili alla tenda del convegno; vi si presentino con te. 17 Io scenderò e parlerò in quel luogo con te; prenderò lo spirito che è su di te per metterlo su di loro, perché portino con te il carico del popolo e tu non lo porti più da solo.25 Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: prese lo spirito che era su di lui e lo infuse sui settanta anziani: quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito.  

Nu 12,5 Il Signore allora scese in una colonna di nube, si fermò all'ingresso della tenda e chiamò Aronne e Maria. I due si fecero avanti.  
Nu 14,14 e lo hanno detto agli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a questo popolo, e ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nube e di notte in una colonna di fuoco.  
Eso 40,36 Ad ogni tappa, quando la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l'accampamento.Eso 40,37 Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata.
Nu 9,17 Tutte le volte che la nube si alzava sopra la tenda, gli Israeliti si mettevano in cammino; dove la nuvola si fermava, in quel luogo gli Israeliti si accampavano.  


Nu 9,18 Gli Israeliti si mettevano in cammino per ordine del Signore e per ordine del Signore si accampavano; rimanevano accampati finché la nube restava sulla Dimora.Nu 9,19 Quando la nube rimaneva per molti giorni sulla Dimora, gli Israeliti osservavano la prescrizione del Signore e non partivano.Nu 9,20 Se la nube rimaneva pochi giorni sulla Dimora, per ordine del Signore rimanevano accampati e per ordine del Signore levavano il campo.
Nu 9,21 Se la nube si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina, subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube si alzava, allora riprendevano il cammino.


Nu 9,22 Se la nube rimaneva ferma sulla Dimora due giorni o un mese o un anno, gli Israeliti rimanevano accampati e non partivano: ma quando si alzava, levavano il campo. Nu 10,34 La nube del Signore era sopra di loro durante il giorno da quando erano partiti.
Nu 10,11 Il secondo anno, il secondo mese, il venti del mese, la nube si alzò sopra la Dimora della testimonianza.  
Nu 10,12 Gli Israeliti partirono dal deserto del Sinai secondo il loro ordine di marcia; la nube si fermò nel deserto di Paran.
2Cr 5,13 avvenne che, quando i suonatori e i cantori fecero udire all'unisono la voce per lodare e celebrare il Signore e il suono delle trombe, dei cembali e degli altri strumenti si levò per lodare il Signore perché è buono, perché la sua grazia dura sempre, allora il tempio si riempì di una nube, cioè della gloria del Signore.  
2Cr 5,14 I sacerdoti non riuscivano a rimanervi per il loro servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore aveva riempito il tempio di Dio.
2Cr 6,1 Allora Salomone disse: «Il Signore ha deciso di abitare nella nube.


La "presenza" shekinah
Nella Tenda non c'è propriamente Dio , Dio sta ovunque, ma nel  suo santuario c'è la  Shekinah di Jhwh (mai citata in AT, installazione, abitazione, vicinanza, presenza di Dio).

Es 25,8-Gli Israeliti mi consacreranno un luogo particolare così io abiterò (sakan, da cui shekinah) in mezzo a loro .
Sal 11,4 il Signore nel tempio santo,//il Signore ha il trono nei cieli. I suoi occhi sono aperti sul mondo,le sue pupille scrutano ogni uomo.


L'edificazione del Santuario Perfetto di Jhwh , la Tenda del convegno, al Sinai , corrisponde alla creazione e costituzione ordinata del cosmo. La tenda del convegno e poi il Tempio vengono costruiIti in base ad una precisa istruzione di JHWH. Come la sua Parola ha creato-ordinato il cosmo, così ha creato-ordinato il suo santuario-tenda-tempio. Ogni cosa occupa un posto preciso e svolge un ruolo determinato, nel cosmo come nel Santuario.



Nel santuario è presente e attiva la sua Gloria. Nei testi biblici la Gloria di Jhwh è la kabod,  la colonna luminosa che ha guidato il passaggio del Mar Rosso e il cammino nel deserto e che si manifestava sopra l'arca dell'alleanza posta nella tenda del convegno e poi nel tempio.

La gloria è letteralmente  il suo  peso, la sua eccellenza, la sua virtu', la sua potenza. Si pensava che bastasse rivolgersi verso il Tempio perche' Dio intervenisse.

Ab 2,20Il Signore risiede nel suo santo tempio. Taccia, davanti a lui, tutta la terra!
Sal 68,35Riconoscete a Dio la sua potenza,la sua maestà su Israele,la sua potenza sopra le nubi.36Terribile sei, Dio, dal tuo santuario;il Dio d`Israele dá forza e vigore al suo popolo,sia benedetto Dio.
Sal 28, di Davide.A te grido, Signore;non restare in silenzio, mio Dio,perchél  se tu non mi parli,io sono come chi scende nella fossa.2Ascolta la voce della mia supplica,quando ti grido aiuto,quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio.  
Sal 3,5Al Signore innalzo la mia voce e mi risponde dal suo monte santo.


Dio esce dal Tempio e cammina per la Palestina per custodirla

Mi1, 2 Udite, popoli tutti! Fattenzione, o terra,con quanto contieni! Il Signore Dio sia testimone contro di voi,il Signore dal suo santo tempio. 3Poiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora e scende e cammina sulle alture del paese

Salomone ,figlio e successore di Davide, costruira' il tempio in cui Jhwh manifestera' la sua gloria anche alle altre nazioni : tutti i popoli accorreranno al monte Sion per onorare Jhwh e aprirsi ai suoi prodigi.

Merkavah

Ez 1,3 la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebàr. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.


Merkavah

4 Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. 5 Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana 6 e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. 7 Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello, splendenti come lucido bronzo. 8 Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d'uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, 9 e queste ali erano unite l'una all'altra. Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé.

10 Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. 11 Le loro ali erano spiegate verso l'alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo. 12 Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro. 13 Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. 14 Gli esseri andavano e venivano come un baleno. 15 Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro. 16 Le ruote avevano l'aspetto e la struttura come di topazio e tutt'e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un'altra ruota. 17 Potevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di voltare nel muoversi.

18 La loro circonferenza era assai grande e i cerchi di tutt'e quattro erano pieni di occhi tutt'intorno. 19 Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. 20 Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote. 21 Quando essi si muovevano, esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote. 22 Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste, 23 e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese, l'una di contro all'altra; ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo.

24 Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali. 25 Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. 26 Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. 27 Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l'elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore 28 il cui aspetto era simile a quello dell'arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l'aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.  

Visioni
Ez 10,3 Ora i cherubini erano fermi a destra del tempio, quando l'uomo vi andò, e una nube riempiva il cortile interno. 4 La gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore.

Eso 24,9 Poi Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani di Israele. 10 Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, simile in purezza al cielo stesso.  

Is 6,1 Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. 2 Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. 3 Proclamavano l'uno all'altro: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria». 4 Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo.


2Macc 2,1 Si trova scritto nei documenti che Geremia profeta ordinò ai deportati di prendere del fuoco, come è stato significato, 2 e che il medesimo profeta ai deportati consegnò la legge raccomandando loro di non dimenticarsi dei comandi del Signore e di non lasciarsi traviare nelle idee, vedendo i simulacri d'oro e d'argento e il fasto di cui erano circondati, 3 e che con altre simili espressioni li esortava a non ripudiare la legge nel loro cuore. 4 Si diceva anche nello scritto che il profeta, ottenuto un responso, ordinò che lo seguissero con la tenda e l'arca. Quando giunse presso il monte dove Mosè era salito e aveva contemplato l'eredità di Dio, 5 Geremia salì e trovò un vano a forma di caverna e là introdusse la tenda, l'arca e l'altare degli incensi e sbarrò l'ingresso. 6 Alcuni del suo seguito tornarono poi per segnare la strada, ma non trovarono più il luogo. 7 Geremia, saputolo, li rimproverò dicendo: Il luogo deve restare ignoto, finché Dio non avrà riunito la totalità del suo popolo e si sarà mostrato propizio. 8 Allora il Signore mostrerà queste cose e si rivelerà la gloria del Signore e la nube, come appariva sopra Mosè, e come avvenne quando Salomone chiese che il luogo fosse solennemente santificato .

Dopo Salomone
Il racconto di 1 Re 12 -2 Re 25 costituisce la principale fonte per la storia della monarchia israelita dopo Salomone. A questi capitoli si possono aggiungere le molte notizie contenute nei testi profetici (in particolare Isaia, Geremia, Ezechiele) e il testo parallelo ma tardivo di 2 Cr 10-36.
giudice
Salomone giudice - S. del Piombo


La prospettiva di 1-2 Re è senz'altro più teologica che storica: come unico esempio si pensi al breve spazio dedicato a re politicamente importanti, come Omri di Israele, di cui 1 Re 16,23-28 parla in soli cinque versetti.

Al contrario, ad un re come Giosia, morto giovane in seguito a una sconsiderata campagna contro l'Egitto, 2 Re 22,1 -23,30 dedica ben cinquanta versetti; ma Giosia fu autore di un'importante riforma religiosa che al redattore biblico interessava più delle grandi imprese di Omri.

Il testo di 1 Re 12 si occupa del periodo immediatamente successivo alla morte di Salomone, caratterizzate da forti tensioni interne, in particolare il contrasto tra Nord e Sud, che si sommano all'incapacità politica di Roboamo, figlio del re defunto.

Quando Roboamo rifiuta di allentare la pressione fiscale sulle tribù del Nord, queste ultime, guidate da Geroboamo, personaggio che già in precedenza si era scontrato con Salomone (1 Re 11, 26-43), si separano dalla tribù di Giuda, dando così vita al regno del Nord, il regno di Israele.


Lo scisma politico (930 a.C.)
samaritaniSamaritani oggi

Il Regno di Salomone si prospettò come il compimento delle promesse divine; ma non durò molto: Geroboamo II figlio di Davide si conquisterà per sè il territorio del Nord, strappandolo a Salomone.

Alla morte di Salomone, gli Anziani delle tribù vollero ridiscutere il patto di alleanza con la monarchia; in particolare essi vollero discutere con l'Erede di Davide e Salomone, il principe Roboamo , circa le pesanti tasse e la dura leva militare imposte alle tribù. Roboamo rifiutò di discutere.

Si arrivò così alla spaccatura del Regno, ad uno scisma: le tribù del centro e del nord del Paese rifiutarono la dinastia davidica, e si scelsero un loro re, Geroboamo : nacque così il Regno del Nord , o di Israele, che ebbe la sua capitale definitiva in Samaria.

Qui il re sarebbe stato scelto di volta in volta per elezione dagli Anziani; il culto del Dio dei Padri si stabilì nei santuari di Betel e di Dan, ma soprattutto sul monte Garizim, presso Samaria.  

Le tribù di Giuda e di Beniamino restarono invece fedeli alla dinastia davidica. Si costituisce intorno a Gerusalemme il Regno del Sud , o di Giuda.

La  divisione del regno di Salomone ebbe cause geografiche e politiche che affondavano le radici nelle primitive rivalità tribali. Israele era più vicino alle città fenicie ed alle principali vie commerciali rispetto a Giuda, che era costituito nel cuore del suo territorio da una catena di Altopiani più alti della vicina regione della Samaria
.

Il regno del Nord appare molto diverso dal regno di Giuda. Terrritorialmente più vasto, si estende sulla Samaria, la Galilea e parte della Trans giordania ed è collocato sulle principali vie di comunicazione internazionali, tra le quali la «via del mare», arteria di collegamento tra l'Egitto e la Siria.

Il regno di Giuda è invece molto più piccolo, limitato alla regione montuosa della Giudea, isolato internazionalmente, meno popolato ed economicamente meno florido.

Tuttavia la popolazione è più omogenea, mentre al Nord il permanere di nuclei cananei e l'influsso dei popoli confinanti si fa sentire. Ciò spiega anche perché Geroboamo si preoccupi di istituire un culto parallelo a quello di Gerusalemme (1 Re 12,26-33) notevolmente influenzate dai culti cananaici di Baal.

Questo è il motivo per cui il redattore biblico giudicherà sempre molto severamente il regno del Nord, mentre il Cronista non se ne occupa mai direttamente.


Lo scisma religioso
Lo scisma politico fu anche scisma religioso: Geroboamo II costrui' a Dio un altare a forma di Toro come facevano i cananei per i loro baal . Fece costruire un tempio a Samaria e i Samaritani furono sempre considerati eretici dagli ebrei del Regno del Sud, come  ancora oggi i 5000 samaritani rimasti a vivere il Palestina e nel mondo .

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Monte di Efraim

Le guerre aramee furono lotte feroci e rovinose tra il regno di Damasco e Israele durante la maggior parte dei IX secolo. Queste cosiddette guerre arameo-efraimite terminarono con le conquiste di Geroboamo II ed un'era di grande prosperità per Israele.



fonte : wikipedia

La questione della frontiera beniaminita condusse Israele e Giuda ad entrare subito in conflitto. Dopo una lotta tra Asa e Basa, il confine fu fissato, alla fine, a sud di Betel, nel territorio di Beniamino.

Periodi di espansione e di riduzione hanno caratterizzato i due regni nel periodo 930-722 a.C. Giuda fu, fino a un certo punto, protetto dalla sua configurazione geografica, mentre Israele fu costretto a creare un esercito permanente con un consistente corpo di carri per difendersi contro i frequenti attacchi.

Documenti assiri affermano che Acab d'Israele fornì 2.000 carri - la gran parte dei contingente - nella battaglia di Karkar, nell'853 a.C. Questo militarismo spiega in parte l'instabile storia dinastica d'Israele, poiché gli usurpatori erano di solito ufficiali dell'esercito. 

La prosperità di Giuda non fu stabile, ma dipese in gran parte dal controllo delle vie commerciali verso l'Egitto e il Mar Rosso. Fortezze di confine nel deserto giudaico controllavano gli accessi da Edom . La "porta principale" di Giuda passava per Lachis, salendo poi verso Ebron e Gerusalemme. 

Un'impressionante devozione alla linea dinastica davidica caratterizzò il regno dei sud ed aiutò a mantenere la stabilità, a differenza dei più incostante regno dei nord. Per 4 secoli regneranno i davididi. Poi la dinastia sarà interrotta.


Giuda e Israele saranno continuamente minacciati e tenteranno di difendersi con alleanze fra di loro o con altri principati della regione, oppure (soprattutto Giuda) cercando l'alleanza dell'Egitto, tradizionale nemico della Assiria. Ma tutto sarà inutile. Il Regno d'Israele sarà conquistato nel 721 da Sargon II .

Giuda invece cadrà nel 586 nelle mani di Nabuccodonosor , principe di Babilonia.  I Babilonesi avevano infatti distrutto l'Assiria nel 612 e si erano ad essa sostituiti nelle mire di espansione in Palestina.



Bibbia Piemme

Il primo quarantennio di vita dei due regni è piuttosto caotico, caratterizzato da un continuo scontro tra i due stati. I primi quattro re di Israele (Geroboamo, Nadab, Baasa ed Eia, tra il 931 e l'885 a.C. ca.) mostrano uno dei caratteri principali del Nord, la sua cronica instabilità politica.

Geroboamo e Baasa divengono re in seguito a due diversi colpi di stato mentre i loro rispettivi figli, Nadab ed Eia, vengono assassinati dopo neppure due anni di regno. L'instabilità viene aggravata, nei primi anni di Geroboamo, dall'invasione del faraone Sheshonq (BC = Sisach), ricordataci da una stele trovata a Karnak, in Egitto (cfr. 1 Re 14,25-27).

La Giudea non subì gravi danni (probabilmente Roboamo pagò un tributo di vassallaggio), mentre al nord il faraone si spinse oltre la pianura di Izreèl, sino in Transgiordania.

Le lotte tra i due regni continuarono tra alterne vicende, anche se con un certo predominio del Nord, finché durante la guerra tra Baasa e Asa re di Giuda, quest'ultimo si allea con il re Ben-Adad di Damasco, costringendo il regno del Nord a ritornare su posizioni più pacifiche (1 Re 15,16-21), ma iniziando una politica di alleanze di comodo che avrà poi conseguenze tragiche. Il regno del Nord fino a Geroboamo II (885-743 a.C. ca.)

Con il re Omri (885-874 a.C), salito al trono dopo l'assassinio di Eia, abbiamo al Nord il primo concreto tentativo di fondare una dinastia: cinquant'anni dopo la "casa di Omri" sarà ancora ricordata negli annali del re di Assiria. Omri appare in 1 Re 16,23-28 come un capo militare il cui primo atto è la fondazione di una nuova capitale, la città di Samaria, al posto della precedente Tirza.

Per controbilanciare l'alleanza di Giuda con Damasco si allea a sua volta con i Fenici di Tiro, alleanza che suo figlio Acab sigillerà sposando la figlia del re di Tiro, Gezabele. Omri raggiunse una potenza ragguardevole anche in campo militare, almeno in paragone alla scarsa rilevanza di Israele sul piano internazionale.

Omri assediò una città filistea e annesse gran parte del territorio moabita, in Transgiordania. Questo fatto ci è testimoniato da un importantissimo documento, la stele di Mesa, re di Moab, contemporaneo di Omri e Acab, stele scoperta casualmente in Giordania nel 1868. Si tratta, tra l'altro, del primo documento extrabiblico nel quale appare il nome di JHWH, Dio di Israele.

Il successore di Omri, il figlio Acab (874-853 a.C), si trovò a combattere contro un nemico ben più forte, la crescente potenza assira, il cui re Salmanassar III (858-824 a.C.) aveva inaugurato un'aggressiva politica di espansione. Coalizzatosi con i regni circostanti, Acab, pur sconfitto nella battaglia di Qarqar (853 a.C.) riuscì almeno in parte a contenere gli Assiri.

Un monolito datato del regno di Salmanassar III e scoperto nel 1845 attribuisce ad Acab la forza militare di 2.000 carri e 10.000 cavalli, il contingente più potente di tutta la coalizione antiassira. Verso la fine del regno di Acab anche Moab, in parte sottomesso da Omri, riguadagna la sua indipendenza, come la stele di Mesa ci testimonia. Il testo biblico di 2 Re 3 narra invece, in modo oscuro e imbarazzato, la sconfitta patita da Ioram, figlio di Acab.

Divisione dei territori verso l'830 a.C.

Sotto la dinastia di Omri la stabilità politica porta, insieme alle vittorie militari, anche un miglioramento delle condizioni economiche. Nascono tuttavia contrasti e disparità sociali, soprusi della classe dirigente, che, col passar del tempo, si faranno sempre più acuti. L'episodio dell'assassinio di Nabot da parte di Acab (1 Re 2l) ne è un buon esempio; si veda il giudizio fortemente negativo dato su Acab da 1 Re 16,30.32-33.

Questo è anche il contesto storico in cui agiscono i primi due grandi profeti, Elia (1 Re 17 2 Re 2) ed Eliseo (2 Re 3 -13). Pur se ci è difficile dire quanto le tradizioni su Elia ed Eliseo siano state rilette e reinterpretate in seguito, è certo tuttavia che testimoniano di uno scontro violento tra il culto di Baal e quello di JHWH (1 Re 18,20-40), segno del sincretismo religioso che caratterizzava il regno del Nord. Nello stesso periodo il regno del Sud appare eclissato dalla potenza del Nord e la situazione di costante anarchia politica non ne migliora le condizioni.

Di re come Giosafat e Ioram sappiamo ben poco; dopo l'uccisione di Acazia, dopo appena un anno di regno, anche la regina madre Atalia, che aveva assunto la reggenza (841-835 a.C.) viene a sua volta uccisa in seguito a un colpo di stato che porta al potere il giovane Ioas. Anche al Nord un ulteriore, sanguinoso colpo di stato, pone improvvisamente fine alla dinastia degli Omridi.

Con l'appoggio dei circoli profetici (2 Re 8,7-15), un capo militare di nome leu stermina tutta la famiglia di Omri e Acab e restaura con la forza il culto di JHWH, ordinando un massacro di tutti i sacerdoti di Baal (2 Re 10,18-28). La potenza di Israele inizia tuttavia a declinare: l'obelisco nero, altra iscrizione assira del tempo di Salmanassar III, ricorda il tributo pagato da leu al re assiro, tra l'845 e l'841 a.C.

Pochi decenni più tardi, tra l'800 ed il 785 a.C, il re di Israele Ioas appare ormai come vassallo dell'Assiria, come ci testimonia la stele assira di Rinah (797 a.C).

Con il successore di Ioas Israele gode del suo ultimo periodo di splendore: l'ascesa del re Geroboamo II (783-743 a.C), il primo re israelita di cui esista un sicuro reperto archeologico, un sigillo con il suo nome ritrovato a Meghiddo, è favorita dal crollo degli Aramei di Damasco, distrutti dagli Assiri. Gli scavi di Samaria fanno pensare a un periodo di prosperità e sicurezza.


Storicità- Una ricostruzione «a posteriori» [Ebraismo-a cura di G. Filoramo-Bari1999]

Il periodo monarchico e i due successivi corrispondono a reali momenti storici nella vicenda d'Israele, e trovano qualche conferma, per alcune delle vicende narrate dai libri sacri, in fonti diverse dalla Bibbia...


Il modello narrativo :...a momenti di infedeltà grave di Israele nei confronti di Yahweh seguono castighi, rappresentati da calamità varie ma soprattutto dal prevalere dei nemici, siano essi abitanti di Canaan o di regioni circonvicine; ai castighi seguono ripensamenti, pentimenti e il desiderio di riallacciare i rapporti con la divinità nazionale, di cui si invoca il perdono e l'aiuto; a questi ripensamenti d'Israele seguono gli interventi salvifici della divinità, con l'istaurarsi di brevi periodi di pace e di prosperità; dopo di che interviene un nuovo peccato del popolo (o del re), una nuova punizione, e così via.

I peccati del popolo o del monarca consistono fondamentalmente nell'abbandono del culto rivolto al solo Yahweh, e nella ricerca di altre divinità spesso delle divinità dei popoli vicini, Cananei o altri; in altri casi più semplicemente di errori nelle forme del culto, che possono coesistere con il riconoscimento della divinità nazionale ma lo inficiano e causano comunque sventure.

In particolare, a questo modello narrativo sono improntati, nell'opera dello storico «deuteronomista», i racconti relativi ai re del regno unito (Saul, Davide, Salomone) e poi ai re dei due regni d'Israele e di Giuda (libri di Samuele e dei Re).

E qui si dovrà sottolineare il peculiare atteggiamento di quell'opera, e in generale della Bibbia, nei confronti non solo dei singoli monarchi (della maggioranza dei quali si narrano i peccati e le infedeltà nei confronti non solo di Yahweh, ma anche dello stesso popolo, a volte vessato e depredato), ma in genere di quell'istituzione cardine dell'ordine vicino-orientale antico che fu la monarchia (ma per alcuni aspetti sacrali della monarchia nella Bibbia si veda Bernhardt, 1961).  ...

Anche se quello della storicità di figure e di eventi del racconto biblico è problema assai complesso, è lecito considerare propriamente storici (come si è affermato più sopra) i nomi e, in linea di massima, i fatti attribuiti nel testo biblico ai re di Giuda e d'Israele.

Ed è dunque possibile recuperare alla storia quale noi la intendiamo quanto i libri dei Re e delle Cronache narrano dei brevi momenti nei quali, nel corso della storia dei due regni, il culto di Yahweh avrebbe goduto del favore dei monarchi, e addirittura si sarebbero avuti tentativi di «riforma» in senso yahwista o più nettamente yahwista per iniziativa del palazzo reale, anche se sempre per stimolo di altre figure, in particolare di profeti.

I più significativi episodi di questo genere sono attribuiti dal racconto biblico a tre re di regni e di età diversi. Sullo yahwismo di Iehu re di Israele (842-815 a.C. ca.) abbiamo notizie dal racconto del secondo libro dei Re (9-10) che ne narra il colpo di stato ai danni di Iehoram (849-842 a.C. ca.) e ne connette l'azione con quella dell'intransigente profeta Elia e del discepolo di questi, Eliseo.

Il racconto di II Re presenta addirittura un Iehu unto, per volontà di Yahweh, da Eliseo, come di Saul e poi di Davide si raccontava nei libri di Samuele che erano stati unti, per comando divino, da Samuele. Su questa interpretazione yahwista del colpo di stato di Iehu ci s'interroga oggi (Soggin, 1984; Astour, 1971); e non mancano proposte di lettura assai diverse.

Maggior consenso esiste tuttora sul secondo episodio, attribuito a Ezechia re di Giuda (715-686 a.C. ca., cfr. IIRelSe II Cron. 29-31), e sul terzo che è quello della «riforma» attribuita a Giosia, re di Giuda (640-609 a.C. ca.), e datata al diciottesimo anno di quel regno (622 a.C), solo trentasei anni prima della definitiva caduta del regno di Giuda, conquistato dai Babilonesi nel 586 a.C.

Il racconto di II Re 22-23 connette gli eventi che oggi s'intendono dai più come riforma in senso yahwistico con il rinvenimento di un «libro della legge» nel tempio di Gerusalemme, mentre il racconto di II Cron. 34-35 non opera alcuna connessione fra i due eventi. In entrambi i racconti, quello che oggi si considera «riforma» altro non è che un'opera di bonifica, consistente nella distruzione radicale di ogni culto e di ogni oggetto di culto non yahwista.

Si parla oggi di «riforma» in base a una serie di ipotesi, usate troppo spesso come dati certi. La prima ipotesi è quella, sopra citata, dell'identità fra il «libro della torah» rinvenuto nel tempio di Gerusalemme secondo il racconto biblico e il Deuteronomio; la seconda ipotesi consiste nell'interpretare alcune formulazioni del Deuteronomio, relative al luogo ove il culto dovrà svolgersi (in particolare, l'espressione «il luogo che [Yahweh] avrà scelto») come riferentisi al tempio di Gerusalemme.

Questa serie di congetture ha portato gli studiosi a parlare di accentramento del culto nel solo tempio di Gerusalemme, il che sarebbe stato davvero atto rivoluzionario, più che una riforma.

Ma, anche se si dovesse accettare che un tale tentativo fosse stato compiuto sotto Giosia (il che appare a chi scrive tutt'altro che dimostrabile) resta che ci si trova ormai vicini a quel periodo che Malamat (citato in Soggin, 1984, p. 371) chiamava «il tramonto di Giuda», e che comunque, come si è detto, solo tre decenni e mezzo separano la data dell'ipotetica riforma dalla fine dello stato autonomo di Giuda.

Anche se fosse stata intrapresa, la presunta riforma non avrebbe avuto il tempo necessario per esser completata e per sortire gli effetti desiderati.





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