Piccolo Corso Biblico

STORIA DELLA SALVEZZA

IL PROFETISMO
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Dio comunica col suo popolo: il profetismoC’è una lunga storia di eventi salvifici in Isarele : una Storia di rivelazione . In questa storia,  le promesse di Dio, le sue istruzioni, i suoi giudizi e sentenze , cioè la SUA Parola , hanno un ruolo essenziale.

La rivelazione divina infatti è costitutita - inscindibilmente - dagli eventi salvifici testimoniati dalla storia e dalle Parole che ne comunicano l'autore, il significato, il messaggio.

La Parola di DIO viene comunicata ad Israele direttamente , come  un oracolo, per mezzo di profeti o veggenti ( nebiim) ,  oppure viene riconosciuta negli eventi salvifici dai sapienti.

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Michelangelo: cappella sistina - Zaccaria


Is 22,14 il Signore degli eserciti si è rivelato ai miei orecchi ( letteralmente : ha scoperchiato i miei orecchi) 1 Sam 7, 27 Poiché tu, Signore degli eserciti, Dio d'Israele, hai fatto una rivelazione al tuo servo ( gli hai scoperchiato gli orecchi) e gli hai detto Dio si rivela per mezzo di sogni , visioni  e audizioni secondo l’espressione:  " mi ha scoperchiato gli orecchi, mi ha aperto gli orecchi, "... etc.

Giobbe 33, 16 ( Dio) apre allora l'orecchio degli uomini
Gb36,10 apre loro gli orecchi per la correzione e ordina che si allontanino dalla iniquità.


Gen 15,1 Dopo tali fatti, questa parola del Signore fu rivolta ad Abram in visione: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande».
1 Samuel 3:1   In quei giorni la parola di Dio era preziosa, perché le visioni [ chazown] non erano frequenti
Daniele 2:19 Allora a Daniele in una visione notturna fu rivelato il mistero. Perciò Daniele benedì il Dio del cielo
Zechariah 13:4 In quel giorno i profeti proveranno vergogna delle proprie visioni  (חזון )che avevano annunziate.
Es 24,9 Poi Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani di Israele.10 Essi videro [חזון]  il Dio d'Israele
Is 30,10 Essi dicono ai veggenti: «Non abbiate visioni [חזון] » e ai profeti: «Non fateci profezie sincere»

Il profeta –veggente Colui che “ode” la parola divina può “annunciarla”.
Il roeh-nabi è un fenomeno tipico dell’area mediorientale.
na’bi è il profeta, è "colui che parla a nome di Dio"

Am 3,7 In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti
Dt18, 18 io -susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò.
Nm 24, 4  oracolo di chi ode le parole di Dio (perché Dio gli ha scoperchiato l’orecchio)  e conosce la scienza dell'Altissimo, (perché conosce il modo di agire di Dio nella storia) di chi vede la visione dell'Onnipotente, (perché è ammesso in visione come uditore al Gran Consiglio Celeste) e cade (cade bocconi perché è investito dal Sacro e posto in trance) ed è tolto il velo dai suoi occhi.
Ez 43:3 La visione profetica che vidi [ mar'ah è la visione del ro’eh = veggente il vero profeta di Dio] .. Io caddi bocconi.
Il profeta è colui che viene suscitato da Dio , viene "chiamato":
- riceve lo Spirito divino
- che produce nella sua coscienza una Visione
- che egli decodifica ed esprime in parole umane e ed immagini significative: l’Oracolo di Dio
A volte la visione non può essere decodificata: 

Is 29,11 Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: «Leggilo», ma quegli risponde: «Non posso, perché è sigillato».
La Visione profetica Isaia 6,1- la vocazione del profeta 
Is 1,1 ;- Ez 1,1;40,1;43,3 2 Re2,11- l' Oracolo-visione .
La Trance estatica del profeta Il profeta non è un ispirato alla maniera degli intuitivi come poeti , artisti etc., ma è investito dalla Spirito divino che induce nella sua coscienza una trance straordinaria e peculiare : tardemah ( lett. : sonno profondo) Giobbe 33,15 Dio parla nel sogno, in una visione notturna, quando il torpore [tardemah ] piomba sugli uomini, addormentati nel loro giaciglio.
Gn 2:21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto.
Gn 15:12 Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco un oscuro terrore lo assalì.13 Allora il Signore disse ad Abram:
1 Sam 26:12 tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.
Job 33:15; 4,13 Nei fantasmi, tra visioni notturne, quando grava sugli uomini il sonno,..

Nella bibbia ebraica si accenna anche ad una bevanda inebriante che induceva il tardemah:

Is 28:7  sacerdoti e profeti barcollano per la bevanda inebriante, sono storditi dal vino, vacillano per la bevanda inebriante, barcollano come avessero visioni, si intoppano pronunciando il verdetto [ l'Oracolo ].


Gesù :
Giov 8,38 Io dico quello che ho visto presso il Padre;

Lui è la SUA Parola  VIVENTE. Anzi : di più .
Veri e falsi profeti.Dt18, 18 io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. 19 Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto.20 Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire. 21 Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta?  22 Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura.
Il Popolo di Dio , popolo profetico Nm 11,24 Mosè dunque uscì e riferì al popolo le parole del Signore; radunò settanta uomini tra gli anziani del popolo e li pose intorno alla tenda del convegno. 25 Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: prese lo spirito che era su di lui e lo infuse sui settanta anziani: quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. 26 Intanto, due uomini, uno chiamato Eldad e l'altro Medad, erano rimasti nell'accampamento e lo spirito si posò su di essi; erano fra gli iscritti ma non erano usciti per andare alla tenda; si misero a profetizzare nell'accampamento. 27 Un giovane corse a riferire la cosa a Mosè e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento». 28 Allora Giosuè, figlio di Nun, che dalla sua giovinezza era al servizio di Mosè, disse: «Mosè, signor mio, impediscili!». 29 Ma Mosè gli rispose: «Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo Spirito!».

La Profezia biblica L'oggetto di ogni profezia , nella Bibbia, è il Progetto salvifico di Dio : il SUO "Regno".
Il profeta è una sentinella della storia : in virtù di un carisma ( dono dello Spirito divino ) il profeta conosce il Progetto di DIO che è il senso della storia stessa e attraverso l'oracolo , la sua sapienza carismatica, egli giudica le azioni umane separando quelle favorevoli al Progetto da quelle contrarie.
Il Profeta non è un indovino ( sebbene la Bibbia stessa attesti pratiche di divinazione molto diffuse in Israele prima del profetismo) piuttosto è colui che, conoscendo il Progetto, torna nel passato -come per prendere la rincorsa - e si proietta nel futuro, aprendo squarci di luce sulla storia.
Il messaggio profetico dunque concerne il presente e i suoi problemi : le soluzioni vengono valutate attraverso la loro proiezione nel futuro .
In questo modo , attraverso le sue " proiezioni" carismatiche può dire se la politica del Re piuttosto che un culto o una legge sono adeguati al Progetto divino .

Non mancano anche oracoli di puro annuncio di futuri interventi divini nella storia ; a volte questi annunci riguardano anche i popoli vicini e non sempre sono pienamente comprensibili per noi oggi.
I profeti scrittori e il " Giorno di Jhwh" Verso l' VIII° secolo inizia un'epoca di profeti scrittori : Amos, Osea, Isaia, Michea. Quest'epoca profetica segna una svolta nel profetismo biblico perchè

- introduce la parola profetica non più soltanto come oracolo divino ma anche come riflessione storico-teologica del profeta   stesso ; introduce la profezia di catastrofe-conversione : Israele è radicalmente peccatore e una catastrofe icombe su di esso, il " Giorno di Jhwh"

La catastrofe può essere evitata attraverso un cammino di penitenza e conversione al Progetto da parte di tutto il popolo, a cominciare dalle autorità politiche e religiose.

Al tempo di Naum si parla però di una persecuzione dei profeti da parte delle autorità. Geremia profetizza sulla catastrofe in questo modo :

Ger 2, 19 La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara l'avere abbandonato il Signore tuo Dio e il non avere più timore di me. Oracolo del Signore degli eserciti.

Con Geremia ed Ezechiele ( sec. VII°-VI° ) si ha la costatazione che il popolo non vuole convertirsi e si prospetta una catastrofe " minore" dell'annientamento di Israele : la sua sottomissione a Babilonia.

Il popolo, a cominciare da Re non ascolta il profeta e si ribella ai Babilonesi confidando nell' aiuto dell' Egitto e finisce per aprire la storia alla catastrofe totale : Gerusalemme viene assedita e poi distrutta e il popolo deportato in massa a Babilonia.

Ezechiele, Geremia ed Isaia I e II guidano il popolo in esilio ad un cammino di pentimento e conversione, fino ad annunciare una speranza di liberazione ed infina la restaurazione del Regno di Israele.

La " Nuova Alleanza : Dio sarà di nuovo alleato del suo popolo e -attraverso di esso- di tutta l'umanità, ma secondo una Relazione Nuova .

Dio cambierà l'uomo, ricreandolo nel " cuore" con il SUO Spirito , in modo da renderlo UOMO SPIRITUALE, capace di vivere in sintonia con Dio.

Durante il periodo di restaurazione i Profeti Aggeo, Zaccaria e Malachia insistono sulla ricostruzione del Tempio di Gerusalemme e sulla speranza di un Re davidico messianico.

Con Isaia III l'attenzione sfuma sempre più sul presente per annunciare una speranza escatologica : Dio creerà tutto di nuovo, secondo l'espressione polare : " Cieli Nuovi e Terra Nuova ".

Nel V° secolo Malachia oracola sul presente mentre Zaccaria ed Isaia III aprono la storia futura all'avvento di un grande profeta sul modello di Mosè o di Elìa
La fine del profetismo carismatico. Nel II sec a.C. nella comunità giudaica iniziata da Esdra e Neemia , l'ideologia dominante era quella del cosiddetto Cronista, autore dei due omonimi libri della Bibbia. Questi vede nella comunità postesilica il compimento di tutta la storia di Israele: Davide aveva intrapreso l'opera di costituzione del regno di israele come regno di Dio e del suo popolo; questa opera continuava ancora nei suoi discendenti, liberi ormai da impegni politici e dediti alla torah, al tempio cioè al culto-servizio nella prospettiva di una santificazione-separazione-purificazione di tutto il popolo dagli altri popoli.

Al profeta si era sostituito , nella guida, il sacerdote-levita che aveva assunto il monopolio della predicazione e della catechesi :

2Cr 1 7,7 Nell'anno terzo del suo regno mandò i suoi ufficiali Ben-Cail, Abdia, Zaccaria, Netaneèl e Michea a insegnare nelle città di Giuda. 8 Con essi c'erano i leviti Semaia, Natania, Zebadia, Asael, Semiraimot, Giònata, Adonia e Tobia e i sacerdoti Elisama e Ioram. 9 insegnarono in Giuda; avevano con sé il libro della Legge del Signore e percorsero tutte le città di Giuda, istruendo il popolo.

La catechizzazione di Israele fu portata avanti con interventi anche drastici:

Ne 13,23 In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdòd, di Ammòn e di Moab; 24 la metà dei loro figli parlava l'asdodeo, conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo, non sapeva parlare giudaico. 25 io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie al figli di costoro e non avrebbero preso come mogli le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi..

Vi furono parecchie reazioni a questo integrismo fondamentalista:

• in Samaria il Sommo sacerdote Manasse si rifugiò sul Garizim dove fu eretto un tempio dai circoli di ideologia universalistica che vedevano nel fondatore del Regno, Davide , un goy, un non ebereo (Rut,Giona...)
• uscirono allo scoperto circoli che contestavano la sapienza tradizionalista (Giobbe...Qoelet.)
• altri ancora rivendicavano il diritto di essere diversi dalla ufficialità e prendevano il posto dei profeti (Aggeo, Zaccaria I, Isaia III, Malachia...)
L'avvento delle oppressioni elleniche ed ellenistiche mise a dura prova la fedeltà osservante del popolo e la tenuta della tradizione giudaica che si era instaurata. Il perdurare dell'oppressione indusse questi circoli profetici ad una sfiducia nelle istituzioni giudaiche che si rifacevano a Davide ed alle sue prospettive.

La liberta' sembrava impossibile in questo mondo e la parola di Dio non poteva che compiersi in un altro mondo, oltre la storia. Si delineava così una rottura della storia , la fine di un eone e l'avvento di un nuovo eone in cui Dio avrebbe instaurato il suo regno.

Questo dualismo si inserisce anche nel filone profetico che ormai era finito.
Una serie di fatti ne rivelano la scomparsa :

• il lamento : «non ci sono più profeti e tra di noi nessuno sa fino a quando ... » (sal 74,9)
• la minaccia di morte per chi osa ancora fare il profeta : « 3 Se qualcuno oserà ancora fare il profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli diranno: «Tu morirai, perché proferisci menzogne nel nome del Signore», e il padre e la madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. 4 In quel giorno ogni profeta si vergognerà della visione che avrà annunziata, né indosserà più il mantello di pelo per raccontare bugie. 5 Ma ognuno dirà: «Non sono un profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono dedicato fin dalla mia giovinezza». (ZC 1 3,3)
• e, più tardi, la collocazione delle pietre dell'altare profanato «in luogo conveniente finché fosse comparso un profeta a decidere di esse» (1 Mac 4,46)
• il conferimento del sommo sacerdozio a Simone Maccabeo , un laico, «finché sorgesse un profeta degno di fede» (macc 14,41) provano a sufficienza il superamento della profezia.

Questa profezia era caduta in discredito per più motivi:

• la varietà dei messaggi,
• il mancato adempimento delle promesse, almeno così come erano state intese dai contemporanei,
• la mancanza di una dialettica con il potere politico passato nelle mani degli stranieri (Persiani, Tolomei, Seleucidi)
• e l'assenza, in una società tranquilla, dei suoi propri ambiti quali la disparità sociale, l'autenticità della religione, l'intervento divino nella storia.
I profeti della restaurazione. " La missione dei profeti nel periodo seguente l'esilio è protesa alla
-rinascita della comunità di Israele ,
-all'annuncio dell'inizio dell 'era del Messia finale
-e all'accentuazione della visione escatologica.


I profeti sostengono il popolo nel momento della delusione, lo invitano alla speranza nel compimento divino delle promesse, lo incoraggiano e lo risvegliano.

Aggeo e Zaccaria I°(capitoli 1-9).Sono contemporanei.

Ritornati ambedue dall'esilio nel 520 con Zorobabele, seguono la medesima via di sostegno all'opera della restaurazione; il primo sollecita alla ricostruzione del tempio, il secondo ad una interiore purificazione. Non abbiamo notizie sulla loro vita.

La predicazione di Aggeo raggiunge lo scopo: il tempio viene terminato , ma il risultato non è grandioso. Aggeo profetizza che se la grandiosità non eguaglia quella del primo tempio di Salomone, la sua gloria sarà maggiore perchè esso segna l'inizio dell'era messianica: ad esso affluiranno tutti i popoli per sottomettersi a Dio e questi donerà al mondo la Pace Universale definitiva.

Zaccaria incorona simbolicamente Zorobabele per annunciare la restaurazione della dinastia davidica e l'inizio dell'era messianica promessa attraverso i profeti dell'esilio.
Anche se in modo incompleto le promesse divine incominciano a compiersi.


Mi 5, 1E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,   da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele;le sue origini sono dall`antichità,dai giorni più remoti.

Malachia e Giona. Sono tipici rappresentanti di due correnti: nazionalista l'uno, universalista l'altro.

Il libro di Malachia è in realtà anonimo (Malachia significa " mio messaggero") e pare composto prima del 445. Malachia profetizza per l'era messianica che è iniziata un sacrificio nuovo da offrire a Dio, un sacrificio perfetto, puro e perciò gradito a Dioche salirà da ogni parte del mondo da tutti i popoli. I cristiani vedranno nel sacrificio eucaristico (la Messa) il compimento di questa profezia.

Il libro di Giona è collocato nella Bibbia (non però in quella ebraica) tra i profeti ma non è propriamente un libro profetico. Ha un genere letterario proprio: è suna opera sapienziale arricchita di elementi storici. L'autore appartiene al quinto secolo e non prima. Quindi Giona non è un personaggio storico ma il protagonista del libro presentato come il profeta Giona dell'ottavo secolo (2 Re 14,25). La finalità del libro è ben chiara: Dio ama anche i pagani e non vuole che nessuno si perda senza aver avuto almeno un'occasione opportuna per convertirsi.


Gioele e Abdia. Ambedue appartengono alla tendenza nazionalista. Abdia è uno sconosciuto e il suo libro è il più breve dell'A T: di particolare si ha l'esaltazione della potenza e giustizia di Jahvè. Gioele fu un profeta in Giuda dopo l'esilio.

Il libro risale agli inizi del quarto secolo e si ,divide in due parti: nella prima descrive una invasione di cavallette (motivo per una liturgia di lutto e di supplica); nella seconda parte profetizza l'era nuova messianica e il giorno di Jahvè con l'annuncio della diffusione dello spirito su tutto il popolo. I cristiani vedranno il compimento di questa profezia nella Pentecoste cristiana.

Il regno di Dio messianico-escatologico sara' un regno di shalom, pace universale .

[Is 11,6]il lupo... insieme con l`agnello: la rivolta dell`uomo contro Dio (Gen 3) aveva spezzato l`armonia tra l`uomo e la natura (Gen 3,17-19), tra l`uomo e l`uomo (Gen 4)I profeti annunziano guerre e invasioni, castigo delle infedeltà di Israele. Al contrario, portando il perdono dei peccati, la riconciliazione con Dio e il regno della giustizia, l'èra messianica stabilisce la pace che ne è la conseguenza: fertilità del suolo (Am 9,13-14, Os 2,20, Os 2,23-24), disarmo generale (Is 2,4, Is 9,4, Mi 4,3-4, Mi 5,9-10, Zc 9,10), pace perpetua (Is 9,6, Is 32,17, Is 60,17-18, Sof 3,13, Zc 3,10- Gl 4,17).

La nuova alleanza è un`alleanza di pace (Ez 34,25, Ez 37,26). Il regno messianico è un regno di pace (Zc 9,8-10, Sal 72,3-7). Questa pace si estende al regno animale, fino al serpente, responsabile della prima colpa: l`era messianica è qui descritta simbolicamente come un ritorno alla pace paradisiaca. Il Messia  guiderà l'esodo dal Regno del Male verso il Regno di Dio di tutti coloro che crederanno in Lui e lo seguiranno

Terzo Isaia (capitoli 55-66).
Autore, non meglio identificato, dell'ultima parte del libro attribuito a Isaia del sec. VIII. Il profeta viene unto da Dio perchè porti agli umili di Israele, coloro che confidano solo in Lui e non nel potere delle armi e dei grandi Messia , la buona novella dell'era messianica.

Gerusalemme è chiamata a risorgere dalla sua condizione miserevole trasfigurandosi nella luce che riceve da Dio. Essa sarà il Centro del mondo dell'era messianica e ad essa accorreranno tutti i popoli per lodare Dio.
I cristiani vedranno il compiersi di questa profezia nella Gerusalemme-Chiesa di Gesù trionfante in Paradiso.


Zaccaria II° (capitoli 9-14) La seconda parte del libro di Zaccaria (cc. 9-14) si distingue nettamente dalla precedente: è stata composta alla fine del quarto secolo e annessa agli oracoli di Zaccaria. Egli annuncia l'intervento straordinario di Jahvè:

Israele sarà salvato, gli empi puniti e il regno teocratico stabilito con l'avvento del Re (Messia) vittorioso e umile, virtuoso di giustizia, mitezza e pace.

I cristiani vedranno nell'entrata di Gesù in Gerusalemme sul dorso di un asino acclamato dalla folla dei semplici il compimento di questa profezia.

Il  Messia davidide non sarà legato alla discendenza genealogica , che si è di fatto interrotta, ma alla promessa divina. Sarà un germoglio  di Davide ,cnel senso che riprendera' la dinastia interrotta a cu i ’ legato il compimento delle promesse divine di liberazione finale da tutti gli avversari- nemici del regno di Dio.


Zc 3,8 ecco, io manderò il mio servo Germoglio

(et_abedê semah- questo nome messianico (cf. Ger 23,5+33,15-Is 11,1 non sembra ancora applicato a Zorobabele, come in Zc 6,12. - Invece di «Germoglio», i LXX hanno: Anatolè= «Sole levante» (cf. Lc 1,78)

Zc3,5 Il suo regno durerà quanto il sole,quanto la luna, per tutti i secoli.7 Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e //abbonderà la pace,finché non si spenga la luna.10Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.11A lui tutti i re si prostreranno,lo serviranno tutte le nazioni.
Zc 9,9 Esulta grandemente figlia di Sion,giubila, figlia di Gerusalemme!Ecco, a te viene il tuo re.Egli è giusto e vittorioso,umile, cavalca un asino,un puledro figlio d`asina.10Farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme,l`arco di guerra sarà spezzato,annunzierà la pace alle genti,il suo dominio sarà da mare a maree dal fiume ai confini della terra.


Baruc . Baruc era il segretario di Geremia, di cui riportò alcune profezie (Ger. 36) . Il libro attribuitogli viene datato in un periodo posteriore (III sec.), anche se l'autore può avere utilizzato un materiale antico. Il capitolo sesto contiene l'epistola di Geremia, che avrebbe scritto agli esiliati di Babilonia nel 597,in realtà non si tratta di una lettera di Geremia ma di una satira di anonimo.

In questo libro sono indicate le cause per cui si è mantenuta l'unità nelle comunità giudaiche della diaspora: legame con Gerusalemme, preghiera, lettura dei libri sacri, culto della legge, senso profondo del peccato e della conversione, rifiuto di ogni forma di culto idolatrico."


rif. [Bibbia Piemme-Introduzione alla storia di Israele]

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