Piccolo Corso Biblico

STORIA DELLA SALVEZZA

Il messianismo
. L'escatologia giudaica.


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Il Messianismo
La storia della monarchia israelita si conclude con un paradosso: dopo il fallimento dell'esilio l'ideologia monarchica non scompare, ma sopravvive proiettata nel futuro : il Messia ( re-profeta-sacerdote davidide ) è visto come un re, il figlio di Davide (Is 11; Me 11,9-10; Le 19,38) in chiave escatologica .

Il Messia è il re che saprà fondare la società giusta, ordinata cioè secondo le leggi di Dio, in cui si realizzeranno le promesse divine di Pace e Benessere.

Il termine ebraico mashiach (da cui deriva la parola e quella latina e poi italiana Messia- tradotta in greco con Christos ) significa propriamente "unto" ,e l’unzione deve essere intesa in senso sacrale. Il rito dell’unzione è documentato anche presso gli egizi e gli ittiti. Il termine riicorre nella Torah come attributo della maggior parte dei re di Israele o di Giuda (ha-melekh ha-mashiach, "il re unto"), presso i quali l'unzione equivaleva aII'intronizzazione (cfr. ad esempio l'unzione di Davide, narrata in 1Sam 16, 3-12) come consacrazione. Successivamente mashiach viene riferito anche ai sacerdoti, ai patriarchi e ad alcuni profeti. Il termine “messianismo” non esiste nell’ebraico biblico. E’ stato coniato dagli studiosi per indicare una funzione di salvezza che alle origini era legata alla funzione del re in quanto rappresentante di Dio sulla terra, cioè il suo Unto.
In Isaia ci sono accenni ad un Messia, intimo con Dio , in grado di offrire una prospettiva di gloria alla nazione.

Is 2,2 Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti. 3 Verranno molti popoli e diranno: «Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. 4 Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra. 5 Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore.

Questo messia sarà un discendente di Davide.

Is 11,1 Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. 2 Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. 3 Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; 4 ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio. 5 Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà. 6 Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. 7 La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. 8 Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi. 9 Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare. 10 In quel giorno la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa.

In Ezechiele (prima metà del VI sec. a.C.) cominciano le riletture delle profezie messianiche: il messianismo resta regale, ma non più davidico. Le vicende storiche portano alla caduta della dinastia davidica e il concetto di messia non è più legato alla figura di un re: anche il sacerdote è unto , consacrato, e può essere il messia glorioso.

La funzione messianica, che è funzione di salvezza, facendosi autonoma rispetto alla regalità diventa più facilmente caricabile di valenze religiose. L'attesa del messia diventa possibilità di attesa di più messia. A partire dall' epoca postesilica, e poi nel tardo giudaismo, il termine mashiach assumerà un significato escatologico ad indicare una personalità investita di una missione divina, chiamata a realizzare una promessa di liberazione o di salvezza definitiva dai Nemici.
Prima dell'epoca cristiana si farà strada una concezione à sulla fine della storia in cui Dio interverrà per punire gli empi, ebrei o non ebrei , e per premiare i giusti.

Dopo questo Giudizio Dio farà costruire un nuovo tempio e si stabilirà un regno di giustizia governato da un essere speciale, un messia nel senso di "re", ma senza essere legato alla casa di David.

Il messia che verrà dopo il Giudizio avrà la funzione di stabilire sulla terra l'ordine e la giustizia voluti da Dio. ( cf. il Libro dei Sogni)

Fra il II e il I sec. a.C. nell’ambiente essenico di Qumràn si sviluppa un tipo nuovo di messianismo in cui si contemplano due funzioni messianiche , quella civile e quella religiosa . I due messia  quando verranno, si disporranno gerarchicamente in modo che la posizione più alta tocchi al messia sacerdotale ( cf.: Regola della Comunità 9, 11, Testamento di Ruben, 6, 8 e Test. di Giuda, 21, 4: "Come il cielo è più alto della terra, così il sacerdozio di Dio è più alto del regno terreno")

Il messia sacerdotale avrà il compito di dare l'interpretazione definitiva della Torah e di legare satana  [Test. di Levi, 18, 12]) liberando il mondo da  Beliar , il satana, cioè dal male.

Test. di Levi, 18, 1-7:
"Quando il Signore avrà fatto vendetta di loro,
Allora il Signore farà sorgere un sacerdote nuovo,
al quale tutte le parole del Signore saranno rivelate.
Egli farà sulla terra un giudizio di verità, durante molti giorni.
Questi brillerà come il sole sulla terra
e farà scomparire ogni tenebra di sotto il cielo;
vi sarà pace su tutta la terra.
Ai suoi giorni i cieli esulteranno,
e le nubi si rallegreranno...
La gloria dell'Altissimo sarà pronunciata sopra di lui,
e lo spirito di intelligenza e di santità riposerà sopra di lui...
Egli darà la maestà del Signore ai suoi figli, in verità e per sempre.
Egli non avrà successori, di generazione in generazione e per sempre...
Sotto il suo sacerdozio scomparirà il peccato...
Darà da mangiare dell'albero della vita ai santi...
Beliar sarà legato da lui...".


Nelle teologie successive come  quelle esprese nei libri II Baruc e IV Ezra  ci sarà una diminuzione dell'importanza del messia: il suo ruolo verrà limitato , avrà tratti più umani, sia pure di un'umanità superiore a quella dei comuni mortali, la sua vita infatti durerà ben quattrocento anni. Alla fine di questi quattrocento anni morirà e con la sua morte finirà il mondo  e la storia.

Il mondo ritornerà al silenzio primordiale per sette giorni, tanti quanti quelli della prima creazione . Poi avverrà la nuova creazione, il nuovo mondo, quello finalmente e definitivamente libero dal  male.

Secondo Rabbi Hillel,un tannaita invece, in futuro non ci sarà più alcun Messia per Israele, perché l' epoca messianica si sarebbe già realizzata al tempo di Ezechia re di Giuda ( vedi : Talmud )

Lo spirito profetico , il messianismo e l'escatologia biblica.
Nella storia Israele è sempre peccatore : la storia è rovinata! Come potrà Dio compiere le sue promesse con una umanità che lo contrasta continuamente alleandosi al maligno ed ai suoi progetti?

L'uomo " zoppica" perchè cammina in due scarpe : quella di Dio e quella del maligno. Così vedono le cose i profeti.

Una riflessione successiva porterà il movimento profetico a trovare una speranza escatologica ( escaton = la fine verso cui si muove la storia ) nella storia stessa.

Dio agisce nella storia in modo comprensibile all'uomo ma la Ragione Divina non può essere totalmente còlta dalla ragione umana ; Dio è libertà, creatività, indeducibilità. Dio infatti non agisce secondo schemi totalmente prevedibili : ha promesso una salvezza che prima o poi avrà un compimento , ma osservando la storia, Dio compie le promesse sempre lasciando uno scarto tra la promessa e la sua piena realizzazione storica.

Come se Dio volesse compiere le promesse ma mai in modo prevedibile : Egli lascia sempre aperto uno spazio di creatività e questo scarto diventa l'oggetto della riflessione profetica.

I Profeti partono da questo scarto tra promessa e compimento storico per ampliarlo e farlo diventare un orizzonte : cosa ha in mente Dio? Esploriamo l'orizzonte che abbiamo aperto.



Questa teologia della storia nasce dalla riflessione carismatica dei profeti sulla storia stessa : Dio è indeducibile e la storia salvifica procede nonostante l'opposizione di Israele che pecca continuamente .

I profeti vedono nella non-pienezza di compimento delle promesse l'apertura di nuove possibilità , nuovi eventi salvifici divini, come nuove promesse che stanno già dentro l'evento precedente.

Così essi vedono che Israele tende all'autodistruzione ma un " resto" del popolo sarà salvato continuamente da Dio e questo " resto" è lo scarto sul quale si apre un nuovo orizzonte salvifico.

Sir 44:17 Noè fu trovato perfetto e giusto, al tempo dell'ira fu riconciliazione; per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra, quando avvenne il diluvio.
Sir 47:22 il Signore non rinnegherà la sua misericordia e non permetterà che venga meno alcuna delle sue parole. Non farà perire la posterità del suo eletto né distruggerà la stirpe di colui che lo amò. Concesse un resto a Giacobbe e a Davide un germoglio nato dalla sua stirpe.
Is 10:22 Poiché anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, solo
un suo resto ritornerà; è decretato uno sterminio che farà traboccare la giustizia,
Is 37:32 Poiché da Gerusalemme
uscirà un resto, dei superstiti dal monte Sion.
Ger 31:7 Poiché dice il Signore: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: Il Signore ha salvato il suo popolo,
un resto di Israele».
Is 1:9 Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato
un resto, già saremmo come Sòdoma, simili a Gomorra.

Perciò

Tob 13:17 Gerusalemme sarà ricostruita come città della sua residenza per sempre. Beato sarò io, se rimarrà un resto della mia discendenza per vedere la tua gloria e dar lode al re del cielo.

e dice S.Paolo dei primi cristiani-ebrei

Rm 11:5 Così anche al presente c'è un resto, conforme a n'elezione per grazia.

La fine della storia della salvezza
La storia della salvezza si compirà certamente " un giorno" . L' escaton della storia umana è il progetto salvifico di Dio. Questa riflessione riporta Dio nell'ambito del Mistero e l'uomo nell'ambito della fede in Lui, nella speranza in Lui, nell'amore ( o no?) per Lui , contro ogni tentazione umana di ridurre Dio ed il suo progetto ad un automatismo, ad un meccanismo, ad una Legge , perciò ad una prevedibilità da parte dell'uomo.

Per conoscere pienamente il fine della storia, l'escaton che la muove, bisognerà aspettare la fine della storia stessa . Così nessuno , nemmeno il profeta è padrone della storia . Una certezza però rimane : nella storia Israele ha conosciuto la salvezza divina nonostante il peccato e non può che aspettarsi una salvezza definitiva, nonostante il peccato!

Messianismo e speranza escatologica ( fondata sull'escaton salvifico) finiscono per fondersi. Il Messia porterà la storia alla sua fine : Cieli Nuovi , Terra Nuova, per un Uomo Nuovo.

Nuova teologia
Israele si è dimostrato radicalmente incapace di aderire alla Torah.
Come potrà Dio compiere le promesse di salvezza fatte nei secoli al suo popolo?

A Babilonia nasce una grande riflessione teologica che verrà poi codificata nella Bibbia Ebraica. Si rinnova la teologia della Creazione e la teologia del Peccato . I sapienti di israele raccontano questa rivelazione contenuta nelle storia della salvezza per mezzo dei miti che troviamo all'inizio della Bibbia.




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