Corso di Religione



SATANISMO
Filosofia storia e teologia.
         


powered by FreeFind



L'essere umano non può fare a meno del trascendente ( CREDERE E AMARE - Giacomo Dacquino - psichiatra)

"La dimensione religiosa, al di là del fatto di essere credenti o non credenti, fa parte della vita. Tutte le persone sono religiose, anche se non sanno di esserlo o professano di non esserlo.

Tutte avvertono la propria finitudine, la contingenza, la precanietà. Tutte si pongono domande sul senso della vita e della morte, del «prima» e dei «dopo»: «Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Perché il dolore?perchè la morte? ».


Ma ci sono interrogativi cui nessuno può dare una risposta soddisfacente. Per questo si ha bisogno di sovrumano, che nella terminologia cristiana corrisponde al bisogno di Dio .

Seppur con varie accezioni e rappresentazioni, il sovrumano è sempre stato presente in tutte le civiltà, anche se nel recente passato a una mentalità sacrale ne è succeduta una secolare. Da Dio l'attenzione si è spostata all'uomo, dal trascendente all'immanente. Nell'attuale società occidentale, sorpassate le grandi ideologie basate sulla ragione, il cuore torna al centro delle pulsioni umane, con i suoi errori ma anche con la sua energia, alla ricerca di amori più sublimati.

Superati i bisogni primari (casa, cibo, vestiario), caduti quei valori «paterni» nei quali non si riesce più a credere, si è acuito il bisogno di spiritualità, di sintonia con il mistero, poiché si avverte il vuoto che la ragione e la tecnologia non possono colmare. Si procede alla ricerca di qualcosa che vada oltre la scienza e la ragione.

L'uomo ìperrazionale e ipertecnologico non può fare a meno del trascendente: è una sua necessità, anche quando la nega.

Spinti da un'insoddisfazione spirituale, si torna al sacro per una reale esigenza di vita interiore, per un bisogno di riferimento all'assoluto più che di appartenenza a un credo specifico. Tuttavia ognuno risponde all'insopprimibile richiamo del trascendente secondo la propria formazione individuale e ambientale.

C'è chi fa ricorso a una spiritualità semplice, immediata, fatta di credenze, di devozioni, di prodigi e di miracoli. C'è chi si tuffa nella religiosità con le idee confuse se non addirittura malate, provando l'ebbrezza dell'ignoto e della magia.

Persino i gruppi satanici evidenziano, anche se in forma antitetica, un bisogno di sacro.

Esiste un consumismo della spiritualità che nasce da una religiosità disperata disposta a raccogliere tutto quello che trova.
Credenze vaghe che si coniugano con mistiche deviate, mondi dove ognuno s'inventa la propria religione, secondo le mode o gli oroscopi. "

I fattiNell'ottobre 1999, dopo la denuncia di un'ex adepta, la polizia ha fatto irruzione in una chiesa sconsacrata vicino a Tivoli, in provincia di Roma, dove alcuni satanisti si davano un appuntamento fisso, il primo venerdì del mese ( giorno in cui i cattolici onorano Gesù in modo particolare ) , per incontrarsi e praticare i loro riti.

- Indossati dei mantelli con i cappucci neri, procedevano alle «celebrazioni» che consistevano
- nell'assunzione di stupefacenti,
- nel sacrificio di vari animali,
- in orge di sesso compreso lo stupro di donne  anche minorenni che non erano in condizioni di  opporsi perché drogate

- in varie tipologie di offese a Gesù .. etc.

Le «messe nere», nate- secondo le fonti a disposizione- nel secolo XVII alla corte di Luigi XIV, sono state tramandate e rilanciate nella storia , anche d'Italia , dai diversi movimenti degli adoratori di Satana presenti e in molti altri gruppi apparentemente estranei a Satana.
( vedi : esoterismo, spiritismo, magìa )

Si tratta di rituali che ricalcano , scimmiottandola in negativo, la messa cattolica, in quanto ne sono una parodia erotico-blasfema, con tanto di officiante, sacerdoti, chierici, letture e profanazione dell'eucarestia. Ostie consacrate, commissionate a finti cattolici insospettabili , vengono ricoperte di insulti, sputi, etc.

Gli accoliti sono coperti da un grande mantello con cappuccio stile boia, il gran cerimoniere indossa paramenti neri, le immagini sacre e i crocefissi sono capovolti. Si invoca Satana come un amico confidente, chiedendogli favori: potere, successo, denaro, sesso, amore, felicità, persecuzione contro qualcuno ecc. 



A volte, dopo l'uccisione di un gallo, di un gatto o di un capretto, si praticano l'ematofagia ( bere sangue animale) e altri riti satanici che sono anche un pretesto per orge di droga e di sesso allargato con scambi di coppia (che naturalmente attirano giovani e non , annoiati dalla vita ordinaria del nostro Condominio Occidentale erotomane e consumista).

In nome della libertà di religione in tutto l'occidente -sedicente cristiano- queste pratiche sono in aumento, come denunciano tutti gli osservatori .

   L'   Unione Satanisti Italiani    

Breve storia del satanismo FRANCIA-1680 Catherine La Voisin – gruppo  protosatanista stroncato dal prefetto di polizia Nicholas de la Reynie. (fonti di polizia).Ai margini della corte di Luigi XIV, sacerdoti cattolici rinnegati (  come l’abbè Guibourg) ,per conto della La Voisin ,e a favore di dame di Corte (come  la marchesa di Montespan,favorita del Re) celebrano  messe nere  in cui il Diavolo viene adorato (e talvolta sacrificati fanciulli) per ottenere vantaggi e favori materiali.

ITALIA –XVIII sec-Ai margini del  quietismo  e della  massoneria  vengono celebrate messe nere (attestate nel Ducato di Modena)

INGHILTERRA –XVIII sec-fra i libertini  della  Società di San Francesco (non è l’Hell Fire Club) il cui leader è Sir Francis Dashwood nasce un satanismo ludico razionalista,anticlericale.

FRANCIA XX sec.- la stampa tratta il satanismo con indulgenza e perfino simpatìa. Maria de Naglowska (esoterista collaboratrice di Julius Evola) apre a Parigi il  Tempio di Satana .

INGHILTERRA XX sec.- Aleister Crowley (1875-1947) detto il  mago nero  produce  scritti e rituali ai quali si rifà il satanismo  del XX secolo e quello contemporaneo.

USA – John Whiteside Parsons (1914-1952) elabora le idee di A. Crowley trasformandole in  Culto dell’anticristo.

UK-1960-LONDON- The Process

USA 1961– Kenneth Anger e Anton Szandor La Vey (Howard Stanton La Vey) fondano il Magic Circle

USA 1966- Chiesa di Satana -Anton Szandor La Vey

USA 1975- Tempio di Set- Michael Aquino (specialista dell’Esercito USA in disinformazione  e guerra psicologica)

Umanesimo e satanismo Il satanismo : " ...è essenzialmente la ribellione della creatura verso il creatore, la sommossa dell'imperfetto contro la perfezione assoluta; alle sue basi v'è l'orgoglio, ma, più ancora, un tragico complesso d'inferiorità... " J . K. Huysmans

Il  Satanismo non consiste nel culto del male; esso possiede anzi una morale sua propria fondata sul disdegno di ogni sottomissione e sull'affermazione eroica dell'Io, che difende nella sua assoluta integrità anche a costo di perderlo eternamente".

Ma perché il satanismo si manifèsti veramente come tale, si deve avere la certezza che l'Io è fatalmente condannato alla sconfitta e quindi alla sottomissione, pur sentendosi l'esasperato atteggiamento alla non-acquiescenza a quello stato di vinto.

Di qui il risentimento feroce che lo porta a rovesciare la scala dei valori etici con una conseguente creazione di una pseudo religione, in cui all'ossequio verso il vincitore si sostituisce l'oltraggio, e la dannazione si preferisce alla partecipazione del canto di vittoria col vincitore. Si ha allora la felicità della disperazione

Il Satanismo infatti fu anche un atteggiamento di sacrilega sfida e gusto di sentimenti perversi deliberatamente coltivati, in voga soprattutto presso scrittori romantici e decadenti.

Da uno degli scrittori che più l'hanno analizzato, J.K. Huysmans, il satanismo è definito come

un "bastardo del cattolicismo" che "consiste
- in una pratica sacrilega,
- in una ribellione morale,
- in un'orgia spirituale,
- in un'aberrazione per nulla ideale e cristiana;
- risiede anche in un godimento temperato dal timore ( ... ),
- la gioia proibita di trasferire a Satana gli omaggi e le preghiere dovute a Dio;
- consiste nell'inosservanza dei precetti cattolici che vengono seguiti all'incontrario,
- commettendo, per oltraggiare più gravamente Cristo, i peccati che egli ha più espressamente maledetti: la contaminazione del culto e l'orgia carnale" .


Come si vede in questa descrizione, sono contemplati gli aspetti principali del satanismo, dalla sfida puramente intellettuale alle pratiche oscene e grottesche della messa nera. Ma il satanismo più profondo e capillare è l'apoteosi dell'uomo, con riduzione della religione e della morale a cosa libera, facoltativa.

E' satanica quella società che opprime e distrugge la vera libertà e coi suoi sistemi deleteri conduce l'umanità all'annientamento, prima morale e poi fisico. Siccome poi il diavolo, nell'esercitare il suo influsso sugli uomini, adopera tutti i mezzi che può, si serve anche del mondo materiale facendolo divenire occasione di peccato.

I primi chiari segni di satanismo li troviamo nell'umanesimo con la grande glorificazione dello spirito umano, e quindi con quell'atteggiamento di lotta e di ribellione contro tutto ciò che poteva creare ostacolo a quella esaltazione.

Le pratiche magiche, e quindi l'alleanza con Satana, vennero solo di conseguenza, quando l'uomo credette bene, con quei riti e con quelle pratiche, di poter raggiungere più facilmente il suo scopo della propria esaltazione, con forze non provenienti da Dio. Lo svincolarsi dalla soggezione a Dio era condizione assolutamente insostìtuibìle, per evitare ogni omaggio a un Creatore e ad un Essere infinito.

L'accordo col grande ribelle Satana era solo per svincolarsi più facilmente dalla sottomissione a Dio, tanto più che Satana era il riconosciuto e pacifico dio e padrone dei mondo: e l'uomo non aspirava che a una potenza incontrastata terrena. Del resto solo con Satana si poteva dar libero campo all'orgoglio della natura.

Contro queste deviazioni della stessa natura umana, ecco la redenzione del Cristo che diviene un dramma cosmico, secondo quanto scrive S. Paolo:

"La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella fibertà della gloria dei figli di Dio " (Rm 8,19- 2 1).

Le forme deteriori del satanismo.
Il satanismo acquista colori più foschi quando l'uomo giunge alla perversità di stipulare un "patto col diavolo", sottoscrivendolo col proprio sangue, in cui dà a Satana la sua anima in cambio di beni, che possono essere longevità, ricchezza, potenza, come riferisce già Teofilo (sec. V), amministratore della Chiesa di Adana in Cilicia; e come leggiamo pure nella leggenda di Cipriano.

Il culto reso a Satana trova un pericoloso e superstizioso fondamento nella credenza in un suo potere fantastico quando viene concepito come una specie di attività malvagia da servire e da conciliarsi, proprio nell'interesse personale. Perciò J . K. Huysmans definiva il satanismo ' ...la gioia proibita di trasferire a Satana gli omaggi e le preghiere dovute a Dio".

Le espressioni più caratteristiche dei satanismo ci sembrano, fra le altre, le seguenti:

- l'Inno a Satana di Giosuè Carducci, dell'ottobre 1863, in cui s'intende glorificare in Satana la forza vitale    e il progresso moderno;
- il Lucifero di M. Rapisardi, in cui si dice a Prometeo: '"levati, il gran Tiranno è spento" (a. 1887).
- Sìmile idea è in "La révolte des anges" di Anatole France (1914).
- Vediamo un satanismo furente nei Chants de Maldaror di Isidore Ducasse, usciti nel 1868 e riediti nel    1927.
- Gli esponenti più significativi del satanismo nella metà del secolo XX erano j. P. Sartre, A. Gide (m. 1951), A. Camus, di cui citiamo: Les justes (Paris 1950); L'homme révolté (Paris 195 1).
- Le evocazioni sataniche di Lessing si risolvono in un razionalismo umanitario;
- lo stesso si dica dell'Eloa (1824) di A. de Vigny;
- del The Loves of the Angels (1823) di T. Moore;
- de La chute d'un ange (a. 1838) di Lamartine.

Altri scrittori usarono il tema di Satana per la satira dei costumi, come Guevara, Lesage, Cazotte, Béranger, Scribe ecc., o per fantasie da scettici, come G. Sand, Balzac, Flaubert, Longfellow.

Con - Williarn Blake (Marriage of Heaven and Hell, 1790) appare un satanismo metafisico, che inneggia all'insurrezione "sacra" dell'uomo contro Dio. Questo del Blake è certamente una delle forme più idealizzate del satanismo settecentesco.

- Con G. Byron giungiamo all'iniziativa dell'esaltazione piena di Satana. Egli, infatti, nel Manfredi (1817) e più ancora nel Caino (1821) esalta il superuomo tenebroso, sconfitto per aver avuto compassione dell'uomo. Egli inoltre modella se stesso nella figura dell'angelo maledetto e trovò il suo ritmo vitale nella trasgressione, specie per peccati più vituperevoli, come l'incesto.

- Segue Schelley, che nel Prometeo liberato canta la rivolta dell'incatenato dal furore di Giove. Robert Southey definì Scuola satanica (the Satanic School) la scuola di Byron e Schelley, in quanto si indugiarono su passioni e sentimenti che entrano nel quadro del satanismo.

- Giungiamo a una trattazione blasfema con Lenau nel suo Faust (1836),

- e con Baudelaire, quando questi nel 1857 invoca Satana "il più bello e il più grande degli angeli", vittima della gelosia divina;

- per passare poi all'eversivo e al libidinoso con Le démon di M. Lermontov (1839).

- Il marchese De Sade nei suoi romanzi fonde insieme manifestazioni rozze, grottesche, oscene e blasfematorie. A lui fa capo la corrente del "libertinismo" francese, molto vivace nel Sei-Settecento, che alza come stendardo l'inversione dei valori, base del sadismo: il vizio rappresenta per lui e per la scuola che ne promana, l'elemento positivo, attivo della vita, mentre la virtù è l'elemento negativo, passivo. La virtù costituisce solamente il muto che bisogna abbattere, l'ostacolo che si deve superare per giungere al piacere sadico. Si viene a costituire, così, uno stato d'animo perverso, facilmente riscontrabile in vari autori del Settecento.

- J. Michelet nel La sorcière (1862) e il Quinet (Histoire universelle, Introduction) considerano Satana come simbolo della sfida anti-divina e figura emblematica dell'uomo, il vinto di ieri e l'acclamato vincitore di oggi.

Reazioni al Satanismo. 
Non sono mai mancate voci di protesta contro il satanismo, che effettivamente fa più presa quando diventa apoteosi dell'uomo e delle sue illimitate possibilità. E allora si sottolinea che le rivoluzioni distruggono le tradizioni, che le filosofie minano ogni fede positiva, che il materialismo economico produce l'individualismo sfrenato.

Così Thomas Carlyle (17 9 5 - 18 8 1) in Sartor resartus: The life and Opinion of Herr Teufelsdrockh (1833-34) identifica il satanismo col culto di se stesso, e reagisce contro il satanismo del suo tempo, narrando la conversione di un immaginario professore tedesco, che, alla fine, deluso delle molte esperienze, studi e viaggi, ritrova la felicità tornando alla fede ingenua della sua infanzia.

Sotto altra angolazione combattono il satanismo alcuni romantici tedeschi (Kómer, F. Schiegel, Hauff, T. A. Hoffmann, A. Chamisso), rifacendosi al principio divino e all'amore fattivo verso tutti.

Già Milton e Klopstock avevano risolto il contrasto tra Dio e Satana ricorrendo alla fede biblica; si accentua nel Faust di C. Marlowe (1604), e si trasforma in una "mistica" simbolica nel Faust del Goethe, dove il satanismo è spirito che sempre nega, è forza che sempre fa il male, ma che è costretto a servire il bene, come si legge nel Prologo.

I più noti scrittori russi del sec. XIX, come N. Gogol (Anime morte) e più ancora F. Dostojewskij (specialmente in Demoni, 1872), denunziarono il progredire del satanismo moderno. Ma il Dostojewskij, se teoricamente combatte il satanismo, praticamente sembra troppo immedesimarsi in Stavrosijn, che combatte Dio, che impersona il mistero dei male, amato e fomentato per sé; e quando Shingalev profetizza: "L'antica concezione del mondo scomparirà, e soprattutto l'antica morale.

Gli uomini si uniranno per trarre dalla vita tutti i godimenti possibili, ma in questo mondo soltanto. Lo spirito umano si innalzerà in un orgoglio satanico, e l'umanità sarà deificata. Trionfando costantemente sulla natura con la scienza e la volontà, l'uomo proverà per ciò una gioia che sostituirà in lui le speranze dei beni futuri. Ognuno si rassegnerà alla morte con tranquilla fierezza, come un Dio; si asterrà dal lamentarsi della brevità della vita e amerà i suoi fratelli di un amore disinteressato" : in tutto questo esprime troppo chiaramente il suo ideale.

Più ancora si sono battuti per impedire l'avanzata del satanismo H. Hello, Barbey d'Aurevilly, L. Bloy, G. Bernanos (Sous le soleis de Satan; Monsieur Ouine), Giovanni Papini, G. Rendl (Satan auf der Erde, 1934), W. Umbricht.

Forma nuova acquistava il satanismo in Victor Hugo, che nel La fin de Satan (1886), nell'esprimere la sua fede democratica, proclama che Dio e Satana alla fine saranno uguali mediante l'angelo Libertà, oriundo da entrambi.

Teologia e satanismo Il "grande satana" fu "inventato" per la prima volta, come un vero e proprio anti-Dio, nella Persia di Zarathustra (primo quarto del primo millennio a.C.), ed è arrivato ben presto nel Medio Orìente, ha influito in maniera assai rilevante sulla stessa religione ebraica, ha infettato come l'Aids tutto l'impero romano sotto forma di manicheismo, ha lasciato le sue tracce nel cristianesimo, ha dato volto religioso ad ogni forma di íntolleranza, anche a quella più laicista e secolarizzata, ha fatto grassa vendemmia nel dualísmo marxista.

Quello che si chiama satanismo scaturisce dal potere esercitato in tanti modi da Satana.
Con questo termine si indica
- "ciò che è satanico, e quindi sottoposto all'azione di Satana,
- o consacrato all'antagonista di Dio,
- o pervaso dei suo spirito :
come
- l' impero di Satana sul mondo,
- il culto reso a Satana,
- la sequela e imitazione della sua ribellione a Dio. "

Medioevo e satanismo  ( di Franco Pierini) 

" Il cristianesimo dovette fare i conti con la ricca angelologia e demonologia dell'ebraismo e del paganesimo, e cercò di ridurre questa presenza al minimo indispensabile; dovette fare i conti con le tante superstizioni riguardanti i rapporti fra defunti e viventi, e cercò, soprattutto con sant'Agostino, di demitizzare e spiritualizzare queste relazioni il più possibile.

Le speculazioni sugli angeli, sui demoni e su satana in particolare, infatti, si sono intensificate, col passare del tempo, e sono arrivate purtroppo alle esasperazioni teoriche e pratiche di certi inquisitori medievali.

E' nel Medioevo , con l'Inquisizione, che vengono attribuiti i caratteri a Satana.

-
Michele arcangelo ,antagonista vincitore di satana.

Come nota H.R. Trevor-Roper in Protestantesimo e trasformazione sociale : 

«in lotta contro i nemici della fede, gli inquisitori avevano diviso naturalmente il mondo in luce e tenebre, e avendo dato un ordinamento sistematico al regno di Dio in una Summa theologiae, nulla di più naturale che compissero la stessa operazione verso il regno di satana, elaborando una Summa daemonologiae».

Vittorio Dornetti, in : Il Diavolo in pulpito. Spettri e demoni nelle prediche medievali dice nella premessa al volume:  «Coloro che sono incuriositi dal demonio (che attualmente sta ridestando interesse anche a livello di cronaca) possono trovare nei racconti che qui vengono tradotti una testimonianza di alto livello riguardante la natura e gli attributi del "Signore del Male": caratteri che si sono conservati, in larga parte, anche nei secoli successivi al Medioevo». 

E così, dopo alcuni brevi capitoli introduttivi in cui si parla del «demoniaco nei primi secoli dell'era volgare», del «doppio" (ossia, del fantasma, del morto che torna sulla terra) «dall'antica Roma al Medioevo», dell'exemplum, ossia del racconto religioso edificante (in quanto genere letterario preferito per esporre racconti di diavoli e di fantasmi),...si parla dei Dialoghi di Papa Gregorio I Magno (risalenti al 593-594), e del Dialogo dei miracoli del monaco cistercense Cesario di Heisterbach (opera composta attorno al 1220). Sono queste due opere che stanno in certo senso a rappresentare l'opinione del Medioevo sul diavolo nell'epoca degli inizi (Gregorio Magno) e nella fase del suo culmine (Cesario di Heisterbach).

Ma è proprio vero che «nel primo ventennio del XIII secolo con Cesario di Heisterbach la natura del diavolo e le immagini connesse alla sua azione sensibile raggiungono una coerenza tale e sono così potentemente avallate dalle auctoritates della Chiesa (come da semplici, anonimi testimoni) che non saranno mai più messe in discussione nei secoli sucessivi» ?

Tutt'altro. Nel 1631, il gesuita Friedrich Spee, con il libro Cautio criminalis, cominciò mettendo in discussione l'uso della tortura e le confessioni delle presunte streghe. E non fu il solo fra i cattolici. Nello stesso tempo, Galileo Galilei col metodo sperimentale e René Descartes col dubbio metodico, come già Copernico con la nuova cosmologia e Colombo con le sue scoperte, aprirono la strada a quel radicale cambiamento di mentalità per cui come scrive il Trevor-Roper già citato - «il diavolo scompare silenziosamente insieme con la credenza nella stregoneria» 

Ora, non c'è alcun dubbio che tutti e quattro questi personaggi, oltre Friedrich Spee, erano credenti e cattolici, anche se spesso in rapporti difficili con la gerarchia: la fede cattolica, per mezzo di essi, ha finito per generare il mondo moderno, che non è figlio né dell'ateismo, né del diavolo.

Molta acqua, dunque, è passata sotto i ponti della storia e della teologia. Sarebbe temerario affermare che lo sport della «caccia alle streghe» sia veramente finito, come sarebbe altrettanto sciocco sostenere che «il mistero dell'iniquìtà» sia scomparso e che il «grande satana» sia andato in pensione.

La Chiesa cattolica continua a credere nella realtà del male e nell'esistenza del demonio, e quindi nella necessità della salvezza, ma crede anche e annuncia la buona novella che Cristo li ha già vinti e che, in fin dei conti, per chi è unito a Cristo si tratta solo di «mastini sdentati». Su questi punti fondamentali erano d'accordo anche Papa Gregorio Magno e il monaco Cesario di Heisterbach. Tutto il resto è condizionato dalla cultura del tempo."

Il satanismo contemporaneo. La secolarizzazione (il cui significato si riconduce al termine latino saeculum, con il significato di mondo) è un termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648) allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, e adottato in seguito dal diritto canonico per indicare il ritorno alla vita laica da parte di membri del clero. Nel XIX secolo è passato a indicare il processo di progressiva autonomia delle istituzioni politico-sociali e della vita culturale dal controllo e/o dall'influenza della religione e della Chiesa. In questa accezione, che fa della secolarizzazione uno dei tratti salienti della modernità, il termine ha perso la sua originaria neutralità e si è caricato di connotazioni di valori di segno opposto, designando per alcuni un positivo processo di emancipazione, per altri un processo degenerativo di desacralizzazione che apre la strada al nichilismo. La mentalità razionalistico scientista ( le scienze sperimentali e la regione sono l'unico modo con cui l'uomo conosce la Verità) , di cui la secolarizzazione ( la religione non è piu' un valore centrale nella societa') costituisce un fenomeno collaterale, è l'anima della nostra civiltà occidentale.

Un'anima fredda e calcolatrice, onnicomprensiva, che finisce per non lasciare spazio alle espressioni 'mitiche' o 'estetiche', che riscattano la condizione umana nel mondo.

Alla radice di questa mentalità è facile scorgere una concezione riduttiva dell'uomo, che si è sviluppata per stadi successivi.

L'illuminismo, con la pretesa di esaurire la realtà entro schemi di comprensione logica, di fatto ha ridotto la realtà stessa a 'problema' ; il positivismo, grazie soprattutto ad una ideologicizzazione delle scienze umane, ha demitizzato la sacralità della coscienza; lo sviluppo tecnologico ha concorso ad alimentare il mito illusorio di un progresso infinito, del quale l'uomo è artefice unico ed indiscusso.
La rivoluzione industriale ha completato questo processo di integrazione totalizzazante.

La scienza moderna, fatta diventare egemone dalle filosofie razionanistico-scientiste , considera vero solo ciò che è quantitativamente percepibile ed inserito in relazioni causali, ciò che è controllabile e perciò soggetto a dominio e manipolazione. Tutto ciò che non cade sotto la percezione sensibile dell'uomo è da considerarsi- a priori- come falso. Quindi tutto ciò che l'uomo da sempre ed universalmente conosce come " rivelazione " ( miracolo o prodigio ) è considerato come autosuggestione, falsità.

L'uomo si è trasformato in in autocreatore, fondamento dei significati e dei valori, rifiutando qualsiasi forma di dipendenza e sentendosi padrone assoluto del proprio destino.

La tendenza prevalente della mentalità contemporanea è pertanto quella di
- bandire dalla vita ogni sorpresa, riducendo tutta la realtà a meccanismi spiegabili e prevedibili e integrare tutto in un sistema complesso ma prevedibile,
- di sopprimere la libertà a vantaggio della necessità,
- di imporre un modello di conoscenza basato sulla chiarezza negli scambi , il rigore nelle operazioni, facendo dell'organizzazione il valore supremo e escludendo la spontaneità e l'imprevedibile, considerati come residuati soggettivi di una mentalità prescientifica.


Questa concezione dell'uomo ha come esito fatale l'emarginazione, senza riserve né rimpianti, del divino. Dio non viene più rifiutato, ma semplicemente ignorato, considerato come una realtà insignificante, il residuato di un universo simbolico ingenuo e primitivo, che ha ormai perso ogni consistenza.

I satanismi contemporanei sono un epifenomeno di questa mentalità scientista, nichilista, relativista. La maggior parte infatti dei satanisti contemporanei si dichiarano atei razionalisti che non credono in Satana come spirito maligno ma come simbolo del proprio Io.

Messa nera nel gruppo satanista italiano " Bambini di Satana"

Questa interpretazione del mondo e dell'uomo peraltro denuncia oggi tutti i suoi limiti.

L'autosufficienza umana sta producendo la morte dell'uomo creativo ed autentico; il progresso tecnologico rivela le sue fatali ambiguità e le sue tragiche contraddizioni.

E’ in atto un processo di 'disumanizzazione', che ha le sue radici nei pesanti squilibri economico-sociali i quali alimentano stati di oppressione nonché focolai di violenza e di guerra, ma soprattutto nel consumismo sfrenato e fine a se stesso che ingenera una mentalità arroccata nel possesso, riducendo l'uomo a schiavo delle cose ed espropriandolo della propria identità e dignità.


 La civiltà del 'dare' e del 'fare' vanifica il 'ricevere' e l'ozio contemplativo.
Le logiche dell'efficienza produttiva e del consumismo, che sono le logiche dominanti, producono una sorta di 'disincanto' nei confronti di tutto ciò che non è valutabile in termini di utilità pragmatica e di trasformazione strutturale e socio-politica.

Dichiarano i "Bambini di Satana" : « Satana è l'uomo- che esiste veramente in modo assoluto, non è il dio del male, non è il dio del bene, è la Conoscenza che si fa strada è l'Uomo che innalza la propria identità, si può affermare che il satanismo è il culto di se stessi l'arte di esistere e di dire Io Sono! » .

La cultura dell'uomo che si trasforma in autocreatore è entrata anche nelle subculture giovanili ed ha lanciato slogan come questi che suonano come dolce musica negli orcchi di molti adolescenti .



top





home

DISCLAIMER. Si ricorda - ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n. 62 - che questo sito non ha scopi di lucro, è di sola lettura e non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare" : gli aggiornamenti sono effettuati senza scadenze predeterminate. Non può essere in alcun modo ritenuto un periodico ai sensi delle leggi vigenti né una "pubblicazione"  strictu sensu. Alcuni testi e immagini sono reperiti dalla rete : preghiamo gli autori di comunicarci eventuali inesattezze nella citazione delle fonti o irregolarità nel loro  uso.Il contenuto del sito è sotto licenza Creative Commons Attribution 2.5 eccetto dove altrimenti dichiarato.