La PerfezionePer i cristiani il
valore supremo è l'UOMO, Regno di Dio .
Il contenuto concreto di tutta la Vita morale cristiana
è Vivere la VITA in tutta la sua estensione . Mat 5,48 Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Vivere la VITA porta l'UOMO a compiersi. L'UOMO "compiuto" è COMPLETO, PERFETTO e sarà DEFINITIVO con la morte-risurrezione
"Siate perfetti" non è un comandamento ma è l'esortazione di Gesù a percorrere tutto il Cammino di FEDE-OPERE che porta alla Pienezza Umana, il Compimento , la Perfezione dell'UOMO.
Possono i cristiani essere perfetti [ Uomini compiuti ]
nei loro comportamenti? Gesù
li invita ad essere perfetti e dà come modello di perfezione nientemeno
che Dio stesso.
Come mai i cristiani sono capaci di perfezione-compiutezza?
Gesù li rende tali dando loro :
- la liberazione
dalla schiavitù del male e la natura divina (nel battesimo)
- la Forza divina
dello Spirito stesso di Gesù (nella cresima)
- la VITA comunicante
con Dio che è eterna (nella comunione eucaristica)
La Perfezione della VITA dell'UOMO è Perfezione di CARITA'
Ro 5,5 l'Amore di Dio è stato riversato nei
nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
(
CATECH. UNIV
. DELLA CHIESA CATT.)
1699 La VITA nello Spirito Santo è gratuitamente
concessa come una Salvezza. Essa realizza la vocazione dell'uomo. Il fine ultimo dell'uomo creato
ad immagine di Dio, il fondamento dell'etica : è la beatitudine
e
le vie per giungervi, cioè la via della carità.
1972 La Legge divina nuova è chiamata una legge d'amore,
perché fa agire in virtù dell'amore che lo Spirito Santo infonde, più
che sotto la spinta del timore; una legge di grazia, perché, per mezzo
della fede e dei sacramenti, conferisce la forza della grazia per agire;
una legge di libertà , [Cf Gc 1,25; Gc 2,12 ] perché ci libera dalle
osservanze rituali e giuridiche della Legge antica, ci
porta ad agire spontaneamente sotto l'impulso della CARITA' . L'esperienza
cristiana è esperienza di libertà dal male e di azione mossa dalla CARITA'. ...ed infine ci fa passare dalla condizione del servo "che non sa quello
che fa il suo padrone" a quella di amico di Cristo "perché tutto
ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi" ( Gv 15,15 ),
o ancora alla condizione di figlio erede (adottivo) di Dio.
[Cf Gal 4,1-7; 1973 Gal 4,21-31; Rm 8,15 ].
360 Grazie alla comune origine il genere umano forma una unità. Dio
infatti "creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini" ( At 17,26
): [Cf Tb 8,6 ] Meravigliosa visione che ci fa contemplare il
genere umano
- nell' unità della sua origine in Dio
- nell' unità della sua natura, composta ugualmente presso tutti
di un corpo materiale e di un'anima spirituale;
- nell' unità del suo fine immediato e della sua
missione nel mondo;
- nell'unità
del suo "habitat": la terra, dei cui beni tutti gli uomini, per diritto naturale, possono
usare per sostentare e sviluppare la vita;
- nell '
unità del suo fine soprannaturale : Dio stesso, al quale tutti
devono tendere;
- nell' unità dei mezzi per raggiungere tale
fine;...(e fin qui tutte la religioni)
- nell' unità
del suo riscatto operato per tutti da Cristo
361 Questa legge di solidarietà umana e di
CARITA'", senza escludere la ricca varietà delle persone, delle culture
e dei popoli, ci assicura che tutti
gli uomini sono veramente fratelli. La
fratellanza umana è il fondamento della solidarietà umana (solido=unità
inscindibile) in quanto tutti derivano da una unico uomo originario e
tutti hanno il diritto di realizzare in pienezza la loro umanità attraverso
le infinite culture umane possibili. La fratellanza umana in Dio, nella comune immagine del Verbo, riscattata
e resa viva dalla salvezza donata in Gesù,è il fondamento della CARITA'
,in quanto tutti ereditano da Adamo l'immagine di Dio e tutti hanno il
diritto di realizzarla nella loro vita in tutta la sua pienezza, per grazia
dell'opera di Gesù ,di redenzione e santificazione e della sua Chiesa.
1997 La grazia è una partecipazione alla vita di Dio; ci introduce nell'intimità
della vita trinitaria. Esiste una certa somiglianza tra l'unità
delle Persone divine e la fraternità che gli uomini devono instaurare
tra loro, nella verità e nella CARITA'.Mediante il Battesimo il cristiano
partecipa alla grazia di Cristo. Già nel battesimo Il
cristiano riceve la VITA dello Spirito che infonde in lui la CARITA' e forma la Chiesa.
1699 La VITA nello Spirito Santo è gratuitamente
concessa come una Salvezza. Essa realizza la vocazione dell'uomo. Il
fine ultimo dell'uomo creato ad immagine di Dio, il fondamento dell'etica
: è la beatitudine e le vie per giungervi.
Le vie: un agire retto e libero, cioè morale, con l'aiuto della legge
e della grazia di Dio ; un agire che realizza il duplice comandamento
della CARITA':l'amore del prossimo che è inseparabile dall'amore
per Dio.
Il cristiano è di natura umano-divina: è chiamato ad amare l'uomo e
Dio. La VITA nello Spirito Santo è' fatta di di solidarietà umana e
CARITA' divina .
2Pt 1,7 unite.alla pietà l'amore fraterno,
all'amore fraterno la CARITA'.Esiste una certa somiglianza
tra l'unità delle Persone divine e la fraternità che gli uomini devono
instaurare tra loro, nella verità e nella CARITA':la VITA stessa
della Trinità Santa che consiste nell' amare come egli ci ha amati. Questo amore [La CARITA' di 1Cor 13 ] è il principio della VITA
nuova in Cristo, resa possibile dal fatto che abbiamo "forza dallo Spirito
Santo" ( At 1,8 ).
771 "Cristo, unico mediatore, ha costituito sulla terra la sua Chiesa
santa, comunità di fede, di speranza e di CARITA', come un organismo
visibile; incessantemente la sostenta e per essa diffonde su tutti la
verità e la grazia".
953 Nella "comunione dei santi" "nessuno
di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso" ( Rm 14,7 ).
"Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro
è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di
Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte" ( 1Cor 12,26-27 ). "La
CARITA' non cerca il suo interesse" ( 1Cor 13,5 ) [Cf 1Cor 10,24
]. Il più piccolo dei nostri atti compiuto nella CARITA' ha ripercussioni
benefiche per tutti, in forza di questa solidarietà con tutti gli uomini,
vivi o morti, solidarietà che si fonda sulla comunione dei santi.
Ogni peccato nuoce a questa comunione.
791-L'unità del Corpo mistico genera e stimola tra i fedeli la CARITA':
"E quindi se un membro soffre, soffrono con esso tutte le altre membra;
se un membro è onorato, ne gioiscono con esso tutte le altre membra"
773 Nella Chiesa la comunione degli uomini con Dio mediante la CARITA'
che "non avrà mai fine" ( 1Cor 13,8 ) è lo scopo cui tende tutto
ciò che in essa è mezzo sacramentale, legato a questo mondo destinato
a passare.
2011 La CARITA' di Cristo è in noi la sorgente di tutti i nostri
meriti davanti a Dio. La grazia, unendoci a Cristo con un amore attivo,
assicura il carattere soprannaturale dei nostri atti e, di conseguenza,
il loro merito davanti a Dio e davanti agli uomini. I santi hanno sempre
avuto una viva consapevolezza che i loro meriti erano pura grazia.
1394 Come il cibo del corpo serve a restaurare le forze perdute, l'Eucaristia
fortifica la CARITA' che, nella vita di ogni giorno, tende ad
indebolirsi; la CARITA' così vivificata cancella i peccati veniali [Cf
Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1638]. Donandosi a noi, Cristo ravviva
il nostro amore e ci rende capaci di troncare gli attaccamenti disordinati
alle creature e di radicarci in lui:
826 La CARITA' è l'anima della santità alla quale tutti sono chiamati:
essa "dirige tutti i mezzi di santificazione, dà loro forma e li conduce
al loro fine"
864-.la CARITA', attinta soprattutto nell'Eucaristia,
rimane sempre "come l'anima di tutto l'apostolato"
1416 La santa Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo accresce in
colui che si comunica l'unione con il Signore, gli rimette i peccati
veniali e lo preserva dai peccati gravi. Poiché vengono rafforzati i
vincoli di CARITA' tra colui che si comunica e Cristo, ricevere
questo sacramento rafforza l'unità della Chiesa, Corpo mistico di Cristo.
1P 4,8 Soprattutto conservate tra voi una grande CARITA', perché la
CARITA' copre una moltitudine di peccati.
1472 Una conversione, che procede da una fervente CARITA', può
arrivare alla totale purificazione del peccatore, così che non sussista
più alcuna pena [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1712-1713; 1820].
1717
Le beatitudini dipingono il volto di Gesù Cristo e ne descrivono la
CARITA'
926-.. Alla vita religiosa, nelle sue molteplici forme, è chiesto
di esprimere
la CARITA' stessa di Dio, nel linguaggio del nostro tempo.
1666 Il focolare cristiano è il luogo in cui i figli ricevono il primo
annuncio della fede. Ecco perché la casa familiare è chiamata a buon
diritto "la Chiesa domestica", comunità di grazia e di preghiera, scuola
delle virtù umane e della CARITA' cristiana.[Catechismo
Romano, Prefazione 11]. Tutta la sostanza della dottrina e dell'insegnamento
deve essere orientata alla CARITA' che non avrà mai fine. Infatti
sia che si espongano le verità della fede o i motivi della speranza
o i doveri della attività morale, sempre e in tutto va dato rilievo
all'amore di nostro Signore, così da far comprendere che ogni esercizio
di perfetta virtù cristiana non può scaturire se non dall'amore, come
nell'amore ha d'altronde il suo ultimo fine
1853- Il cuore(= la coscienza) è anche la sede della CARITA',
principio delle opere buone e pure, che il peccato ferisce.
1769 Nella VITA cristiana, lo Spirito Santo compie la sua opera mobilitando
tutto l'essere, compresi i suoi dolori, i suoi timori e le sue tristezze,
come è evidente nell'Agonia e nella Passione del Signore. In Cristo,
i sentimenti umani possono ricevere la loro perfezione nella CARITA'
e nella beatitudine divina.
967 Per la sua piena adesione alla volontà del Padre, all'opera
redentrice del suo Figlio, ad ogni mozione dello Spirito Santo, la Vergine
Maria è il modello della fede e della CARITA' per la Chiesa. «Per
questo è riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro
della Chiesa» «ed è la figura ["typus"] della Chiesa».
1694 Incorporati a Cristo per mezzo del Battesimo, [Cf Rm 6,5 ] i
cristiani sono "morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù"
( Rm 6,11 ) partecipando così alla VITA del Risorto [Cf Col 2,12 ].
Alla sequela di Cristo e in unione con lui, [Cf Gv 15,5 ] i cristiani
possono farsi "imitatori di Dio, quali figli carissimi", e camminare
"nella CARITA'" ( Ef 5,1 ), conformando i loro pensieri, le loro
parole, le loro azioni ai "sentimenti che furono in Cristo Gesù" ( Fil
2,5 ) e seguendone gli esempi [Cf Gv 13,12-16 ].
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