Piccolo Corso Biblico

Storia della salvezza.
Il Giudaismo


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La fine del profetismo carismatico. Nel II sec a.C. nella comunità giudaica iniziata da Esdra e Neemia , l'ideologia dominante era quella del cosiddetto Cronista, autore dei due omonimi libri della Bibbia. Questi vede nella comunità postesilica il compimento di tutta la storia di Israele: Davide aveva intrapreso l'opera di costituzione del regno di israele come regno di Dio e del suo popolo; questa opera continuava ancora nei suoi discendenti, liberi ormai da impegni politici e dediti alla torah, al tempio cioè al culto-servizio nella prospettiva di una santificazione-separazione-purificazione di tutto il popolo dagli altri popoli.

Al profeta si era sostituito , nella guida, il sacerdote-levita che aveva assunto il monopolio della predicazione e della catechesi :

2Cr 1 7,7 Nell'anno terzo del suo regno mandò i suoi ufficiali Ben-Cail, Abdia, Zaccaria, Netaneèl e Michea a insegnare nelle città di Giuda. 8 Con essi c'erano i leviti Semaia, Natania, Zebadia, Asael, Semiraimot, Giònata, Adonia e Tobia e i sacerdoti Elisama e Ioram. 9 insegnarono in Giuda; avevano con sé il libro della Legge del Signore e percorsero tutte le città di Giuda, istruendo il popolo.

La catechizzazione di Israele fu portata avanti con interventi anche drastici:

Ne 13,23 In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdòd, di Ammòn e di Moab; 24 la metà dei loro figli parlava l'asdodeo, conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo, non sapeva parlare giudaico. 25 io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie al figli di costoro e non avrebbero preso come mogli le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi..

Vi furono parecchie reazioni a questo integrismo fondamentalista:

• in Samaria il Sommo sacerdote Manasse si rifugiò sul Garizim dove fu eretto un tempio dai circoli di ideologia universalistica che vedevano nel fondatore del Regno, Davide , un goy, un non ebereo (Rut,Giona...)
• uscirono allo scoperto circoli che contestavano la sapienza tradizionalista (Giobbe...Qoelet.)
• altri ancora rivendicavano il diritto di essere diversi dalla ufficialità e prendevano il posto dei profeti (Aggeo, Zaccaria I, Isaia III, Malachia...)

L'avvento delle oppressioni elleniche ed ellenistiche mise a dura prova la fedeltà osservante del popolo e la tenuta della tradizione giudaica che si era instaurata.

Il perdurare dell'oppressione indusse questi circoli profetici ad una sfiducia nelle istituzioni giudaiche che si rifacevano a Davide ed alle sue prospettive.

La liberta' sembrava impossibile in questo mondo e la parola di Dio non poteva che compiersi in un altro mondo, oltre la storia.

Si delineava così una rottura della storia , la fine di un eone e l'avvento di un nuovo eone in cui Dio avrebbe instaurato il suo regno.

Questo dualismo si inserva anche nel filone profetico che ormai era finito.
Una serie di fatti ne rivelano la scomparsa :

• il lamento : «non ci sono più profeti e tra di noi nessuno sa fino a quando ... » (sal 74,9)
• la minaccia di morte per chi osa ancora fare il profeta : « 3 Se qualcuno oserà ancora fare il profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli diranno: «Tu morirai, perché proferisci menzogne nel nome del Signore», e il padre e la madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. 4 In quel giorno ogni profeta si vergognerà della visione che avrà annunziata, né indosserà più il mantello di pelo per raccontare bugie. 5 Ma ognuno dirà: «Non sono un profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono dedicato fin dalla mia giovinezza». (ZC 1 3,3)
• e, più tardi, la collocazione delle pietre dell'altare profanato «in luogo conveniente finché fosse comparso un profeta a decidere di esse» (1 Mac 4,46)
• il conferimento del sommo sacerdozio a Simone Maccabeo , un laico, «finché sorgesse un profeta degno di fede» (macc 14,41) provano a sufficienza il superamento della profezia.

Questa profezia era caduta in discredito per più motivi:
• la varietà dei messaggi,
• il mancato adempimento delle promesse, almeno così come erano state intese dai contemporanei,
• la mancanza di una dialettica con il potere politico passato nelle mani degli stranieri (Persiani, Tolomei, Seleucidi)
• e l'assenza, in una società tranquilla, dei suoi propri ambiti quali la disparità sociale, l'autenticità della religione, l'intervento divino nella storia.

L'ellenismo
" A partire da Alessandro Magno anche Israele deve confrontarsi con la cultura greca: il periodo dell'ellenismo diviene una ulteriore, feconda occasione di crescita culturale e teologica.

Tra il IV e il III sec si colloca il libro di Qoelet, nella scia della tradizione sapienziale antica e allo stesso tempo primo confronto di Israele con il mondo greco. Della stessa epoca sembra essere il celebre poema d'amore del Cantico dei Cantici.

A lato della letteratura sapienziale si collocano, tra il IV e il II sec, le narrazioni a sfondo teologico o morale di Rut, Giona, Ester, Tobia, Giuditta, questi ultimi due libri scritti direttamente in greco. Poco prima dell'epoca maccabaica, verso il 180 a.C, si colloca il libro del Siracide, erede della tradizione sapienziale di Israele, che verrà tradotto in greco nel 132 a.C. ad Alessandria d'Egitto, nella forma in cui è giunto integro sino a noi.

Le ultime voci dei profeti, Gioele e il Secondo Zaccaria (Zc 9-14) ci proiettano già verso la letteratura apocalittica, che riceverà un impulso decisivo dalla crisi causata dalla lotta con Antioco IV, a partire dal 164 a.C. Dopo questa data va collocato il libro di Daniele.

Al termine del periodo maccabaico, verso la fine del II sec. e l'inizio del I viene composto in greco il libro di Baruc, opera di carattere composito. I due libri dei Maccabei, opera di due diversi autori, narrano, anch'essi in greco, sotto diversi punti di vista, la storia della rivolta maccabaica e l'inizio della dinastia degli Asmonei. Probabilmente in questo periodo il libro dei Salmi riceve la sua forma definitiva.

Al termine di questo cammino ricordiamo, alle soglie ormai del Nuovo Testamento, il libro della Sapienza, composto in greco, ad Alessandria d'Egitto, da un Giudeo ellenizzato, durante l'impero di Ottaviano Augusto (30 a.C-14 d.C).


[Bibbia Piemme-Introduzione alla storia di Israele]

I profeti della restaurazione.
" La missione dei profeti nel periodo seguente l'esilio è protesa alla
-rinascita della comunità di Israele ,
-all'annuncio dell'inizio dell 'era del Messia finale
-e all'accentuazione della visione escatologica.


I profeti sostengono il popolo nel momento della delusione, lo invitano alla speranza nel compimento divino delle promesse, lo incoraggiano e lo risvegliano.

Aggeo e Zaccaria I°(capitoli 1-9).
Sono contemporanei.

Ritornati ambedue dall'esilio nel 520 con Zorobabele, seguono la medesima via di sostegno all'opera della restaurazione; il primo sollecita alla ricostruzione del tempio, il secondo ad una interiore purificazione.

Non abbiamo notizie sulla loro vita.

La predicazione di Aggeo raggiunge lo scopo: il tempio viene terminato , ma il risultato non è grandioso. Aggeo profetizza che se la grandiosità non eguaglia quella del primo tempio di Salomone, la sua gloria sarà maggiore perchè esso segna l'inizio dell'era messianica: ad esso affluiranno tutti i popoli per sottomettersi a Dio e questi donerà al mondo la Pace Universale definitiva.

Zaccaria incorona simbolicamente Zorobabele per annunciare la restaurazione della dinastia davidica e l'inizio dell'era messianica promessa attraverso i profeti dell'esilio.
Anche se in modo incompleto le promesse divine incominciano a compiersi.


Mi 5, 1E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,   da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele;le sue origini sono dall`antichità,dai giorni più remoti.

Malachia e Giona.
Sono tipici rappresentanti di due correnti: nazionalista l'uno, universalista l'altro.

Il libro di Malachia è in realtà anonimo (Malachia significa " mio messaggero") e pare composto prima del 445. Malachia profetizza per l'era messianica che è iniziata un sacrificio nuovo da offrire a Dio, un sacrificio perfetto, puro e perciò gradito a Dioche salirà da ogni parte del mondo da tutti i popoli. I cristiani vedranno nel sacrificio eucaristico (la Messa) il compimento di questa profezia.

Il libro di Giona è collocato nella Bibbia (non però in quella ebraica) tra i profeti ma non è propriamente un libro profetico. Ha un genere letterario proprio: è suna opera sapienziale arricchita di elementi storici. L'autore appartiene al quinto secolo e non prima. Quindi Giona non è un personaggio storico ma il protagonista del libro presentato come il profeta Giona dell'ottavo secolo (2 Re 14,25). La finalità del libro è ben chiara: Dio ama anche i pagani e non vuole che nessuno si perda senza aver avuto almeno un'occasione opportuna per convertirsi.


Gioele e Abdia.
Ambedue appartengono alla tendenza nazionalista. Abdia è uno sconosciuto e il suo libro è il più breve dell'A T: di particolare si ha l'esaltazione della potenza e giustizia di Jahvè. Gioele fu un profeta in Giuda dopo l'esilio.

Il libro risale agli inizi del quarto secolo e si ,divide in due parti: nella prima descrive una invasione di cavallette (motivo per una liturgia di lutto e di supplica); nella seconda parte profetizza l'era nuova messianica e il giorno di Jahvè con l'annuncio della diffusione dello spirito su tutto il popolo. I cristiani vedranno il compimento di questa profezia nella Pentecoste cristiana.

Il regno di Dio messianico-escatologico sara' un regno di shalom, pace universale .

[Is 11,6]il lupo... insieme con l`agnello: la rivolta dell`uomo contro Dio (Gen 3) aveva spezzato l`armonia tra l`uomo e la natura (Gen 3,17-19), tra l`uomo e l`uomo (Gen 4)I profeti annunziano guerre e invasioni, castigo delle infedeltà di Israele. Al contrario, portando il perdono dei peccati, la riconciliazione con Dio e il regno della giustizia, l'èra messianica stabilisce la pace che ne è la conseguenza: fertilità del suolo (Am 9,13-14, Os 2,20, Os 2,23-24), disarmo generale (Is 2,4, Is 9,4, Mi 4,3-4, Mi 5,9-10, Zc 9,10), pace perpetua (Is 9,6, Is 32,17, Is 60,17-18, Sof 3,13, Zc 3,10- Gl 4,17).

La nuova alleanza è un`alleanza di pace (Ez 34,25, Ez 37,26). Il regno messianico è un regno di pace (Zc 9,8-10, Sal 72,3-7). Questa pace si estende al regno animale, fino al serpente, responsabile della prima colpa: l`era messianica è qui descritta simbolicamente come un ritorno alla pace paradisiaca. Il Messia  guiderà l'esodo dal Regno del Male verso il Regno di Dio di tutti coloro che crederanno in Lui e lo seguiranno

Terzo Isaia (capitoli 55-66).
Autore, non meglio identificato, dell'ultima parte del libro attribuito a Isaia del sec. VIII. Il profeta viene unto da Dio perchè porti agli umili di Israele, coloro che confidano solo in Lui e non nel potere delle armi e dei grandi Messia , la buona novella dell'era messianica.

Gerusalemme è chiamata a risorgere dalla sua condizione miserevole trasfigurandosi nella luce che riceve da Dio. Essa sarà il Centro del mondo dell'era messianica e ad essa accorreranno tutti i popoli per lodare Dio.

I cristiani vedranno il compiersi di questa profezia nella Gerusalemme-Chiesa di Gesù trionfante in Paradiso.

Zaccaria II° (capitoli 9-14)
La seconda parte del libro di Zaccaria (cc. 9-14) si distingue nettamente dalla precedente: è stata composta alla fine del quarto secolo e annessa agli oracoli di Zaccaria. Egli annuncia l'intervento straordinario di Jahvè:

Israele sarà salvato, gli empi puniti e il regno teocratico stabilito con l'avvento del Re (Messia) vittorioso e umile, virtuoso di giustizia, mitezza e pace.

I cristiani vedranno nell'entrata di Gesù in Gerusalemme sul dorso di un asino acclamato dalla folla dei semplici il compimento di questa profezia.

Il  Messia davidide non sarà legato alla discendenza genealogica , che si è di fatto interrotta, ma alla promessa divina. Sarà un germoglio  di Davide ,cnel senso che riprendera' la dinastia interrotta a cu i ’ legato il compimento delle promesse divine di liberazione finale da tutti gli avversari- nemici del regno di Dio.

Zc 3,8 ecco, io manderò il mio servo Germoglio

(et_abedê semah- questo nome messianico (cf. Ger 23,5+33,15-Is 11,1 non sembra ancora applicato a Zorobabele, come in Zc 6,12. - Invece di «Germoglio», i LXX hanno: Anatolè= «Sole levante» (cf. Lc 1,78)

Zc3,5 Il suo regno durerà quanto il sole,quanto la luna, per tutti i secoli.7 Nei suoi giorni fiorirà la giustizia e //abbonderà la pace,finché non si spenga la luna.10Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.11A lui tutti i re si prostreranno,lo serviranno tutte le nazioni.
Zc 9,9 Esulta grandemente figlia di Sion,giubila, figlia di Gerusalemme!Ecco, a te viene il tuo re.Egli è giusto e vittorioso,umile, cavalca un asino,un puledro figlio d`asina.10Farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme,l`arco di guerra sarà spezzato,annunzierà la pace alle genti,il suo dominio sarà da mare a maree dal fiume ai confini della terra.


Baruc .
Baruc era il segretario di Geremia, di cui riportò alcune profezie (Ger. 36) . Il libro attribuitogli viene datato in un periodo posteriore (III sec.), anche se l'autore può avere utilizzato un materiale antico. Il capitolo sesto contiene l'epistola di Geremia, che avrebbe scritto agli esiliati di Babilonia nel 597,in realtà non si tratta di una lettera di Geremia ma di una satira di anonimo.

In questo libro sono indicate le cause per cui si è mantenuta l'unità nelle comunità giudaiche della diaspora: legame con Gerusalemme, preghiera, lettura dei libri sacri, culto della legge, senso profondo del peccato e della conversione, rifiuto di ogni forma di culto idolatrico."


rif. [Bibbia Piemme-Introduzione alla storia di Israele]


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