Piccolo Corso Biblico

GESU' REDENTORE


REDENTI DAL SUO SANGUE

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Impurità e peccato.
Purificazione rituale ed espiazione .
L’impurità era considerata ai tempi di Gesù non solo qualcosa che non permetteva di avvicinarsi a Dio nella liturgia ( impurità rituale ) ma una presenza reale nella natura ( compresi angeli e uomini) che riguarda la vita quotidiana, la storia e che non permette di essere santi quindi di appartenere a Dio come popolo eletto ad una salvezza piena e definitiva . Mentre l'impurità rituale richiedeva dei battesimi cioè lavaggi esterni purificatori e sacrifici di espiazione dedicati, l'impurità naturale richiedeva battesimi come lavaggi interiori dal peccato con un pentimento pubblico ( cf. l'azione di Giovanni il Battista ) o l'iniziazione a condizioni di vita purificate da una grazia divina ( Qumran) .
Non tutti i gruppi giudaici quindi consideravano allo stesso modo la relazione tra il peccato e l'impurità ovvero non tutti erano d'accordo che la trasgressione di un qualunque comandamento della Legge producesse automaticamente un’impurità. Gli esseni ritenevano che il peccato producesse un'impurità che poteva essere tolta, ma nella comunità di Qumran si sosteneva che l'uomo nasce impuro e la via per liberarsi dal peccato/male/impurità consiste nell'aderire alla setta e nell' "aver fede ('emu-nah ) " nel Maestro di Giustizia (Pesher Habaquq 8,1-3). La via della salvezza qumranica era una via di purificazione, perché 'awon (il peccato ) non è altro che una forma di impurità ma:

Non sarà purificato dai riti espiatori; non sarà reso puro dall'acqua lustrale; non sarà reso sacro
(ma ormai la parola è completamente sinonimo di 'puro' e 'santo', nel senso moderno del termine, in quanto appartenente a Dio) né dall'acqua dei mari, né da quella dei fiumi; non diventerà puro nemmeno con tutte le acque di abluzione. Resterà completamente impuro per tutto il tempo che rifiuterà gli statuti di Dio senza lasciarsi istruire nella comunità della sua Assemblea.

1QS 3,6-9: «E’ per mezzo dello Spirito dell’Assemblea della Verità di Dio che sono espiate tutte le azioni dell’uomo, tutte le sue colpe, cosicché egli possa contemplare la Luce della Vita. Per mezzo dello Spirito Santo della Comunità (fondata) sulla Sua Verità egli è purificato da tutte le sue colpe. Il suo peccato è espiato in spirito di rettitudine e di umiltà; con l’umiltà del suo animo di fronte ai comandamenti di Dio è purificato il suo corpo, quando è asperso di acqua lustrale ed è santificato con l’acqua della contrizione».
I qumranici consideravano anche la sofferenza come espiazione dell'impurità morale ( il peccato di trasgressione della Legge ) pHab 8,1-2: «Dio li libererà dal Giudizio per le loro sofferenze e per la loro fede nel Maestro di Giustizia».
Anche le comunità essenica ritenevano possibile la purificazione- dell'impurità/ peccato/ attraverso un battesimo cioè un lavaggio di purificazione interiore ( morte al passato e nascita a nuova vita ) che includeva il riconoscimento pubblico dei peccati ( pentimento ) e la conversione alla Legge. ( l'azione di Giovanni il Battista ) A Qumran l'ostacolo fondamentale verso la salvezza era costituito dall'impurità conseguente sia al contatto con cose impure, sia al peccato. Giovanni, per evitare qualunque contaminazione, anche minima, mangiava solo cibi di per sé considerati puri ma raccolti e preparati dalle sue stesse mani: cavallette e miele selvatico.

Si trattava, perciò, di cibi non elaborati né raccolti da altri, che potevano anche essere in stato di impurità e quindi corrompere la purità del cibo.
L’idea che il peccato andasse espiato ( cancellato) era ben radicata nella mentalità giudaica Ezechiele ne aveva parlato e la corrente sacerdotale aveva istituito il rituale della Festa dell’espiazione ( Yom kippur ) , regolato definitivamente in epoca postesilica. Il rituale è descritto in Lv 16. (cfr. anche Lev 23,27-32 e Num 29,7-11).
Il principio dell’espiazione nella cultura giudaica era costituito dall’idea che il sangue - che contiene la vita- espia ( // cancella) l'impurità e il peccato. Lv 17,11: «La vita (nefesh) degli esseri viventi (habbasar, “della carne”) è nel sangue; Io l’ho dato a voi per fare l’espiazione sopra l’altare per le vostre vite; perché il sangue espia per mezzo della vita (bannefesh)».
Poiché il peccato merita la morte, l’offerta a Dio di una vita - secondo il giudaismo postesilico - placava la divinità che rinuncia così a richiedere la vita del peccatore.L' interpretazione della passione e morte
di Gesù
Gesù vedeva il peccato come il grande problema da risolvere: era venuto apposta per i peccatori, non per i giusti (Mc 2,16-17 e //).

Il peccato era, pertanto, anche per Gesù, il grande nemico della salvezza ( il compimento dell'essere umano, la sua pienezza) ma la soluzione di Gesù sarebbe stata diversa da quella auspicata delle teologie giudaiche .
Eb 10, È impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati.
Il sacrificio di se stesso di Gesù In ogni rito di sacrificio l'offerta - gradita dalla divinità- viene da questa infusa di Sacro, fatta sacra, un sacrificio appunto. Il sacrificio poi sprigiona il Sacro sugli offerenti .

Al Tempio (e anche nelle sinagoghe) si offrivano e immolavano animali perchè Dio li con-sacrasse , prendesse cioè la loro vita contenuta nel sangue sparso ed effondesse le sue benedizioni ( il Sacro) sugli offerenti.

Tra i sacrifici vi erano i sacrifici di espiazione ( cancellazione ) di impurità e peccati. Una volta l'anno nel Gran Giorno delle Espiazioni ( Yom Kippur ) si celebravano sacrifici che miravano ad ottenere la cancellazione ( espiazione ) dei peccati di Israele per stabilire la piena comunione di vita con Jhwh.

Il sangue della vittima di espiazione veniva spruzzato dal sommo sacerdote sul coperchio dell'Arca dell'Alleanza ( il propiziatorio )

Eb 9,22 Secondo la Legge Mosaica  tutte le cose vengono purificate con il sangue, // e senza spargimento di sangue non esiste perdono.
Paolo interpreta la redenzione cristiana , il riscatto da impurità peccato e morte con le categorie del giudaismo Eb 9,26 alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. Il sangue di Gesù - sparso nella sua morte- sprigiona il Suo Spirito/Vita divina ( il Sacro) e - come Lui , l'offerente, aveva chiesto- viene effuso da Dio a favore dell'umanità .

E' il Sacrificio perfetto perchè efficace e disponibile sempre .

Il sacrificio che espia, cancella le impurità ed i peccati e introduce in una nuova relazione ( alleanza, comunione di vita ) con Dio.
Mt 27,50 E Gesù, emesso un alto grido, spirò.51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. 53 E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.
Il principe di questo mondo - termine con cui i rabbini chiamavano l'angelo sterminatore ovvero la morte - e' esorcizzato ( gettato fuori) dall'umanità per mezzo del Sangue di Gesù che sprigiona la Sua Vita divina, lo Spirito santo. I peccati sono perdonati // espiati // cancellati e l'uomo è redento// riscattato dalla morteGiov 10,10 io sono venuto perché abbiano la Vita ( eterna) e l'abbiano in abbondanza.

Gesù non ha scelto di suicidarsi, sono gli uomini religiosi del suo popolo ad aver deciso di ucciderlo ( cf. Atti 2,1ss ) ; Egli non si è sottratto alla morte ingiusta e dolorosa ( lo poteva fare ) che ha subito prematuramente.

L' offerta di sè alla missione del Padre , fino alla morte ( offerta fatta nel suo battesimo e finalmente nella Cena-memoriale ) e l'accettazione della morte ingiusta , ignomignosa e dolorosa per donare la sua VITA all'umanità fa sì che il suo assassinio -per la mentalità giudaica di quel tempo - abbia valore di sacrificio di espiazione del peccato dell'umanità Si tratta di teologia, quindi di una analogia , un linguaggio comprensibile per quell'ambiente giudaico.



Eb 9,12 Gesù entrò una volta per sempre nel santuario
[ il riposo-dimensione di Dio ]
, non mediante il sangue di capri e di vitelli
[ che non purificano un bel niente ; così faceva il sommo sacerdote nela santuario del tempio]
ma
in virtù del proprio sangue,
Gesù è entrato nel santuario di Dio , quello vero, in virtù del suo sangue : il sangue che contiene lo Spirito che lo ha risorto
ottenendo così una redenzione
[ Spirito che Gesù ha effuso sul mondo e che opera il riscatto dell'uomo che lo accoglie dalla schiavitù della morte ]
eterna.
una redenzione definitiva

Eb 10,19 Fratelli, .. abbiamo piena libertà di entrare nel santuario
per mezzo del sangue di Gesù,

Rm 3,25 È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati
cioè l'introduzione nella comunione di Vita con Lui
Il Nuovo Sacrificio espiatorio Eb 9, .. L'offerta di sè di Gesù alla volontà del Padre ha un valore superiore a quello del Sommo Sacerdote, per due motivi: il primo è la superiorità del sacerdozio del Cristo rispetto a quello del Sommo Sacerdote, il secondo è la superiorità dello strumento, perché al sangue delle vittime è sostituito il sangue stesso di Gesù , versato in remissione dei peccati .

Se il sangue ritualmente offerto a Dio espiava//cancellava le impurità ed i peccati nel mondo giudaico, Paolo ritiene che Gesù offrendosi alla volontà del Padre ( il compimento dell'UOMO ) abbia istituito un Sacrificio Nuovo , gradito a Dio ( di soave odore)

Gesù ha offerto se stesso al Padre e ciò include l' offerta del Suo Sangue (versato nella passione e morte) : questa offerta è stata accolta dal Padre come Nuovo Sacrificio di espiazione perfetto - quindi permanenete e definitivo- che espia-cancella il peccato del mondo.Mt 26,28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.
Il Sacrificio perfetto che toglie il peccato del mondo introduce coloro cui è espiato-eliminato il peccato ( i battezzati-immersi nel Suo Sangue che contiene il Suo Spirito-VITA ) in una Nuova Relazione con Dio come Padre ( Nuova Alleanza) Lc 22,20 E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».
Gv 6,54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la VITA eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

Questa è l'interpretazione -attraverso le categorie giudaiche- della redenzione operata da Gesù si è diffusa nelle chiese delle origini .

Rm 3, 23
tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. 25È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati
La fede nel Sangue-VITA di Gesù che apre alla redenzione si attua nella richiesta del Battesimo Cristiano e nella perseveranza della stessa fede.Il riscatto dalla Legge
Gesù nel vangelo dice che non è venuto per essere servito ma per servire// e dare la sua vita in riscatto per molti.

Questo termine “riscatto” (lytron) apparteneva all’ordine giuridico ebraico, dove quando un individuo veniva ridotto in schiavitù, per una guerra o per debiti, il parente più prossimo aveva l’obbligo di pagare la somma di riscatto, di liberazione dalla schiavitù.

Paolo nelle sue lettere (in particolare Gal 3,13) dice : Gesù ci ha liberati // riscattati // redenti dalla "maledizione della legge", cioè da un rapporto con Dio basato sull’osservanza di una Legge scritta che divideva l’umanità tra puri ( Israele) e impuri ( tutti gli altri, i Gentili) , meritevoli di salvezza ( giusti) e non meritevoli ( empi) .

Gesù nella sua vita pubblica si dimostrò libero dalla Legge mosaica e dalla tradizione giudaica e si comportò in modo diverso da Giovanni il battista : non ebbe timore né di mescolarsi con la gente che poteva essere in stato di impurità o empietà .

Secondo Marco (cap. 7), Gesù abolì le norme di purità riguardanti i cibi (7, 19) «Non quello che entra dalla bocca rende impuro l'uomo [ la natura è pura ] , ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo» (7, 12) ma si spinse oltre eliminando con la sua attività pubblica anche le altre leggi analoghe che riguardavano il culto, la sfera sessuale, i contatti coi pagani, con i lebbrosi, con i samaritani, gli adulteri quindi i peccatori meritevoli di morte secondo la Legge,etc.

Quando parla del ripudio della moglie ( o divorzio alla Mosè) dice che il ripudio non è più possibile perché «agli inizi non fu così».

Gesù storicizza la Legge : valeva per l'eone passato, nel Nuovo Eone le cose sono cambiate perchè “... se uno è in Cristo, è una creatura nuova ; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove..." (2 Cor 5,17; Is 43,18).

La comunità dei credenti in Gesù non è più condizionata dalle esperienze negative del passato, ma vive in piena sintonia con il Dio che fa nuove tutte le cose (Ap 21,5).
L'agnello di Dio L'agnello era una delle vittime animali che venivano immolate alla festa di Pasqua; si offriva e si immolava sull'altare un agnello di un anno senza difetto nè macchia.

L'agnello immolato a Pasqua , memoriale del sangue sparso sugli stipiti delle porte della case degli Israeliti ai tempi dell'esodo dall'Egitto aveva funzione di riscatto-redenzione del popolo dalla schiavitù del nemico Egizio che lo minacciava di morte ( sterminio , sparizione, decreazione ) e di forza per il cammino dell'Esodo , l'uscita .

Gv 1:36 Giovanni...fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!» 1:29 ecco colui che toglie il peccato del mondo !

Il testo del vangelo di Gv non vuol dire che Dio ha voluto che suo Figlio si incarnasse per poi essere sacrificato come un agnello e così cancellare i peccati del popolo : sono gli uomini ad averlo liberamente ucciso , è stato assassinato. Ma qual è l'effetto di tale morte?
Giovanni , riflettendo su ciò che è avvenuto dopo la risurrezione di Gesù nelle comunità cristiane dice che la morte Gesù ha avuto - e così deve essere interpretata- l'efficacia di sacrificio di un Agnello Pasquale il cui Sangue ha sprigionato la Vita divina che conteneva .

La Vita che gli ha fatto superare la morte
(questa è la risurrezione ) e che Lui ha reso disponibile per l'umanità .
Si tratta di teologia e la teologia si esprime con le analogie. Non si tratta di un rito religioso reale officiato da Dio.

ll linguaggio analogico di Gv chiarisce che  Gesù è stato interpretato secondo la mentalità giudaica : Lui è l''Agnello che ha finalmente ottenuto ciò che Israele con i suoi sacrifici rituali sperava di ottenere cioè il perdono dei peccati di tutto popolo giudaico . Di più : l'efficacia espiatoria e di riscatto dalla morte del Sacrificio di Gesù è disponibile per tutta l'umanità.
Gesù viene perciò narrato come l'Agnello di Dio condotto dai giudei alla morte "come l' agnello sacrificale condotto al macello" ( cf. carme del " Servo di Jhwh" Is 53,7-Atti 8.32 ), Agnello che a differenza di tutti gli altri agnelli e capri ha efficacemente redento // salvato l'umanità dalla morte , esito disastroso di una esistenza di peccato.

Per l'infusione dello Spirito l' "animalità  - bestialità " dell'uomo - il peccato che lo lega alla sua natura mortale - viene "espulsa" : l'uomo diventa Uomo , non più mosso da animalità - bestialità ma dallo stesso Spirito di Gesù e del Padre . Uomo che avendo in sè la VITA divina , come Gesù, supera la morte risorgendoGv 11,25 : à«Io sono la risurrezione// e la Vita;
zoe, la Vita divina, lo Spirito che risorge l'Uomo Compiuto
chi crede in me,
anche se muore,
biologicamente
Vivrà ;
risorgerà  come Me, Carne e Sangue e Spirito. Uomo Compiuto e Definitivo. Questa la sua promessa.

Gv6, 53Gesù disse loro: à«In verità , in verità  io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'UOMO e non bevete il suo sangue, non avete in voi la Vita.
non potete essere liberi dalla morte // risorgere come Uomini Definitivi.
54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha
subito
la vita eterna e io lo risusciterò nell' ultimo giorno . 55Perchè la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui.
E' la comunione di Spirito-Forza e Spirito-Vita.
57Come il Padre, che
ha la Vita, ha mandato me e io vivo per il Padre,
che me l'ha data
così
anche colui che mangia me vivrà  per me.
che gliela dono : ha una missione, perciò prenda la sua missione e mi segua

CUCC 1000
..
la nostra partecipazione all’Eucaristia ci fa già pregustare la trasfigurazione del nostro corpo per opera di Cristo . Come il pane che è frutto della terra, dopo che è stata invocata  su di esso la benedizione divina, non è più pane comune, ma Eucaristia, composta di due realtà, una terrena, l’altra celeste, così i nostri corpi che ricevono l’Eucaristia non sono più corruttibili, dal momento che portano in sé il germe della risurrezione .

Lo Spirito di Gesù effuso dalla sua persona vivente ( corpo-sangue) nella eucarestia
- toglie il peccato del mondo
( Gv 3,28 1,33) poichè
  libera dalla morte- fallimento-dell'essere cui il peccato   condanna (1Cor 15,56)
-genera l' Uomo ( = uomo + Spirito divino Ef 2,15 4,24 )
- inietta nel corpo il germe della risurrezione, lo riveste   di incorruttibilità e// immortalità.
- diventa la sua Nuova Legge di Vita , la Carità -Gv11,17.
- lo stimola alla Carità  e lo sostiene fino al suo compimento definitivo - (1Tess 5,23-26)

Gesù redime, riscatta, libera, espia, purifica, perdona, giustifica, riconcilia...risorge ..salva l'uomo dalla morte... facendolo Uomo, Carne-Sangue-Spirito che risorge.

Gal 4,3b .. quando eravamo fanciulli, eravamo schiavi degli elementi del mondo. 4Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, 5 per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a Figli.
Coloro che sono viventi della Vita di Gesù sono templi del suo Spirito1Cor 6,19 Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi.

.. sono sacrifici viventi che possono effonderLo agendo in comunione con Gesù e con il Padre come comunità  dalla Carità  per le beatitudini, Regno di Dio

Rm 12,1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio,
a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente,
al progetto del Padre, la missione
santo e gradito a Dio;
poichè viventi in comunione di Spirito con Lui per mezzo della Parola di Gesù
è questo il vostro culto spirituale.

Il Cibo Eucaristico Giustino Apologia 1^. E' carne e sangue di quel Gesù incarnato LXVI.

1. Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e a nessuno è lecito parteciparne, se non a chi crede che i nostri insegnamenti sono veri, si è purificato con il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione[battesimo] e vive così come Cristo ha insegnato [non vive nel peccato].
2. Infatti noi li prendiamo non come pane comune e bevanda comune; ma come Gesù Cristo, il nostro Salvatore incarnatosi, per la parola di Dio, prese carne e sangue per la nostra salvezza, così abbiamo appreso che anche quel nutrimento, consacrato con la preghiera che contiene la parola di Lui stesso e di cui si nutrono il nostro sangue e la nostra carne per trasformazione, è carne e sangue di quel Gesù incarnato.
3. Infatti gli Apostoli, nelle loro memorie chiamate vangeli, tramandarono che fu loro lasciato questo comando da Gesù, il quale prese il pane e rese grazie dicendo: "Fate questo in memoria(le) di me, questo è il mio corpo". E parimenti, preso il calice e rese grazie disse: "Questo è il mio sangue"; e ne distribuì soltanto a loro.
4. I malvagi demoni per imitazione, dissero che tutto ciò avveniva anche nei misteri di Mitra. Infatti voi già sapete, o potete apprendere, come nei riti di iniziazione si introducano un pane ed una coppa d'acqua, mentre si pronunciano alcune formule.

Gesù è venuto per .. dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Gesù , la Parola di Dio incarnata è la Luce che viene da Dio; è il Salvatore potente , è Dio che visita e redime Israele ; lo annuncia il sacerdote Zaccaria:

Lc 1, 67Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
68«Benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché
ha visitato e redento il suo popolo,
visita e redenzione significavano una svolta nella storia della salvezza, l'apertura di una nuova relazione con Dio, la nuova alleanza intravista da Geremia ed Ezechiele, il dono dello Spirito al cuore ( coscienza) dell'uomo.
69e
ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, salvatore: colui che dà la salvezza , il compimento della creazione nell'essere umano che raggiunge la pienezza di vita definitiva.
70come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo: 71
salvezza dai nostri nemici, // e dalle mani di quanti ci odiano.
la salvezza implica la liberazione, il riscatto, la redenzione dai nemici di questo progetto salvifico, in definitiva la liberazione dalla morte
72Così egli
ha concesso misericordia ai nostri padri e // si è ricordato della sua santa alleanza, 73del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, 74liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, 75in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. 76E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, 77per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati.
la salvezza che porterà il salvatore implica la remissione dei peccati, la cancellazione-espiazione di tutte le colpe , la redenzione dal peccato.
78Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall'alto,
la Luce dall'alto, da Dio, che fa sparire le tenebre che dominano l'essere umano nella sua coscienza
79per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra di morte,
cioè tutta l'umanità
e
dirigere i nostri passi sulla via della pace».
condurci alla pienezza di vita definitiva ( pace)

Ed ecco i segni :

Mt 4,23 Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno // e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

Mt 11,5 i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo.
la Buona Notizia dell'avvento del Regno di Dio nella storia , la liberazione redenzione salvezza della creazione, ricapitolata nell'uomo..

Gesù è la Parola creatrice : agisce per la Vita , annunciando in questo modo l'avvento della signoria di Dio ( il Regno) nella creazione-storia e iniziandone il suo compimento.

Is 53,10 si compirà  per mezzo suo la volontà  del Signore .

La volontà  di Dio : introdurre tutte le nazioni , l'umanità intera, nella giusta relazione//alleanza con Lui per farla partecipe della Sua benedizione/ Vita , definitivamente.

Mt 24,14 Questo vangelo del Regno sarà annunciato in tutto il mondo,
perché
ne sia data testimonianza a tutti i popoli; e allora verrà la fine.
non la fine del mondo ma il compimento del mondo come Regno di Dio.
Gesù è " Il" Redentore Tenendo presente la concezione giudaica del sacrificio espiatorio si comprende il ragionamento dell’autore della Lettera agli Ebrei .

Ef 5,2 Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.

L’allusione al rituale dello yom kippurim è chiara.

Eb 2,17 Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.

Lo Spirito//Vita divina che sprigione dal sangue versato di Gesù toglie il peccato, lo cancella: analogia teologica che significa l'introduzione in una nuova relazione con Dio (alleanza) fondata sulla comunione di Spirito//Vita con Lui stesso che libera dalla morte.

1Gv 2,2 È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
1Gv 4,10 In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi // e
ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Gesù espia//cancella i peccati del mondo intero , per introdurlo in una nuova relazione//alleanza con Dio , la pienezza di Vita definitiva.

Mt 26,28 perchè questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati.

Il "Sacrificio espiatorio" di Gesù.
Gesù è morto non perché fosse la volontà di Dio, ma perché era conveniente per il sommo sacerdote e per l'istituzione giudaica .

E' morto perchè volle rimanere fedele sempre e comunque all’impegno preso con il Padre .
Eb 2,14 Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la [ Sua ]   morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo..

Egli infatti , morendo, libera il suo Spirito per donarlo all'uomo :

Lc 23,46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre,nelle tue mani consegno il mio Spirito». Detto questo, spirò.
At 2,17 Avverrà: negli ultimi giorni - dice Dio - su tutti effonderò il mio Spirito;

e chiunque accoglie lo Spirito di Gesù è redento//riscattato//liberato dalla morte :

Lc 23, 39 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». 40L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». 42E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». 43Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

oggi - non " un giorno" e non " alla fine del mondo " Gesù muore e risorge e con lui muore-risorge il malfattore , l'uomo che ha accolto il Suo Spirito. La redenzione operata da Gesù è la redenzione dell'uomo dalla morte. E questa è la Buona Notizia.

Gesù è il Redentore di tutta l'umanità perchè porta a compimento il progetto redentivo del Padre : riscattare l'uomo dalla morte dandogli la Sua stessa Vita , divina, eterna. Gesù (ebr. Dio salva, ital. Salvatore)
La morte è la schiavitù dalla quale nessun uomo è mai riuscito a liberarsi. Nessuno può riscattarsi // redimersi dalla morte. Per Israele la condizione del defunto è quella di un separato dal mondo nel quale si godono le benedizioni divine. Una condizione irreversibile, una schiavitù da cui nessuno può riscattare, redimere.

Sal 49,8 Certo, l'uomo non può riscattare se stesso// né pagare a Dio il proprio prezzo. 9 Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai sufficiente 10 per vivere senza fine e non vedere la fossa. 11 Vedrai infatti morire i sapienti; periranno insieme lo stolto e l'insensato e lasceranno ad altri le loro ricchezze. 12 Il sepolcro sarà loro eterna dimora, // loro tenda di generazione in generazione:

Chi ci riscatterà l'uomo dalla morte?Os 13, 14 Li libererò dal potere dello Sheol // li riscatterò dalla morte. Dov'è, o morte, la tua peste? Dov'è, o inferi, il vostro maleficio?

Osea profetizza in un momento storico in cui si percepiva la fine della misericordia divina verso Israele e lo scatenerasi impietoso contro di lui delle forze di morte contenute nello sheol

Il Male, il peccato e le sue conseguenze, la morte, sono i nemici della "Vita del popolo insieme al suo Dio" : Dio li sterminerà definitivamente.

L'attesa della salvezza definitiva, la possibilità dell'uomo-Israele di compiersi nella pienezza di vita coincide con l'attesa della liberazione- redenzione dalla morte!

Come?
L'accoglienza della Parola di Dio introduce nella giusta relazione ( alleanza) con Lui. In questa relazione c'è la salvezza, la pienezza di vita dell'uomo. Insieme a Dio. In Israele ai tempi dei Gesù ci si lamentava che Dio non sucitava più profeti ; chi avrebbe annunciato la Torah divina per quei tempi ?

( Lc 1, 77)... è venuto a vistarci dall'alto un Anatolè ( Astro divino) per riscattare quelli stanno nelle tenebre e nell'ombra di morte. 4In lui era la VITA e la VITA era la LUCE degli uomini;

Chi è questo Anatolè ?

Gv 1, 1 In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2Egli era, in principio, presso Dio: 3tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. 5 la LUCE splende nelle tenebre e le tenebre (la MORTE ) non l'hanno vinta.

Israele è il servo di Dio, colui che annuncia la sua Parola a tutte le nazioni... ....poi la stessa Parola entra nella creazione- storia : Gesù.

L' adagio di Osea Dov'è, o morte, la tua peste? Dov'è, o inferi, il vostro maleficio? è stato poi reinterpretato da Paolo in relazione alla redenzione dalla morte operata da Gesù:

1Cor 15,51Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba..... 54Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata inghiottita nella vittoria. 55Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? ... 57Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria ( sulla morte ) per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! Il mistero del servo di Jhwh Is 42, 1 Ecco il mio servo che io sostengo, // il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio Spirito su di lui; egli porterà  il diritto alle nazioni. Il giusto israelita ha una missione: portare il diritto ( La Parola divina, l'alleanza ) alle nazioni ( i non-ebrei ) perchè si convertano alla pratica della giustizia (accolgano ed osservino la Torah o Legge/alleanza ) e ricevano le benedizioni divine.
Il giusto israelita, con la sua vita osservante e con la fedeltà alla sua missione di annunciare la Parola di jhwh alle nazioni ( i non ebrei) porta a tutti il diritto , cioè l'alleanza che Dio vuole concludere con tutti i popoli. 6«Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formatoe ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni,
luce cioè guida per i non ebrei
7
perchè tu apra gli occhi ai ciechi // e faccia uscire dal carcere i prigionieri, // dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.
La missione/servizio che Dio ha affidato al suo Servo -Israele- di portare la Parola divina alle nazioni e suscitare la conversione alla Torah/Legge/alleanza, deve svolgersi con una fedeltà  assoluta.2Non griderà  nè alzerà  il tono, non farà  udire in piazza la sua voce, 3non spezzerà  una canna incrinata, non spegnerà  uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà  il diritto con verità .
in ebraico equivale a " con fedeltà " .
Is 51,4 Ascoltatemi attenti, o mio popolo; o mia nazione, porgetemi l'orecchio. Poichè da me uscirà  la legge, porrò il mio diritto come luce dei popoli
La fedeltà  richiesta al Servo è fino alla morte :
4Non verrà  meno e non si abbatterà , finchè non avrà  stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamento.
Nel testo di Isaia il Servo di Jhwh è Israele .
tu, Israele, mio servo, //Giacobbe che ho scelto,
Israele è il nome dato da Dio a Giacobbe
progenie di Abramo, mio amico (Is 41:8). Giacobbe
mio servo, // o Israele, che io ho scelto! (Isaia 44:1). Ricorda queste cose, o Giacobbe, o Israele, perchè tu sei mio servo (Isaia 44:21). Per amore di Giacobbe mio servo e // d'Israele mio eletto, io ti ho chiamato per nome (Isaia 45:4). Tu sei il mio servo, Israele, in cui sarò glorificato (Isaia 49:3). cf.: Ger 30:10; 46:27.etc.

Ma proprio Israele, il Servo di Jhwh, è il popolo che non ha creduto alle parole-promesse divine, alla Torah di Jhwh:

Is 51,18 Sordi, ascoltate, ciechi, volgete lo sguardo per vedere. 19Chi è cieco, se non il mio servo? Chi è sordo come il messaggero che io invio? Chi è cieco come il mio privilegiato? Chi è cieco come il servo del Signore? 20Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione , hai aperto gli orecchi, ma senza sentire. 21Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia, di dare una legge grande e gloriosa.
ma , non avendo ascoltato..
22 questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti presi con il laccio nelle caverne, sono rinchiusi in prigioni. Sono divenuti preda e non c'era un liberatore, 23Chi fra voi porge l'orecchio a questo, vi fa attenzione e ascolta per il futuro?

Shema' Israel! " Ascolta Israele " è il perenne rimprovero dei profeti. La vicenda dell' Eved Hashem ( servo di Jhwh) nei testi del libro di Isaia sembra rispondere alla domanda: " cosa ci si guadagna ad essere giusti ( osservare la Torah ) ?La missione alle nazioni procura al Servo-Israele molti guai e lo attestano le nazioni stesse , destinatarie della sua missione/testimonianza . E dicono:

Is 53,10 al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.

Isaia descrive -per mezzo delle parole dei pagani convertiti - la condizione storica dell'Israele missionario tra le nazioni del mondo : disprezzato, reietto, prostrato con dolori etc.

Is 53,3
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

Questi guai/sofferenze gli sono state inflitte dai pagani :  

5
Egli è stato trafitto per ( lett. dalle ) le nostre colpe, // schiacciato per ( lett. dalle ) le nostre iniquità .

NOTA - La traduzione Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità  come se il servo fosse stato punito per i peccati di altri è un concetto contrario all'etica della Torah :

Dt. 24:16Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, nè si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri. Ognuno sarà  messo a morte per il proprio peccato;
Ez 18:20 Chi pecca morirà ; il figlio non sconterà  l'iniquità  del padre, nè il padre l'iniquità  del figlio. Sul giusto rimarrà  la sua giustizia e sul malvagio la sua malvagità
.

In realtà , davanti alle parole trasgressioni e iniquità , il testo ebraico ha la lettera mem come prefisso, che significa da, a causa di e va reso con

Egli è stato trafitto dai nostri delitti, schiacciato dalle nostre iniquità :

e si tratta delle ingiustizie che le nazioni gli hanno comminato : lo hanno trafitto-schiacciato causandogli sofferenze e morte .

I peccati-ingiustizie ( percosse etc. ) che le nazioni hanno inflitto al servo missionario chiamato da Dio alla fedeltà totale lo hanno fatto soffrire fino a morire.

Is 53, 8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo.. sebbene non avesse commesso violenza nè vi fosse inganno nella sua bocca.
Is 53,7 Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, // come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.

Il servo trattato con ingiusta violenza non risponde mai con la violenza, subisce l'ingiustizia e tiene fede alla sua missione fino alla morte.

Il servo di Jhwh è chiamato a sopportare le ingiustizie ed anche la morte senza rispondere con violenza , senza tentare di liberarsi ma compiendo la sua missione .53,6 il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità  di noi tutti.

Sono sempre le nazioni pagane a parlare : Dio ha permesso che loro lo maltrattassero e lo uccidessero ( poteva non permetterlo), quindi - secondo loro- è Lui , che lo ha voluto.
L'ingiustizia delle nazioni verso il Servo, nel giudizio divino, meriterebbe loro una condanna e un castigo ma la giustizia divina si manifesta su di loro come salvezza. Così infatti era la promessa legata alla missione del servo

Is 51,4 Ascoltatemi attenti, o mio popolo; o mia nazione, porgetemi l'orecchio. Poichè da me uscirà  la legge, porrò il mio diritto come luce dei popoli . 5 La mia giustizia è vicina, si manifesterà  la mia salvezza; le mie braccia governeranno i popoli.

Nonostante la morte la missione del Servo ha avuto successo.

Le nazioni si sentono redente, riscattate dalla loro condizione di peccato dalla fedeltà-fino-alla-morte del servo di Jhwh.

Come se Dio avesse commutato la sentenza di condanna che esse meritavano a causa dei loro peccati in perdono realizzando la loro salvezza cioè la loro redenzione//introduzione nell'alleanza, con annesse promesse e benedizioni . In termini religiosi :

L'offerta fedele di sè alla missione fino alla accettazione nonviolenta e silente dei maltrattamenti e della morte ha funzionato come un sacrificio di espiazione dei peccati delle nazioni. queste osservano :

Is 53,1 Chi avrebbe creduto al nostro annuncio? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? 2 [ Israele ] È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza nè bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere.

Is 53,5 Il castigo che ci dà  salvezza si è abbattuto su di lui;
.. invece che su di noi : noi meritavamo di essere castigati da Dio ed invece abbiamo castigato Israele , il Suo inviato
// per le sue piaghe noi siamo stati guariti. ... siamo stati trattati da Dio come se le sofferenze da noi inflitte al Suo servo ci avessero purificati dai peccati, riscattati da un destino di morte, redenti per vivere in una nuova condizione : l'alleanza con Lui foriera delle Sue benedizioni.

Is 53, 8 Quando
offrirà  se stesso in sacrificio di riparazione/espiazione
Il servo - sono le nazioni che lo dicono- ha fatto della sua esistenza giusta, ma ingiustamente colpita da dolore e morte, una oblazione ( un'offerta fedele di sè alla missione affidatagli da Jhwh ) .
L'offerta di sè del Servo a Jhwh -per la missione- era accompagnata dalla sua intercessione per le nazioni che lo colpivano Is 53 11 perchè ha spogliato se stesso fino alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti
il servo portava nel suo corpo e nel suo animo i segni del trattamento ingiusto che molti gli avevano comminato: la sofferenza, l'umiliazione e la morte
e intercedeva per i colpevoli.
Come il sacerdote ebreo aveva il compito di essere esempio di giustizia e di rappresentare l'intera nazione al cospetto di Dio, di intercedere e di compiere i riti di espiazione per i peccati, così anche il Servo che porta la Parola di Jhwh alle nazioni diviene un sacerdote laico /esempio di giustizia che fa sì che per la sua dedizione alla missione ( fedele fino a subire la morte ) e la sua intercessione, le colpe dei popoli siano espiate, cancellate .--
il Servo e le nazioni

Il Servo viene  premiato per la sua fedeltà-oblazione :

vedrà  una discendenza, vivrà  a lungo,
La promessa divina di "una discendenza di popoli e re" fatta ad Abramo e mantenuta per la fede che Abramo ebbe fino alla fine è un paradigma della storia della salvezza .

Rm 4, Abramo, il quale è padre di tutti noi -... 19Egli non vacillònella fede, pur vedendo già  come morto il proprio corpo - aveva circa cento anni - e morto il seno di Sara. 20Di fronte alla promessa di Dio non esitòper incredulità , ma si rafforzònella fede e diede gloria a Dio, 21pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. ... 18 Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà  la tua discendenza.

Abramo divenne padre di molti popoli e così come fu per Abramo sarà  per ogni suo discendente che si fa " servo di Jhwh".

Is 53 11 il giusto mio servo giustificherà  molti, egli si addosserà  le loro iniquià .

nella oppressione e sofferenza che i molti gli infliggeranno e che egli porterà si di sè senza reazione egli intercederà per la loro conversione e salvezza : molti accoglieranno il suo annuncio e saranno giustificati ( resi giusti dalla osservanza della Torah)
12Perciòio gli darò in premio le moltitudini, // dei potenti egli farà  bottino, porterà nella mia alleanza intere nazioni ( re e potenti)
Vedere una discendenza significa per il Servo vedere che la sua sofferenza e la sua morte hanno seminato vita ( discendenza numerosa) con molto frutto (conversione e giustizia delle nazioni )
Gesù servo sofferente modello Al tempo di Gesù non c'era il binomio Servo sofferente-Messia, perché il Messia era visto come il vincitore dei nemici del popolo e quindi non poteva essere il Servo sofferente il quale annunciava alle nazioni ( quindi ai nemici) la volontà di Yhwh di perdonare i peccati .

«1 Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui, egli manifesterà la giusti­zia alle nazioni. 2 Egli non griderà, non alzerà la voce, non la farà udire per le strade. 3 Non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante; manifesterà la giustizia secondo verità. 4 Egli non verrà meno e non si abbatterà finché abbia stabilito la giustizia sulla terra»

Is 42:1-4.

Mt 12:17-21. 18 "Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo Spirito mio sopra di lui, ed egli annuncerà la giusti­zia alle genti. 19 Non contenderà, né griderà e nessuno udrà la sua voce sulle piazze. 20 Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giu­sti­zia. 21 E nel nome di lui le genti spereranno»

(La citazione di Mt 12:18-21 è un adattamento al testo della LXX. )
Gesù non si è mai attribuito il titolo di Ebed Yhwh – Servo dell'Eterno - ma ha visto nel testo di Isaia 61, 1ss una forte analogia con propria missione di annunciatore della salvezza di Jhwh:Lc 4, 18Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, 19a proclamare l'anno di grazia del Signore. ...21 «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi udite»

Matteo lo indica come Servo di Jhwh :

Mt 12, 17perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: 18Ecco il mio servo, che io ho scelto; // il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia.

La Sua sofferenza ha ricevuto da un valore espiatorio:

Gv 1,29 «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!

L'espressione aramaica talja, la lingua di Gesù ha 2 possibili traduzioni: "servo" e "agnello" . Di più , secondo Is 60:21ss Dio aveva promesso che nell'èra messianica tutti sarebbero stati giusti , quindi giustificati.

Mc 9,12 rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma
, come sta scritto del Figlio dell'UOMO? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato.
Mc 10:45; Mt 20:28. «Il Figlio dell'UOMO non è venuto per essere servito, ma per servire, e per
dare la sua vita in riscatto per molti»
Mt 22, 37Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra gli empi. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento».

«soffrire molto ed essere disprezzato ...fu annoverato tra gli empi. ... dare la sua vita in riscatto per molti» sono le parole di Isaia . Gesù chiama "Figlio dell'UOMO" - titolo con cui identificava se stesso- il servo di Jhwh dando così al testo isaiano il valore di chiave di lettura della sua passione e morte.

«"O insensati e lenti di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?"E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano» Lc 24:25-27.

Lc 9,22
«Il Figlio dell'UOMO - disse - deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Mt 16,21 Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e
soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
At 3,18 Ma Dio
ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire.
At 26,23 il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che,
primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la Luce al popolo e alle genti».

... continuando la MISSIONE

Gesù interpreta se stesso con l'analogia all'israelita fedele servo di Jhwh che annuncia la Torah divina al mondo e che rimane fedele a questo annuncio fino a soffrirne molto ed essere ucciso La Parola di Dio, Gesù, invece di venire accolta viene rifiutata dalla stessa istituzione giudaica.

Gv 1, 9Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. 10Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. 11Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.

Gv 12:36s «"Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce" se ne andò e si nascose da loro. Sebbene avesse fatto tanti segni miracolosi in loro presenza, non credevano in lui; affinché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: "Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? A chi è stato rivelato il braccio del Signo­re?"»

Gesù è fedele alla sua missione // annuncio della Buona Notizia del Regno fino alla morte : viene condannato dalla istituzione religiosa giudaica e torturato e crocifisso dal potere pagano. Nella sua morte-risurrezione ( il terzo giorno) si compie L' opera . l'Uomo compiuto e Definitivo, il Regno di Dio.
Di fronte alla morte, ha scelto la fedeltà  alla missione-progetto del Padre . Questo ha significato- come per il modello di Servo di Jhwh in Isaia - l'accettazione della morte ingiusta che stava per essergli comminata dall'istituzione giudaica .Rm 4,24 Gesù nostro Signore, 25il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ... ed è stato risuscitato
( portato attraverso la morte alla Vita definitiva in Dio come Uomo Compiuto)
per la nostra giustificazione
( perchè anche noi passassimo da un destino di morte alla comunione definitiva di Vita con Dio)

Is 53, 11 rendendo manifesto il perdono, «renderà giusti molti»
Mt 26:28.«perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati»
Is 42:6 e 49:8 è detto: «Farò di te l'alleanza del popolo»
Mc 14:24. «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti»

Is 53:4. «Il quale è stato dato a causa delle nostre offese»
Is 53, 12 «Ha portato i peccati di molti».»

Mt 8:17. «Affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: "Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie»
Rm 4:25ss. «Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, / erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato»

1 Pietro 2,22 «Egli non commise peccato, e nella cui bocca non fu trovata alcuna frode». ...24 «Egli ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo, sul legno». «Mediante le cui lividure siete stati sanati». 25 «Poiché eravamo erranti come pecore; ma ora siete tornati al Pastore...».
Isaia 53, 9 «Non aveva commesso violenza né v'era stata frode nella sua bocca»... 12 «Ha dato se stesso alla morte, ed è stato annoverato fra i trasgressori, perché egli ha portato i peccati di molti». ...5 «Per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione». 6 «Noi tutti eravamo erranti come pecore, ognuno di noi seguiva la sua propria via».
At 3,26 «A voi per primi Dio, avendo suscitato il suo Servo, lo ha mandato per benedirvi, conver­tendo ciascuno di voi dalle sue malvagità»

At 8:30-39. Il diacono Filippo raggiunge l'etiopo, ministro della regina Canda ce, che se ne ritor­na­­­va a casa leggendo della Scrit­tura il rotolo di Isaia che descriveva il Servo sofferente. Alla domanda di Filippo: «"Capisci quello che stai leggendo?" Quegli rispose: "E come potrei, se nessuno mi guida?" E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui. Or il passo della Scrittura che egli leggeva era questo: "Egli è stato condotto al macello come una pecora; / e come un agnello che è muto davanti a colui che lo tosa, / così egli non ha aperto la bocca. / Nella sua umiliazione egli fu sottratto al giudizio. / Chi potrà descrivere la sua generazione? / Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra". L'eunuco, rivolto a Filippo, gli disse: "Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di se stesso, oppure di un altro?" Allora Filippo prese a parlare e, cominciando da questo passo della Scrittura, gli comunicò il lieto messaggio di Gesù. Strada facendo, giunsero a un luogo dove c'era dell'acqua. E l'eunuco disse: "Ecco dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?". Filippo disse: "Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio". Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo battezzò. Quando usciro­no dall'ac­qua, lo Spiri­to del Signore rapì Filippo; e l'eunuco, conti­nuan­do il suo viaggio tutto alle­gro, non lo vide più»
1Pt 2,19 Questa è grazia: subire afflizioni, soffrendo ingiustamente a causa della conoscenza di Dio;
1Cor 12,26 Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
Fil 1,29 Perché, riguardo a Cristo, a voi è stata data la grazia non solo di credere in lui, ma anche di soffrire per lui, 2Ts 1,5 È questo un segno del giusto giudizio di Dio, perché siate fatti degni del regno di Dio, per il quale appunto soffrite.
2Tm 1,8 Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. 2Tm 1,12 È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti in chi ho posto la mia fede e sono convinto che egli è capace di custodire fino a quel giorno ciò che mi è stato affidato.
2Tm 2,3 Come un buon soldato di Gesù Cristo, soffri insieme con me.
2Tm 2,9 per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Ma la parola di Dio non è incatenata!


perciò :

Rm 12,1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Secondo Paolo il cristiano - seguendo l'esempio di Gesù- è chiamato ad offrire se stesso // il suo corpo alla volontà del Padre perchè Egli ne faccia un Sacrificio Vivente a Lui gradito ( il corpo del cristiano è tempio dello Spirito ) Gesù è " per natura" libero dall'impurità. Questa purità personale e naturale Gesù la comunica ai suoi discepoli per mezzo della fede in Lui , attraverso il memoriale di sè

Gv 6,54 chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la Vita eterna // ed io lo resusciterò l'ultimo giorno.
Gesù "sconfigge" l'impurità naturale (il male e la morte presenti nella natura/vita/storia umana) in se stesso, morendo/ risorgendo e donando il Suo Spirito-VITA all'uomo credente. At 26,16 Io sono Gesù, che tu perseguiti. 16 Su, alzati e rimettiti in piedi; ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto e di quelle per cui ti apparirò ancora. 17 Per questo ti libererò dal popolo e dai pagani, ai quali ti mando 18 ad aprire loro gli occhi, perché passino dalle tenebre alla luce e dal potere di satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e l'eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me.
I credenti in Lui per mezzo della sua Chiesa ottengono lo Spirito-Vita che è remissione dei peccati nell'iniziazione ( battesimo-cresima-eucarestia)
At 10,43 Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome».
La sofferenza umana è stata da Gesù redenta , riscattata dal non-senso Salvifici Doloris :
"17. Le Scritture dovevano adempiersi. Erano molti i testi messianici dell'Antico Testamento che preludevano alle sofferenze del futuro Unto di Dio. Tra tutti particolarmente toccante è quello che di solito è chiamato il quarto Carme del Servo di Jahvè, contenuto nel Libro di Isaia. ... .. Si puòdire che insieme con la passione di Cristo ogni sofferenza umana si è trovata in una nuova situazione. Ed è come se Giobbe l'avesse presentita, quando diceva: « Io so infatti che il mio Redentore vive...»(54), e come se avesse indirizzato verso di essa la propria sofferenza, la quale senza la redenzione non avrebbe potuto rivelargli la pienezza del suo significato. Cristo è senza nessuna colpa propria è si è addossato à« il male totale del peccato à». L'esperienza di questo male determinòl'incomparabile misura della sofferenza di Cristo, che diventòil prezzo della redenzione. Di questo parla il Carme del Servo sofferente in Isaia. Nella Croce di Cristo non solo si è compiuta la redenzione mediante la sofferenza, ma anche la stessa sofferenza umana è stata redenta.

La Chiesa di Gesù sono coloro che hanno accolto lo Spirito e lo vivono. Sono liberi dalla morte, redenti, riscattati, giustificati. Annunciano con la loro Vita di fede questa Buona Novella : questa è la loro missione.

Mt 27,42 «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d'Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui.

Per Gesù scendere dalla croce significava abbandonare la sua missione , non perseverare nella fedeltà all'opera del Padre: compiere//salvare l'uomo facendolo Uomo. Compiuto e Definitivo.

Mc 8,34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

La croce della Chiesa di Gesù è il segno della fedeltà alla missione di vivere//testimoniare lo Spirito, la Vita che supera la morte e compie l'Uomo, a tutte le nazioni.
La fedeltà  perseverante alla croce//missione di Gesù procurerà  sofferenza e morte ingiusta a molti cristiani ma , come per Gesù ( il vero modello esemplare di Servo di Jhwh) , l' emarginazione e la sofferenza della sua Chiesa , anche fino alla morte, si riveleranno feconde . In questa prospettiva la sofferenza viene riscattata, redenta da un significato di inutile pena che porta ad una morte infeconda. La figura/paradigma del Servo di Jhwh ha fornito agli autori cristiani il linguaggio per esprimere il significato della sofferenza-morte di Gesù ma bisogna ricordare che Gesù è molto di più di un Servo fedele di Jhwh, è il Figlio Unigenito che ricapitola in Sè tutta la creazione e la storia!
La redenzione delle nazioni cioè dell'umanità intera è già  stata operata "in Lui" ed ha una efficacia universale e definitiva . Per chi la accoglie.CUCC
601 Questo disegno divino di salvezza attraverso la messa a morte del Servo, il Giusto, [Cf Is 53,11; 601 At 3,14 ] era stato anticipatamente annunziato nelle Scritture come
un mistero di redenzione universale, cioè di riscatto che libera gli uomini dalla schiavitù del peccato [Cf Is 53,11-12; 601 Gv 8,34-36 ].

San Paolo professa, in una confessione di fede che egli dice di avere “ricevuto”, che Cristo
morì per i nostri peccati secondo le Scritture ” ( 1Cor 15,3 ) [Cf At 3,18; At 7,52; At 13,29; 601 At 26,22-23 ].

La morte redentrice di Gesù compie in particolare la profezia del Servo sofferente [Cf Is 53,7-8 e At 8,32-35 ].
Gesù stesso ha presentato il senso della sua vita e della sua morte alla luce del Servo sofferente [Cf Mt 20,28 ].

Dopo la Risurrezione, egli
ha dato questa interpretazione delle Scrittureai discepoli di Emmaus, [Cf Lc 24,25-27 ] poi agli stessi Apostoli [Cf Lc 24,44-45 ]. “Dio l'ha fatto peccato per noi” .

" .. Gesù è per eccellenza il Servo del Signore: la sua vita e la sua morte, interamente nella forma del servizio (cfr Fil 2,7), sono state causa della nostra salvezza e della riconciliazione dell'umanità  con Dio . Davvero nella sua morte e risurrezione si sono adempiute le profezie del Servo del Signore». "

( 18 ottobre 2015 Papa Francesco, Messa in Piazza San Pietro)

La "redenzione nel sangue di Gesù" è la redenzione operata dal suo Spirito : il Suo sangue "versato" dagli uomini che l'hanno condannato a morte e ucciso ha sprigionato la Vita che contiene. Vita divina, eterna.

La passione e morte di Gesù è continuamente onorata dai cristiani perchè è il segno storico, reale, dell'offerta di Sè di Gesù alla morte perchè questa "sprigionasse dal suo sangue la Vita/Spirito" per l'umanità.

Le Congetture Gesù capro espiatorio Il genere di morte del Cristo, cioè la crocifissione, andava connesso con l'idea di maledizione perchè la legge pronunciava maledetto chiunque fosse appeso al legno.

Questo si legge in Deuteronomio 21,23 ove si ordina che il delinquente lapidato e poi esposto alla pubblica ignominia sopra un palo, non debba esservi lasciato nella notte perchè è oggetto di maledizione divina ed il paese non dev'esser contaminato da quel cadavere appeso.

Cristo morì sul legno ed ivi restò appeso finche non fu sepolto da persone pietose. Quindi anche nel modo della sua morte egli fu, secondo la Legge Mosica , oggetto di maledizione.

Isaia 53:5 «Egli è stato
trafitto per i nostri peccati, fiaccato per le nostre iniquità; la punizione che assicura pace a noi è caduta su di lui...»;
( ma questo testo profetico non è l'istituzione di un capro espiatorio!)
1Pietro 2:24 «
Ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo sul legno...»
...per cancellarli con il dono del suo Spirito che immette nella comunione di Vita con il Padre.
Gal 3, 13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge col divenire per noi maledizione (poichè è scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»),
....non per pagare a Dio un prezzo di riscatto ! ma ...
affinchè la benedizione di Abramo giungesse alle genti in Cristo Gesù,
//affinchè ricevessimo, per mezzo della fede, la promessa dello Spirito.
che cancella i peccati//redime//riscatta//salva//ri-crea l'uomo come Uomo.

Con la sua redenzione Gesù ha riscattato dalla maledizione della legge ( mosaica , ma paradigmaticamente da ogni dottrina/legge positiva fatta di precetti) quelli che erano sottoposti a quella legge.

Il riscatto ha permesso a tutti coloro che credono in Lui di partecipare della sua persona , esente da peccato , diventando -in Lui- giusti davanti a Dio.

2Corinzi 5:21 «Colui che non ha conosciuto peccato, Dio L'ha fatto peccato per noi, affinchè noi divenissimo giustizia di Dio, in lui»;

Il sacrificio vicarioNelle scritture non c'è l'immagine di Dio che ha voluto la morte del figlio per riappacificarsi con l’umanità : è nata nel mondo latino, nel mondo romano dove il reato dipendeva dall’importanza della persona offesa. Per esempio, se uno insultava uno schiavo non era niente, se insultava una persona libera c’era una punizione, se insultava un sacerdote o un capo c’era la prigione, se insultava il re ti tagliavano la testa. Quindi lo stesso insulto determinava una condanna diversa in rapporto a chi veniva diretto. Questa mentalità portò a pensare che se è stato insultato Dio, se è stato offeso Dio, allora chi può scontare un peccato del genere? Solo un Dio lo può fare.

Mc10, 45 Il Figlio dell'UOMO infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e // dare la propria vita in riscatto per molti».

[ ...dare la propria vita λύτρον [come] riscatto ἀντὶ πολλῶν per molti ]. Il verbo riscattare ( ἐξαγοράσῃ ) s'incontra in Galati 4:5; Efesini 5:16; Colossesi 4:5. Senza la prep. da troviamo 1Corinzi 6:20; 7:23; 2Pietro 2:1; Apocalisse 5:9. Il verbo è usato spesso dagli scrittori greci col significato di riscattare una persona dalla schiavitù mediante il pagamento di un prezzo  . Nel NT troviamo anche : ἐποίησεν λύτρωσιν (= ha fatto la redenzione )

Lc 1,68 «Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo // 71 salvezza [riscatto] dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano... .

liberati dalle mani dei nemici - λυτρώσηται fare la redenzione di ἡμᾶς noi.

Tito 2,13 Gesù Cristo; 14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.

Col2,13 Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, 14 annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce;

Si ritrova nell'Islam l' Id al-adha , un sacrificio rituale che si pratica nel corso della festività  che chiude il mese di digiuno e che ricorda il sacrificio sostitutivo ( mai) fatto da Abramo : Abramo , obbediente al disposto divino di sacrificare il figlio viene fermato dall'angelo e invitato a sostituirlo con un montone L'espressione sacrificio vicario traduce -in alcune soteriologie cristiane- il latino propitiatione (sacrificio di intercessione per il perdono delle colpe , sacrificio che placa l'"ira divina") per indicare che la morte di Gesù è stata sostitutiva della morte che l'umanità  peccatrice si meritava in base alla Legge di Dio nell'AT.

Gesù avrebbe pagato a Dio -con l'offerta della sua vita alla crocifissione - il prezzo che Dio esigeva per il riscatto-redenzione della umanità  condannata.

1Cor 6,20 Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo! 1Cor 7,23 Siete stati comprati a caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini!
1Pt1,18Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro,
foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, 19ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.

La morte di Gesù avrebbe funzionato da sacrificio vicario per placare l'ira divina e ottenere il perdono //remissione//cancellazione dei peccati dell'umanità .

1Te 1,10 il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira ventura.

In realtà  Gesù ha rivelato che Dio non è mai irato e non chiede sacrifici, tantomeno umani per placarsi. Gesù non ha mai parlato del Padre come di un Dio che esige il sangue umano come prezzo per liberare dalla morte gli uomini peccatori. Attraverso la sua vicenda rivelerà  che non sono gli uomini che devono offire sacrifici a Dio ma è Dio che si fa sacrificio definitivo di salvezza per l'Uomo .

E sacrificio significa "che contiene il Sacro" : Gesù è un sacrificio vivente fin dalla sua incarnazione perchè ha il sè -per natura- il sacro di Dio, il suo Spirito, la sua Vita.

Eb 10,5 Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato.

Donandosi ai credenti sotto le specie del pane e vino nel memoriale di Sè Gesù , sacrificio vivente, si fa pasto di comunione di Vita eterna.

...questo è il mio corpo offerto come sacrificio
( contiene lo Spirito)
per voi
( perchè lo mangiate)

I cristiani non devono offrire sacrifici a Dio, semmai, dirà Paolo :

Rm 12,1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
1Cor 6,19 Non sapete che
il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi.

Il corpo del cristiano , l'Uomo , contiene il Sacro di Dio , lo Spirito; l'Uomo è un sacrificio vivente. Il corpo, cioè la propria natura umana va offerta a Dio per ricevere in sè la Vita//Spirito che supera la morte e la fa Umanità.

Eb 9:26 una volta sola, alla pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. Eb 10:5 Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto nè sacrificio nè offerta, un corpo invece mi hai preparato. Eb 10:9 soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà . Con ciòstesso egli abolisce il primo sacrificio per stabilirne uno nuovo.
Lc 22:19 Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzòe lo diede loro dicendo:
à«Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di meà».
Eb 10:12 Egli al contrario,
avendo offerto un solo sacrificio per i peccati una volta per sempre si è assiso alla destra di Dio
Mt 26:28 perchè
questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.

Non c'è stato e non c'è nessun rito di sacrificio vicario.

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