La rivelazione :
la jerofania e gli intermediariGli spiriti si rivelano agli uomini per mezzo di intermediari che
sono riconducibili essenzialmente a tre tipologie :
- sciamani, e sciamane
-
sibille
- profeti e profetesse
Attraverso questi intermediari essi operano segni del Sacro chiamati comunemente miracoli e prodigi
I segni del Sacro insieme - inscindibilmente -con le parole degli intermediari costituiscono la Rivelazione.
Gli dèi che gli uomini chiamano " malèfici" si rivelano per mezzo di intermediari che sono ri-conducibili a tre tipologìe :
- maghi e maghe , (profeti o sibille che operano contro l'uomo)
- streghe e stregoni (
sciamane e sciamani che operano contro l'uomo) )
- medium o negromanti ( intermediari dei defunti che operano contro l'uomo) -
Attraverso questi intermediari essi operano segni : prodigi e malefici. Senza il fatto straordinario ( miracolo, prodigio o il maleficio ) segno del Sacro , le parole degli intermediari non avrebbero senso e credibilità così come senza le parole di un intermediario i fatti straordinari in sè sarebbero incomprensibili, senza significato.
Questo è il concetto di rivelazione proprio delle scienze religiose , poi c i può essere
anche un concetto di rivelazione proprio di ogni religione che fonda la religione
stessa.
Nota
Il dogma cattolico sulla rivelazione divina ( costituzione Dei Verbum) adotta il concetto delle scienze religiose :
D.V.2-l' economia della Rivelazione comprende eventi e parole intimamente connessi, in modo che le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realtà significate dalle parole, mentre le parole proclamano le opere e illustrano il mistero in esse contenuto. Il testo esplicita poi la specificità della rivelazione cristiana :
...
La profonda verità, poi, che questa Rivelazione manifesta su Dio e sulla salvezza degli uomini, risplende per noi in Cristo,
il quale è insieme i1 mediatore e la pienezza di tutta intera la Rivelazione. Gesù di
Nazareth, il cristo ( il messia-re designato da DIO) rivelatosi nella storia del popolo ebraico ( Jhwh) è per
i cristiani la pienezza della Rivelazione, cioè la Verità tutta sull'uomo, sulla creazione e su Dio
, in forma accessibile all'uomo.
In Gesù, nella sua persona risorta e vivente c'è tutto il Sacro, c'è tutta
la potenza spirituale , ci sono tutti i possibili miracoli e prodigi a favore di tutto e di tutti .
Secondo il dogma cristiano:"
...in senso stretto, non si
può parlare di rivelazione di Dio , se non in quanto Dio dà se stesso: così Cristo è insieme il mediatore e la pienezza
di tutta la rivelazione " . (costituzione dogmatica 'Dei Verbum', n. 2).
Per comprendere
la relazione tra rivelazione e religione è possibile riferirsi ad un esempio noto come
i fatti di rivelazione della
Madonna a Lourdes
.
Lì abbiamo
tutti gli elementi che costituiscono il modello della nascita di una religione :
- uno
spirito ( la Madonna ) suscita un
intermediario ( Bernadette) inducendo una visione di tipo
profetico.
- lo spirito promette
miracoli e prodigi che poi avvengono e che sono verificabili.
- le persone che hanno
fiducia nell'intermediario chiedono altri prodigi e miracoli ;
-
l'intermediario rivela loro
il nome dello Spirito e le modalità di relazione (
alleanza con lo spirito ) .
- il gruppo invoca lo spirito secondo le modalità richieste ed avvengono
nuovi miracoli e prodigi
- il gruppo si allarga e crea
nuove modalità di relazione con lo spirito, riti, preghiere, etc.
- nasce la
religione.
Numerosissime sono le testimonianze storiche che si possono descrivere con questo
modello.
La rivelazione nelle religioni[ cf. Baccari- La rivelazione nelle religioni- 1996 ]
«... La Rivelazione non è qualcosa che passa da un soggetto (Dio) ad un
altro (l’uomo): essa piuttosto è la rivelazione della esistenza di una relazione Dio-uomo , una alleanza,
là dove prima c’era solo l’uomo .
L'uomo non può mai parlare veramente di rivelazione se non dopo averla riconosciuta : quando
egli riconosce come tale essa è già avvenuta come fatto indipendente e gratuito della divinità ; il riconoscimento è il
modo umano di farla propria . E l'uomo la fa propria oggettivandola secondo le sue strutture antropoligiche e
secondo le sue forme storico-culturali.
Inevitabilmente perciò le parole che riconoscono la rivelazione , il discorso del dio , sono sempre
un discorso dell'uomo sul dio .
« Se la cultura religiosa di un popolo non fosse minimamente rivelata non avremmo motivo
di considerarla come religiosa. La rivelazione è il
fenomeno di partenza di ogni cultura e dunque di ogni religione, senza il quale tutti gli altri aspetti che sono tipici
delle religioni (felicità, peccato, riscatto, salvezza) sarebbero svuotati di ogni significato-valore.
Il Fenomeno religioso presenta dunque due aspetti fondamentali (costituitivi, fondanti) e inscindibili :
- la rivelazione , cioè il miracolo o prodigio e le parole dell'intermediario (aspetto
oggettivo)
- il coinvolgimento della divinità nelle vicende umane (l'alleanza, aspetto soggettivo)»L'alleanza
Attraverso
i miracoli e prodigi che opera a favore di un gruppo umano il Sacro dimostra di essere
alleato di quel gruppo nella
ricerca quotidiana della felicità.
Ogni
rivelazione è interpretata dal gruppo religioso che vi si affida come una
chiamata ad essere
in Alleanza con la divinità.
Gli uomini si sentono orientati dal loro sentimento religioso verso le rivelazioni giacchè in esse possono vedere l'azione
salvifica di un potere soprannaturale , il Sacro che dominando le forze naturali e compiendo prodigi e miracoli dà pienezza all'essere umano ( lo salva). L'alleanza
, insieme con la rivelazione, è un aspetto universale delle religioni.
L'alleanza primordiale
Tutti i popoli e le culture
antiche hanno
una loro
storia perchè
in qualche modo fanno risalire la loro esistenza o/e della loro cultura , agli dèi
.
Secondo tutte le tradizioni antiche gli dèi hanno
formato i popoli : essi prospettano anche il loro fine o la
loro fine. Presso la
cultura greca gli dèi sono presenti allorigini delle stirpi
e delle istituzioni; presso quella romana nella nascita dei fondatori della
città e del popolo così come nella nascita delle istituzioni;
lo stesso dicasi per lo shintoismo giapponese, il taoismo-confucianesimo.
etc).alleati di quello spirito.
« Il tratto più spiccato del carattere dei Masai ( popolo africano) è il loro orgoglio
nazionale che si fonda sull'idea religiosa di essere il popolo eletto di Dio. Dio ( l'essere supremo Ngai) avrebbe creato
il mondo e quanto c'è in esso solo per loro. Tutti i non-masai sarebbero sottoposti ad essi. Dio provvede ai Masai ma condanna
gli altri popoli a procurarsi il cibo lavorando tra i sudori della terra. » [ W.Bultmann- I popoli eletti, Cinisello Balsamo 1987] .
La religione La Religione fa superare
all'uomo il suo limite esistenziale e conoscitivo assoluto : dal momento che c’è stata una rivelazione è lecito
attendersi ancora una possibilità di comunicazione tra il mondo divino e quello umano.
Se gli dèi si sono rivelati allora è lecito per gli uomini continuare a cercarli perché continuino
a compiere per loro prodigi, miracoli o malefici . Ogni
rivelazione è
una
chiamata alla alleanza, dentro la quale gli dèi comunicano
le loro
salvezze ( miracoli e prodigi).
La continuità di questa alleanza (
e perciò dei miracoli, delle salvezze donate dal Sacro) è la
Religione.
Se le religioni non garantissero
una continuità nella storia dell'azione salvifica
degli dèi, sarebbero già sparite da tempo.
Le religioni, cioè quei complessi sistemi simbolici e
culturali che custodiscono, tramandano e sviluppano le relazioni con il Sacro nascono sulla base di rivelazioni
Gli uomini rispondono alle rivelazioni istituendo riti , preghiere, pratiche di vita , dottrine, etc. che costituiscono
le religioni. E le religioni nascono, si sviluppano nella storia e spesso scompaiono. L'
alleanza stabilisce nelle persone che la accolgono una comunicazione coinvolgente ; una
relazione che le religioni trasmettono attraverso la
Tradizione affinchè tutte le generazioni possano
-
incontrarla
-
comprenderla ,
-
valutarla e confermare o negare.
- accoglierla ( FEDE) o rifiutarla,
Essa crea
forme sempre nuove di sacro attraverso i
riti di
con-sacrazione
;
in
questo
modo
essa
si
sostiene
e
si
perpetua.
Attraverso
il rito di consacrazione il sacerdote di una religione
(
colui che " fa" il Sacro) col-
lega una persona, un oggetto, un luogo,etc al Sacro che si è
rivelatoLa
religione è ineliminabile dalla storia in quanto colma
il bisogno religioso
dell'uomo.
La fede La Rivelazione
non è mai qualcosa di atteso, prevedibile, immaginabile, " pensabile" : essa precede qualsiasi pre-giudizio umano
perchè essa è sempre
una novità straordinaria
( il sacro) che irrompe nella esistenza ordinaria , nella storia; è sempre una "scoperta" . Alla rivelazione
l'uomo può rispondere in modi
diversi .
Può liberamente :
- accoglierla con fede
- rifiutarla
- provare indifferenza
- provare dubbio e sospendere il giudizio
- etc.
L'uomo può conoscere criticamente la proposta della rivelazione , può comprenderla
con l'intelligenza, valutarla con la ragione e confermare o negare la sua scelta di fede . Quando
la persona opera una sintesi tra il proprio naturale sentimento religioso e la rivelazione che conosce criticamente
per mezzo degli intermediari allora può nascere la FEDE in quella rivelazione.L'uomo vede la
rivelazione ma essa non si impone alla sua ragione come qualcosa cui non può fare a meno di credere .
La rivelazione è una iniziativa del Sacro che si offre-dona agli uomini e questi a volte la
accettano , a volte la rifiutano .
La fede nella rivelazione è frutto sempre
- di una iniziativa che dona il Sacro in un fatto salvifico
imprevedibile ed indeducibile,
- di una comprensione e valutazione da parte umana
-
e di una libera accoglienza . Un luogo comune in ambito cristiano è che
la fede sia un " dono" di Dio
: Dio sarebbe così capriccioso da donarla a qualcuno si ed a qualcuno no . Che la fede non sia un dono -e dunque
in qualche modo una imposizione degli dèi -lo dimostra il fatto che alcuni la accolgono, altri la rifiutano, " a
priori" .Credenti e non credenti
Credere in Dio è una espressione che non significa nulla : quale Dio?
Credere a DIO i significa che questo DIO si è rivelato ed ha parlato : questa è FEDE. -
Alcuni
non trovano nelle rivelazioni risposte alle loro attese salvifiche e concludono che il Mistero sia inconoscibile
: sono gli
agnostici.
-Altri
concludono che le risposte e le salvezze attese dagli uomini -se esistono- si possono trovare solo nella Natura e nell'uomo
attraverso le scienze umane. Questi si definiscono
atei .
-Altri
non danno nessuna importanza al Mistero, al problema della salvezza dal male e dalla morte, al sentimento religioso stesso,
sono gli
indifferenti.
Tutti costoro sono chiamati
non credenti.
-
Altri ancora trovano risposte in una o più religioni e vi aderiscono
senza praticarne i riti ( ossimoro). Questi sono i
credenti non-praticanti.
- Ci sono infine persone che
pongono fede a
credenze (movimenti religiosi,
magici, etc ) invece che a
rivelazioni.
Ci sono religioni vere e
religioni false ?
Definire
cosa è religione e cosa non lo è una questione complicata.
Ogni definizione di religione ha le
sue ragioni ed i suoi obiettivi : uno Stato puo' definire cosa è religione
e cosa non lo è - ad esempio- in base a calcoli elettorali o
fiscali. Ci
possono essere tante definizioni di religione e nessuna autorità umana
puo' stabilire quale è più vera delle altre.
Un modello che spiega il maggior numero di fenomeni religiosi
sulla base di fatti verificabili è quello delle rivelazioni : una religione nasce sempre e solo intorno
ad una rivelazione , una manifestazione
del Sacro in fatti che coinvolgono degli intermediari .La " veridicità" di
una religione è il suo fondarsi su una Rivelazione . La religione è sempre " rivelata " oppure
non è religione ma un semplice movimento culturale a simbologia religiosa.
Sono
religioni solo quei sistemi simbolico-culturali nati su
fatti di rivelazione ,
eventi osservabili , miracoli e prodigi attestati e interpretati da
intermediari (cioè persone
con capacità estatiche non casuali ) come
sciamani, sibille e profeti.
Tutti i
fenomeni religiosi che
non nascono da una rivelazione sono frutto di "
pensieri " anche di grandi personaggi della storia o "
congetture " che riguardano l'ambito della
religiosità umana
.
Sono da rispettare le persono che vi aderiscono ma non sono da considerare -a nostro avviso- propriamente
religioni,
bensì
movimenti religiosi,
movimenti a simbologia religiosa,
culti ,
credenze, etc.
Questi fenomeni appartengono ad un'area chiamata anche "
religiosità secondaria".
Perchè le religioni sono tante e diverse?La molteplicita'
delle religioni è il frutto della ricchezza di manifestazioni
del sacro che ha donato molteplici rivelazioni.
Molteplici rivelazioni, molteplici dèi, molteplici religioni.
Ogni religione introduce i fedeli ( coloro che hanno fede in quella particolare rivelazione )
in percorsi di vita diversi che hanno esiti diversi . I fedeli vivono non più una religione che soddisfa
il proprio bisogno religioso ma si affidano alla rivelazione che promette -per la loro FEDE- di condurli nella pienezza
umana del loro essere . Questo
corso di religione intende scoprire la diversità delle rivelazioni su cui si fondono le principali religioni
contemporanee e degli esiti ai quali esse vogliono condurre i loro fedeli.
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RIVELAZIONE e ALLEANZA
FEDE E RELIGIONE
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