Corso di Religione

LA RIVELAZIONE



RIVELAZIONE e ALLEANZA
FEDE E RELIGIONE
Pag.  2
1   2   3   4   5   6   7   8  

         


powered by FreeFind




La rivelazione :
jerofania ed intermediari
Gli spiriti si rivelano agli uomini per mezzo di intermediari che sono riconducibili a tre tipologie :
- sciamani, e sciamane
- sibille
- profeti e profetesse

Attraverso questi intermediari essi operano segni del Sacro chiamati comunemente miracoli e prodigi

I  segni del Sacro   insieme - inscindibilmente -con  le parole degli intermediari costituiscono la Rivelazione.
NASCERELIGIONE
Gli dèi che gli uomini chiamano " malèfici" si rivelano per mezzo di intermediari che sono ri-conducibili a tre tipologìe :
- maghi e maghe ,  (profeti o sibille che operano contro l'uomo)
- streghe e stregoni   ( sciamane e sciamani che operano contro l'uomo) ) 
- medium o negromanti  ( intermediari dei defunti che operano contro l'uomo) - 

Attraverso questi intermediari essi operano segni : prodigi e malefici.
Senza il fatto straordinario ( miracolo, prodigio o il maleficio ) segno del Sacro , le parole degli intermediari non avrebbero senso e credibilità così come senza le parole di un intermediario i fatti straordinari in sè sarebbero incomprensibili, senza significato.  

Questo è il concetto di  rivelazione proprio delle scienze religiose  , poi c i può essere anche
un   concetto di rivelazione , proprio di ogni religione, che fonda la religione stessa.

 Nota
 

Il dogma cattolico sulla rivelazione divina ( costituzione Dei Verbum) adotta il concetto delle scienze religiose :

D.V.2-l' economia della Rivelazione comprende eventi e parole intimamente connessi, in modo che le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realtà significate dalle parole, mentre le parole proclamano le opere e illustrano il mistero in esse contenuto.

Il testo esplicita poi la specificità della rivelazione cristiana :

... La profonda verità, poi, che questa Rivelazione manifesta su Dio e sulla salvezza degli uomini, risplende per noi in Cristo, il quale è insieme i1 mediatore e la pienezza di tutta intera la Rivelazione.

Gesù di Nazareth, il cristo (= il messia-re designato ) dal dio rivelatosi nella storia del popolo ebraico ( Jhwh) è per i cristiani la pienezza della Rivelazione, cioè la Verità tutta sull'uomo, sulla creazione e su Dio , in forma accessibile all'uomo.

In Gesù, nella sua persona risorta e vivente c'è tutto il Sacro, c'è tutta la potenza spirituale , ci sono tutti i possibili miracoli e prodigi a favore di tutto e di tutti .

Secondo il dogma cristiano:"

...in senso stretto, non si può parlare di rivelazione di Dio, se non in quanto Dio dà se stesso: così Cristo è insieme il mediatore e la pienezza di tutta la rivelazione " . (costituzione dogmatica 'Dei Verbum', n. 2).

Per comprendere la relazione tra rivelazione e religione è possibile riferirsi ad un esempio noto come i fatti di rivelazione della Madonna a Lourdes .

Lì abbiamo  tutti gli elementi che costituiscono il modello della nascita di una religione :
- uno spirito ( la Madonna ) suscita un intermediario ( Bernadette) inducendo una visione di tipo profetico.
- lo spirito promette miracoli e prodigi che poi avvengono e che sono verificabili.
- le persone che hanno fiducia nell'intermediario chiedono altri prodigi e miracoli ;
- l'intermediario rivela loro il nome dello Spirito e le modalità di relazione ( alleanza con lo spirito ) .
- il gruppo invoca lo spirito secondo le modalità richieste ed  avvengono nuovi miracoli e prodigi
- il gruppo si allarga e crea nuove modalità di relazione con lo   spirito, riti, preghiere, etc.
- nasce la religione.

Numerosissime sono le testimonianze storiche che si possono descrivere con questo modello.

La rivelazione nelle religioni[ cf. Baccari- La rivelazione nelle religioni- 1996 ]

" ... La Rivelazione non è qualcosa che passa da un soggetto (Dio) ad un altro (l’uomo): essa piuttosto è la rivelazione della esistenza di una relazione Dio-uomo , una alleanza, là dove prima c’era solo l’uomo .

L'uomo non può mai parlare veramente di rivelazione se non dopo averla riconosciuta : quando egli riconosce come tale essa è già avvenuta come fatto indipendente e gratuito della divinità ; il riconoscimento è il modo umano di farla propria . E l'uomo la fa propria oggettivandola secondo le sue strutture antropoligiche e secondo le sue forme storico-culturali.

Inevitabilmente perciò le parole che riconoscono la rivelazione , il discorso del dio , sono sempre un discorso dell'uomo sul dio

« Se la cultura religiosa di un popolo non fosse minimamente rivelata non avremmo motivo di considerarla come religiosa. »


La rivelazione è il fenomeno di partenza di ogni cultura e dunque di ogni religione, senza il quale tutti gli altri aspetti che sono tipici delle religioni  (felicità, peccato, riscatto, salvezza) sarebbero svuotati di ogni significato-valore.

Il Fenomeno religioso presenta dunque due aspetti fondamentali (costituitivi, fondanti) e inscindibili :

- la rivelazione , cioè il miracolo o prodigio e le parole dell'intermediario (aspetto oggettivo) 
- il coinvolgimento della divinità nelle vicende umane (l'alleanza, aspetto soggettivo)
.."

L'alleanza Attraverso i miracoli e prodigi che opera a favore di un gruppo umano il Sacro dimostra di essere alleato di quel gruppo nella ricerca quotidiana della felicità.

Ogni rivelazione è interpretata dal gruppo religioso che vi si affida come una chiamata ad essere in Alleanza con la divinità.

Gli uomini si sentono orientati dal loro sentimento religioso verso le rivelazioni giacchè in esse possono vedere l'azione salvifica di un potere soprannaturale  , il Sacro che dominando le forze naturali e compiendo prodigi e miracoli  dà pienezza all'essere umano  ( lo salva).
 L'alleanza , insieme con la rivelazione, è un aspetto universale delle religioni.  
L'alleanza primordiale
Tutti i popoli e le culture antiche hanno una loro storia perchè in qualche modo fanno risalire la loro esistenza o/e della loro cultura , agli dèi .
Secondo tutte le tradizioni antiche gli dèi hanno formato i popoli : essi prospettano anche il loro fine o la loro fine. Presso la cultura greca gli dèi sono presenti all’origini delle stirpi e delle istituzioni; presso quella romana nella nascita dei fondatori della città e del popolo così come nella nascita delle istituzioni; lo stesso dicasi per lo shintoismo giapponese, il taoismo-confucianesimo. etc).alleati di quello spirito.

" Il tratto più spiccato del carattere dei Masai ( popolo africano) è il loro orgoglio nazionale che si fonda sull'idea religiosa di essere il popolo eletto di Dio. Dio ( l'essere supremo Ngai) avrebbe creato il mondo e quanto c'è in esso solo per loro. Tutti i non-masai sarebbero sottoposti ad essi. Dio provvede ai Masai ma condanna gli altri popoli a procurarsi il cibo lavorando tra i sudori della terra. »

[ W.Bultmann- I popoli eletti, Cinisello Balsamo 1987] .

La religione
Il Sacro , rivelandosi  agli uomini di tutti i tempi, in vari modi , ha "suscitato" le religioni, cioè quei complessi sistemi simbolici e culturali che custodiscono, tramandano e sviluppano le relazioni con Esso .
La Religione fa superare all'uomo il suo limite esistenziale e conoscitivo assoluto : dal momento che c’è stata una rivelazione è lecito attendersi ancora una possibilità di comunicazione tra il mondo divino e quello umano.

Se gli dèi si sono rivelati allora è lecito per gli uomini continuare a cercarli perché continuino a compiere per loro prodigi, miracoli o malefici .
Gli uomini rispondono alle rivelazioni istituendo riti , preghiere, pratiche di vita , dottrine, etc. che costituiscono le religioni.

E le religioni si sviluppano nella storia.
---Ogni rivelazione è una chiamata alla alleanza, dentro la quale gli dèi comunicano le loro salvezze ( miracoli e prodigi).

 La continuità di questa alleanza  ( e perciò dei miracoli, delle salvezze donate dal Sacro) è la Religione.

Se le religioni non garantissero  una continuità  nella storia dell'azione salvifica degli dèi, sarebbero già sparite da tempo.
L'alleanza stabilisce nelle persone che la accolgono una comunicazione coinvolgente ; una relazione che le religioni trasmettono attraverso la Tradizione affinchè tutte le generazioni possano
- incontrarla
- comprenderla ,
- valutarla e confermare o negare.
- accoglierla ( FEDE)  o rifiutarla,
Attraverso il rito di consacrazione il sacerdote di una religione ( colui che " fa" il Sacro) col-lega una persona, un oggetto, un luogo,etc al Sacro che si è rivelatoLa religione è ineliminabile dalla storia in quanto colma il bisogno religioso  dell'uomo.

Essa crea forme sempre nuove di sacro attraverso i riti di  con-sacrazione  ; in questo modo essa si sostiene e si perpetua.


La fede La Rivelazione non è mai qualcosa di atteso, prevedibile, immaginabile, " pensabile" : essa precede qualsiasi pre-giudizio umano perchè essa è sempre una novità straordinaria ( il sacro) che irrompe nella esistenza ordinaria , nella storia; è sempre una "scoperta"  .
Alla rivelazione l'uomo può rispondere in modi diversi . Può liberamente :
- accoglierla con fede
- rifiutarla
- provare indifferenza
- provare dubbio e sospendere il giudizio

- etc.

L'uomo può conoscere criticamente la proposta della rivelazione , può comprenderla con l'intelligenza, valutarla con la ragione e confermare o negare la sua scelta di fede .
Quando la persona opera una sintesi tra il proprio naturale sentimento religioso e la rivelazione che conosce criticamente per mezzo degli intermediari allora può nascere la FEDE in quella rivelazione.
.L'uomo vede la rivelazione ma essa non si impone alla sua ragione come qualcosa cui non può fare a meno di credere .

La rivelazione è una iniziativa del Sacro che si offre-dona agli uomini e questi a volte la accettano , a volte la rifiutano .
La fede nella rivelazione è frutto sempre
- di una iniziativa che dona il Sacro in un fatto salvifico imprevedibile ed indeducibile,
- di una comprensione e valutazione
da parte umana
- e di una libera accoglienza .

Un luogo comune in ambito cristiano è che la fede sia un " dono" di Dio : Dio sarebbe così capriccioso da donarla a qualcuno si ed a qualcuno no Che la fede non sia un dono -e dunque in qualche modo una imposizione degli dèi -lo dimostra il fatto che alcuni la accolgono, altri la rifiutano,  " a priori" .

Credenti e non credenti
Credere in Dio è una espressione che non significa nulla : quale Dio?

Alcuni non trovano nelle rivelazioni risposte alle loro attese salvifiche e concludono che il Mistero sia inconoscibile : sono gli agnostici.

Altri concludono che le risposte e le salvezze attese dagli uomini -se esistono- si possono trovare solo nella Natura e nell'uomo attraverso le scienze umane. Questi si definiscono atei .

Altri non danno nessuna importanza al Mistero, al problema della salvezza dal male e dalla morte, al sentimento religioso stesso, sono gli indifferenti.

Tutti costoro sono chiamati non credenti.

Altri ancora trovano risposte in una o più religioni e vi aderiscono senza praticarne i riti ( ossimoro). Questi sono i credenti non-praticanti.

Ci sono infine persone che pongono fede a credenze (movimenti religiosi, magici, etc ) invece che a rivelazioni.

Ci sono religioni vere e religioni false ? Definire cosa è religione e cosa non lo è una questione complicata.

Ogni definizione di religione ha le sue ragioni ed i suoi obiettivi : uno Stato puo' definire cosa è religione e cosa non lo è - ad esempio- in base a calcoli elettorali o fiscali. Ci possono essere tante definizioni di religione e nessuna autorità umana puo' stabilire quale è più vera delle altre.
Qui facciamo la scelta di un modello che spiega il maggior numero di fenomeni religiosi sulla base di fatti verificabili : le rivelazioni .

Una religione nasce sempre e solo intorno ad una rivelazione , una manifestazione del Sacro in fatti che coinvolgono degli intermediari .
Sono religioni solo quei sistemi simbolico-culturali che sono nati su fatti di rivelazione  , eventi osservabili , miracoli e prodigi attestati e interpretati da intermediari (cioè persone con capacità estatiche non casuali, transitorie ) come sciamani, sibille e profeti.

La " veridicità" di una religione è il suo fondarsi su una Rivelazione .

La religione è sempre " rivelata " oppure non è religione ma un semplice movimento culturale a simbologia religiosa.
Tutti i fenomeni religiosi che non nascono da una rivelazione sono frutto di " pensieri "  anche di grandi personaggi della storia o " congetture "  che riguardano l'ambito della religiosità umana .

Sono da rispettare  le persono che vi aderiscono ma non sono da considerare -a nostro avviso- propriamente religioni, bensì movimenti religiosi, movimenti a simbologia religiosa, culti , credenze, etc.

Questi fenomeni appartengono ad un'area chiamata anche " religiosità secondaria".

Perchè le religioni sono tante e diverse?La molteplicita' delle religioni è il frutto della ricchezza di manifestazioni del sacro che ha donato molteplici rivelazioni.

Molteplici rivelazioni, molteplici dèi, molteplici religioni.





Ogni religione introduce i fedeli ( coloro che hanno fede in quella rivelazione) in percorsi di vita diversi ( vita di fede ) che hanno esiti diversi

Questo corso di religione intende scoprire la diversità delle rivelazioni su cui si fondono le principali religioni contemporanee e degli esiti ai quali esse vogliono condurre.

top




RIVELAZIONE e ALLEANZA
FEDE E RELIGIONE
Pag.  2
1   2   3   4   5   6   7  
 

home

DISCLAIMER. Si ricorda - ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n. 62 - che questo sito non ha scopi di lucro, è di sola lettura e non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare" : gli aggiornamenti sono effettuati senza scadenze predeterminate. Non può essere in alcun modo ritenuto un periodico ai sensi delle leggi vigenti né una "pubblicazione"  strictu sensu. Alcuni testi e immagini sono reperiti dalla rete : preghiamo gli autori di comunicarci eventuali inesattezze nella citazione delle fonti o irregolarità nel loro  uso.Il contenuto del sito è sotto licenza Creative Commons Attribution 2.5 eccetto dove altrimenti dichiarato.