NOTE
(*1) -
CATECHISMO UNIVERSALE DELLA CHIESA CATTOLICA
( CUCC )
(*2)-
Stephanos Charalambrides
in
Iniziazione alla pratica della teologia, Dogmatica II
- Queriniana-Brescia 1992
Leggi :
teologia del corpo
L'uomo , spirito libero, creatore o decreatore del cosmo
1Cor 6, 15 Non sapete che i vostri CORPI sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! 16Non sapete che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due - è detto - diventeranno una sola carne. 17Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo Spirito. 18State lontani dall'impurità! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo CORPO; ma chi si dà all'impurità, pecca contro il proprio CORPO.
Per l'UOMO e la DONNA peccare contro il NUOVO CORPO è peccare contro lo SPIRITO. 1Cor 6, 19Non sapete che il vostro ( NUOVO) CORPO è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. 20Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro CORPO! Nell'UOMO, il mondo -in lui ricapitolato- è fuso con lo Spirito e l'immagine che ne riceve è la Realtà , // la " Verità". "L'UOMO è «l'orizzonte » nel quale si "mostrano" TUTTE le cose" . (*2)L'anima nell'UOMO è uno specchio che riflette la Verità del mondo che l'uomo ricapitola in sè .
Lo specchio deve essere senza macchia per riflettere la realtà senza deformazioni : è sufficiente una macchia perchè l'immagine riflessa non sia " Vera". "..
La vocazione dell'uomo, che è appunto persona ad immagine di Dio, consiste, nella libertà personale, nel
- trascendere l'universo non per abbandonarlo bensì per contenerlo,
- per dirgli il senso che ha,
- per permettergli di corrispondere alla sua segreta sacramentalità,
- per 'coltivarlo',
- portare a termine la sua bellezza,
- insomma trasfigurarlo e non sfigurarlo.
.. È questo il livello in cui si situa la grandezza dell'uomo : una grandezza che risiede nella sua dimensione irriducibilmente personale, metacosmica, che gli permette di non dissolvere il cosmo ma di trasformarlo in tempio della Sapienza divina ". (*2)
Il peccato dell'UOMO è decreazione del mondo Il serpente
La
storia della rivelazione divina
è una storia di amore-alleanza di Dio per l'uomo e di un tradimento dell'uomo nei confronti di Dio .
Il
mito delle origini
narra l'evidenza che nel mondo, nella creazione-storia agisce un elemento misterioso della creazione ( il serpente ) che riflette all'uomo le cose create con una luce diversa da quella divina , ingannandolo. L'uomo può :
- accogliere in se stesso la Sapienza Divina , la Parola di Dio, la visione vera // reale delle cose
-
o accogliere le suggestioni misteriose che provengono dalla creazione che ricapitola in sè , nella quale c'è un " serpente" ingannatore , una visione falsa o deformata delle cose ( la sapienza del bene e del male che è nel serpente). Le due opzioni rivelano il
libero arbitrio
costitutivo dell'essere umano e gli esiti differenti delle sue scelte nel suo agire storico.
L' UOMO che comunica Carità al mondo , comunica Verità, VITA, Forza Divina, Spirito: è UOMO CREATORE in comunione con angeli e serafini .
L'UOMO può essere
creatore ( in sè stesso e nella umanità) del Mondo Nuovo, il Regno della VITA // di DIO.
La diastasi ".... Immagine
di Dio, ma anche microcosmo per il fatto di inglobare ( in se stesso ) potenzialmente la
totalità del sensibile e dell'intelligibile, e per il fatto di ricapitolare nella sua corporeità tutto il sensibile mentre le sue facoltà superiori somigliano ai modi angelici , «l'UOMO
costituisce l' ipostasi del
mondo » ( cioè la sua sostanza propria) , la «congiunzione tra il divino
e il "terrestre" » ..
..
e da lui «si diffonde la Grazia divina su tutta la creazione » (*2) "...
Secondo alcuni asceti nella
Tradizione Patristica
l'interpretazione della caduta come catastrofe cosmica sta nel fatto che l'uomo ha distrutto l'unità che egli era chiamato a realizzare -in se stesso- tra Dio e il mondo ... " (*2) La separazione - nell'uomo - tra Creato e Creatore cambia - in lui - la coscienza che ha di sè, del mondo, di Dio.Nel mito la " suggestione " del serpente ha provocato l'esperienza di un cambiamento di coscienza : l'UOMO originario non più una coscienza unitaria illuminata dalla LUCE della VITA ma sperimenta una una diastasi : è diviso in se stesso. Resosi opaco alla LUCE che illuminava il suo sguardo sul mondo e sulla storia, la coscienza gli presenta una opzione : la LUCE o la
tenebra
, il Bene o il male. Il presentarsi di una opzione di coscienza significa per l'essere umano poter "conoscere ( cioè "fare" ) il bene e il male" è la " liberta di coscienza" .Il serpente ingannatore - che agisce dal corpo dell'uomo- separa le cose dalla loro Verità ( // la LUCE) per comunicare alla coscienza un falso riflesso della Verità così che il mondo diventa per lui mancanza di LUCE, ovvero "tenebra" : è la " Menzogna".
Is 59 ,2 le vostre iniquità hanno scavato un solco fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto per non darvi più ascolto.
L'umanità così suggestionata conosce il mondo creato separatamente dal Creatore e non lo situa più nella Luce, nella Verità e nell'AMORE divino ma nella Menzogna. ( cf.: *2)
Si crea nell'uomo una diastasi , una separazione innaturale in due parti della unità originaria dell'Essere , una divaricazione, una distanza, un ABISSO. E' la
separazione tra la conoscenza ingannevole del mondo e la Realtà-Verità del mondo. Gn 3, 22
Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo è diventato come uno di Noi ( Elohim = gli spiriti creatori, il Mondo Creatore, ), per -( a causa della ) la conoscenza del bene e del male .
Dotato di libertà può agire come gli esseri Creatori ( Gn 3, 22 Dio, il Signore, disse: «Ecco, l’uomo è diventato come un dio che ha la conoscenza di tutto. Ora bisogna proibirgli di raggiungere anche l’albero della VITA ( LUCE) : non ne mangerà e così non VIVRA' per sempre») ma a differenza di Loro che sono LUCE e fanno solo il Bene, egli ha in sè la Menzogna , è nelle tenebre e fa anche il male. L'UOMO decaduto a uomo, nella sua coscienza conosce sia la Luce che lo orienta alla VITA sia la tenebra che lo orienta alla NON-VITA : egli è libero di scegliere e perciò è responsabile di " come " egli forma se stesso, di "chi" diventa. "Secondo la Tradizione Patristica - con il peccato // caduta - la diastasi è diventata permanente, costitutiva dell'essere .
Dicono i Padri che a causa di questa diastasi nella coscienza l'essere vede il creato come tenebra e per questo agisce sbagliando, pecca; nel peccato conosce il male e questa coscienza di peccato a sua volta produce una visione tenebrosa del mondo. Un circolo vizioso dal quale l'uomo non ha la capacità di uscire . " (*2)
L’UOMO , autodecreato a uomo, vuole ordinare il mondo secondo la visione che egli riceve nella coscienza ma questa visione ormai è deformata, contaminata dalla malizia ( la concupiscenza) … così..
- egli modifica il mondo facendo il male…
- e nasce l'oppressione, la violenza, il disordine, la miseria, l'ingiustizia, l'inquinamento, lo sfruttamento...l'infelicita'...
- e cosi’ vede un mondo caotico e minaccioso
- e modifica il mondo creando strutture di vita dominate dal male , ingiuste, oppressive ...
- e vivendo in queste strutture fondate sulla menzogna viene orientato a peccare
- cosi' la diastasi aumenta
- e anche il peccato nel mondo.
Nella Bibbia il mito della torre di Babilonia esprime la condizione nella storia dell'umanità decaduta : l' ''unita' del genere umano in se stesso e con Dio è interrotta e gli uomini si dividono e disperdono in una molteplicità di lingue.Gn11,1 Un tempo tutta l’umanità parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. 2Emigrati dall’oriente gli uomini trovarono una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono. 3Si dissero l’un l’altro: «Forza! Prepariamoci mattoni e cuociamoli al fuoco!». Pensarono di adoperare mattoni al posto delle pietre e bitume invece della calce. 4Poi dissero: «Forza! Costruiamoci una città! Faremo una torre alta fino al cielo! Così diventeremo famosi e non saremo dispersi in ogni parte del mondo!».E' il ciclo delle tenebre : l’uomo vede con malizia, costruisce con malizia, vede la malizia nelle strutture dell’esistenza … costruisce relazioni maliziose con se stesso, gli altri, con il mondo, e con Dio…
e vede ovunque la minaccia del male e della morte, ma non riesce ad uscire da questo ciclo , continua a peccare.
L
’uomo non possiede più l’unità dell'essere nella LUCE e per questo nella storia domina il peccato che sconvolge anche la creazione. E' diventato un essere pericoloso : il male che fa si imprime nella creazione stessa che egli ricapitola in sè : è diventato "uomo decreatore" che trascina la creazione nella morte.
Non essendo mai stato più capace di ricondurre il proprio essere ad unità nella LUCE - secondo il Modello esemplare impressogli dal Mondo Creatore- l'uomo si dimostra radicalmente incapace di realizzarsi in pienezza , di giungere a perfezione/compimento, a felicità definitiva. Continuamente pecca nella storia perchè accoglie la suggestione di "... proiettare fuori di sé il mondo , 'oggettivarlo', (per) possedere il mondo al di fuori della relazione con Dio (*2) .." ha cessato di percepire realmente il mondo così come Dio lo porta nella
sua gloria e poiché l'uomo è fuori di Dio e contro
di Lui, il mondo gli diventa ormai estraneo e ostile; ma questa estraneità e questa ostilità in realtà è l'uomo stesso gettato fuori da sè , letteralmente polverizzato fuori dalla creazione//Vita . È questo il senso che troviamo nel libro della Genesi (3,19): «polvere
tu sei e in polvere ritornerai»! (*2)"Gn 3,23 Ora , egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della VITA , ne mangi e VIVA sempre!». Nella storia c'è una evidenza: il
male “tiene” schiavi tutti gli uomini, sottratti a
Dio, alla Luce , li interdice dall' "albero della VITA , li toglie dalla gioia della relazione spensierata ( //priva della opzione bene/male) , li introduce nella tenebra , nel terrore della morte . L'umanità è entrata nella esperienza della
sofferenza e della morte, il fallimento dell'essere.
" ...Tuttavia, Dio stesso, pur essendo stato escluso dal cuore dell'uomo, nel racconto, introduce
un certo ordine per evitare una totale disintegrazione, per permettere la storia
e di conseguenza la salvezza. La bellezza delle cose non è sparita ma non coincide più con il Bene e con la Verità : è diventata ambigua.
La lode della creazione non può più esprimersi, geme, perché è consegnata alle forze della malvagità ." (*2) -
Romani 8, 22 Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi.
Tutto ciò è avvenuto dentro l'uomo :
" Le «tuniche di pelle», con le quali il racconto dice
che Dio ha ricoperto l'uomo decaduto per proteggerlo, sono il
simbolo sapienziale della materialità dell'universo [
e della condizione corporale dell'uomo ] nello stato di contemplazione attuale in cui la corruzione e la morte prendono posto dentro l' ordine iniziale .
Entrato in una esperienza
di tenebra, in uno stato di contemplazione delle cose in cui esse assumono un grado di materialità opaco, oscuro, minaccioso, avvelenato, corrotto, mortale, l'uomo consegna il creato (e se stesso) al fallimento e la morte diventa per lui una realtà definitiva.".
... l 'uomo, desideroso di impossessarsi
delle cose-di-Dio, senza Dio (cioè
dell'immagine, del riflesso delle cose ) consegnò la natura intera , come una preda, alla morte».. "
Dicono i Padri che l'uomo
ha voluto uccidere il divino Padre per impossessarsi della terra
madre: questa è stata una catastrofe cosmica (*2) Cogliendo i frutti dell'albero della conoscenza del bene e del male ( cioè facendo il male) l'uomo rifiuta la LUCE della Sapienza divina e si taglia fuori dalla destinazione di pienezza del suo essere , il suo compimento come UOMO: si autodestina al fallimento. " Se l'uomo si separa da Dio perde la contemplazione dei santi,
perde la Conoscenza perfetta delle cose e conosce
le cose del mondo e della vita in modo opaco,
fino a contemplare il mondo come Tenebra. " (*2)
Ger 4,23-26 « Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto ,
i cieli e non v'era luce. Guardai i monti ed ecco tremavano
e tutti i colli ondeggiavano. Guardai ed ecco non c'era nessuno
e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via. Guardai ed
ecco la terra fertile era un deserto » ..
" ..Dimensione di caos, in cui il cosmo precipita a causa del rifiuto
del Verbo, il Logos, la Sapienza Divina, ordine e senso
del mondo;
- separazione ad opera dell'uomo del visibile dall'invisibile, delle cose visibili dal Verbo-Luce;
-
crollo delle altezze che collegano il cielo e la terra;
-
sparizione delle presenze leggere, ospiti dell'immenso e degli spazi luminosi.
Il suolo 'maledetto' a causa dell'uomo produrrà un deserto, «triboli
e spine» [Gn 3,17-18) .
... L'uomo , rompendo l'alleanza che dà VITA a tutto , perde la VITA, muore spiritualmente, penetra nelle tenebre, nella decomposizione, nell'esperienza della Morte .
... Nascono così le modalità omicide del
tempo, dello spazio e della materia. Si manifesta uno stato del tempo che è usura,
corruzione e morte !
Si manifesta uno spazio che separa l'uomo da Dio, dagli altri, dalle cose e una cosa dall'altra ! uno spazio
che imprigiona!"
"
.. La caduta dell'essere occulta la modalità di esistenza " paradisiaca" e fa
apparire una nuova condizione, un nuovo stato dell'esistenza
universale in cui la creazione è assogettata al vuoto dal narcisismo ontologico dell'uomo che vuole appropriarsi della creazione sostituendosi al Padre , il Creatore . .. Assoggettando l'universo alla 'vanità', l'uomo s'è trovato lui stesso asservito a questo nuovo stato della materia e la sua libertà si è paralizzata ... Si trova nella incapacità di concepire e fare esperienza modalità diverse dell’Essere creato. Questo nuovo ordine è catastrofico (*2) :La creazione - ricapitolata nell'uomo- privata della comunione con lo Spirito Creatore , la VITA , rimane imprigionata nelle sue leggi di necessità e in esse imprigiona anche l'uomo ." Le leggi della natura, con la loro pesantezza, il loro determinismo, la loro cieca necessità,
testimoniano l'asservimento reciproco dell'uomo e dell'universo. (*2) ( pag 23-25) La morte
L'uomo,... «avendo, a causa
della propria servitù, ridotto la natura allo stato di meccanismo, si
trova di fronte a questa meccanicità di cui è causa, e cade in
suo potere. La forza della natura ridotta in stato di necrosi suscita la sofferenza
dell'uomo che è il suo re detronizzato. Essa gli versa il veleno che lo trasformerà in cadavere, lo costringerà
a condividere il destino della pietra, della polvere e del fango.» (*2) [ Gregorio di Nissa PG XLV 708 B]
Questo mondo decreato e decreatore non è la fine della storia
Apocalisse 18, 4 Poi intesi un’altra voce che proveniva dal cielo: «Uscite da Babilonia, popolo mio, per non diventare complici dei suoi peccati; fuggite, per non subire insieme con lei il castigo che la colpisce.
Apocalisse 18, 2 L’angelo gridò con voce potente: «È caduta! La grande Babilonia è caduta! È diventata dimora di demòni, rifugio di tutti gli spiriti immondi, rifugio di ogni uccello impuro e ripugnante.
Apocalisse 18, 10 Spaventati dai suoi tormenti resteranno a rispettosa distanza, e diranno: “Povera e sventurata sei tu, Babilonia, grande e potente città! In un attimo la tua condanna ti ha raggiunta”.
Il riscatto e la salvezza cristiana. Il REALISMO MISTICO." Così come la catastrofe cosmica aveva introdotto un nuovo
ordine che contempla la corruzione e la morte,
la redenzione operata
da Gesù
, la vittoria sulla morte mediante
la risurrezione del corpo ristabilisce la trasparenza del mondo a
Dio , il senso del mondo e l'uomo redento può contemplarlo in se stesso .
... L'UOMO cessa di oggettivare l'universo per possederlo : identifica tutto con il CORPO di Cristo ."
E’ la capacità di comunione che condiziona lo stato dell’universo. Almeno inizialmente, ed ora , nel Cristo e nella Sua Chiesa.
" La Cosmologia è gnosis ( conoscenza) che ci è data nel Cristo dallo Spirito Santo, nei sacramenti ( misteri) della Chiesa ed esige da parte nostra la " purificazione " mediante l'ascesi per accedere al REALISMO MISTICO ". (*2 pag.26)
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