Corso di Religione

         


powered by FreeFind


Identità PERIODO PRENATALE L'osservazione scientifica mostra che la sessualità esite già a livello cellulare, quando la persona esiste come zigote .
La persona, principio ordinatore della crescita, è sessuata fin dal concepimento e sviluppa normalmente corpo e psiche secondo un programma stabilito a livello di DNA.INFANZIA Per il bambino l'identità sessuale è basata sulla percezione di sè come oggetto simile al genitore dello stesso sesso e capace di adottare i tipi di giochi e di attività che vengono incoraggiati dalla persone del suo sesso. L'ambiente familiare influisce in modo determinante.
PREADOLESCENZAC'è la differenziazione culturale dei sessi. L'altro-di-me è diverso da me (dicono: è peggiore di me).
Il linguaggio dell'appello verso l'altro sesso è il linguaggio del disprezzo. La derisione è una modalità di coeducazione alla identità sessuale.
ADOLESCENZADicono : che effetto ho sull'altro sesso? Quali sono i comportamenti adeguati per comunicare con l'altro sesso e stabilire relazioni appaganti? E' il periodo della educazione della affettività e della trasformazione dell'eros in amore ; era anticamente il periodo del fidanzamento.MATURITÀ Qui l'eros-amore monogamico è stabile e diventa creativo: è la stagione del matrimonio e della famiglia. L'eros vive una stagione di pienezza e sublimazione . Il piacere erotico-sessuale è integrato in una dimesnsione di amore stabile, monogamico.
VECCHIAIA. Con la vecchiaia l'eros diminusce come modalità biologica e cresce come modalità di amore : questo processo naturale indica che è necessario tendere ad una completa trasformazione dell'eros in amore.Identità e Ruoli 1-La percezione di sè

IL BAMBINO
Pensa :
Io sono come papà/mamma. Il mio modello di identità mi sostiene, mi ispira, ha dei poteri, ha competenze specifiche apprezzate dagli altri, ispira affetto, mi ama. Sono felice.
Se non ho modelli che sostengono al mia identità sono confuso e insicuro.
IL PREADOLESCENTESono diverso dai maschi/ femmine. Li /le disprezzo.
Sono anche accettato come sono dagli altri e dal gruppo, // ho una identità.
Se non sono accettato come sono,divento aggressivo e pratico di piu' l'autoerotismo
.
L' ADOLESCENTESono diverso dai maschi/femmine ma sto bene con loro.
Loro pensano anche in modo diverso, hanno sentimenti diversi, comunicano in modo diverso ma impariamo a star bene insieme.
Se non sono accettato come sono, divento aggressivo e pratico piu' sesso.

2- Le principali circostanze che determinano l'identificazione
IL BAMBINOPer il bambino l'identità sessuale è basata sulla percezione di sè come oggetto simile al genitore dello stesso sesso e capace di adottare i tipi di giochi e di attività che vengono incoraggiatI da quel genitore.

L'identità si costruisce sul riconoscimento di alcune basi oggettive che rendono possibile la somiglianza al modello (aspetto esteriore).
I modello è percepito come un
-sostegno
-che esercita un potere
-che ispira amore
-è dotato di abilità e competenza in determinati settori   particolarmente apprezzati .


Molte qualità personali sono caratterizzate fortemente da un punto di vista sessuale (entusiasmo, senso dell'umorismo, calore umano...)
IL PREADOLESCENTE Il preadolescente si guarda allo specchio e dice: «chi sono io? Che effetto ho sull'altro sesso? » E' un momento delicato.
Qui entra in gioco la coeducazione deI coetanei.
L'ambiente extrafamigliare influisce enormemente.
Nella prima adolescenza il linguaggio dell'appello sessuale è il disprezzo dell'altro sesso: la derisione dell'altro/a è una modalità di co-educazione alla diversita' sessuale. Fino alla scuola elementare l'esperienza maschi/femmine tende a mettere in evidenza soprattutto le differenze su piano fisico-sportivo.

L'esperienza degli anni di I^ e II^ media vede maschi e femmine in separazione. Gruppi distinti e in continua polemica. Questo è bene: è un linguaggio in cui i maschi dicono che non appartengono al gruppo delle femmine, e viversa: sono diversi nel modo di pensare , vivere, sentire la vita.
E' un percorso di autoeducazione alla identità sessuale che mette in evidenza la diversità sessuale sul piano psicologico. Verso la III^ media le cose cambiano: quella diversità che prima era vista come separazione senza possibilità di confusione ora diventa interessante: non più gruppi contrapposti ma gruppi che si sentono spinti a mischiarsi.
Si scopre che qualcosa dentro la persona muove a comunicare con l'altro sesso non più per differenziarsi ma per integrarsi, completarsi: ora la tendenza è quella di star bene con i coetanei dell'altro sesso. La tappa educativa in questa fase è la conquista della gamma intermedia tra disprezzo dell'altro/a e la pratica del sesso come accettazione e affermazione della propria identita' sessuale.
E' la conquista del linguaggio della affettivita' e dell'amore : si impara a star bene con quelli dell'altro sesso , a comunicare affettivamente senza la pratica del sesso. Nella fase adolescenziale inizia l'esperienza della autonomia : gli educatori possono aiutare gli adolescenti ad acquisire la propria identità di persona, sia spiegando loro il ruolo della diversità nella sessualità, sia stimandoli nella loro ricerca di identità.

- La persona ha sempre bisogno di essere riconosciuta così come appare, senza assumere nessuna maschera, senza condizioni, infatti l'accettazione di sè è sempre in rapporto all'accettazione dell'altro.

Se non c'è equilibrio (accettazione di sè , identità raggiunta) c'è inquietudine (non vado bene così come sono) e allora si può fuggire in "altro": quando gli adolescenti diventano aggressivi e attaccano con prepotenza ciò è sintomo di preoccupazione di non essere accettati.
A volte gli adolescenti ricorrono al sesso come risposta totale al bisogno affettivo, al bisogno di sentirsi bene nel mondo nella società, con la propria identità, con il proprio ruolo.   Nella adolescenza il valore da conquistare è  la capacità di vivere l' intimità interpersonale senza sesso, ( come soddisfazione affettiva, non genitale) scoprendo quali rinuncie temporanee è necessario fare in vista della realizzazione di altri valori essenziali per una vita felice. E' necessaria questa autoeducazione alla affettività ( star bene insieme ) nel rapporto interpersonale : rapporti paritari, leali, intimi, semplici.
Più l'espressione affettiva interpersonale è ricca e più facilmente I rapportiI sessuali trovano la loro collocazione morale ( cioè il bene della persona vista nella pienezza della sua umanità) . Gli adulti spesso rischiano di trovarsi quasi in competizione con gli adolescenti, spaventati dal confronto continuo che si trovano a gestire e nel quale loro sembra di essere perdenti, anche per la baldanza e l'entusiasmo così caratteristico della adolescenza.

Spesso reagiscono negativamente , col rifiuto di capire la fatica e l'incertezza che anche gli adolescenti stanno sperimentando, ridicolizzandoli appena possibile attraverso la sottolineatura in negativo di ciò che essi vogliono mostrare di sè, oppure con l'indifferenza a ciò che essi stanno vivendo, il che li porta ad essere particolarmente autoritari ed intransigenti . Con effetti negativi.

Segnaliamo: COME PARLARE DELLA SESSUALITA' AI VOSTRI FIGLI-PIEMME
( Le vignette sono tratte dal libro )


top



6- L' IDENTITA' SESSUALE

home

DISCLAIMER. Si ricorda - ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n. 62 - che questo sito non ha scopi di lucro, è di sola lettura e non è un "prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare" : gli aggiornamenti sono effettuati senza scadenze predeterminate. Non può essere in alcun modo ritenuto un periodico ai sensi delle leggi vigenti né una "pubblicazione"  strictu sensu. Alcuni testi e immagini sono reperiti dalla rete : preghiamo gli autori di comunicarci eventuali inesattezze nella citazione delle fonti o irregolarità nel loro  uso.Il contenuto del sito è sotto licenza Creative Commons Attribution 2.5 eccetto dove altrimenti dichiarato. Navigando nel sito se ne accetta la   PRIVACY POLICY