Corso di Religione

         


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Gesù, "la" VIA, non è religione
" .. il cristianesimo non è un religione...
ma è VITA di FEDE in Gesù "


IL Verbo di Dio si è incarnato ed è nato l' uomoDio, l'UOMO immortale Gesù. Egli infatti passa dalla morte diventa UOMO compiuto e definitivo, UOMO CELESTE.

Il Verbo ha parlato agli uomini e questi LO hanno narrato nei vangeli. Il vangelo-Verbo quando riesce a incarnarsi genera uominiDei  immortali : se si compiono nella perfezione UMANA passano dalla morte e si ritrovano in un mondo perfetto , definitivo , nelle dimore del Dio Padre di Gesù. 

La perfezione UMANA non si raggiunge praticando una religione ma SEGUENDO Gesù come discepoli.

Seguirlo Dove? Nella evangelizzazione del mondo!

Gesù chiede la FEDE in Lui : questa è l'OPERA che l' uomo è chiamato a FARE per avere VITA e compiersi come UOMO immortale.

Gesù non dice : avete FEDE in Me?, credete al mio Vangelo ? .. SI?... bene allora praticate la religione ! Egli dice : " credete al vangelo, seguitemi, rimanete nella mia Parola".
FEDE e OPERE E' stato impossibile fin dall'inizio della tradizione evangelica rappresentare la fede cristiana ( pistis) senza legarla ad una dimensione esistenziale, storica.

La salvezza rivelatasi in Gesù (l'Uomo, Compiuto e Definitivo che ricapitola in sè tutta la creazione ) e da Lui offerta a tutti gratuitamente, per Amore, chiama alla FEDE nella sua Parola//Promessa così come si può ascoltare e comprendere per mezzo dei Vangeli.

Fede cristiana significa dunque la risposta umana ad un evento storico che è offerta di una VITA soprannaturale , Nuova ed eterna perchè sia storicamente vissuta e diffusa

Mc 1, 15 cambiate mentalità// credete al Vangelo. ...e annunciatelo al mondo . La fede cristiana è la risposta a questo appello.
Gc 2,14 A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? >
Quella fede può forse salvarlo?
15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? 17Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. 18Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». 19Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! 20Insensato, > vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?

La fede  cristiana pervade tutta l'esistenza ed è caratterizzata dalla azione guidata dallo stesso Spirito di Gesù e del Padre dentro la Comunità della carità per le beatitudini , la Chiesa .

La fede//Vita cristiana è sempre comunitaria , agita nella Comunione di Spirito ed è Carità.

Propriamente, la Carità verso il mondo è l' EVANGELIZZAZIONE  .
Mt 5,15 14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.


La chiesa di Gesù non è una comunità religiosa ma una comunità di fede-opere , una comunità laica  per evangelizzare il mondo.   "Noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo Corpo" (1Cor 12,13).

Ogni domenica la comunità è convocata da Gesù per fondersi con Lui (e con il Padre) nello stesso Spirito e nella stessa Umanità per diventare Corpo Vivente e comunicante al mondo.

Atti4,32 La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola
Una comunità identificata dalla stessa fede , mossa dallo stesso Spirito per la stessa azione storica:  evangelizzare.

La FEDE
Gv 15,4 Rimanete in me e io in voi. [ la comunione di Spirito ]  Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite,[ e ricevere la linfa/vita, lo Spirito/Vita ]
così neanche voi se non rimanete in me.
[non potete ricevere lo Spirito e portare frutto ]
At 2,42-48 erano assidui ...
- nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli" 
- nella preghiera ed Eucarestia


I frutti sono le opere della Carità, l'evangelizzazione

Le opere della FEDE:
Mt28,18Gesù si avvicinò e disse: «A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. 19Perciò andate, fate che tutti diventino miei discepoli; battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello *Spirito Santo; 20insegnate loro a ubbidire a tutto ciò che io vi ho comandato. E sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo
.

L'avvertenza :

Mt 21,19 Vedendo un albero di fichi lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: «Mai più in eterno nasca un frutto da te!». E subito il fico seccò.

 
Quando si entra nel dubbio, quando si ha la percezione di aver perduto la VITA, lo Spirito, o quando - peggio- viene a mancare la comunità di fede perchè è tornata comunità di religione- riaffiora il bisogno religioso, il discepolo torna a rivolgersi alla religione.

Cerca Dio (e così si distanza dallo Spirito che è in lui ) torna alla religione e affonda con essa.

Lc 9,62  «Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».



Fil 3,4 Se qualcuno ritiene di poter  avere fiducia nella carne,
nella cultura giudaica " carne" indicava l' "umanità" e qui Paolo si riferisce alla religione come prodotto "umano" e perciò mutevole, limitato
io più di lui:
ho avuto fiducia nella carne-religione
5 circonciso all'età di otto giorni, della stirpe d'Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo figlio di Ebrei; quanto alla Legge, fariseo; 6quanto allo zelo, persecutore della Chiesa; quanto alla giustizia che deriva dall'osservanza della Legge
nomos : è tutta la Legge, quella Mosaica e quella della tradizione giudaica
, irreprensibile
. 7Ma queste cose,

la Legge, quella Mosaica e quella della tradizione giudaica
che per me erano guadagni,

la religione promette guadagni, meriti di fronte a Dio per guadagnare i suoi doni
io le ho considerate una perdita
l'osservanza irreprensibile della Legge ( nomos) - cioè porre fede nella religione,ha scoperto Paolo- fa perdere l'opportunità del dono divino dello Spirito
a motivo di Cristo .
perchè credendo in Gesù Paolo ha ottenuto da Lui tutti i doni di Dio, gratuitamente , per amore.
8Anzi, ritengo che tutto sia una perdita
cercare di "guadagnare" Dio con la religione, è "perderlo"
a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore.
la Vita di comunione con Gesù è la  vera pienezza Umana ( è sublime) e di fronte ad essaa tutto è perdita
Per Lui ho lasciato perdere tutte queste cose

la religione : dottrine, culto, istituzioni, la tradizione
e le considero sterco,
la fede in Gesù colma pienamente il sentimento religioso dell'uomo tanto da fargli vedere le pratiche religiose come cose di nessun valore, prive di ogni attrattiva, anzi ripugnanti in relazione alla comunione di Vita con Lui
per guadagnare Cristo
se non si rigettano le pratiche religiose tese a guadagnare meriti di fronte a Dio come si rigetta lo sterco, non si " guadagna" Gesù, l'Uomo Compiuto, la salvezza; la religione impedisce di accogliere Gesù e di compiersi come Uomini, salvarsi.
9 ed essere trovato in Lui,
in comunione di Vita con Lui fino alla morte
avendo come mia giustizia
avendo il proprio compimento umano, la pienezza della propria Umanità
non quella derivante dalla ( osservanza della) Legge ( religiosa) ,
non il compimento umano che si spera di ottenere con i meriti derivanti dalle pratiche religiose (tutte : precetti buddisti, induisti, ebraici, cristiani, shariah islamica, etc )
ma quella che viene dalla fede in Cristo,
cioè dall'accoglienza-adesione a Lui, l'EVANGELIZZATORE DEL MONDO
la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.
La giustizia cristiana( // le opere giuste secondoGesù) , dell'UOMO che ha VITA, si basa sulla FEDE ed è  l' evangelizzazione del mondo!
Il giogo della religione
Quando Dio stesso esce dalla sua dimensione trascendente , si fa uomo ed entra nella storia , dice a tutti : "avvicinatevi a me voi tutti che siete affaticati e stanchi del giogo che vi ha messo sulle spalle la religione..

Atti degli Apostoli 15, 10  Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo ( la Legge religiosa) che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare?

Gàlati 5, 1 1 Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.

  Il Papa : mai schiavi della Legge!

.. e neppure...
2 Corinzi 6, 14 Non lasciatevi legare al giogo estraneo dei non credenti. Quale rapporto infatti può esservi fra giustizia e iniquità, o quale comunione fra luce e tenebre?

.... sono il Dio che cercate, sono qui , sono la Verità che cercate , sono la salvezza a cui anelate, sono La VITA che supera la morte , seguitemi ed io vi faro' esodare dal mondo dominato dal demoniaco ( i lupi) verso il mondo degli agnelli, il Regno della VITA immortale,  dominato  dalla Verità, dalla Bellezza, dal Bene, dalla Felicita', eternamente".
Perciò:

Matteo 11, 29 Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30 Il mio giogo infatti è dolce e// il mio peso leggero".
Il GIOGO di GESU' è la croce della EVANGELIZZAZIONE: PESO DOLCE , // LEGGERO da sollevare e //portare perchè è la FORZA dello SPIRITO che VIVE nei discepoli che lo porta. Gesù è Dio che si presenta in carne ed ossa e dà la sua parola : è arrivata la salvezza, venite, lasciatevi guarire, seguitemi.. tutte le separazioni e le mediazioni fra me e voi che la religione  richiede, non servono più !  
Il mio GIOGO - dice Gesù- non è una religione ma ( Mt 28) l'evangelizzazione del mondo:   Matteo 16, 24 "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua .. e .. Matteo 10, 37  Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; 38chi non prende la propria croce  ( il GIOGO, evangelizzare) e non mi segue, non è degno di me.  Il cristianesimo - quello annunciato da Gesù e testimoniato dai vangeli - e' VITA di FEDE in Lui e cioè EVANGELIZZAZIONE DEL MONDO " non una nuova religione.

A.Maggi studibiblci.it  part 1

La veste di nozze
1Cor 1, 22 22Mentre i Giudei chiedono segni ( VEDERE) e i Greci cercano sapienza, 23 noi invece annunciamo Cristo crocifisso:  scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; 24ma per coloro che sono chiamati ( alla FEDE)   , sia Giudei che Greci, Cristo è Potenza di Dio e Sapienza di Dio.

...per il mondo
Mentre la religione vuole miracoli , la FEDE porta a VEDERE l'opera invisibile di Gesù, la sua Potenza-Sapienza che agisce nella creazione-storia.

Coloro che non giungono alla FEDE non possono VEDERE lo SPIRITUALE, l'invisibile.
La religione è suggestione , creatività, arte, letteratura, etc. ; umanità che si esprime al meglio ma che non giova a nulla nel trasformare l'uomo in UOMO  COMPIUTO E IMMORTALE. Ci vuole lo Spirito : quindi EVANGELIZZAZIONE DEL MONDO.

Gesù è alternativo ad ogni ricerca umana della felicità compresa quella religiosa.

La FEDEin Gesù è Visione - attraverso i Suoi fatti e le sue Parole- della Verità, della Via che conduce al Padre , della Vita che trasforma i credenti in UOMINI E DONNE IMMORTALI che superano la morte e diventano DEFINITIVI.

La beatitudine che viene gratuitamente da Dio richiede di abbandonare ideologie, certezze, sicurezze, tradizione, cultura, ed anche la religione se necessario : più la persona è religiosa e più resiste nel suo equilibrio e nelle sue certezze  e si chiude al Vangelo.  



 Le religioni sono ineliminabili e l'evangelizzazione del mondo , nonostante l'azione dello Spirito che semina il Verbo nelle culture, ha sempre avuto conflitti con la religione che tende a conservare esistenza, organizzazione, denaro, potere e privilegi.


Ogni religione diventa ostacolo alla comprensione del Vangelo quando soffoca i germi del Verbo presenti in essa con tutto il suo apparato di soddisfazione del bisogno religioso .Mc 8,33 egli ( Gesù ), voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro a me, satan ! // oppositore del progetto divino di salvezza Perché tu non pensi secondo Dio, la tua mentalità non è ancora quella del  Progetto di Dio , ma ( pensi) secondo gli uomini».
// secondo la religione.
La religiosità umana o spiritualità è ineliminabile in quanto struttura antropologica e Gesù la conduce dall'essere legittima espressione religiosa a scelta di FEDE in Lui ,  nelle sue promesse , nel suo agire salvifico, per mezzo della  Sua Parola.

Ma questo cammino non è un processo automatico.

La vita di comunione nella chiesa di Gesù , secondo il papa B XVI inevitabilmente si esprime come religione ( cioè con una dottrina, un magistero, i templi, un clero, un culto, una tradizione, etc.) , pena essere una fede irreale.

Secondo Barth invece la fede che si manifesta come vita di carità e di comunione nella comunità messianica...
.. non ha bisogno di inculturarsi come religione perchè risponde per sè stessa a tutti i bisogni religiosi dell'uomo, anzi li colma oltre ogni aspettativa .
Karl Barth bollava le religioni cristiane come superstizioni poichè la rivelazione cristiana- il miracolo- è Gesù, l'UomoDio, una iniziativa divina indipendente dai meriti religiosi degli uomini.

Paolo :
Gal 3, 1 O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso! 2 Questo solo vorrei sapere da voi: è per le opere della Legge ( religiosa e relativi meriti) che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede? 3Siete così privi d'intelligenza che, dopo aver cominciato nel segno dello Spirito, ora volete finire nel segno della carne ( la religione ) ?
4Avete tanto sofferto invano? Se almeno fosse invano! 5 Colui dunque che vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della Legge o perché avete ascoltato la Parola della Fede ?

Rm 1,9 Mi è testimone Dio, al quale RENDO CULTO nel mio spirito ANNUNCIANDO IL VANGELO del Figlio suo

Romani 12, 1 1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; E' QUESTO IL VOSTRO CULTO spirituale...
( ANNUNCIARE IL VANGELO del Figlio suo !)
LA PIETAS POPOLARE Gesù si è rivelato come Colui che possiede il Sacro e lo offre gratuitamente   all'uomo che crede in Lui.

Storicamente il  cristianesimo è considerato un popolo religioso, che  cioè pone la propria FEDE nella religione : nelle dottrine di un magistero, nelle liturgie, nella LEX CHRISTIANA fatta di precetti morali e religiosi e nei relativi meriti , etc. in vista di  guadagnare una VITA ETERNA - post mortem- nel paradiso di Dio.

La pietà popolare cristiana cattolica poi vuole Gesù (// il Sacro ) presente ovunque perchè sia disponibile secondo le proprie prerogative ( il top è la devozione eucaristica) e questo è un comportamento religioso universale .

La religione cattolica ha poi sacralizzato [ sacralizzare  / v. tr. - (relig.)  attribuire carattere sacro // consacrare, (lett.) sacrare] di tutto e di più : immagini , oggetti, persone, luoghi etc. : anche questo è un comportamento religioso universale
La "pietà popolare"  2001 - Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti - « La realtà indicata con la locuzione “religiosità popolare” riguarda un’esperienza universale: nel cuore di ogni persona, come nella cultura di ogni popolo e nelle sue manifestazioni collettive, è sempre presente una dimensione religiosa. Ogni popolo infatti tende ad esprimere la sua visione totalizzante della trascendenza e la sua concezione della natura, della società e della storia attraverso mediazioni cultuali, in una sintesi caratteristica di grande significato umano e spirituale ».La pietas cristiana Vaticano II : Sacrosanctum Concilium n.12 (1964)
“  ...la vita spirituale non si esaurisce nella partecipazione alla sola liturgia”. Cioè si dice che il fedele può vivere altre forme di religiosità e può viverle con forme sue proprie .

Il popolo vive la propria espressione religiosa in modo spontaneo, secondo la propria vita, cercando di far calare la propria FEDE nelle consuetudini proprie”.
FEDE E RELIGIONE  secondo J.Ratzinger" La dialettica tra fede e religione rende difficile isolare le due entità e descriverle come indipendenti l'una dall'altra , quasi si trovassero in un mondo immaginario " ... La religione popolare è “la prima e fondamentale forma di “inculturazione” della fede, che si deve continuamente lasciare orientare e guidare dalle indicazioni della Liturgia, ma che a sua volta feconda la fede a partire dal cuore”...... la pietà popolare ... merita il nostro amore, .. essa rende noi stessi in modo pienamente reale ‘Popolo di Dio’ ...

... Karl Barth ha operato una distinzione nel cristianesimo tra religione e fede. Ha avuto torto a voler separare del tutto queste due realtà, considerando positivamente la fede e negativamente la religione... Ma ha avuto ragione ad affermare che anche fra i cristiani la religione può corrompersi e trasformarsi in superstizione .

.. ad affermare, cioè, che la religione concreta, in cui la fede viene vissuta, deve essere continuamente purificata a partire dalla verità che si manifesta nella fede ( la rivelazione ) e che, d'altra parte, nel dialogo fa nuovamente riconoscere il proprio mistero e la propria infinitezza. »...

La pietà popolare tende all’irrazionalità, talvolta forse anche all’esteriorità. Eppure escluderla è del tutto sbagliato. Attraverso di essa, la fede è entrata nel cuore degli uomini, è diventata parte dei loro sentimenti, delle loro abitudini, del loro comune sentire e vivere.

Perciò la pietà popolare è un grande patrimonio della Chiesa.
La fede si è fatta carne e sangue. ...La fede senza la religione è irreale, essa implica la religione, e la fede cristiana deve, per sua natura, vivere come religione ...Certamente ... dev’essere sempre purificata, riferita al centro..."

( J. Ratzinger, Il dialogo delle religioni ed il rapporto tra ebrei e cristiani, in La Chiesa, Israele e le religioni del mondo, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2000, pp. 72-73) 

La Tradizione cattolica afferma che la fede nella rivelazione cristiana, Gesù, può essere interpretata religiosamente. Di fatto questo è avvenuto storicamente : la fede in Gesù già nei primi secoli si è espressa come religione : dottrine e precetti religiosi, culto liturgico con tempi e luoghi sacri, uomini sacri come le caste sacerdotali e clericali , la pietà popolare del culto dei santi, delle reliquie, degli oggeti sacri, etc.

La fede ovunque si incultura ed assume diverse forme storiche  e come dice Ratzingher: "..attraverso la religione, la fede è entrata nel cuore degli uomini, è diventata parte dei loro sentimenti, delle loro abitudini, del loro comune sentire e vivere. "
... e l'insegnamento di Gesù? il suo Programma ? Mentre la religione sale dalle pratiche umane per cercare Dio e muoverlo alla azione salvifica, la rivelazione  discende da Dio, si infonde come grazia salvifica nell'uomo e lo trasforma in UOMO IMMORTALE.

Possono questi due movimenti coesistere nell'UOMO oppure l'UOMO deve abbandonare la religione per lasciarsi salvare da Dio nella sola fede?

Paolo :
Ef 14, 15Così egli ( Gesù) (donando lo Spirito) ha abolito la Legge, ( nomos- qui indica tutta la Legge giudaica )   fatta di prescrizioni ( entolè,  i comandamenti di Mosè)   e di decreti (dogma, i precetti della tradizione giudaica ) .Gal 5,4 Quelli, tra voi, che pensano di salvarsi perché ubbidiscono alla Legge ( religiosa) , sono separati da Cristo, sono privati della grazia; 5 noi invece siamo guidati dallo Spirito di DioIl cristianesimo è conversione dalla religione alla fede in Gesù.
( cf. A. Maggi in studbiblici.it)

" L’altare è la caratteristica di tutte le religioni, dai Maia, degli Aztechi ai Romani . A che serviva l’altare? L’altare serviva per presentare i sacrifici al dio . Da sempre, dall’antichità , nel DNA umano si manifesta questo senso del sacrificio al dio.

Nell'antichità gli uomini vivevano in un clima di sottomissione completa al padrone//signore, il padrone era a sua volta sottomesso al re, il re all’imperatore, quindi una società piramidale dove chi deteneva potere saliva sempre più in alto. Il dio è ancora più in alto, è l’Altissimo, sta in cielo. E' il Signore di tutti i signori. Nel rapporto con gli dèi gli uomini di tutti i tempi hanno riprodotto i rapporti di potere e di sottomissione vigenti nella società. Come si può comunicare con siffatta divinità?

Allo stesso modo con cui si comunica con coloro che detengono il potere : il servo del signore porta al padrone i frutti migliori, le offerte e allo stesso modo il padrone omaggiava il re, per tenerselo buono, per godere dei suoi favori, evitare le punizioni e il re a sua volta faceva lo stesso con l’imperatore.

L’uomo da sempre si priva dei beni migliori per offrirli al dio, al punto che nelle religioni si trova persino il sacrificio umano. Si offriva il figlio alla divinità : Abramo è pronto a sacrificare alla divinità suo figlio. L' idea del sacrificio è connaturale all’uomo .

L’espressione “religione” ha da sempre significato ciò che l’uomo pensa di dover fare per entrare in comunione con il Signore//dio per ottenere grazia , per ricevere il perdono, la protezione etc. Da sempre i leader, le guide spirituali, i capi religiosi hanno avuto l’ambizione di portare gli uomini verso il dio con l’osservanza della religione : legge, regole, precetti, sacrificio, etc. Gesù non è venuto per portare gli uomini verso Dio, Gesù ha portato Dio agli uomini : ha parlato linguaggio di Dio  ed ha fatto le opere di Dio . Mentre nei libri dell’AT ( cf. : Dt e Lv) dopo che il Signore enumera tutte le leggi, le regole, che gli uomini devono praticare per entrare in comunione con Lui afferma in maniera perentoria: siate santi come io sono santo!

Sorprendentemente non troviamo mai questa affermazione nel messaggio di Gesù. Mai Gesù Gesù invita ad essere santi come Lui è santo bensì: "siate compassionevoli, misericordiosi, come il Padre vostro è compassionevole " e racconta la parabola del samaritano .

La santità intesa come l’osservanza di regole, di precetti, di offerte, di sacrifici, se inizialmente avvicina l’uomo a Dio, inevitabilmente lo distanzia dal resto degli uomini. Se io penso che per avvicinarmi al mio signore devo vivere in un determinato modo, in un determinato contesto, devo praticare determinate osservanze religiose di preghiere, di digiuni, di altro, inevitabilmente mi distanzio dal resto della famiglia, dal resto delle persone che conosco se queste non hanno alcuna intenzione oppure non possono vivere in questa maniera. [ il monachesimo - diversamente inteso - è un fenomeno universale nelle religioni n.d.r.]

La santità -così intesa- se fa avvicinare gli uomini a Dio, di fatto li rende distanti dagli altri. Non è questa la " santità" che ha rivelato Gesù.

Se la santità religiosa separa dagli uomini per tentare di raggiungere Dio , la misericordia e la compassione di Dio rivelata da Gesù e donata come capacità a tutti i credenti, avvicina Dio gli uomini. Non c’è persona che possa sentirsi esclusa dal raggio d’azione di questa misericordia.

La misericordia non riconosce le barriere che la religione ha creato tra puri e impuri, tra santi e peccatori. La compassione// misericordia è l’azione del Creatore verso la sua creatura che ricapitola in sè tutta la creazione, l'uomo.
Ecco la novità di Gesù.

Chi erano all’epoca di Gesù i personaggi che salivano la scalata religiosa verso Dio? Erano persone che per la loro osservanza religiosa venivano chiamati i “separati” ( farisei) che per unirsi a Dio si separavano dal resto della gente. I farisei erano persone pie, la loro vita dalla mattina alla sera era scandita da tante preghiere, da benedizioni, da tanti rituali, erano attentissimi a non essere impuri, ad osservare tutte le regole anche le minuzie.

Com’è stato possibile che queste persone che credevano in questo modo di essere tanto vicine a Dio, quando Dio si manifesta in Gesù non solo non lo riconoscono, non solo non lo accettano, ma diventano, secondo le narrazioni evangeliche , i suoi acerrimi mortali nemici ?

Più questi si alzavano verso Dio più in realtà si distanziavano sempre più da lui, che era sceso incontro agli uomini; loro salivano cercando un dio che loro stessi si erano creati e Lui scendeva in mezzo a loro come il Dio che veramente è: non potevano riconoscerlo.

Gesù non invita mai alla santità intesa come osservanza di regole di precetti, ma invita alla misericordia, alla compassione , che significa essere sempre pronti a dare una mano a chi ne ha bisogno.

Quando Gesù nel vangelo di Matteo proclama “beati i misericordiosi” , non parla di coloro che qualche volta hanno un sentimento di misericordia, ma il misericordioso è la persona riconoscibile perché abitualmente è sempre disposto a dare una mano. "

IL PRIMO CRISTIANESIMO E LE RELIGIONI DEL TEMPO
La lezione di Paolo : «farsi tutto a tutti»
Enrico Cattaneo S.J- La Civiltà Cattolica- Agosto 2022
1 Corinzi 10, 33 ... io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza. "Quando era in gioco «la verità del Vangelo» (Gal 2,5), cioè la salvezza per la fede in Cristo e non ( la salvezza) per l’osservanza della Legge ( giudaica) , Paolo diventava intransigente.

Così, se fece circoncidere Timoteo, che era di madre ebrea, per non dare scandalo ai giudei, si oppose decisamente alla circoncisione di Tito, che era greco, per non oscurare la grazia di Cristo (cfr Gal 2,3). Allo stesso modo, ad Antiochia rimproverò apertamente Pietro, perché non si era comportato «rettamente secondo la verità del Vangelo» (Gal 2,14) e con la sua adesione ai giudaizzanti stava provocando una spaccatura nella comunità.

(25 - 25. È il famoso «incidente di Antiochia», narrato da Paolo in Gal 2,11-14. Cfr R. J. Dillon, «Atti degli Apostoli», in Nuovo Grande Commentario Biblico, Brescia, Queriniana, 1972, 981-983  ).

In tutti questi casi, dunque, la fede fornisce la retta conoscenza (gnōsis), ma è la carità che detta il retto comportamento, «per l’edificazione, non per la rovina» (2 Cor 10,8).

La gnosi cristiana giustifica la libertà di movimenti, ma spetta alla carità dirigere le scelte da effettuare per le realizzazioni concrete, dove non sia in gioco la verità del Vangelo. Rivelando il carattere relativo delle varie forme o stili di vita dei popoli da guadagnare a Cristo, la gnosi ( cristiana) pone l’apostolo in uno stato di libertà riguardo a quelle forme e a quei modi di vita, ma l’uso della propria libertà sarà sempre condizionato e dominato dalla carità: «In lui la libertà della fede diventa la schiavitù della carità» ( 26 N. Tornese, «Mi sono fatto tutto a tutti…»). In definitiva, «la capacità di adattarsi alle diverse situazioni religiose e socio-culturali dei destinatari non deriva [per Paolo] da abile tatticismo o da opportunismo camaleontico, ma dal servizio incondizionato al vangelo proposto come unica possibilità di salvezza per tutti. Paolo non cambia il vangelo per adattarlo alle esigenze degli ascoltatori, ma adatta se stesso e il proprio modo di vivere per non porre in alcun modo un ostacolo all’annuncio e all’accoglienza del vangelo» ( 27 R. Fabris, Prima Lettera ai Corinzi, Milano, Paoline, 1999, 129.). In conclusione, possiamo affermare che il «farsi tutto a tutti» di Paolo possiede un carattere universale e può essere esteso ad altre situazioni derivanti dall’attività apostolica. Vale sempre il principio paolino: «Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male» (1 Ts 5,21-22).
Tutto ciò che non è male può essere assunto: « Il confronto con le religioni non cristiane non può partire da una distruzione totale , da una tabula rasa, ma deve cercare una costruzione e un effetto positivo, e ogni adattamento deve essere anche un superamento. Adattamento non è affatto compromesso. […] Il Cristianesimo, perché religione universale, deve adattarsi al genio di ciascun popolo e, facendo suoi i valori che esso ha prodotto, ne arricchisce la Chiesa per la gloria di Dio. La Chiesa deve operare un’assimilazione vitale di tutto ciò che vi è di buono e di vero nei valori culturali e spirituali legati alle religioni non cristiane. […] La cultura tradizionale costituisce il punto di partenza della predicazione evangelica. Noi dobbiamo mostrare come il Cristianesimo sia capace d’incorporare tutte le culture». Esse dunque non sono «un nemico, ma un primo passo verso il Signore»

(28. R. E. Verastegui, «Christianisme et religions non-chrétiennes: analyse de la “tendance Daniélou”», in Euntes Docete 23 (1970) 270-277)
La ( cosidetta ) svolta " Costantiniana" A Maggi in : https://www.illibraio.it/news/dautore/male-malattia-410167/
Il cristianesimo diventa in occidente "religione imposta"Come è stata possibile questa deriva dal messaggio evangelico, portatore di gioia e serenità agli uomini, amati da Dio indipendentemente dal loro comportamento?

Un Padre che, secondo Gesù, non ama gli uomini per i loro meriti, ma per i loro bisogni (Lc 18,9-14), un Dio che non solo non castiga i cattivi, ma che è benevolo verso gli ingrati e i malvagi (Lc 6,35)?

La frattura è databile tra il terzo e il quarto secolo, quando il cristianesimo da fede perseguitata si trovò a essere, per vicende storico-politiche, religione imposta .

Nell'Impero romano del IV secolo Costantino rese il cristianesimo " religione legale" e Teodosio poi lo rese " religione di stato" n.d.r

Ma non si può imporre nulla con il vangelo, tutto incentrato sull’amore di Dio, e allora si ricorre alla paura del castigo divino, al terrore che suscita l’idea di una pena eterna, senza fine, l’ inferno .
Per questo gradualmente la Chiesa ha abbandonato il Vangelo di Gesù e si è orientata sempre più verso la Legge di Mosè.

Mentre Gesù voleva portare Dio agli uomini, e l’unico modo per farlo era attraverso la misericordia, la Chiesa decise di portare gli uomini a Dio, attraverso l’obbedienza alla sua legge ( religiosa) .
Se non si ha il coraggio di porre il vino nuovo in otri nuovi (Mc 2,22), si continua a intossicare l’animo delle persone con riti, liturgie, preghiere che vanno collocate con rispetto e onore nel museo della Chiesa ma non nella vita dei credenti."

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8 - LA FEDE CRISTIANA E L'EVANGELIZZAZIONE DEL MONDO

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